Piero De Palma

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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda Enrico » dom 15 gen 2012, 23:19

pbagnoli ha scritto: Non è un mistero che persone che scrivono qui, scrivano anche su altri forum.


Io leggo un po' di tutto in internet ma non sono iscritto ad altri forum operistici, preferisco dedicare il mio tempo a questo sito quando ho voglia di scrivere qualcosa (apprezzo però i nostri amici che scrivono in maniera interessante e costruttiva anche altrove) . Forse l'ho detto altre volte, ma per distinguermi da eventuali omonimi di altri siti vi ricordo che quando è possibile firmo sempre con nome e cognome.

A proposito di cognome, sapete se c'è qualche legame tra il grande De Palma a cui è dedicato questo thread e il tenore Antonio De Palma che mi è capitato di sentire qualche volta in opere o concerti?
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda VGobbi » lun 16 gen 2012, 0:49

pbagnoli ha scritto:Ti ho mai detto niente perché tu e altri scrivete da un'altra parte?
Non direi proprio.

Assolutamente no e per questo te ne sono grato a te ed agli altri moderatori che fanno parte di questo forum. Ma dovrebbe essere la regola, mica l'eccezione. Quello che mi premeva dire, e' che a volte leggendo il vostro punto di vista, al di la che sia condivisibile o meno, mostrate quasi un dogmatismo che non ammette repliche. Lo stesso dogmatismo di chi si professa di essere un cellettiano o di vuole che nel cantare, ci devono essere tutte le forcelle a posto. Capisci cosa intendo?

Cio' non toglie, come leggendo i vostri interventi, spesse volte ho dovuto rivalutare i miei giudizi, anche perche' sempre motivati e degni di riflessione. Certi post, certi backstage, certe recensioni sono davvero dei gioelli di chiarezza espositiva, introspezione e studio raffinato.

pbagnoli ha scritto:Il nostro - tanto per essere chiari - NON E' il forum del Kaufmann Fans Club.

Ma della Silja, potresti ammetterlo, no? :mrgreen:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda Teo » lun 16 gen 2012, 12:15

Senza offesa per nessuno sia chiaro, ma De Palma ora lo facciamo passare per la bibbia del canto lirico?
Premesso che a mio parere non esiste alcun libro o trattato di canto che possa essere considerato come "verità", con tutto il rispetto per ciò che il grande De Palma ha fatto, per la sua splendida carriera artistica e per la serietà e professionalità dimostrata, e che per questo gli si debba certamente attribuire una certa competenza, credo che nemmeno lui, nell'esprimere la sua opinione su Kaufmann, consideri il proprio punto di vista come "la verità".
Se dovessimo considerare "verità", le diverse opinioni espresse da chi è stato considerato un grande del passato, staremmo freschi.
Credi forse che la maggior parte degli artisti al pari di De Palma la vedano (o meglio, la sentano) alla stessa maniera circa gli attuali interpreti d'opera di oggi?
Pensi che i vari Gedda, Carreras, Domingo, Vickers, Blake, ecc. ecc. ecc. abbiano la stessa opinione in merito alla tecnica di Kaufmann? e ti dirò di più, pensi che tutti questi grandi del passato considerino Kaufmann un grande tenore?
Siamo onesti Pietro, un conto è citare il pensiero di un grande e riportarlo pari pari, un altro e ricamarci sopra una "scuola di pensiero".

Semplificando quello che ha detto Tucidide, sovente, lo stesso pubblico che ha applaudito il Werther di Kaufmann, è quello che qualche sera dopo si è spellato le mani di fronte al Radames di Alvarez...e allora? i primi li premiamo e i secondi li consideriamo beoti?
Se vai a vedere i commenti ai video postati sul tubo sia di Kaufman che di Alvarez, ti rendi conto che i pareri pro o contro non sono poi così "unanimi".
Sono d'accordo che tra i due ci sia una grande diversità di personalità, di musicalità, di tecnica, ecc., ma allo stesso modo, anche se domani arrivassimo a riconoscere che tra i due Kaufmann è quello che ha avuto una maggiore rilevanza storica, non per questo lo si debba considerare un grande sotto tutti gli aspetti. Pensa a certi tenori che hanno avuto acuti sfolgoranti e che però non riuscivano a comunicare nulla e viceversa, a tenori che hanno saputo rendere al pubblico grandi pagine di musica, pur avendo acuti che non si potevano ascoltare. Per non parlare di alcuni artisti dotatissimi musicalmente, ma con voci considerate brutte, o altri provvisti di una tecnica ritenuta (dai più), poco ortodossa, eppure funzionale alla loro natura. Sono da sempre stati criticati nel bene o nel male.

Anche il discorso che Vittorio ha posto in evidenza mi pare debba essere sottolineato.
IMHO, e lo sottolineo perché tale è, e tale deve essere considerato, dare peso alle critiche mosse su altre pagine di altri forum, sottolineando quelle 18 pagine a mio avviso non serve a nulla, tanto meno a dimostrare la propria posizione o il proprio punto di vista in merito a quello che si considera essere la propria linea di pensiero.
Rispondere alle critiche personali, che sono state mosse alla linea editoriale di questo sito, mi pare non solo lecito, ma doveroso.
Diversa cosa è quella di partire dalle considerazioni che vengono fatte su altri forum (anche se potremmo concordare sulle banalità scritte in quelle 18 pagine), per sostenere che Kaufmann è da considerarsi invece uno dei più grandi tenori del nostro tempo.
Se chi scrive in altri lidi, parte da concetti prevenuti e dileggia un artista considerandolo un bluff e sopratutto lo fa con motivazioni per nulla circostanziate e credibili, per quale ragione dovrei pensare di fare una campagna mediatica per rispondere a queste idiozie?
A volte ho l'impressione che ci sia un interesse eccessivo nel porre attenzione alle maldicenze scritte in altri siti, come se ci fosse la necessità di controbattere a queste, per poter rendere credibile il proprio pensiero.
La nostra politica, ci ha purtroppo da tempo insegnato, dove si va a parere con la famosa regola di costruire le proprie idee, sulla denigrazione delle altre posizioni... :|

Salutissimi.

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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda pbagnoli » lun 16 gen 2012, 14:01

Teo ha scritto:Senza offesa per nessuno sia chiaro, ma De Palma ora lo facciamo passare per la bibbia del canto lirico?

E' evidente che non so più spiegarmi bene, tanto più se vado a toccare punti nevralgici...
Teo, certo che no! Non è la Bibbia del canto, ma solo un serio, onesto professionista che - guarda caso - ha rappresentato una parte importante del canto lirico.
E' un amabile signore che chiacchiera ancora molto bene (nonostante la non più verdissima età) e che - guarda caso - è andato a parlare di un cantante che, teoricamente, dovrebbe essere lontanissimo dalla sua sensibilità. E non perché Kaufmann canti in ostrogoto mentre lui cantava in italiano, ma semplicemente perché essendo Kaufmann un declamatore della più bell'acqua in astratto avrebbe ben poco da spartire con la sensibilità artistica di De Palma.
Ora invece, guarda caso, De Palma - che, lo ribadisco, NON E' la Bibbia del canto lirico - invece lo stima e per questo viene dileggiato da amici, conoscenti, addetti ai lavori.
Punto.
Nessuno parla di verità, tanto più in questioni come queste che sono filtrate dalla sensibilità personale e dal relativismo più totale.
Non è certo su questo sito che poniamo questioni di scuola che dovrebbero essere il perno intorno cui far girare qualunque discorso.
E - guarda caso - sono sempre queste questioni di scuola e di impostazione che saltano fuori allorquando qualcuno timidamente tira fuori il nome di Kaufmann.
Sì, ma è troppo affondato.
Sì, ma non gira la voce.
Sì, ma non ha tecnica (quale?).
Sì, ma i pianissimi sono falsettini smunti.
Queste sono solo alcune delle obiezioni che i geovisti della tecnica (quale?) tirano fuori allorquando qualcuno fa il nome di Kaufmann.
E se - guarda caso - per una volta una vecchia gloria del nostro canto nazionale azzarda timidamente di gradire la voce di Kaufmann, ecco che...

...con tutto il rispetto per ciò che il grande De Palma ha fatto, per la sua splendida carriera artistica e per la serietà e professionalità dimostrata, e che per questo gli si debba certamente attribuire una certa competenza, credo che nemmeno lui, nell'esprimere la sua opinione su Kaufmann, consideri il proprio punto di vista come "la verità".

E infatti: lui non ha parlato di Verità, ha solo espresso un gusto, un parere personale.
Parere per cui - guarda caso - viene dileggiato da chi invece pensa detta Verità di averla in tasca.
E' questo ciò di cui si è lamentato con me; è questo ciò che ho riportato qui sopra.
Teo ha scritto:Se dovessimo considerare "verità", le diverse opinioni espresse da chi è stato considerato un grande del passato, staremmo freschi.
Credi forse che la maggior parte degli artisti al pari di De Palma la vedano (o meglio, la sentano) alla stessa maniera circa gli attuali interpreti d'opera di oggi?
Pensi che i vari Gedda, Carreras, Domingo, Vickers, Blake, ecc. ecc. ecc. abbiano la stessa opinione in merito alla tecnica di Kaufmann? e ti dirò di più, pensi che tutti questi grandi del passato considerino Kaufmann un grande tenore?

Non lo so.
Intanto io so quello che pensa De Palma: non è la Verità né io la considero tale, ma solo un'opinione di uno che, nella sua vita - grande professionista - ha fatto un percorso molto diverso da quello di Kaufmann.
Di fare statistiche non mi importa granché.
E poi, come ho già detto qualche post fa: non sono pagato da Kaufmann, né mai abbiamo mangiato allo stesso desco.
Se faccio queste considerazioni è perché mi sono rotto le palle di sentir parlare di giustezza della tecnica (quale?), questo Verbo di fronte a cui tutti dovremmo inchinarci perché è lo spartiacque per definire il Buono, il Brutto e il Cattivo.
E questo ci porta dritti al punto seguente.
Tralascio per un attimo l'accusa di scarsa onestà intellettuale che mi fai:
Siamo onesti Pietro, un conto è citare il pensiero di un grande e riportarlo pari pari, un altro e ricamarci sopra una "scuola di pensiero".

Non l'accetto e mi offende, ma faccio finta che tu l'abbia scritto senza pensarci. Ci conosciamo da molti anni, per cui si passo sopra.

E' invece interessante quello che scrivi dopo:
Teo ha scritto:Semplificando quello che ha detto Tucidide, sovente, lo stesso pubblico che ha applaudito il Werther di Kaufmann, è quello che qualche sera dopo si è spellato le mani di fronte al Radames di Alvarez...e allora? i primi li premiamo e i secondi li consideriamo beoti?

Premetto che non credo che chi si è spellato le mani per il Werther di Kaufmann si sia entusiasmato la sera successiva per il Radames di Alvarez. Io stesso - che sono parte del pubblico - non l'ho fatto, e non per inconciliabilità delle due posizioni, ma semplicemente perché il Radames di Alvarez nun se po' sentì.

Teo ha scritto:Sono d'accordo che tra i due ci sia una grande diversità di personalità, di musicalità, di tecnica, ecc., ma allo stesso modo, anche se domani arrivassimo a riconoscere che tra i due Kaufmann è quello che ha avuto una maggiore rilevanza storica, non per questo lo si debba considerare un grande sotto tutti gli aspetti.

Teo, continui a non capire quello che voglio dire.
Non mi interessa la tautologia musicale che tanto manda in orgasmo i fanatici della Tecnica Unica e Indivisibile.
Non amo Kaufmann in tutto quello che fa: la recensione (pessima) del disco di arie veriste di Kaufmann esce dalla mia mano, e questo ti chiarisce l'onestà intellettuale che mi anima nei confronti del suddetto: quel disco è secondo me una schifezza e l'ho scritto apertis verbis.
Non mi interessa quindi nemmeno, propter hoc, la proiezione posteriore sulla grandezza effettiva di qui a 20 anni.
E' l'ADESSO che mi interessa, oh piffero!!!
Mi interessa capire perché ADESSO Kaufmann ha una rilevanza così importante nel panorama artistico attuale.
Per quale motivo?
Perché l'evoluzione dell'interpretazione ci ha portato a avere un Kaufmann sugli scudi e non, invece, un altro cantante più ortodosso al posto suo?
E' questione di gusti del pubblico che - in modo darwiniano - selezionano cantanti di un certo tipo? Se è vero un assunto del genere, perdonami, tutti i discorsi sulla giustezza della Tecnica Una e Indivisibile (quale?) sono solo delle seghe mentali e come tali devono essere trattati!
E' questione di un'evoluzione della Tecnica (guarda caso, non più Una e Indivisibile)? Se la risposta è sì, allora la conseguenza è che tutti i discorsi sulla giustezza della Tecnica Una e Indivisibile sono seghe mentali e come tali devono essere trattati!
Fra 20 anni nessuno si ricorderà più di Kaufmann? Se saremo ancora qui, ne riparleremo

Teo ha scritto:Anche il discorso che Vittorio ha posto in evidenza mi pare debba essere sottolineato.
IMHO, e lo sottolineo perché tale è, e tale deve essere considerato, dare peso alle critiche mosse su altre pagine di altri forum, sottolineando quelle 18 pagine a mio avviso non serve a nulla, tanto meno a dimostrare la propria posizione o il proprio punto di vista in merito a quello che si considera essere la propria linea di pensiero.

Eh no, Teo! Mi spiace!
Il forum - analogamente a una pagina di giornale - è un luogo PUBBLICO.
Ergo, tutto quello che scrivi su un luogo PUBBLICO, assume valenza PUBBLICA.
Se scrivi 18 pagine per alimentare una discussione su un argomento, ti devi aspettare che quelle pagine possano avere una rilevanza anche al di fuori dei ristretti confini della tua cameretta.
Io sono nel mio pieno diritto di criticare quello che viene scritto DA ALTRI, esattamente come gli altri sono nel loro pieno diritto di criticare quello che scrivo IO.
Ma stiamo scherzando?!?

Teo ha scritto:Se chi scrive in altri lidi, parte da concetti prevenuti e dileggia un artista considerandolo un bluff e sopratutto lo fa con motivazioni per nulla circostanziate e credibili, per quale ragione dovrei pensare di fare una campagna mediatica per rispondere a queste idiozie?

Perché è logico che sia così.
Perché succede così in tutto il mondo.
Perché chiunque si deve assumere la responsabilità delle cose che scrive.

Teo ha scritto:A volte ho l'impressione che ci sia un interesse eccessivo nel porre attenzione alle maldicenze scritte in altri siti, come se ci fosse la necessità di controbattere a queste, per poter rendere credibile il proprio pensiero.
La nostra politica, ci ha purtroppo da tempo insegnato, dove si va a parere con la famosa regola di costruire le proprie idee, sulla denigrazione delle altre posizioni... :|

No, Teo, scusami ma ti contesto.
Un conto è la denigrazione tout court; guarda caso, quella di cui siamo per lo più oggetto da parte di chi non accetta il nostro punto di vista.
Un conto è la contestazione circostanziata, quella di cui è maestro - sino allo sfinimento - il mio grasso socio.

Buona giornata!
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda Teo » lun 16 gen 2012, 19:14

Carissimo Pietro,
commento rapidamente le tue risposte, dopodiché sull'argomento mi taccio e me ne guarderò bene di intervenire in seguito, visto e considerato che il mio post è stato ritenuto offensivo.


pbagnoli ha scritto:Ora invece, guarda caso, De Palma - che, lo ribadisco, NON E' la Bibbia del canto lirico - invece lo stima e per questo viene dileggiato da amici, conoscenti, addetti ai lavori.
Punto. Nessuno parla di verità, tanto più in questioni come queste che sono filtrate dalla sensibilità personale e dal relativismo più totale.


Vero, ma non puoi dimenticare che in risposta al post di teo.emme, scrivevi questo:
pbagnoli ha scritto:Non sto scherzando, Teo: l'altro giorno sono andato su un sito che frequentavo una volta e ci sono circa 18 pagine di thread sulla voce di Kaufmann. Diciotto pagine, ripeto. Il tutto orchestrato da un noto personaggio radiofonico che colà pontifica in veste di maitre à penser, che dispensa saggezza e ci racconta di una carriera finita prima ancora di nascere, di gente che non capisce, di ascoltatori rincoglioniti, eccetera. E tutti si accodano bovinamente: basta parlar male di qualcuno e la ggente è sempre contenta.
Piero De Palma ha circa 85 primavere e - data la sua carriera - non si può certo accusare di essere un fanatico di "declamatori espressionisti", ma è un signore che sa ascoltare con le sue orecchie e ragiona ancora con estrema lucidità. Mi ha posto quel quesito raccontandomi di come anche lui sia stato dileggiato per aver espresso gradimento nei confronti di colui che, nel resto del mondo, è considerato il più importante al mondo.
Questi, se vuoi, sono i fatti.


A me è parso evidente (ma forse ho preso fischi per fiaschi....) che al "maitre à penser" fosse contrapposto il pensiero di un "Grande".
Ergo: da una parte c'è uno strano personaggio radiofonico che dispensa pillole di saggezza sulla scarsità vocale di Kaufmann? bene, da quest'altra c'è un mito dell'opera (e nessuno lo nega) che considera Kaufmann un grande tenore.
Forse le mie conclusioni sono state errate, me ne scuso, ma nessuno intendeva offendere nessuno caro Pietro.
A proposito poi di verità sul canto lirico, se rileggi bene quello che ho scritto, anche io a mia volta ho premesso di non credere affatto che possa esistere alcun libro o trattato sulla tecnica del canto che elargisca "verità" assolute.
Quindi non sono certo io che ho parlato di tecnica giusta, tecnica sbagliata, giro di qua, giro di la, giro di do....ecc.
Posso trovare interessante il punto di vista di un grande professionista come De Palma, ma non lo userei come paradigma in risposta ad un noto pontificatore radiofonico.


pbagnoli ha scritto:Premetto che non credo che chi si è spellato le mani per il Werther di Kaufmann si sia entusiasmato la sera successiva per il Radames di Alvarez. Io stesso - che sono parte del pubblico - non l'ho fatto, e non per inconciliabilità delle due posizioni, ma semplicemente perché il Radames di Alvarez nun se po' sentì.


Questo non lo puoi asserire con certezza, è un punto di vista che, per quanto rispettabile, rimane tale.
Pensa che io invece sono convinto che molti di quelli che hanno applaudito il Don José di Kaufmann alla scala, sono anche quelli che nella stessa stagione hanno applaudito Alvarez nel ruolo di Ein Sänger; così come sono propenso a credere che siano gli stessi che li hanno applauditi al MET, a Zurigo e a Londra.

Sono anche queste tue affermazioni che mi hanno lasciato perplesso:
pbagnoli ha scritto:E' vero che ognuno ha i suoi gusti, e ci può stare anche che a un ristretto gruppo di persone non piaccia Kaufmann.
Peccato che:
:arrow: queste persone siano solo italiane
:arrow: siano per lo più attaccate a modelli espressivi dei tempi di carlo cudega


Davvero tu credi che siano solo un ristretto gruppo di persone?
Davvero tu pensi che queste persone siano solo italiane? e che siano per lo più attaccate a modelli espressivi dei tempi di Carlo Cödega? (io scrivo con la ö bergamasca :lol: )
Ti ripeto Pietro, i forum e i vari commenti su Kaufmann, li leggo anche io e come me credo molti altri, e se concordo che oggi Jonas sia considerato dalla maggioranza del pubblico d'opera, un grande tenore, non cancello il fatto che molti commenti (e ti garantisco che non sono solo commenti di italiani) sono anche negativi.
Io non nego l'evidenza Pietro, sarei un folle se dicessi che Kaufmann non ha ottenuto un meritato successo, però non posso considerare che tutti quelli che a cui il tenore tedesco non piace siano sono solo dei retrogradi nostalgici con le orecchie dimenticate appese alla tromba di un grammofono della Victor.


pbagnoli ha scritto:Io sono nel mio pieno diritto di criticare quello che viene scritto DA ALTRI, esattamente come gli altri sono nel loro pieno diritto di criticare quello che scrivo IO.
Ma stiamo scherzando?!?

Teo ha scritto:Se chi scrive in altri lidi, parte da concetti prevenuti e dileggia un artista considerandolo un bluff e sopratutto lo fa con motivazioni per nulla circostanziate e credibili, per quale ragione dovrei pensare di fare una campagna mediatica per rispondere a queste idiozie?

Perché è logico che sia così.
Perché succede così in tutto il mondo.
Perché chiunque si deve assumere la responsabilità delle cose che scrive.


Abbi pazienza Pietro, ma per "critica" intendi quel breve e sarcastico commento che hai scritto nel tuo post di risposta a teo.emme, a proposito delle famose 18 pagine di discussione (per quanto interessanti o meno) su Kaufmann?
Mi spiace ma quello che tu hai scritto, io non la considero una critica, ma uno sfogo, uno sfotto', e per quanto tu possa arrogarti il diritto di farlo (e ci mancherebbe altro), io credo che non sia il modo più appropriato per rispondere efficacemente a delle provocazioni, anche se queste possono essere frutto di un dittico di cabarettisti che fa una trasmissione radiofonica a sfondo gossiparo-operistico.
Tu dici che è logico che sia così, perché questo è il metodo proposto e si fa così in tutto il mondo...beh, mi spiace ma io non la penso così e ribadisco che difronte a delle provocazioni prive di fondamento, io personalmente non mi fermo nemmeno a considerare il fatto di rispondere. Leggo e passo.
Questo ovviamente a mon avis.


pbagnoli ha scritto:Un conto è la denigrazione tout court; guarda caso, quella di cui siamo per lo più oggetto da parte di chi non accetta il nostro punto di vista.
Un conto è la contestazione circostanziata, quella di cui è maestro - sino allo sfinimento - il mio grasso socio.


Mi spiace Pietro ma credo tu non abbia capito il senso della mia frase.
Innanzitutto ho scritto di averea volte l'ìmpressione che vi sia una certa attenzione alle maldicenze scritte in altri siti. In secondo luogo, non mi riferivo certo ad articoli o commenti nei quali si denigrava o si contestava la linea di pensiero e quanto scritto su OD.
Io stesso infatti ho premesso che
Rispondere alle critiche personali, che sono state mosse alla linea editoriale di questo sito, mi pare non solo lecito, ma doveroso.

Ripeto, a volte ho l'impressione che ci sia una certa voglia di ring, di arena, quasi come fosse il sale della discussione. Forse perché non prendo la cosa più seriamente di quanto deba essere presa o forse semplicemente perché certi forum, io da tempo non li leggo più ne mi interessa farlo (proprio per la considerazione che ho di certe persone).


E veniamo all'ultima questione. Ultima ma per mio conto più rilevante.

pbagnoli ha scritto:Tralascio per un attimo l'accusa di scarsa onestà intellettuale che mi fai:
Siamo onesti Pietro, un conto è citare il pensiero di un grande e riportarlo pari pari, un altro e ricamarci sopra una "scuola di pensiero".

Non l'accetto e mi offende, ma faccio finta che tu l'abbia scritto senza pensarci. Ci conosciamo da molti anni, per cui si passo sopra.


Accusa di scarsa onestà intellettuale? Ma scherzi vero? no perché se dici seriamente Pietro, allora mi spiace, ma quella tua citazione di "conoscersi da molti anni" equivale per me ad un non conoscersi affatto.
L'aver scritto
Siamo onesti Pietro
, per me equivale a dire: Diciamocela tutta Pietro, d'accordo che De Palma ha detto quello che ha detto su JK, ma non può certo essere fatto passare come pensiero fondamentale. (e la ragione del perché io ci abbia letto questo l'ho ribadita sopra).

Comunque sia, mi scuso formalmente per averti recato offesa, ti assicuro che non era mia intenzione e che non era certamente quello che può apparire.

Detto questo, come sopra premesso, mi taccio e chiudo.

Buona serata.

Teo
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda pbagnoli » lun 16 gen 2012, 19:58

Teo ha scritto:

Comunque sia, mi scuso formalmente per averti recato offesa, ti assicuro che non era mia intenzione e che non era certamente quello che può apparire.

Fa niente, lascia perdere: è un periodaccio.
Amici come prima.
Buona serata,
Pietro
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda doncarlo » mer 21 mar 2012, 12:43

ho letto il giudizio di Piero de Palma su Kauffmann; e allora? senza entrare nel merito del giudizio dico solo che citare "un grande" non è il vangelo e non basta a convincere chi è di opinione diversa;vorrei citarvi un altro "grandissimo":Carlo Bergonzi,bene in un'intervista da me ascoltata disse testualmente:"dopo Del Monaco più nessun Otello";eppure di giudizi diversi su Otello e non solo ne abbiamo sentiti.Con questo concludo che ognuno può pensare come vuole e chi insulta si qualifica da solo;a un'opinione diversa dalla nostra si risponde con propri argomenti e non con attacchi all'avversario,abitudine questa ormai diffusa e non solo fra melomani. doncarlo
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Piero De Palma

Messaggioda DottorMalatesta » sab 06 apr 2013, 12:32

UNA VITA DA MEDIANO
RICORDANDO PIERO DE PALMA, grande tra i grandi


Il termine “cameo” indica un ruolo marginale in un’opera, in un film, in un dramma teatrale. Ma indica anche un gioiello prezioso, inciso nella pietra dura. Un cameo è stata la vita di Piero de Palma. Una vita da comprimario, trascorsa da grande tra i grandi, illuminando con la viva intelligenza e l'autentico spirito di uomo di teatro una miriade di personaggi minori. Piero de Palma è stata la dimostrazione inconfutabile di come nell’opera, nel teatro, e, in fondo, anche nella vita, non esistano grandi o piccoli ruoli, ma solo grandi o piccoli uomini. La voce penetrante, la dizione esemplare, gli era sufficiente una minima inflessione, un accento, una pausa, per ritrarre personaggi indimenticabili, vivi, veri.
Ingrid Bergman vinse un meritatissimo Oscar recitando una manciata di secondi in un ruolo assolutamente marginale.
Quanti riconoscimenti, quanta ammirazione si guadagnò il tenore genovese in ruoli secondari?
Quanti di camei ha interpretato Piero de Palma! Quanti gioielli ci ha lasciato!

Fossi costretto a sceglierne uno e uno solo, indicherei il ruolo di Spoletta nell’incisione diretta da Karajan, accanto al Cavaradossi di Di Stefano e allo Scarpia di Taddei.
Ascoltatelo nel secondo atto dell’opera (da 4’25’’ in poi):

Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
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Re: Piero De Palma

Messaggioda Enrico » sab 06 apr 2013, 12:45

Penso che molti di noi conoscano bene i tanti personaggi a cui ha dato voce in molte e molte registrazioni, con stile, correttezza, buon gusto e giusto accento: forse anche "lassù in ciel", con tanti altri grandi, alcuni cast sarebbero stati incompleti senza di lui...
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Re: Piero De Palma

Messaggioda pbagnoli » sab 06 apr 2013, 13:24

In home ho inserito il ricordo di Operadisc.
Concordo con Francesco: anch'io sceglierei il suo Spoletta
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Re: Piero De Palma

Messaggioda Luca » sab 06 apr 2013, 16:18

Era davvero una perla di cantante e, proseguendo il discorso di Pietro, Karajan l'ha voluto persino nella parte di Altoum della sua Turandot (Ricciarelli-Domingo-Hendriks-Raimondi) dopo che De Palma ha più volte tracciato uno dei ministri imperiali.

Grande cantante davvero!
Luca.
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Re: Piero De Palma

Messaggioda VGobbi » sab 06 apr 2013, 17:13

Bellissimo ricordo Pietro. Mi rammarico che non si e' riuscito ad intervistarlo. Avrebbe potuto darci delucidazioni, opinioni interessanti, direi quasi contro-corrente, come ad esempio il suo giudizio su Kaufmann.

Io ho sempre avuto una venerazione per i comprimari, in primis quel Giuseppe Nessi che resta tutt'ora un paradigma invalicabile (il suo Malatestino e' ineguagliato). Piero De Palma e' un altro fuoriclasse di una razza davvero che sembra in via d'estinzione.

Sentite condoglianze alla famiglia De Palma.
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Re: Piero De Palma

Messaggioda flipperinodoc » dom 07 apr 2013, 21:32

grandissimo piero de palma.

io amo ricordarlo nel ruolo di Cajus nel Falstaff di..... cavolo praticamente nel Falstaff di chiunque!

ti sia lieve la terra
non respira! .... sarà all'ottavo piano!
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