Mirella Freni

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Ripensare Mirella Freni

Messaggioda pbagnoli » sab 28 apr 2007, 14:13

L'ho sempre adorata: trovavo (e tuttora trovo) rassicurante il suo sorriso, la semplicità nel porgere la frase, la stupenda musicalità, l'affettuosità adorabile del suo canto.
Eppure, negli ultimi anni ho dovuto ripensare seriamente a quel ruolo da lei rappresentato che illustri critici italiani ritengono assolutamente centrale nel repertorio lirico.
Il suo Verdi, per esempio. Hanno sempre detto che Mirella è (stata) una grandissima interprete verdiana, grazie al suo canto orgogliosamente appoggiato sul fiato, secondo le regole della vecchia scuola.
Ora, a parte il fatto che trovo discutibile il concetto stesso che siccome uno canta secondo vecchi criteri, automaticamente diventa un interprete verdiano carismatico, non posso fare a meno di chiedermi quale ruolo verdiano l'abbia vista interprete di riferimento.
Aida? Le manca quel senso di sospensione, di straniamento, di diversità dal mondo che la circonda e che ha caratterizzato le grandi interpreti di questo ruolo.
Violetta? Men che meno. Il canto di agilità del primo atto è per lei una prova difficile, ma non è che negli altri due si affermi per una caratterizzazione immediatamente identificabile.
Elisabetta? Forse. Con Abbado riesce ad esprimere un'altezzosità abbastanza originale e, in lei, piuttosto inconsueta che risolleva il personaggio da gnagneraggini e bamboleggiamenti.
Desdemona? Una volta pensavo di sì e senza dubbi, oggi non la vedo più così. Altre interpreti (come Gwyneth Jones) hanno dimostrato che il personaggio guadagna molto se l'interprete riesce a sollevare la testa e guardare in faccia il suo accusatore, anziché piangere sempre.
Maria Boccanegra? Sì. Qui mi sembra che ci siamo, anche se...la De Los Angeles e la Gencer non hanno nulla da invidiare alla Nostra, e persino la Varnay rivela insospettabili doti comunicative in un personaggio così lontano dalla sua sensibilità.
Leonora di Vargas? E' un'ottima realizzazione. Canta benissimo e l'intesa con Muti funziona a meraviglia. Le perplessità rimangono sul fronte psicologico: lo smarrimento di Leonora è qualcosa che non appartiene per niente alla pratica Mirella.

Già meglio le cose vanno con Puccini. Però:
- Mimì andava bene i primi tempi, quando anche Mirella era giovane e i languori erano più credibili
- Manon è splendida e cantata meravigliosamente, forse mai così bene da nessun'altra. Ma il soffio della gioventù non si percepisce mai
- Ciociosan idem: nessuna (a parte la Scotto e la Jurinac) l'ha mai cantata meglio. Ma nessuno crederà mai alla Mirella quando dice quindici netti netti (nemmeno alle altre, però)
- di Tosca rende benissimo le origini popolane

Trovo splendide sia Tat'jana che Lisa, ma anche qui con qualche perplessità.
Mi manca la sua Madame Lidoine.
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Ripensare Mirella Freni

Messaggioda Luca » sab 28 apr 2007, 15:16

Passi per la Gencer (e anche la Ricciarelli della prima incisione con Gavazzeni).
Ma la De Los Angeles, a mio avviso, è una vocina sempre sul punto di essere a corto di fiato e dalle risorse interpretative piccine specie in Verdi.

Saluti, Luca
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Re: Ripensare Mirella Freni

Messaggioda pbagnoli » sab 28 apr 2007, 15:53

Luca ha scritto:Passi per la Gencer (e anche la Ricciarelli della prima incisione con Gavazzeni).
Ma la De Los Angeles, a mio avviso, è una vocina sempre sul punto di essere a corto di fiato e dalle risorse interpretative piccine specie in Verdi.

Saluti, Luca

Involontariamente, pensando di rispondere, ho "editato" il messaggio di Luca che ho poi cercato di ripristinare a memoria, ricordandone il senso.
Mi scuso profondamente con Luca e con tutti: ho proprio sbagliato tasto.
Se puoi, Luca, riscrivi il messaggio come lo avevi messo originariamente: non sono sicuro di aver ripristinato tutto.
Chiedo scusa per la sbadataggine!... :oops:
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Messaggioda pbagnoli » sab 28 apr 2007, 17:03

La De Los Angeles è sempre stata cantante ricca di personalità.
Non a caso fu scelta espressamente da Wieland per il Tannhauser di Bayreuth del 1961.
Anche come Amelia mi sembra ben più che interessante
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Re: Ripensare Mirella Freni

Messaggioda MatMarazzi » sab 28 apr 2007, 22:39

pbagnoli ha scritto:L'ho sempre adorata: trovavo (e tuttora trovo) rassicurante il suo sorriso, la semplicità nel porgere la frase, la stupenda musicalità, l'affettuosità adorabile del suo canto.
Eppure, negli ultimi anni ho dovuto ripensare seriamente a quel ruolo .


Concordo alla lettera!
contestare la Freni è sempre parso un atto di iconoclastia, tanto tutto è buono, dolce, puro, genuino in lei.
Lo è diventato ancora da più da quando autorevoli firme hanno cominciato a gravarla di responsabilità artistiche ingombranti e (a mio gusto) eccessive.

Io credo che la Freni abbia incarnato qualcosa di importante ai suoi anni, ma per ragioni più che altro extra-artistiche: nel senso che la purezza affettuosa e la confortevole rotondità del suo canto, persino la solare prevedibilità del suo sorriso, rappresentavano negli anni '60 un vocazione di serenità e una negazione "del mondo cattivo" che stava emergendo da altri percorsi... insomma una Sandra Dee dell'opera.
Non lo dico ironicamene: anche un miraggio di pace e di evasione può essere importante.

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Messaggioda Luca » sab 28 apr 2007, 23:41

A mio avviso, insieme con R. Scotto, in campo sopranile italiano ha rappresentato il top del dopo Callas (dalla metà anni 60 in poi...). C'è da dire che tutti i meriti vocali che le sono stati riconosciuti sono dovuti ad una scelta di repertorio, a detta di molti, oculata. Che dire ? Tanto di cappello alla lunga carriera che ha fatto.
Lo scorso anno venne ad un incontro qui a Roma e fu gentilissima nel farmi un autografo e le chiesi il motivo per cui non aveva mai pensato al Wagner lirico (Elsa, per esempio) e mi disse che nessuno gliel'aveva mai proposto. Mah.....

Saluti, Luca.
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Messaggioda Scarpia » dom 29 apr 2007, 0:44

Mi riconosco nell'intervento iniziale di pbagnoli, concordo con gran parte di quanto scritto. Per Verdi trovo Elisabetta (splendido il video del Met) e Maria Boccanegra le sue prove migliori, per Desdemona trovo che altre cantanti (anche meno quotate della Mirella come la Stella) le stanno alla pari. Credo che come Leonora si possa anche evitare (anche come registrazione in generale)
In Puccini grande come Mimì con Schippers (anche se le preferisco altre), trovo deludente la sua Tosca con Rescigno e trovo che in Butterfly venga superata da piu' di una collega.
In Donizetti la conosco come Adina (davvero molto piacevole nella registrazione alla Scala del 79) mentre come Norina (nonstante tante buone intenzioni) la trovo fuori posto.


Ho due ruoli dove mi ha riservato delle sorprese molto positive: Matilde nel Tell e Marguerite nel Faust. Che ne pensate?
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Messaggioda MatMarazzi » dom 29 apr 2007, 12:16

Scarpia ha scritto:Ho due ruoli dove mi ha riservato delle sorprese molto positive: Matilde nel Tell e Marguerite nel Faust. Che ne pensate?


Il suo Faust non l'ho mai sentito. Invece ho la Matilde con Chailly.
Hai perfettamente ragione: vocalmente e tecnicamente è di gran lusso. Anche sul fronte del vertituosismo funziona, considerando che il rossini francese è meno diabolico e folgorante di quello napoletano, ma più languido e sontuoso.

E' solo a livello espressivo che, come al solito, resto un po' perplesso.
Io mi aspetto un'aristocratica "ribelle" che sfida il suo mondo per incontrare il suo povero amante, nella foresta scura, nel deserto triste e selvaggio.
E invece mi trovo questa signora per bene, dai modi franchi e gioviali, che pare appena tornata dalla spesa...

Insomma, se non ci fanno sognare almeno un po' questi personaggi da fumettone storico... Matilde, per me, sta in piedi solo se ci sono personalità infiammate e ribelli a sostenerle!

Sbaglio?
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Messaggioda dottorcajus » dom 29 apr 2007, 12:31

Come sempre, anche se qui non si dovrebbe, mi baso solo su quanto ascoltato in teatro. La prima volta fu Ernani alla Scala e, pur con qualche piccolo compromesso, cantò tutto molto bene. Poi le sue escursioni nella giovane scuola. Anche in questo caso tutto cantato benissimo ma anche tutto piuttosto monotono. In tutti i casi ascoltai una bellissima lezione di canto ma sul piano interpretativo una inerzia imbarazzante. La sua purezza e la sua semplicità, la sua facile comunicativa a mio parere non bastano a disegnare personaggi quali Manon o Fedora. Dove invece il piacere è stato assoluto ed incondizionato è nell'Oneghin dove invece mi colpì molto piacevolmente.
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Messaggioda pbagnoli » dom 29 apr 2007, 14:11

MatMarazzi ha scritto: Il suo Faust non l'ho mai sentito.

Ti sei perso qualcosa di bello, caro il mio Leporello.
A parte gli scherzi: è una Marguerite prevedibilmente molto dolce, femminile e virginale. E, ovviamente, cantata splendidamente.

MatMarazzi ha scritto: Invece ho la Matilde con Chailly.
Hai perfettamente ragione: vocalmente e tecnicamente è di gran lusso. E' solo a livello espressivo che, come al solito, resto un po' perplesso.
Insomma, se non ci fanno sognare almeno un po' questi personaggi da fumettone storico... Matilde, per me, sta in piedi solo se ci sono personalità infiammate e ribelli a sostenerle!

Ti è sembrata così? A me per niente. E io, come vedi, sono in fase di ripensamento su di lei. Trovo che, alla bisogna, sapesse alzare il naso e perdere l'aria da mondina. Questa è una di quelle occasioni. E, per inciso, lo fa davvero bene, da artista di gran classe.
Per il resto concordo con te: Matilde necessita di una personalità forte e complessa. Nel video della Zambello (Parigi) ho visto all'opera Hasmick Papian, che mi è piaciuta immensamente. Per me, in questo momento, è l'ideale; molto più della Gustavson cui fan fare continuamente questo difficile personaggio. Conosci - conoscete - la Papian? Cosa ne dici (dite)?
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Messaggioda Scarpia » dom 29 apr 2007, 15:08

MatMarazzi ha scritto:E' solo a livello espressivo che, come al solito, resto un po' perplesso.
Io mi aspetto un'aristocratica "ribelle" che sfida il suo mondo per incontrare il suo povero amante, nella foresta scura, nel deserto triste e selvaggio.
E invece mi trovo questa signora per bene, dai modi franchi e gioviali, che pare appena tornata dalla spesa...


Capisco bene questo discorso, anche perchè lo possiamo poi estendere in generale (o cmq in molti ruoli) come ha fatto Pietro a inizio 3d.
Personalmente trovo cmq la Matilde davvero ben riuscita, come canto (ovvio) ma anche cm espressione. L'atteggiamento della "signora che torna dalla spesa" (che pure io ho notato) lo riserverei ad altre occasioni, secondo me. Anche perchè, tornando al Tell, nn vedo molte altre cantanti in grado di reggere il confronto (credo solo la Ricciarelli e la Caballè)...

Per quanto riguarda Faust, consiglio il live con Kraus, Ghiaurov dalla Scala.
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Messaggioda Luca » dom 29 apr 2007, 23:44

Conosci - conoscete - la Papian? Cosa ne dici (dite)?
===========================================
Ho un suo video di Norma con una regia che ha dell'incredibile. Tutto sommato è una cantante interessante. Ma non l'ho ascoltata dal vivo.
So che ha un repertorio oneroso.

Saluti, Luca.
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Messaggioda pbagnoli » lun 30 apr 2007, 19:47

Luca ha scritto:
Ho un suo video di Norma con una regia che ha dell'incredibile

Incredibile perché? Mi incuriosisci.
Comunque è una cantante molto interessante.
Canta con gusto, appropriatezza stilistica e partecipazione emotiva.
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Messaggioda Luca » lun 30 apr 2007, 21:54

E' uno spettacolo fatto credo in Olanda ed è un misto (direi ibrido) tra epoca gallica e epoca moderna. Lo devo riguardare e posso dirti in merito più cose: forse Matteo ne ha sentito parlare.

Salutoni, Luca.
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Messaggioda MatMarazzi » mar 01 mag 2007, 7:25

Luca ha scritto:E' uno spettacolo fatto credo in Olanda ed è un misto (direi ibrido) tra epoca gallica e epoca moderna. Lo devo riguardare e posso dirti in merito più cose: forse Matteo ne ha sentito parlare.


Be' ne ho sentito parlare come tutti. Fu uno scandalo micca da ridere.
Amsterdam è un teatro alla super-avanguardia sul fronte registico: è una palestra per tutti i registi di grido.
In questo caso, Guy Joosten è uno dei personaggi più famosi al mondo, per le sue messinscene forti e inquietanti. Credo che la Norma sia anche stata diffusa in dvd. Ne ho letto - come sempre in questi casi - benissimo e malissimo, ma non la ho ancora vista direttamente.
Tu cosa ne pensi?

Salutoni
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