da Milady » ven 19 feb 2010, 9:14
Carissimi Kobus e Saba,
capisco che amate Corelli- ed anche io lo amo ,se rileggete a mente fredda quello che ho scritto su di lui- ma, per favore, non andate sopra le righe!Il bello di questo forum è che discutiamo, magari accesamente, ma senza mai trascendere.
Nessuno di noi possiede la verità rivelata, in un campo come l'opera lirica, in cui non essite la certezza assoluta.
Se Mat agita lo spettro della censura , lo fa unicamente per riportare la discussione a toni meno accesi.
E il Bagnolissimo sull'Amico Fritz fu solo volutamente provocatorio , e lo disse.
Sarà che sono stata trai primi fan della Callas , che fu stroncata letteralmente nelle sue prime performances , ora considerate storiche , quindi ,sono abituata a ricevere colpi, che , lo dico in tutta sincerità, lì per lì, mi facevano vedere rosso , senza peraltro smuovermi di un millimetro.Certo rispondevo con frasi al vetriolo: cosa dovevo fare?
Io ho amato ed amo Corelli.
Ed è vero che avesse un sistema nervoso fragile unito ad un perfezionismo capillare, che mi affascinava.
Ti racconterò questo episodio.
Ero ospite al mare a Riccione di una mia amica di classe, più di 50 anni fa.
Corelli, bellissimo, veniva sulla spiaggia vestito di tutto punto - mai vedemmo dal vivo le sue magnifiche gambe da centurione romano- e con una perenne sciarpa bianca al collo.
Gli comunicarono la notizia che aveva vinto un premio e che avrebbe dovuto cantare una canzone o una romanza al momento della consegna : un momento di gioia apparve sul suo, viso, che ,immediatamente divenne ansioso e visibilmente preoccupato.
Cosa cantare ? Si consultò a lungo con la moglie. Scelse una canzone o una romanza- non ricordo più- e cominciò a provarla e riprovarla a piena voce al pianoforte..
Secondo gli ascoltatori , bene la prima! Anzi benissimo! E invece provava e riprovava ogni passaggio scrupolosamente , sempre scontento, correggendo di continuo quelli che a lui parevano errori , ma che nessuno di noi percepiva come tali .
Lo sentii dire che riteneva la sua migliore incisione il Requiem verdiano con Toscanini, anche se , indubbiamente, avrebbe potuto fare meglio in taluni momenti...E tutti sappiamo che dinanzi a quella esecuzione si può solo restare ammirati.
Provò fino a poco prima della consegna del premio.
Elegantissimo e bellissimo , cantò , quasi tremante per il panico,con una voce ed una tecnica che erano una benedizione di Dio.( Lui , successivamente, ascoltando il nastro del suo registratore, scuoteva la testa, scontento).
Io credo che solo certi portamenti e certe note tenute allo spasimo rientrino nel gusto e nella prassi dell'epoca, anche se ti fanno capire che la sua voce e la sua tecnica era veri doni del cielo.
Da tempo non sentiamo più prodezze del genere: facendo di necessità virtù - ne sono convinta-lo stile moderno è più sobrio.C'è stata una evoluzione , ma di voci così non ce ne sono più.
Ed io rimpiango quelle esibizioni di Corelli , dove restavo senza fiato -ce la farà? - per poi applaudire, come tutti, fino a spellarmi le mani.
Ma mi piace anche Kaufmann. E tutti possono dire quelo che vogliono , ma "a me mi " piace.
E , ripeto, sono ancora una fan di Corelli.
Con simpatia e amici come prima
Milady
Milady