DottorMalatesta ha scritto:Caspita, che proposte succulenti!
Vengo da una notte insonne, quindi connetto ancora meno del solito. Rimando il gioco a qualche giorno (però sarei curioso di vedere come un Romeo Castellucci se la caverebbe in un Tristano che vorrei diretto da Petrenko).
Don Giuseppe ha scritto:purtroppo mancano i grandi registi di opera barocca, a parte forse David Alden.
Lo pensi davvero? A me sembra che anche recentemente spettacoli belli se ne siano visti (la recente Alcina ad Aix, la trilogia monteverdiana di Koski che ho visto negli scrosi giorni, the Enchanted Island al Met, l´Orfeo di Gluck/Berlioz di Castellucci, l´Alceste di Warlikowski... questi i primi che mi vengono in mente)… Quanto a Alden, l´ho semnpre trovato un po´ troppo cerebrale in questo repertorio. A tuo parere in cosa si distingue/caratterizza un buon regista di opere barocche?
DM
Direi, per spiegarmi meglio, che mancano gli specialisti e che spesso le opere barocche vengono affidate a registi avvezzi ad altri repertori, con risultati ogni tanto buoni, ma generalmente alterni, come è il caso di Carsen, che - pur in presenza di una qualità generalmente alta - finisce quasi sempre per ripetersi e citare sé stesso in maniera autoreferenziale. E' vero, comunque, che tra le produzioni che tu hai citato trovo splendida l'unica che conosco, ossia
The Enchanted Island del Met. Ma citerei anche il
Giulio Cesare di Glyndebourne di McVicar o la
Platèe parigina di Pelly o ancora la storica
Calisto del compianto Wernicke o (più di tutti) l'altrettanto storica
Theodora di Peter Sellars. Ma si tratta sempre di "casi isolati".
Alden mi piace perché cerca di ricreare un immaginario barocco a partire dalla contemporaneità, con una buona dose di ironia. Oltre alle sue notissime produzioni dell'
Ercole Amante e della
Deidamia, sarebbe bellissima se non fosse per il livello diseguale dei cantanti (la grande Dorothea Roschmann a parte) la sua storica
Rodelinda.
Ecco: ciò che mi piacerebbe in un regista di opere barocche è proprio questo... ossia la ricreazione di un immaginario barocco alla luce del mondo che viviamo. Oltretutto, da molti punti di vista il teatro barocco è più "contemporaneo" di tanto teatro ottocentesco.
Comunque, in mancanza di meglio, mi accontento di quello che passa il convento: se si eseguissero più spesso le opere barocche, anche le regie migliorerebbero di conseguenza.
Saluti
Giuseppe