reysfilip ha scritto:Secondo me possiamo contare sull'Antonacci e Pappano.
Sono d'accordissimissimo! E comunque anche Kunde, sebbene anagraficamente più adatto ad interpretare Anchise , farà probabilmente la sua bella figura in una parte che è una vera parete di sesto grado vocale. A questo proposito, in queste settimane mi sto ascoltando tutte le incisioni dell'opera che sono riuscito a recuperare. Bene, nella parte di Enea naufragano quasi tutti (ora ho capito il perché del (saggio) forfait di Kaufmann nella produzione londinese). Interessante, ed educativo, l'ascolto dell'aria del V atto (dopo IV atti non propriamenti "leggeri", incluso un impegnativo e splendido duetto con Didone alla fine dell'atto precedente), che nella seconda parte (a "bienfactrice de miens") presenta l'acuto forse più carogna di tutta l'intera produzione per tenore. Qui, con qualche luminosa eccezione (Gedda in primis, seguito a distanza da Heppner con Davis II, e Hymel), se ne sentono di tutti i colori: Vickers (con Davis I) e Lakes emettono il do con gradi variabili di bruttezza e di scrocco, Del Monaco invece taglia la testa al toro e il do... non lo fa!
Del Monaco:
Gedda (STRAORDINARIO!):
Hymel:
Un inedito Langridge (in inglese), interprete gigantesco, as usual:
DM
P.S.: quanto a Didone, aspettiamo di ascoltare la Barcellona che è pur sempre un fior fior di vocalista. (Certo che la Westbroek ... E comunque, con le scelte demenziali in fatto di cast dalle parti di Milano è già un MIRACOLO poter ascoltare la Antonacci (Ri- ).
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
Ciò che più mi inquieta del cast scaligero è il fatto che, a differenza del Covent Garden (che è pur sempre il più importante teatro del suo paese, il teatro dove questa produzione è nata, e per di più in stretta relazione temporale con un evento di rilevanza mondiale come le Olimpiadi), McVicar dovrà riprendere questo spettacolo a Milano. I problemi sono molti: 1. Kunde della parte ha tutte le note, ma come età è scenicamente poco credibile (e sappiamo quanto invece importante fosse, almeno per il McVicar degli esordi, avere dei cantanti-attori credibili); 2. idem per la Barcellona; 3. il McVicar del 2014 non è più, spiace doverlo dire, il McVicar degli esordi. Lo straordinario regista che ha costruito la propria fama su spettacoli di impianto piuttosto tradizionale, ma caratterizzati da un'attenzione e da una cura per la recitazione che avevano del miracoloso (Rigoletto, Salome, Manon). Questi stessi Troyens si attestavano su un ottimo livello di recitazione (Antonacci e Westbroek su tutti, ma comunque con un buon livello medio). Ma poi McVicar ha inanellato una serie di nuove produzioni (una per tutte il Trovatore al Met con Alvarez o la Maria Stuarda) e di riprese (una per tutte il Rigoletto con Grigolo ) di imbarazzante modestia proprio per quanto riguardava la recitazione dei cantanti e il loro stare in scena. Si ha come l'impressione che McVicar abbia preferito rinunciare alla qualità relizzando spettacoli mediocri, forse considerando o sperando che il pubblico non se ne accorga. Eppure temo che la differenza con quanto si vide a Londra nel 2012, se ci sarà, si vedrà. E sarà bella evidente. Confidiamo nel fatto che McVicar, che immagino sia in grado di far recitare anche una scarpa, abbia voglia di cimentarvisi!
DM
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
mi sembri un po' troppo negativo. McVicar firma, chiaramente, spettacoli che lo interessano di più e altri che lo interessano di meno (e in ogni caso, qui sono d'accordo, ne fa troppi). Quelli del Met, mi sembra ovvio, lo interessano meno, vedi l'imbarazzante Anna Bolena (quel Trovatore, invece, non era una nuova produzione: veniva da Chicago, dove fonti fededegne mi dicono fosse molto meglio e in ogni caso non era gravato dall'insopportabile populismo anema e core di Alvarez). Resta il punto: proprio perché, come giustamente dici tu, gli spettacoli di McVicar sono tradizionalissimi come ambientazione e, quanto a regia, non basati sul Konzept ma tutti sulla recitazione, è fondamentale che le prove siano lunghe e condotte da lui o da qualcuno in gamba. Ora, McVicar è a Milano da giorni e ricordo che la prima è l'8 aprile, quindi ha un mese abbondante per lavorare con i cantanti (e per rimontare quel po' po' di macchinone...). Infine, forse sbaglio (anzi sicuramente) ma non ho mai immaginato Enée come giovanissimo e nemmeno giovane. Mi sembra che sia un uomo di mezz'età, come dimostra il fatto che è provvisto di vecchio padre e figlio fanciullo. Ora, magari Kunde è un po' troppo maturo, ma non mi sembra eccessivamente attempato. E in ogni caso più interessante dell'alternativa, che sarebbe stato Hymel... O no? Miao
Io invece avrei fatto carte false per sentire proprio Hymel. Colpo di fulmine nel "Robert le Diable".
E comunque ha ragione Mattioli sulla negatività espressa dal dottor Malatesta. Se ti pare uno spettacolo in tono minore rispetto alla recite londinesi, mi spieghi perché andiamo a vederlo, mio caro Mala-testino?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
VGobbi ha scritto:Se ti pare uno spettacolo in tono minore rispetto alla recite londinesi, mi spieghi perché andiamo a vederlo, mio caro Mala-testino?
Piano, piano caro Vittoruccio mio! Ho solo espresso delle perplessità sulla ripresa dello spettacolo in merito soprattutto a due elementi del cast, ed esclusivamente per quanto potrebbe riguardare la loro recitazione e il loro stare in scena. Come ho scritto tempo fa, alla Scala ogni spettacolo dovrebbe presentare dei "calibri da novanta". E qui ce ne sono più d'uno. Innanzitutto l'opera. Vabbè, questa non dipende da come viene realizzata. Ma molto meglio quest'opera di Berlioz che musicalmente è davvero SUBLIME piuttosto che mettere in scena "La gallinella di Runzi, storia del martirio di un volatile pennuto" . E coi temi che corrono nulla è scontato! Poi i grandi atout non mancano. A cominciare dalla direzione di Pappano, dalla Antonacci (probabilmente la più grande Cassandre dei nostri giorni), e da Kunde: vocalmente adattissimo alla parte (anche se Hymel a mio parere non avrebbe sfigurato: resta un tenore molto interessante!). Lo spettacolo di McVicar ha un impianto scenografico davvero SPETTACOLARE. E tale resterà anche se (speriamo di no) con un livello di recitazione non altissimo.
Quindi... spettacolo imperdibile!!!
DM
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
... e verrà regolarmente massacrato dai milanoti. Seguirà il massacro di Elektra-Salonen-Cherau. Poveri Pappano e Salonen un mese in questo ambientino! Sinceramente, allo stato attuale delle cose, certi spettacoli, certe regie,anche certi direttori, alla Scala mi sembrano abbondantemente sprecati. Meglio le Lucie-stile Hollywood, i Trovatori d'archeologia, le Aide zeffirelliche, i Boccanegra col divo fuori parte. Visti gli esiti e il tipo di fruizione (compresa certa stampa più micidiali trasmissioni radiofoniche) mi pare che l'ambiente non meriti di più. Scusate, ma dopo la reazione a Una Sposa per lo Zar (unita alle molteplici reazioni precedenti) il mio scoraggiamento ha toccato il livello di guardia. A Milano un certo tipo di spettacolo non val la pena. Meglio andarseli a vedere altrove.
Io non darei troppa importanza agli show delle balcony girls. Non è che Salonen non sia più Salonen o la sua Elektra sia meno bella perché viene fischiato (ma facciamo le corna e speriamo di no) da quattro pirla... Insomma, mi rendo conto che quello delle prime della Scala sia un problema (soprattutto per il teatro, direi), ma non lo drammatizzerei... Un bel "e chi se ne frega" mi sembra la risposta più appropriata (salvo poi lamentare l'assenza dei fischi quando proprio ci vorrebbero...). Ciao
La Lucia della Devia ed il Trovatore di Alvarez? E magari posso aggiungere il Rigoletto di Nucci? Ho indovinato?
No, io intendevo proprio la Lucia e il Trovatore appena passati alla Scala, quindi Devia no e Alvarez sì. Comunque io non fischierei mai la Devia o Nucci, perché potranno anche non piacermi (non mi piacciono, in effetti) ma sono fior di professionisti con una carriera illustre alle spalle, quindi meritano il rispetto. Inoltre, confesso che non so fischiare. Credo che la miglior reazione sia il silenzio. Se proprio sono veramente arrabbiato perché mi sento preso per il beep!, allora mi scappa qualche buuu!. Per esempio, all'ultimo Così fan tutte di Salisburgo, uno degli spettacoli più vergognosi che io abbia visto negli ultimi anni...