beckmesser ha scritto:Io non vedo molto in comunie con Licitra, Alvarez e compagnia bella (o brutta, dipende dai punti di vista...). Questi sì sono veramente tenori vecchio stampo, di quelli che pensano solo ad emettere in un qualche modo la voce, disinteressati a tutto ciò che accade intorno a loro se non per quel tanto che possa servire a glorificare la loro tenorilità. Grigolo, da quel che ho visto, non è così: sarà elementare, ruspante, facile nell'approccio, ma ha una concezione del teatro d'opera un filo più evoluta... È interessato all'aspetto teatrale (persino troppo a volte, andando spesso sopra le righe), è interessato al contesto dello spettacolo, si mette in gioco: poi è chiaro, non ci si può aspettare da lui consapevolezza delle scelte, profondità e originalità, però almeno ci prova... Fermo restando mezzi (sia naturali che tecnici) che, seppure non fuori dal comune, sono comunque notevoli.
Non riesco ad essere d'accordo con te. Premetto però che Grigolo l'ho visto/sentito dal vivo solo nel Roméo scaligero. A me è sembrato proprio un tenore vecchio stampo, con un fisico più prestante di Alvarez ma con la stessa genericità buona un po' per tutti gli usi. Un tenore da centro commerciale però con mezzi ottimi e ancora integri e quindi giustamente (sottolineo giustamente per lui) salutato da ovazioni circensi. Magari fosse andato sopra le righe come hai visto a Londra! Il fraseggio era di una monotonia sconcertante, i colori pochi e gli acuti presi con la rincorsa così come fanno ed hanno sempre fatto tutti i tenori scavalcamontagne.
Però forse sbaglio e magari verrò tacciato di snobismo.
Comunque sostengo che Grigolo fa benissimo a fare quello che fa e che se fossi in lui ma ne fregherei di non essere un tenore per palati fini finchè ho mezzo mondo ai miei piedi. Io personalemnte non me ne occuperò più di tanto ma penso che non sarà un problema.

Quello che mi ha sorpreso è stato l'atteggiamento del pubblico.
Di quel pubblico che ha fatto le bucce a Kaufmann e fischia i divi d'Oltralpe (al punto che questi sono terrorizzati, così dicono, a debuttare alla Scala), ma che poi, di fronte a un bel faccino che spara qualche cannonata si inchina felice e commosso. Forse la Scala in realtà è più facile di quel che si crede.
WSM