Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda stecca » sab 13 lug 2013, 19:23

E invece stavolta "la Scala" ha fatto bene ! (serata di venerdì 12 luglio 2° rappresentazione appena vista)

I "chi di dovere" scaligeri stavolta (raro) hanno fatto virtù di ciò che avevano. Cosa avevano per mettere in scena a fine stagione estiva una delle più belle ma ardue opere del sommo Maestro Verdi ? Non avevano un direttore di carisma o di genio ma un giovane che forse si farà ma vedremo, non avevano un Cappuccilli o un Bruson ma neanche un Nucci o persino uno Zancanaro per fare Renato ma un onesto baritono corto e dalla voce priva di fascino ma credibile di aspetto come marito cornuto (non so quello del primo cast parlo di Viviani), non avevano una Price o una Caballé o una Scotto ma neppure una Ricciarelli o anche una Maria Chiara, ma un sopranone proto-verista che grida dall'inzio alla fine con voce tanto torrenziale quanto sgradevole causa un vibrato insopportabile per fare Amelia la donna che ne seduce due, ed infine non avevano un Pavarotti o Bergonzi ma un tenore con gli acuti ancora più compromessi non dico di un Domingo, ma anche di un Carreras o di un Aragall, ma dotato ancora di voce comunicativa e di straordinaria simpatia che conquista anche per la generosità degli sforzi per uscirne fuori senza giocare di rimessa e con il giusto carisma per fare un Riccardo uomo e non Re, in pratica, solo la ormai usurata Ulrica era con la "voce giusta" di quelle di tradizione. Insomma un po poco per celebrare vecchie usanze per dirla alla Tonio. Allora che fare ? La solita Corte coi soliti costumi e i soliti quadri che vanno bene se hai in scena dei pali che cantano da padreterni (vedi sopra) ma che altrimenti ormai sono visti e stravisti ? No hanno deciso di puntare su uno spettacolo del tutto nuovo e diverso per tentare così di dare pepe a quella che altrimenti sarebbe stata una serata inutile. Poi però avuta la idea bisogna vederne l'esito, e allora dico che a me, ad onta dei tanti criticoni, alla fine questo spettacolo mi è proprio piaciuto e spiego perchè. Prima cosa un regista che vuol fare uno spettacolo moderno deve avere una idea e qui c'era: il ballo è diventata una storia di una amicizia tradita per corna di una famiglia della classe media americana inizi anni sessanta o fine cinquanta, un pò alla Revolutionary Road quel bel film con Di caprio e la Winslet di qualche annetto fa. Secondo la idea deve essere coerente con l'opera e con i singoli quadri con cui Verdi ha previsto lo snodarsi del dramma e a quelli adattata e anche qui il regista ci è riuscito bene e molto azzeccati in tal senso la macchina con cui arriva Riccardo, il luogo delle battone dove si reca Amelia (che oggi altrimenti non si capirebbe quante menate nel recitativo se fosse solo in una foresta dove non la vede nessuno), la doppia stanza trasparente dove il bimbo della coppia sul divano attende la finale decisione dopo lo scontro tutto privato del 3 atto tra mamma e papà e geniale (prima volta che lo vedo) vedere Amelia prostrata che lascia la sala di casa tutta sola mentre Riccardo decide di lasciarla andare nella romanza del 4 atto e la struttura della festa finale con le sagome che creano effetto labirinto per l'omicidio conclusivo, insomma tutto diverso dal solito e dall'atteso ma mai in contrasto con musica e dramma di Verdi anzi. Infine bisogna poi vedere se tutto questo era anche un "bel" vedere e se gli interpreti hanno saputo creare il personaggio all'interno di questa nuova ricostruzione e coi vestiti e non i soliti costumi ammuffiti che sono passati da uno all'altro che li hanno preceduti. E qu anche giudizio più che positivo e in particolare davvero notevole tutta la scena dell'antro di Ulrica che quella solita grotta buia con lei che fa la Azucenza di turno aveva un pò rotto le scatole, questa era strepitosa (anche musicalmente è stata la parte meglio riuscita direi che han cantato bene tutti anche Amelia per quel poco che ha). Perfettamente credibili nei rispettivi ruoli i due maschietti veri protagonisti di questa visione e soprattuto Alvarez che deve oltretutto inventarsi soluzioni dal La in su e che ormai ha poco legato e poco fiato, ma il suo si rivederti così fatiicoso ma così spinto alla fine mi ha fatto venire voglia di abbracciarlo e nel complesso un Riccardo da vedere, ci crede e ci crediamo anche noi. Il resto è quello, l'opera resta meravigliosa anche se le voci stasera lo erano molto meno. Anche quella sorta di Santuzza al vibratone meno male che era vestita così e non con costumi nobiliari tra pizzi e merletti perchè pensate che effetto sarebbe stato vederla quando ad inizio del 3 atto (nel piccolo duetto "ah tal colpa" prima del "morrò ma prima in grazia") ha fatto al povero marito una tale piazzata vocale stile sceneggiata napoletana che pensavo Renato le rispondesse sciogliendo gli enigmi di Turandot... se penso che ai tempi alcuni dicevano che la Dimitrova era poco verdiana perchè cantava tutto in forte con questa simpatica signora non saprei davvero cosa dire....Ah la Ciofi ? Boh...gradevole anche lei nell'antro di Ulrica nulla di che nel resto ma si capisce che ai tempi ha anche potuto cantare Traviata anche se personalmente le Violette soprani leggeri non mi hanno mai troppo convinto. Morale: mi sono divertito
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda mattioli » sab 13 lug 2013, 19:37

Morale: mi sono divertito


E allora basta!
Grande Stecca.
Ciao

AM

PS: non per essere pignolo ma solo per comodità di lettura, un po' di punteggiatura, spazi e così via, no? Sembra un pezzo dell'Ulysses...
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda VGobbi » sab 13 lug 2013, 19:44

mattioli ha scritto:
PS: non per essere pignolo ma solo per comodità di lettura, un po' di punteggiatura, spazi e così via, no? Sembra un pezzo dell'Ulysses...

Ma piu' leggibile ... :mrgreen:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda Enrico » dom 14 lug 2013, 0:18

Stecca è risorto? siamo contenti, ogni nuovo commento ci fa piacere e arricchisce la discussione: anche se non mi piace molto leggere lo stesso identico scritto su più siti (è come se uno stesso giornalista inviasse lo stesso identico articolo a diversi quotidiani o settimanali o mensili: che noia!). Si dà a volte l'impressione che si vogliano rendere in apparenza più forti le proprie idee semplicemente col moltiplicarle in più copie: ma ognuno ha il suo metodo, e come dicevo ogni intervento è gradito se ci può dare un'occasione di approfondimento. Ne approfitto allora per fare qualche osservazione, dato che scrivo di opera solo su questo sito.
stecca ha scritto: hanno fatto virtù di ciò che avevano.

Non avevano... non avevano... I grandi direttori e i grandi cantanti esistono, basterebbe saperli scegliere bene e chiamarli in tempo. Anzi non parlerei nemmeno di grandi cantanti e grandi direttori, ma di cantanti e direttori "giusti", adatti a ciò che devono interpretare (ma per me, che apprezzo molte voci antiche e molte voci di oggi, "giusti" non significa per forza "tradizionali"): e sarebbe giusto, qualche volta, chiamarli anche per interpretare Verdi, alla Scala e altrove.
non avevano un Cappuccilli o un Bruson ma neanche un Nucci o persino uno Zancanaro per fare Renato ma un onesto baritono corto e dalla voce priva di fascino ma credibile di aspetto come marito cornuto (non so quello del primo cast parlo di Viviani)

Tutta questa superiorità espressiva di Cappuccilli o di Nucci, in confronto a Viviani, sinceramente non la sento. Viviani, a Torino, non mi è piaciuto per niente, ma non perché non avesse voce: ne tirava fuori anche troppa, e non è un acuto in più o in meno a fare una grande interpretazione.
Il problema non è che non ci sono più le grandi voci di una volta, perché ci sono le grandi voci di oggi: ma della banalità di alcuni cast scaligeri e non solo scaligeri (sempre i soliti nomi che fanno sempre le stesse opere passando da un teatro all'altro) abbiamo parlato più volte, e non insisto.
Non mi convince nemmeno l'idea che una regia "moderna" sia accettabile, in un contesto musicale mediocre, perché "diverte" e distoglie l'attenzione dalle insufficienze vocali o orchestrali: che i costumi siano settenteschi o contemporanei, che la regia sia tradizionale o trasgressiva, ciò che conta è che gli interpreti sappiano cantare e recitare bene, e che la regia abbia un senso e una coerenza (e che non ci si limiti a scopiazzare e riproporre per l'ennesima volta idee proprie o altrui): ma anche questo è concetto che ripetiamo quasi ogni giorno, e non vorrei annoiarvi.
E se una regia (parlo in generale) è veramente "geniale", allora è necessario che anche gli interpreti siano all'altezza: i "pali" che cantano non li vogliamo più nemmeno nei piccoli teatri, e per vedere i Radames in calzamaglia di lana o i giovani Werther con i baffi bianchi ci bastano e avanzano certi vecchi filmati, che hanno una loro indubbia importanza storica ma propongono modelli intepretativi non più attuali.
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda reysfilip » lun 15 lug 2013, 13:46

Grazie a tutti delle recensioni (fantastica quella di Maugham)
Dalle foto che ho visto e dalle varie recensioni sembra quasi che Michieletto abbia avuto la stessa idea di ricontestualizzazione avuta da Graham Vick nel Macbeth fiorentino del mese scorso (stesso politico in carriera protagonista, simili ambientazioni interne, simili prostitute)
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda Enrico » lun 15 lug 2013, 15:55

reysfilip ha scritto:simili prostitute)

Anche il Rigoletto di Carsen è pieno di prostitute, ma è ambientato in un circo, con Rigoletto vestito da Pagliaccio e il Duca (domatore? direttore del circo?) che si affaccia da un palco al centro della scena come facevano Domingo e Pavarotti al Met.
Nessuno ha voglia di vederlo e di raccontarcelo? o qualcuno andrà a vederlo dal vivo?
Naturalmente aspettiamo anche le impressioni scaligere di Francesco e di Vittorio.
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda DottorMalatesta » lun 15 lug 2013, 16:05

Enrico ha scritto:
reysfilip ha scritto:simili prostitute)

Anche il Rigoletto di Carsen è pieno di prostitute, ma è ambientato in un circo, con Rigoletto vestito da Pagliaccio e il Duca (domatore? direttore del circo?) che si affaccia da un palco al centro della scena come facevano Domingo e Pavarotti al Met.
Nessuno ha voglia di vederlo e di raccontarcelo? o qualcuno andrà a vederlo dal vivo?
Naturalmente aspettiamo anche le impressioni scaligere di Francesco e di Vittorio.


Conoscendo Carsen NON sará il solito Rigoletto visto e rivisto. Ma devo trovare il tempo di vederlo. E in questi giorni per me non é facilissimo...
Spero di riuscire...
Ciao,
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda reysfilip » lun 15 lug 2013, 18:08

Enrico ha scritto:
reysfilip ha scritto:simili prostitute)

Anche il Rigoletto di Carsen è pieno di prostitute, ma è ambientato in un circo, con Rigoletto vestito da Pagliaccio e il Duca (domatore? direttore del circo?) che si affaccia da un palco al centro della scena come facevano Domingo e Pavarotti al Met.
Nessuno ha voglia di vederlo e di raccontarcelo? o qualcuno andrà a vederlo dal vivo?
Naturalmente aspettiamo anche le impressioni scaligere di Francesco e di Vittorio.


Ho visto solo la prima parte del primo atto del Rigoletto Carseniano ma mi è sembrata una cosa diversa. Dopo lo riprendo e cerco di finirlo.
Comunque non era per puntare l'accento sulle prostitute, solo sulla somiglianza apparente tra i due allestimenti che ho citato.
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda teo.emme » lun 15 lug 2013, 19:28

reysfilip ha scritto:
Enrico ha scritto:
reysfilip ha scritto:simili prostitute)

Anche il Rigoletto di Carsen è pieno di prostitute, ma è ambientato in un circo, con Rigoletto vestito da Pagliaccio e il Duca (domatore? direttore del circo?) che si affaccia da un palco al centro della scena come facevano Domingo e Pavarotti al Met.
Nessuno ha voglia di vederlo e di raccontarcelo? o qualcuno andrà a vederlo dal vivo?
Naturalmente aspettiamo anche le impressioni scaligere di Francesco e di Vittorio.


Ho visto solo la prima parte del primo atto del Rigoletto Carseniano ma mi è sembrata una cosa diversa. Dopo lo riprendo e cerco di finirlo.
Comunque non era per puntare l'accento sulle prostitute, solo sulla somiglianza apparente tra i due allestimenti che ho citato.


Visto pure io il primo atto e parte del secondo: bah...a me sembra una scemata!
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda Enrico » lun 15 lug 2013, 20:59

teo.emme ha scritto: Visto pure io il primo atto e parte del secondo: bah...a me sembra una scemata!

Motivare!!!! : Ban? :
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda teo.emme » lun 15 lug 2013, 21:18

Enrico ha scritto:
teo.emme ha scritto: Visto pure io il primo atto e parte del secondo: bah...a me sembra una scemata!

Motivare!!!! : Ban? :

Hai ragione...dammi un poco di tempo e provvederò :wink:
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda pbagnoli » sab 20 lug 2013, 17:08

Intanto in home ho messo le mie riflessioni sullo spettacolo di Carsen
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda VGobbi » dom 21 lug 2013, 10:22

Ieri mi son visto il Ballo con il secondo cast, con la splendida compagnia di Francesco, alias Dottor Malatesta (sapessi Enrico quanto ha sparlato male della Sutherland, ma mi fermo qui). Era la prima volta che lo conoscevo dal vivo ... ed è' stato subito feeling (senza inutili fraintendimenti, grazie!). E poi vedere le opere dalla platea, davvero non ha prezzo ...

Parliamo dello spettacolo. Secondo il mio modesto parere, Michieletto ha fatto un buon Ballo, non un capolavoro, ma sicuramente uno spettacolo godibile e per nulla provocatorio ed oltraggioso (davvero non riesco a capire la cagnara che ne è' uscita fuori alla prima. Tant'è ...). Uno spettacolo con alti (molto azzeccato e lineare il primo atto ed il finale con un sorprendente ed inaspettato cola di scena nella morte di Riccardo) e bassi (l'incongruenza della macchina in cui Riccardo avrebbe potuto portare via Amelia e salvarsi entrambi, la scena dell'orrido campo ma il colpo più basso, complici anche la mediocrita' dei cantanti, la scena dell'urna).

Passando al cast vocale, bene il Riccardo dello sconosciuto Pretti, solido professionista che non sfigura nel secondo cast scaligero ed in un ruolo tutt'altro che facile. La Dyka e' una voce tonante e senza morbidezze tratteggiando un'Amelia donna virago dallo spessore wagneriano. Decisamente incongruente. Viviani, Renato di una rozzezza senza pari, il peggiore in campo. Discreta l'Ulrica di cui, chiedo scusa, mi sfugge il nome. Ottima la spumeggiante Oscar della Gamberoni. Bene i comprimari con una menzione d'onore per l'ottimo Silvano.

Rustioni quale giovane direttore non ha fatto sentire cose malvagie, diciamo che è da rivedere.

Ultimo appunto e' stata l'inveterata scelta di far uscire la compagnia di canto tutti insieme, penalizzando chi in quella serata si era comportato egregiamente, su tutti Pretti e Gamberoni. È la prima volta che mi capita! Davvero ignobile come scelta.

Insomma, io mi sono divertito e non c'è stato bisogno della cagnara della prima ne' dei bigliettini a difesa del "povero Verdi".
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda DottorMalatesta » dom 21 lug 2013, 10:39

Ieri sera, ad opera finita, io e l’amico Vittorio avevamo stampata in volto la stessa domanda: tutto qui? E’ dunque questa la pietra dello scandalo, lo spettacolo-vergogna?
Questo Ballo in maschera innocuo, prevedibile, scopiazzato, in cui il tenore tenoreggia con movenze da vigile urbano, e il soprano sopraneggia atteggiandosi a diva? Una regia in cui l’impianto scenografico della prima scena si era visto identico non in uno, ma addirittura in quattro altri spettacoli (rispettivamente, tre di Kusej e uno di Tcherniakov?). Uno spettacolo in cui l’unico frisson è dato dall’ambientazione nel degrado del mondo d’oggi?
Michieletto, lo ha scritto Maugham più volte, copia. Copia, a volte neanche troppo bene, ma almeno dà l’illusione di presentare qualcosa di “nuovo” al pubblico del teatro più retrogrado del mondo. Chi si contenta gode. E ieri sera, nella fattispecie, avevo una buona disposizione d’animo. Per cui mi sono divertito.
Musicalmente non è andata male.
Piero (detto Pierino) Pretti è stato un Riccardo buono, ha tentato qualche sfumatura, è riuscito nella prodezza del salto di tredicesima nella barcarola al primo atto… Certo, la romanza al terzo atto era tutta un po’ troppo forte. Ma chi ne è mai uscito sano e salvo?
La Dyka è un vocione (non così la Prudenskaya, che a me è comunque piaciuta: un'Ulrica non uterina!), forse più adatto ad Abigaille che non ad Amelia: difetta di legato, e di morbidezza. Ma il personaggio comunque c’è. Molto buono, e per una volta –finalmente!- non petulante, l’Oscar della Gamberoni. Viviani è rozzo, forzato, fuori intonazione (un “eri tu” al riguardo calamitoso, in cui è andato vicino alla stecca vera e propria). Menzione speciale per l’eccellente Silvano di Alessio Arduini, già segnalato da Maugham, Beck e Vittorio. Buoni comunque anche Samul e servo d'Amelia.
Rustioni prende ad esempio Muti: concezione serrata, spedita, compatta. Certo, Muti resta un’altra cosa: certe scollature con il palcoscenico col Maestrissimo non si sarebbero ascoltate. Orchestra vergognosa (routinière, attacchi sporchi, fiati affetti da dispnea acuta), coro allo sbaraglio. Nulla mi toglie dalla testa l’idea che alla Scala vadano in scena senza aver provato (o comunque con un numero insufficiente di prove) :twisted: .
DM

P.S.: Vittorio è una persona splendida: preparata, simpatica, amabile! Avessi anche visto l’Aida di Zeffirelli o qualche altro spettacolo trash in sua compagnia sarei uscito da teatro comunque entusiasta!!!

P.P.S.: a costo di spararla grossa, lo dico: il libretto del Ballo in maschera è SPLENDIDO!!! 8)

P.P.P.S.: della “pagliacciata” degli “applausi comunitari” ha già detto più che bene Vittorio. Sono convinto fosse una risposta alle contestazioni della prima, e un modo per evitare fischi a qualche singolo cantante (si era sentito un “buh” isolato per la Gamberoni dopo il “Saper vorreste”).

P.P.P.P.S.: Enrico, NON è vero che ho sparlato della Sutherland!!!! : Andry :
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Re: Verdi - Ballo in maschera - Michieletto - Scala 2013

Messaggioda pbagnoli » dom 21 lug 2013, 11:38

DottorMalatesta ha scritto:
P.S.: Vittorio è una persona splendida: preparata, simpatica, amabile! Avessi anche visto l’Aida di Zeffirelli o qualche altro spettacolo trash in sua compagnia sarei uscito da teatro comunque entusiasta!!!

Potevate venirmi a trovare in ospedale, visto che ero di turno!
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