In Youtube c'è la presentazione del disco con intervista alla Di Donato e a Muller (tutto in inglese), inoltre l'esecuzione del celebre e difficilissimo "D'Amor al dolce impero", nonché altri pezzi come il finale della Donna del lago. Da ciò che ho sentito, che dire? Sono d'accordo in linea di massima con il recensore (anche se avrei dato una stella in meno): la Di Donato, mi pare fine, gentle, di bella linea vocale, variazioni eleganti, ma tutto è misurato e direi 'mignon'. Manca la spettacolarità della coloratura rapida (con i conseguenti slanci) e, di conseguenza, anche certi ritmi (come nell'Armida) mi paiono più lenti rispetto ad altre esecuzioni anche in chiave di mezzosoprano (Valentini Terrani docet! Ma anche la von Stade: entrambe nel finale della Donna del lago). Credo che questo sia un difetto non trascurabile in quanto Rossini, per definire l'indole certi personaggi magici (Armida), oppure in stato di esaltazione (Elena) si serve di ritmi e scansioni elettrizzanti, qui di elettrizzante c'è poco. Solo belle, eleganti e buone maniere (che servono molto bene alla dimensione lirica, ma Rossini si ferma solo a questo?) unite anche ad una immagine molto graziosa della Di Donato.
Questo è un pò il mio parere complessivo.
Saluti domenicali.
Luca.