Jessye Norman

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Re: Jessye Norman

Messaggioda Tucidide » mar 22 set 2009, 20:50

Alberich ha scritto:Magari è Calaf? No, perchè avrebbe imbroccato subito i due cantanti del quiz... :?:

Sicuramente no: Calaf è un vero signore.
vocegiusta ha scritto:sulla tua bocca lo dirò
quando la luce splenderà


Ti piacerebbe, eh? Io torno dal tuo passato e vado nel futuro.

Sì, ma solo fino al 21 dicembre 2012... poi, purtroppo :cry: ...

Tuc aka Roberto Giacobbo. :mrgreen:

P.S. E così anche la mia discussione sulla Norman è andata in vacca. : Andry :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Jessye Norman

Messaggioda Maugham » mer 23 set 2009, 12:15

Tucidide ha scritto:P.S. E così anche la mia discussione sulla Norman è andata in vacca. : Andry :


E invece no.
Riprendo il tuo discorso da dove l'hai lasciato.
La Nilsson difatti ha cantato un'Aida e un'Amelia in disco che Celletti stesso definiva vocalmente sublimi.
Ruoli vocalistici in pasto ad una declamatrice, e Celletti che applaude??? Che strano...


Non voglio far partire il pippone come dice Beck ma provo lo stesso a spiegarti il mio punto di vista.
Celletti e i suoi seguaci hanno un criterio infallibile per stabilire chi mettere dalla parte dei "buoni" e chi no.
Il passaggio di registro e la conseguente copertura dei primi acuti.
Se sai padroneggiare questo meccanismo finisci inevitabilmente dalla parte dei buoni.
Poi ovviamente ci sono i bravi, i meno bravi, i bravissimi.
Ti ricordi le recensioni? Da lì si partiva. Note scoperte in zona fa-sol (per i tenori), anticipo o ritardo del passaggio, gola aperta, abbassamento del palato molle... :)
La Nilsson, come molti altri wagneriani di quel periodo e in questo potrà essere più preciso Mat che ci sta lavorando da tempo, rispettava questi criteri.
Pagandone lo scotto sotto il profilo dell'espressività rispetto a declamatori più aspri, ma guadagnandosi la "patente" di wagneriana doc anche dai belcantisti più incalliti.
Questo però non fa di lei una vocalista.
Come, rimanendo nel regno animale, il fatto di deporre le uova non fa di un ornitorinco un volatile. Resta un mammifero.
Perchè la classificazione dei viventi si basa sulle parentele evolutive non sulla morfologia o sull'habitat che occupano (ho sposato una biologa, che ci vuoi fare?)
E lei era una declamatrice anche se ogni tanto deponeva qualche uovo...vocalistico. :)
Lo dimostrano proprio le due registrazione cui fai riferimento: Aida, Ballo a cui aggiungerei le arie dal Don Giovanni e quella di Abigaille.
In questi casi, ne dica quel che vuole Celletti, la Nilsson è un pesce fuor d'acqua.
E se leggi con attenzione quello che il grande scrive (era un uomo molto furbo e intelligente) ti renderai conto della difficoltà in cui si è trovato.
La Nilsson emette tutte le note delle due parti come manuale vuole -e quindi per Celletti questo dovrebbe bastare per affrontare ogni repertorio-, allo stesso tempo però, onestamente, ammette che questi due ruoli non lo convincono.
Come ne viene fuori?
Nel Ballo dopo le lodi esclusivamente vocali, parla di freddezza raggelante e, nell'Aida -ancora più significativo- di "durezze nibelungiche" :)
Oppalà!
Cosa saranno mai queste "durezze nibelungiche"? Celletti indulgeva al pittoresco solo quando voleva burlarsi di qualcuno. Altrimenti era un rasoio nel sintetizzare i concetti. Come in questo caso.
Queste durezze altro non sono che le più che comprensibili difficoltà di una declamatrice in un repertorio non suo che Celletti -e le sue fotocopie molto meno accreditate- non possono ammettere in quanto cultori di una tecnica vocale unica. E quindi, dal momento che non si poteva dire che la Nilsson non sapesse cantare (rispettava l'abc del vocalista!) la si buttava su questioni extra-tecniche. E si chiamava in causa, nel Ballo, il temperamento e, nell'Aida, il...nibelungico.
Rimanendo in Wagner.
Vuoi la dimostrazione che la Nilsson è una declamatrice?
Metti a confronto il finale della Gotterdammerung fatto da lei (qualunque versione serve al nostro scopo) e quello della Norman (vocalista) con Tennstedt della Emi.
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Re: Jessye Norman

Messaggioda vocegiusta » mer 23 set 2009, 12:54

Il declamato NON ESISTE!!!
E' inutile che continuiate a farvi queste pippe canore, esiste solo uin modo di cantare e poi ci sono i bravi e i cattivi cantanti!
La Nilsson, che era fredda come il ghiaccio perchè troppo abituata a cantare quel becero di Wagner, si illuminava quando cantava il nostro bel Verdi perchè ritrovava la giusta posizione della voce e copriva gli acuti mettendo bene il passaggio di registro.
Quando cantava Wagner invece andava bene solo nell'imitazione della Flagstad.
In realtà - è bene che si sappia una volta per tutte - l'unico modo di cantare giusto Wagner è all'italiana.
Ieri qualcuno ha reagito in modo ironico alla mia affermazione che l'unico Tristano decente (cantato in italiano) sarebbe quello con la Freni e Bergonzi: forse ho esagerato un po' per la Freni, che non aveva la voce tanto piena, ma non con Bergonzi, che sarebbe stato il più grande Tristano di tutti i tempi. E già che ci siamo completo il cast con Fiorenza Cossotto, Piero Cappuccilli e, tanto per dire che non sono solo italofilo, ci metto dentro anche Nicolai Ghiaurov (o Bonaldo Giaiotti).
Peccato non averci pensato prima!...
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Re: Jessye Norman

Messaggioda MatMarazzi » mer 23 set 2009, 13:07

Maugham ha scritto:Vuoi la dimostrazione che la Nilsson è una declamatrice?
Metti a confronto il finale della Gotterdammerung fatto da lei (qualunque versione serve al nostro scopo) e quello della Norman (vocalista) con Tennstedt della Emi.


Carissimi,
personalmente ho già partecipato a qualche discussione sulla "collocazione" tecnica della Nilsson.
Invece che ripetermi, vorrei rimandarvi a un paio di post di alcuni anni fa.

Si tratta di un interminabile thread sulle interpreti di Elektra.
Vi invio direttamente alla pagina 6.
Se scendete ai messaggi dell'8 ottobre 2007, vedrete che Riccardo mi chiedeva direttamente in che senso ritenevo la Nilsson una declamatrice e cosa si dovrebbe intendere con questa definizione.
Nel corso del dibattito io mi spingo anche a dire perché - secondo me - non è possibile definire la Nilsson una "vocalista".
Se vi interessa, questo è il link:


http://www.operadisc.com/forum/viewtopic.php?f=2&t=618&p=2612

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Re: Jessye Norman

Messaggioda Maugham » mer 23 set 2009, 16:02

vocegiusta ha scritto:La Nilsson, che era fredda come il ghiaccio perchè troppo abituata a cantare quel becero di Wagner, si illuminava quando cantava il nostro bel Verdi perchè ritrovava la giusta posizione della voce e copriva gli acuti mettendo bene il passaggio di registro.


"la classificazione dei viventi si basa sulle parentele evolutive non sulla morfologia o sull'habitat che occupano"
Funziona anche per i frequentatori di operadisc! : WohoW :

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Re: Jessye Norman

Messaggioda Riccardo » gio 28 lug 2011, 21:14

Ich habe eine italienische Technik von meiner Mutter bekommen.
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Re: Jessye Norman

Messaggioda vocegiusta » gio 28 lug 2011, 21:48

AHAHAH!
E quella sarebbe una cantante wagneriana? Ragazzi, sveglia! E' stonata come una brocca sgarrata. Ma già, certo: scommetto che è una declamatrice :D :D :D
QUESTA è LA cantante wagneriana:

E' lei, la mia Kirsten, dolce, sensuale, tenera, affettuosa, canta divinamente e CANTA, CANTA, CANTA alla faccia vostra ignoranti che non capite niente!
Era un po' che non venivo qui e adesso bisogna che vi dia una regolata perché voi non fate altro che propagare queste cose da ignoranti.
La maschera!
Il canto sul fiato!
Il passaggio!
In canto professionale!"
Queste sono le cose che sono finite per tutta l'opera lirica, ma sopratutto per Wagner che adesso tutti cantano come sull'orridocolle che voi vi piace così tanto
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Re: Jessye Norman

Messaggioda MatMarazzi » gio 28 lug 2011, 21:53

Caspita Ric... impressionante la Jessye.
Certo che questo video andrebbe preso a esempio di "superstar che se ne frega del direttore e dirige lei".
L'effetto è un po' comico e mi ricorda quando la Sutherland decide di dirigere Klemperer, colpevole di andare troppo lento nel Flauto Magico al Covent Garden.

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Re: Jessye Norman

Messaggioda flipperinodoc » dom 15 set 2013, 22:31

buon compleanno!!!!



non respira! .... sarà all'ottavo piano!
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Re: Jessye Norman

Messaggioda DottorMalatesta » mar 15 ott 2013, 14:27

Auguroni alla grandissima Jessye : Love : !!!

DM

P.S.: Flipperinodoc: normaniano anche tu?
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Re: Jessye Norman

Messaggioda flipperinodoc » mar 15 ott 2013, 14:55

DottorMalatesta ha scritto:P.S.: Flipperinodoc: normaniano anche tu?


abbastanza direi DM.... se non fosse così..... francese :mrgreen:
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Re: Jessye Norman

Messaggioda Luca » mar 15 ott 2013, 18:12

Anche a me la Norman piace un sacco, anche se discograficamente qualche ruolo poteva evitarlo (es. Santuzza). Va ricordata e ringraziata per quanto ha fatto. Statuaria, ma mai - al contrario della Flagstad - psicologicamente vecchia e asessuata, pur essendo dotata quest'ultima di gran voce che sapeva anche modulare (per me la Kirsten è una 'bella brocca antica'). La Norman è una grande colata di cioccolato sensuale e sul palcoscenico una vera ed imponente regina, mai goffa.
La sua Arianna (specie il monologo) è una meraviglia.

Saluti, Luca.
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Re: Jessye Norman

Messaggioda flipperinodoc » mar 15 ott 2013, 22:44

Luca ha scritto:La Norman è una grande colata di cioccolato sensuale


che definizione geniale e stupendamente evocativa..... grazie luca
non respira! .... sarà all'ottavo piano!
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Re: Jessye Norman

Messaggioda VGobbi » mer 16 ott 2013, 19:43

flipperinodoc ha scritto:
Luca ha scritto:La Norman è una grande colata di cioccolato sensuale


che definizione geniale e stupendamente evocativa..... grazie luca

Che alla volte risulta assai stucchevole ...
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Jessye Norman

Messaggioda Enrico » mer 16 ott 2013, 19:49

VGobbi ha scritto:
flipperinodoc ha scritto:
Luca ha scritto:La Norman è una grande colata di cioccolato sensuale


che definizione geniale e stupendamente evocativa..... grazie luca

Che alla volte risulta assai stucchevole ...

Perché?
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