Ho letto il pezzo, e sono in completa sintonia!
Parecchi anni fa, quando fummo i primi - in Piemonte, almeno - a trasformare il giornale da cartaceo a online, erano tanti quelli che ci dicevano: "E chi non ha internet, come fa?", e non nego che all'inizio, da bravi ex allievi di scuole cattoliche addestrati ad avere sempre torto, una punta di senso di colpa la sentivamo. Poi abbiamo cominciato a rispondere: "Pazienza, purtroppo non si può accontentare tutti, ma adesso è così che funziona".
Sono della medesima generazione di Pietro, quindi come si suol dire, non nativa digitale, perciò uso il mezzo social come parlerei una terza lingua, e ci sono arrivata tardi. Ma ci sono arrivata perché, appunto, è così che funziona. Il luddismo, digitale od operistico, è come i logaritmi: lo studi, prendi il voto e lo metti lì fra le nozioni che hai appreso e dimenticato se non per il nome.
Per molti versi mi ritengo una privilegiata, perché sono in grado di tenere il mezzo nella giusta considerazione, e pure di farne a meno se le circostanze lo richiedono o se manca la corrente elettrica. Non si tratta di essere succubi delle nuove tendenze ma di prendere atto dell'irreversibilità di alcune ed essere in grado di usarle. Non sono di quelli che si fanno vanto di non possedere un televisore. La tv non la guardo più se non rarissimamente, ma semplicemente perché l'ho sostituita col pc, non perché mi ritenga superiore all'intrattenimento: guardo un sacco di cretinate, ma sono cretinate che scelgo io. Fino a poco tempo fa avevo un cellulare antidiluviano, adesso ho uno smartphone e lo uso: vivevo bene prima, vivo bene adesso, ma se la tecnologia mi offre nuove possibilità, perché non usarle come (nella misura in cui, si sarebbe detto una volta) fa comodo a me?
I social non sono né un bene né un male, sono un dato di fatto.
E poi anche per FB (Twitter, Instagram), non è che il fatto di esserci esponga ipso facto al pubblico ludibrio: basta ricordare che non si devono raccontare i fatti propri, o raccontare solo cose che si è disposti a rendere pubbliche. Che poi è esattamente come chiacchierare con la vicina impicciona, il parrucchiere o il banchettaro al mercato: dici quello che ti sta bene (o vuoi) che divulghino.
Quindi buon compleanno al sito, adieu al forum ( e io ricordo quando i forum erano una roba d'avanguardia, ma se è per quello ricordo anche le musicassette e i 45 giri
), e in generale
GRAZIE!!! per gli articoli splendidi che ci regalate e quello che mi fate imparare.
Inviato: dom 15 mag 2016, 13:40
) economici, in quanto attendo che sia in vendita su un sito dove mia moglie gode di consistenti sconti.
purtroppo, pur essendo giovane, non rientro da coloro che hanno attivo un account Facebook nè altro social media e per varie ragioni non intendo aprirlo.