Giuseppe Filianoti

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Giuseppe Filianoti

Messaggioda antenore » gio 25 dic 2008, 20:36

Cari Amici,

cosa pensate della "sostituzione" dell'ultimo minuto avvenuta per l'Inaugurazione della Scala lo scorso 7 Dicembre del Tenore Giuseppe Filianoti?

E' un vero peccato che uno dei più grandi tenori del mondo, conteso fino a tutto il 2013 compreso, dai Teatri quali Staatsoper di Vienna, Metropolitadi New York, Covent Garden, ecc. sia stato trattato così proprio a casa Sua...!
A Voi la parola....

Un caro Saluto e a tutti Buon Natale!

Antenore
antenore
 
Messaggi: 4
Iscritto il: dom 21 dic 2008, 12:17

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda Tucidide » gio 25 dic 2008, 20:41

Trovi qualche impressione sulla sostituzione di Filianoti in questo thread: viewtopic.php?f=6&t=978&st=0&sk=t&sd=a :wink:
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda pbagnoli » ven 26 dic 2008, 18:19

Antenore, quando vuoi aprire un thread su un cantante non sarebbe male che tu usassi prima la funzione "Cerca" (in alto a destra), in modo da vedere se per caso non ne esistono già.
Questo ci serva per mantenere compatti gli argomenti, evitando di disperderli in mille rivoli.
Grazie!
Pietr
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda MatMarazzi » ven 26 dic 2008, 20:13

pbagnoli ha scritto:Antenore, quando vuoi aprire un thread su un cantante non sarebbe male che tu usassi prima la funzione "Cerca" (in alto a destra), in modo da vedere se per caso non ne esistono già.
Questo ci serva per mantenere compatti gli argomenti, evitando di disperderli in mille rivoli.
Grazie!
Pietr


Mi permetto di farti notare, Pietro, che un thread su Filianoti non esisteva nella sezione interpreti e dunque è più che lecito da parte di Antenore aprirne uno.
Finora di lui si era parlato in thread destinati ad altri argomenti.

Per tornare al topic, è ormai tempo che sento arrivare notizie allarmanti su Filianoti: mi si riferisce di improvvido cambiamento di repertorio, difficoltà sempre maggiori nel registro acuto (che fino a pochi anni fa era il suo fiore all'occhiello) e di un certo sbandamento di scelte.
Un amico giustamente - pochi giorni fa al telefono - commentava l'accaduto osservando quanto un artista si ritrovi solo in questi piccoli-grandi momenti di crisi, che toccano ogni carriera, ogni percorso umano e professionale.

Per questo io, a parte tutto, trovo miserabile e indegno l'atteggiamento della Scala e in particolare di quei due incapaci che ritengo essere Lissner e GAtti.
Perché questi momenti di difficoltà, di incertezza (normalissimi, lo ripeto) sono proprio quelli in cui un artista va difeso, sostenuto, compreso.
Perché un cantante non è solo una recita di Don Carlo; la sua ricchezza va valutata nell'intero percorso della sua carriera, in tutto ciò che potenzialmente può dare, se aiutato, orientato, capito.
Compito di un direttore artistico è di comprendere il cantante (i suoi problemi, le sue difficoltà) prima ancora che egli comprenda se stesso e farne tesoro: i momenti di crisi e ripensamento possono essere preziosissimi, perchè aiutano l'artista ad aprirsi, a mettersi in discussione e a spingere il proprio sguardo oltre gli orizzonti della routine.
Un direttore di un teatro dovrebbe lavorare anche umanamente con l'artista, camminare con lui nei progetti e nelle difficoltà, sostenerlo nelle inevitabili fasi di cambiamento, sfruttare gli impulsi che si nascondono persino dietro le sue fragilità e sui suoi problemi.
Non scritturarlo nel ruolo sbagliato e poi svergognarlo davanti al mondo, facendosi persino beffe delle difficoltà - fisiche o psicologiche - contro le quale il poveretto già di suo deve combattere.

Mi hanno detto persino che Lissner ha fatto ascoltare in televisione brani della prova generale in cui Filianoti steccava.
Ma bravo il nostro Lissner!
E tu saresti quello che si erge contro i loggionisti ignoranti? Quello che doveva ripulire la Scala dai vecchi fanatici dell'acuto?
E poi ti metti a svillaneggiare un artista che tu (!) avevi scritturato, mettendoti a confrontare acuti e stecche come il più patetico dei vociomani!
Questa sarebbe la tua statura intellettuale? (e non parliamo della classe...)
Complimenti davvero!

E così, quale che sia il giudizio che diamo di lui, nemmeno Filianoti verrà più alla Scala, grazie a Lissner.
...Come già la Dessay, Alvarez, Alagna!
E non parliamo di tutti quelli che (vedendo il tatto, la bravura, il coraggio e la diplomazia di Lissner) ci penseranno su tante e tante volte prima di firmare un contratto.
Io stesso se fossi un cantante (il bell'affare) non ci penserei proprio: questi mi scritturano, mi fanno rinunciare ad altri impegni, mi espongono nei ruoli sbagliati (giacché non capiscono nulla di casting), e poi - al primo odore di fischi - mi protestano e per giunta mi insultano alla televisione, mettendo con la massima allegria ipoteche gravissime sulla mia carriera!

Pazienza! Staremo senza cantanti famosi.
Ci consoleremo le regie di quel genio di Braunschweig che, chissà perché, lavora solo nei teatri diretti da Lissner.
E... naturalmente ci consoleremo con Gatti.

Salutoni,
Mat
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda Luca » ven 26 dic 2008, 22:37

Leggendo l'intervento di Matteo mi sento in dovere di intervenire anche io per quel poco che conosco di Filianoti: l'ho ascoltato e non mi è parso tutto questo sfacelo. Se poi si sia deteriorato, il sostituirlo così come è stato fatto non mi pare una cosa giusta. Un insuccesso, se si è intelligenti, può far prendere coscienza e spingere a studiare laddove si è carenti e così rimettersi in carreggiata. Questo per quanto concerne Filianoti.
Poi in margine a questa vicenda di Filianoti, butto lì una provocazione che mi sorge spontanea: si è sostituito un cantante perché non lo si è trovato a posto con la voce, ma perché - anni orsono - non si è cercato altro cantante che non fosse Pavarotti per lo stesso personaggio dal quale era distante anni luce ? Fenomeno di analoga ignoranza ed insipienza ?

Per l'intervento di Matteo: condivido tutto quello che ha detto in modo molto umano nei confronti di Filianoti e in modo molto realista e giustamente severo per quanto è successo alla Scala. Aggiungo che se Filianoti - come si legge nel testo di Matteo - non verrà più alla Scala è quello che ci meritiamo !


Saluti natalizi.
Luca.
Luca
 
Messaggi: 1184
Iscritto il: ven 06 apr 2007, 0:25
Località: Roma

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda Tucidide » sab 27 dic 2008, 0:00

Da Youtube, ecco l'aria d'entrata di Don Carlo cantata da Filianoti alla generale del 4 dicembre.
http://it.youtube.com/watch?v=x_RPyJKtMWQ
A lato trovate altri spezzoni della generale.
Che ne dite?
A me sembra molto affaticato, e la fatica impedisce all'idea del personaggio di uscire compiutamente.
Sembra soprattutto concentrato ad arrivare alla fine senza danni, e non sempre ci riesce, per altro.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda pbagnoli » sab 27 dic 2008, 0:36

MatMarazzi ha scritto:
pbagnoli ha scritto:Antenore, quando vuoi aprire un thread su un cantante non sarebbe male che tu usassi prima la funzione "Cerca" (in alto a destra), in modo da vedere se per caso non ne esistono già.
Questo ci serva per mantenere compatti gli argomenti, evitando di disperderli in mille rivoli.
Grazie!
Pietr


Mi permetto di farti notare, Pietro, che un thread su Filianoti non esisteva nella sezione interpreti e dunque è più che lecito da parte di Antenore aprirne uno.
Finora di lui si era parlato in thread destinati ad altri argomenti

OK Matteo.
Il motivo dell'apertura del 3d, però, non era la discussione sulle caratteristiche umane, vocali, artistiche di Filianoti, bensì: "Cosa ne pensate dell'esclusione di Filianoti?": almeno così l'ho capito io. Di questo argomento ne avevamo già parlato nel 3d indicato da tuc: in tal senso, la mia risposta non faceva una grinza

MatMarazzi ha scritto: Per tornare al topic, è ormai tempo che sento arrivare notizie allarmanti su Filianoti: [snip] Per questo io, a parte tutto, trovo miserabile e indegno l'atteggiamento della Scala e in particolare di quei due incapaci che ritengo essere Lissner e GAtti.
Perché questi momenti di difficoltà, di incertezza (normalissimi, lo ripeto) sono proprio quelli in cui un artista va difeso, sostenuto, compreso.
Salutoni,
Mat


Matteo, io sono d'accordissimo con te nella delusione per le scelte artistiche di Lissner.
Sono di pessimo umore per questo Don Carlo, sono di pessimo umore per come vengono assemblati i cast e le messe in scena; per il provincialismo agghiacciante, per l'atteggiamento da dilettanti allo sbaraglio.
Hai ragione su tutto: questa gestione del teatro è vergognosa.
Ma in una cosa non sono d'accordo: se la direzione artistica si rende conto che il cantante non ce la fa, per di più prima dell'inaugurazione della stagione e con gli occhi puntati addosso, la direzione artistica fa benissimo a cambiare. Non è che Lissner sia a capo di una ONLUS per la "Protezione del cantante incompreso": deve portare a casa una serata e ha un cantante che non funziona. Lo cambia. Poi d'accordo: non avrebbe probabilmente dovuto scritturarlo, ha sbagliato, tutto quello che vuoi. Ma se fino a due giorni prima funzionava e la sera prima non funziona più, lo cambia. Ci saranno altri momenti per le coccole e le pacche di conforto sulla schiena.
E' come se la vigilia di un grosso intervento il mio capo si accorgesse che io non sono pronto.
Che fa? Me lo affida lo stesso per non turbarmi psicologicamente e per sostenermi?
Cazzo, no! C'è sotto la pelle di un cristiano. Sai cosa fa? Lo fa lui, e mi dice: "Oggi guardi, impari, e il prossimo lo fai tu". Ma non manda allo sbaraglio me e chi mi sta sotto per accarezzare il mio ego ferito.
Esagero riferendomi al mio ambito lavorativo?
Va bene, restiamo in area musicale.
Se Culshaw e Solti avessero insistito per tenersi Ernst Kozub, invece di inginocchiarsi idealmente sui ceci e richiamare Windgassen, oggi probabilmente avremmo il Ring della Decca senza Siegfried. Tu dirai: "L'avevano cercato loro Kozub". E' vero: ogni tanto si fanno le cagate. Però ci si può accorgere di aver sbagliato e, riconoscendolo, si evitano:
:arrow: figuracce al malcapitato che non ce la fa
:arrow: figuracce a se stessi
:arrow: martellate sui maròni di chi ascolta

Poi, ovviamente, tutte le tue considerazioni sui grandi cantanti che non vengono sono condivisibili e sottolineabili
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda MatMarazzi » sab 27 dic 2008, 3:17

pbagnoli ha scritto:Il motivo dell'apertura del 3d, però, non era la discussione sulle caratteristiche umane, vocali, artistiche di Filianoti, bensì: "Cosa ne pensate dell'esclusione di Filianoti?": almeno così l'ho capito io. Di questo argomento ne avevamo già parlato nel 3d indicato da tuc: in tal senso, la mia risposta non faceva una grinza


Tante e tante volte, Pietro, sono stati riaffrontati gli stessi argomenti e in thread diversi e la cosa non ha mai scandalizzato nessuno.
Della Lucia della Dessay, ad esempio, si è parlato in tanti thread diversi.
Quel che semmai bisognerebbe evitare, secondo me, è di aprire un topic uguale a un altro topic (come recentemente si è fatto a proposito della Ferrario). Ma personalmente non considero grave nemmeno quello: sarà compito dei moderatori, una volta che gli argomenti sono esauriti, unificarli dove è possibile. Cosa che infatti cerco di fare con una certa regolarità.
In questo caso, comunque, è stato aperto un topic su Filianoti che prima non era mai stato aperto. E' per questo che ho contestato la tua osservazione. Poi, naturalmente, ognuno la pensi come vuole.

Ma in una cosa non sono d'accordo: se la direzione artistica si rende conto che il cantante non ce la fa, per di più prima dell'inaugurazione della stagione e con gli occhi puntati addosso, la direzione artistica fa benissimo a cambiare. Non è che Lissner sia a capo di una ONLUS per la "Protezione del cantante incompreso": deve portare a casa una serata e ha un cantante che non funziona. Lo cambia.


E quindi secondo te Lissner, cacciando Filianoti alla generale, ha fatto l'interesse dello spettacolo, uno spettacolo che nemmeno dieci stecche di fila del tenore avrebbero potuto rendere più insignificante?
Ma andiamo, PIetrone! :) Siamo seri...

Mandare a casa un interprete che aveva provato due mesi con direttore e regista e colleghi e sostituirlo con una seconda scelta - che di prove ne avrà fatte un terzo - per te è fare l'interesse dello spettacolo?
Affidare a un Neill (NIENTEPOPODIMENO) l'inaugurazione della Scala e sotto gli occhi del mondo è fare l'interesse del teatro?

E che mi dici dell'immagine della Scala?
Forse che questo ennesimo, penoso, squallido scandalo è un vantaggio per la sua immagine?
Giocarsi per sempre la possibilità di lavorare con un cantante del prestigio di Filianoti (per non parlare di Dessay, Alagna, Alvarez e quanti altri) è un vantaggio per la Scala?
Apparire agli occhi di tutti i cantanti e di tutte le agenzie del mondo come il teatro dove NON BISOGNA ANDARE, perchè non solo il loggione ti fischia per partito preso (come era una volta), ma anche perché gli stessi dirigenti invece di tutelarti e stare al tuo fianco (come sarebbe loro dovere e loro interesse) ti cacciano il giorno prima e ti buttano la merda addosso?
Questo è fare l'interesse della Scala?

Sei davvero convinto che questa sequela di scemenze possa davvero proporsi come una doverosa difesa, severa ma giusta, da parte di un direttore artistico responsabile?
Pensi che questo sia il modo per difendere il prestigio di un teatro mai sceso così in basso in tutta la sua storia?

Be' libero di crederlo.
Secondo me no!


Ma se fino a due giorni prima funzionava e la sera prima non funziona più, lo cambia.


Ma per cortesia, Pietro! :)
Due giorni prima tutto perfetto, due giorni dopo la protesta...
Queste sono fole degne di quei giornalisti "pretoriani" di cui Lissner - ancora più di Muti - sa circondarsi.
Se un cantante non potrà affrontare un ruolo lo si vede mesi prima.

Ci saranno altri momenti per le coccole e le pacche di conforto sulla schiena
.

Ah, perché secondo te è di questo che io stavo parlando?
Di pacche nella schiena?
Secondo te parlando degli OBBLIGHI PROFESSIONALI del direttore artistico nei confronti dei suoi artisi io parlavo di coccole?
O non mi sono spiegato, o non hai letto con attenzione il mio post.
Prova a rileggerlo, poi, se ancora sarai convinto che parlassi di "coccole" e "pacche nella schiena", proverò a rispiegare il concetto.

Quanto allo strano, molto strano esembio di Kozub e di Culshlaw, ti potrei rispondere che forse persino Kozub mi sarebbe parso un Siegfried più interessante del vecchio e inerte Windgassen, ma non sarebbe questo il punto.
Il punto è che le scelte si fanno prima, non dopo: dopo bisogna solo avere il coraggio di assumersene le conseguenze e di lottare, a fianco degli artisti, perché funzionino.
Proprio come fece Serafin quando lottò per imporre - era l'esempio che facevi tu - una Bruennhilde grassa e urlona come Elvira dei Puritani, contro tutte le convenzioni dell'epoca.
Avrà sudato freddo anche lui, la notte prima del debutto, ma ha tenuto duro.
Forse perché lui sapeva CHI era la Callas; e sapeva COSA è Elvira dei Puritani.
Se Lissner e Gatti non sanno CHI è FIlianoti e COSA è Don Carlo allora sono loro da protestare...
Altro che farli passare come i severi e giusti difensori della Scala! Belle balle, se permetti....

Io non avrei mai chiamato Filianoti come Don Carlo; tanti amici di questo forum non l'avrebbero chiamato.
Tanto meno per un'inaugurazione in diretta planetaria.
Lissner sì.
Lui ha deciso di affidargli il 7 dicembre!
Lui ha deciso di presentarlo in un ruolo così delicato e così lontano dalle sue possibilità.
Lui ha messo in gioco la "propria" faccia (oltre a quella di Filianoti) nell'effettuare una tale scelta.
Bene! A quel punto non ha più il diritto di scegliere: quel diritto ora è del pubblico.

Salutoni,
Matteo
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda Tucidide » sab 27 dic 2008, 10:37

MatMarazzi ha scritto:
Ma se fino a due giorni prima funzionava e la sera prima non funziona più, lo cambia.


Ma per cortesia, Pietro! :)
Due giorni prima tutto perfetto, due giorni dopo la protesta...
Queste sono fole degne di quei giornalisti "pretoriani" di cui Lissner - ancora più di Muti - sa circondarsi.
Se un cantante non potrà affrontare un ruolo lo si vede mesi prima.

Sono d'accordissimo. In fondo Lissner non credo che prenda 100 euro al mese... Per i soldi che piglia, DEVE saper valutare le condizioni e le potenzialità del cantante. E se scrittura azzardatamente un tenore, deve comunque riconoscere di aver commesso un'imprudenza dopo i primi due giorni di prove.
Altrimenti, bisognerebbe pensare ad una momentanea indisposizione: ma Filianoti ha negato.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda pbagnoli » sab 27 dic 2008, 10:47

MatMarazzi ha scritto:
Tante e tante volte, Pietro, sono stati riaffrontati gli stessi argomenti e in thread diversi e la cosa non ha mai scandalizzato nessuno.
Della Lucia della Dessay, ad esempio, si è parlato in tanti thread diversi.
Quel che semmai bisognerebbe evitare, secondo me, è di aprire un topic uguale a un altro topic (come recentemente si è fatto a proposito della Ferrario). Ma personalmente non considero grave nemmeno quello: sarà compito dei moderatori, una volta che gli argomenti sono esauriti, unificarli dove è possibile. Cosa che infatti cerco di fare con una certa regolarità.
In questo caso, comunque, è stato aperto un topic su Filianoti che prima non era mai stato aperto

OK, argomento chiuso

MatMarazzi ha scritto: E quindi secondo te Lissner, cacciando Filianoti alla generale, ha fatto l'interesse dello spettacolo, uno spettacolo che nemmeno dieci stecche di fila del tenore avrebbero potuto rendere più insignificante?
Ma andiamo, PIetrone! :) Siamo seri...

Sono serissimo, Matteo.
E sai benissimo che sono d'accordo con te sul fatto che lo spettacolo fosse una chiavica già prima di metterlo in scena, al momento - cioè - del suo assemblaggio; ed è uno spettacolo che disonora chi lo ha voluto ed assemblato.
Quindi, col dire queste cose sgombero preliminarmente il campo agli equivoci: non sono un pretoriano di Lissner, che sta arrivando a farmi rimpiangere Muti.
Purtuttavia, provando a mettermi nei panni di chi lo spettacolo lo gestisce e, almeno formalmente, ha il dovere di crederci, quale altra ragione ci sarebbe dovuta essere per far fuori Filianoti?
Creare un simpatico diversivo per distogliere l'attenzione degli spettatori dalla pochezza dello spettacolo?
Mah, Matteo: a parte la dietrologia - che non è il mio sport preferito - ci sarebbe da chiedersi perché per creare diversivi la gestione Lissner si accanisce sempre sui tenori. E comunque, com'era prevedibile, se questo fosse stato un diversivo, non è servito a niente: tutti hanno percepito che lo spettacolo era orribile, indipendentemente dalla vicenda Filianoti che ha fatto assai meno rumore di quella di Alagna

MatMarazzi ha scritto: Mandare a casa un interprete che aveva provato due mesi con direttore e regista e colleghi e sostituirlo con una seconda scelta - che di prove ne avrà fatte un terzo - per te è fare l'interesse dello spettacolo?
Affidare a un Neill (NIENTEPOPODIMENO) l'inaugurazione della Scala e sotto gli occhi del mondo è fare l'interesse del teatro?

Matteo, nessuno di noi era nella testa di Lissner e Gatti quando hanno preso questa decisione.
Di più: nessuno di noi era nella testa di Lissner e Gatti quando hanno assemblato un cast che, al limite, sarebbe stato interessante per il Teatro Coccia di Novara (lo dico con tutto il rispetto, sia chiaro).
Parliamo di Filianoti/Neill, ma tu avresti scelto l'accoppiata Cedolins/Carosi?
Tu avresti affidato Eboli alla Zajick?
Tu avresti scelto il binomio Salminen/Kotcherga?
Sono d'accordissimo con te sul fatto che l'onesto e decoroso Stuart Neill non sia proponibile per un 7 dicembre; il fatto che l'abbiano preferito al ben più famoso ed importante Filianoti ci dovrebbe forse dire che probabilmente Filianoti non era in grado di gestire la situazione. Forse.
Oppure, se vogliamo fare un po' di dietrologia, c'è sempre l'idea di creare un caso che distolga l'attenzione dal pessimo allestimento, ma qui, su queste pagine, abbiamo sempre cercato di evitare la dietrologia, no?

MatMarazzi ha scritto: E che mi dici dell'immagine della Scala?
Forse che questo ennesimo, penoso, squallido scandalo è un vantaggio per la sua immagine?
Giocarsi per sempre la possibilità di lavorare con un cantante del prestigio di Filianoti (per non parlare di Dessay, Alagna, Alvarez e quanti altri) è un vantaggio per la Scala?
Apparire agli occhi di tutti i cantanti e di tutte le agenzie del mondo come il teatro dove NON BISOGNA ANDARE, perchè non solo il loggione ti fischia per partito preso (come era una volta), ma anche perché gli stessi dirigenti invece di tutelarti e stare al tuo fianco (come sarebbe loro dovere e loro interesse) ti cacciano il giorno prima e ti buttano la merda addosso?
Questo è fare l'interesse della Scala?

Matt, credo di essere al di sopra di ogni sospetto di connivenza dopo quello che ho scritto sul mio editoriale recente e proprio sugli argomenti di cui parli.
Diamo credito a Lissner di avere un minimo di esperienza nella gestione dei cantanti, ecchecazzo! Proprio tu, che hai frequentato abbondantemente i teatri dove ha dato il meglio di sé, dovresti saperlo più di chiunque fra di noi!
Questo cesso di situazione in cui ci troviamo parte da molto lontano, secondo me; ed è frutto di una serie di fattori in cui anche il pubblico ha la sua parte di responsabilità. Perché a questo punto sto cominciando a chiedermi anch'io se non abbia ragione il tenore argentino col ciuffo unto quando dice che il pubblico italiano è fatto di ignoranti

MatMarazzi ha scritto:
Ma se fino a due giorni prima funzionava e la sera prima non funziona più, lo cambia.


Ma per cortesia, Pietro! :)
Due giorni prima tutto perfetto, due giorni dopo la protesta...
Queste sono fole degne di quei giornalisti "pretoriani" di cui Lissner - ancora più di Muti - sa circondarsi.
Se un cantante non potrà affrontare un ruolo lo si vede mesi prima

Te l'ho già detto prima, fidati della mia parola: sicuramente non sono un giornalista, ma non sono nemmeno un pretoriano di Lissner! Ho detto "due giorni prima" per indicare ovviamente un termine di tempo breve, ma poco conta: secondo me c'è sempre tempo per capire se una cosa non funziona: anche 10 minuti prima! Scusa, ma nel mio lavoro sono abituato ad essere iper-critico e iper-autocritico. Ti ho fatto apposta l'esempio che ho citato perché può succedere, anche con la massima stima nei confronti di un professionista

MatMarazzi ha scritto:
Ci saranno altri momenti per le coccole e le pacche di conforto sulla schiena
.

Ah, perché secondo te è di questo che io stavo parlando?
Di pacche nella schiena?
Secondo te parlando degli OBBLIGHI PROFESSIONALI del direttore artistico nei confronti dei suoi artisi io parlavo di coccole?
O non mi sono spiegato, o non hai letto con attenzione il mio post.
Prova a rileggerlo, poi, se ancora sarai convinto che parlassi di "coccole" e "pacche nella schiena", proverò a rispiegare il concetto

Be', Matt, non ti arrabbiare ma un po' sembrava :D
L'idea di Lissner che deve stare accanto al suo cantante, succeda quello che deve succedere, evocava un paternalismo che travalica un po' l'idea di obbligo professionale che, sono d'accordo, ha ben altra pregnanza.
Mi permetto però di ricordarti una cosa: l'obbligo professionale è importante, ma perché un direttore artistico non deve sentirsi autorizzato a eliminare un cantante che, a suo giudizio, non può funzionare? Di chi altri deve essere il giudizio? Di nessuno? E poi: deve esserci un limite temporale oltre il quale non è lecito andare? Cioè: quattro mesi prima lo si può far fuori, ma dieci minuti prima no?

MatMarazzi ha scritto: Quanto allo strano, molto strano esempio di Kozub e di Culshaw, ti potrei rispondere che forse persino Kozub mi sarebbe parso un Siegfried più interessante del vecchio e inerte Windgassen, ma non sarebbe questo il punto.
Il punto è che le scelte si fanno prima, non dopo: dopo bisogna solo avere il coraggio di assumersene le conseguenze e di lottare, a fianco degli artisti, perché funzionino

Perché dici che è un esempio strano?
A me sembra estremamente pertinente. Anzi, ti dirò di più: anche se è uno splendido esempio (tanto che l'ho citato immediatamente), me ne tolgo la paternità perché ahimè non è mio, ma di un nostro amico comune. By the way, a me Windgassen non sembra affatto né vecchio, né inerte, ma qui chiaramente andiamo nel campo delle preferenze, e su Windgassen io non sono attendibile perché per me è tuttora la più importante icona di Siegfried del dopoguerra; il problema è che Kozub fu un grossolano errore di attribuzione perché - dicunt, tradunt, ferunt - non aveva preparazione musicale adeguata alla bisogna.
Se ne sono accorti solo dopo? Grave, certo: se ne dovevano accorgere prima.
Non c'entra niente con Filianoti che è musicista invece preparatissimo? Va bene, mi serviva per dimostrarti che si può sbagliare prima e ci se ne può accorgere dopo. La tempistica, per me, non è un errore capitale.
Errore capitale, l'ho detto e lo ribadisco, è quello che è a monte: sbagliare l'attribuzione di un ruolo, evidentemente perché non si conosce l'opera che si va a mettere in scena

MatMarazzi ha scritto: Proprio come fece Serafin quando lottò per imporre - era l'esempio che facevi tu - una Bruennhilde grassa e urlona come Elvira dei Puritani, contro tutte le convenzioni dell'epoca.
Avrà sudato freddo anche lui, la notte prima del debutto, ma ha tenuto duro

Che fai, pigli pe' culo? :D
Non penserai di infinocchiare il tuo vecchio amico Pietro, che ti conosce da più tempo di chiunque altro e che ha una certa familiarità con i tuoi giochi retorici!
Non pensi che ci sia una certa qual differenza fra Serafin e la coppia Gatti/Lissner e fra Filianoti (con tutto il rispetto) e Maria Callas?
Io direi che la risposta sta in quello che dici sotto:
Forse perché lui sapeva CHI era la Callas; e sapeva COSA è Elvira dei Puritani.


MatMarazzi ha scritto: Se Lissner e Gatti non sanno CHI è FIlianoti e COSA è Don Carlo allora sono loro da protestare...
Altro che farli passare come i severi e giusti difensori della Scala! Belle balle, se permetti...

Io non ho fatto niente di tutto ciò, Mat.
Forse non hai letto quello che ho scritto nell'editoriale ultimo scorso; e, tutto sommato, non l'ho scritto nemmeno qui. Ho scritto solo che si sono accorti tardivamente di un errore di distribuzione, e l'hanno corretto con i mezzi che si erano auto-messi a disposizione. Da qui a farli passare per "severi e giusti difensori", se permetti, ce ne corre
Salutoni,
Pietro
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda Tucidide » sab 27 dic 2008, 11:13

pbagnoli ha scritto:deve esserci un limite temporale oltre il quale non è lecito andare? Cioè: quattro mesi prima lo si può far fuori, ma dieci minuti prima no?

Beh, Pietro, non la vedo una cosa così insensata... :roll:
Accorgersene un mese prima è da persone oneste e professionali, che tutti i giorni o quasi seguono le prove e valutano i progressi dei cantanti e le loro condizioni. Accorgersene due giorni prima è da dilettanti.
Allora chiunque può fare il sovrintendente della Scala: se ne strafotte per due o tre mesi, poi assiste alla prova generale e silura quelli che non gli piacciono. Ma è così che si lavora? Complimenti!
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda pbagnoli » sab 27 dic 2008, 13:03

Tucidide ha scritto:
Accorgersene un mese prima è da persone oneste e professionali, che tutti i giorni o quasi seguono le prove e valutano i progressi dei cantanti e le loro condizioni. Accorgersene due giorni prima è da dilettanti.
Allora chiunque può fare il sovrintendente della Scala: se ne strafotte per due o tre mesi, poi assiste alla prova generale e silura quelli che non gli piacciono. Ma è così che si lavora? Complimenti!

Poi, naturalmente, esistono altri scenari.
Per esempio Filianoti che può aver cantato benissimo sino a prima della generale, poi è peggiorato giustificando la scelta di sovrintendente e direttore... :roll:
Mhm.
Guarda, Tuc, che - a scanso di equivoci - ti preciso che ho detto quanto sopra solo per amore di discussione, non perché ci creda veramente.

Quello che credo è che i due abbiano fatto una cavolata (chiamiamola così) colossale, che se ne siano progressivamente accorti senza saper bene come gestirla e che poi, in zona cesarini, abbiano risolto il tutto nel peggiore dei modi possibili.
Questo - sono d'accordissimo con te e Matteo - è il frutto di una gestione dilettantistica, che sembra lontana le mille miglia da quella che aveva portato ben altri frutti in Francia ove il Nostro aveva dato il meglio di sé.

Quindi la domanda corretta da fare è: se prima era così bravo (e lo sappiamo, Matteo ce lo può confermare), come mai qui, invece, fa così?
Ce lo meritiamo noi perché, in quanto italiani ignoranti ( come ci definisce Marcelo Alvarez in un'intervista di circa un anno fa sulla rivista argentina "Dià Dià" ), non possiamo ambire a niente di meglio?
Oppure è costretto da una specie di collegio di probiviri che gli spiegano come vanno allestiti gli spettacoli qui in Italia, particolarmente quelli verdiani?
Oppure ancora deve fare così per forza perché non ci sono soldi a sufficienza per poter fare di più e di meglio (un po' come succede al Milan, e lo dico con la morte nel cuore)?
Oppure ancora perché sa che, qualunque cosa faccia quando allestisce opere verdiane, ci sarà sempre qualcuno che fischierà per partito preso, tanto più adesso che non c'è più nemmeno un personaggio ingombrante ed egocentrico, ma indiscutibilmente carismatico, a fare da parafulmine e ad attirare su di sé tutta l'attenzione elidendo così anche quegli aspetti (leggi: cantanti) non funzionali?
Io credo che sia un po' un mix di tutte queste cose, ma vorrei che anche gli altri foristi provassero a dare una risposta.
Io, per parte mia, escluderei l'incompetenza del soggetto: che sia capace l'ha già dimostrato in altri prestigiosi contesti
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda Tucidide » sab 27 dic 2008, 13:39

pbagnoli ha scritto:Quindi la domanda corretta da fare è: se prima era così bravo (e lo sappiamo, Matteo ce lo può confermare), come mai qui, invece, fa così?
Ce lo meritiamo noi perché, in quanto italiani ignoranti ( come ci definisce Marcelo Alvarez in un'intervista di circa un anno fa sulla rivista argentina "Dià Dià" ), non possiamo ambire a niente di meglio?
Oppure è costretto da una specie di collegio di probiviri che gli spiegano come vanno allestiti gli spettacoli qui in Italia, particolarmente quelli verdiani?
Oppure ancora deve fare così per forza perché non ci sono soldi a sufficienza per poter fare di più e di meglio (un po' come succede al Milan, e lo dico con la morte nel cuore)?
Oppure ancora perché sa che, qualunque cosa faccia quando allestisce opere verdiane, ci sarà sempre qualcuno che fischierà per partito preso, tanto più adesso che non c'è più nemmeno un personaggio ingombrante ed egocentrico, ma indiscutibilmente carismatico, a fare da parafulmine e ad attirare su di sé tutta l'attenzione elidendo così anche quegli aspetti (leggi: cantanti) non funzionali?
Io credo che sia un po' un mix di tutte queste cose, ma vorrei che anche gli altri foristi provassero a dare una risposta.
Io, per parte mia, escluderei l'incompetenza del soggetto: che sia capace l'ha già dimostrato in altri prestigiosi contesti

Bella domanda, Pietro...
Io credo che la seconda e la quarta ipotesi siano le più vicine al vero. Non so se ci siano o no dei probiviri, mi auguro di no, ma non credo che sia necessario che ci siano. Può essere un pregiudizio dello stesso Lissner, fomentato dal prender coscienza della turbolenza del pubblico italiano quando assiste ad opere di Rossini, Donizetti, Bellini e Verdi (meno Puccini).
Lissner non gestisce la Scala come vorrebbe, perché sa che non è una realtà assimilabile a quella francese. Su questo ha ragione: l'Italia non è la Francia, non è l'America, non è l'Austria, non è la Germania. Purtroppo, non sa come gestire questa situazione.
Dunque, il punto è questo: un direttore artistico con formazione non italiana può fare il sovrintendente della Scala? E se sì, come dovrebbe comportarsi? Dovrebbe far finta di essere in Francia o in America, e fottersene bellamente delle reazioni ispide ed uterine dei loggionisti o in generale del pubblico, oppure dovrebbe cercare di adattarsi alle circostanze, rischiando esiti come quello di Lissner?
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
Avatar utente
Tucidide
 
Messaggi: 1699
Iscritto il: mar 02 ott 2007, 1:01
Località: Faenza

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda marco » sab 27 dic 2008, 14:41

a me sembra di ricordare un'intervista di Lissner dei primi tempi del suo mandato, che non mi pare sia stata qui menzionata, che spiegava già molte cose sul suo programma, intervista abbastanza inquietante per certi versi, ma molto illuminante
a proposito delle regie fra l'altro diceva che la Scala era un teatro particolare, diverso dagli altri, che per il repertorio non italiano potevano essere proposte regie "moderne", mentre per quello italiano bisognava andare con i piedi di piombo, perchè il pubblico non era abituato ecc... e poi spiegava che per il Tristan non ci sarebbe stati problemi con la regia di Chereau e i costumi atemporali, mentre il Don Carlo avrebbe avuto una regia molto rispettosa con solo il coro in abiti moderni mentre i protagonisti avrebbero avuto costumi rigorosamente cinquecenteschi :shock:
...praticamente ci trattava da trogloditi...
sul caso Filianoti ricordo che era comunque una seconda scelta rispetto alla prima che era Marcelo Alvarez (che comunque qui non sta molto simpatico vedo) la cui vicenda dimostra chiaramente che la Scala è considerata dai cantanti "di cartello" un teatro di serie C (in altri tempi un tenore come Alvarez avrebbe pagato per fare un 7 dicembre)
Marco
marco
 
Messaggi: 203
Iscritto il: dom 08 apr 2007, 12:18

Re: GIUSEPPE FILIANOTI

Messaggioda MatMarazzi » sab 27 dic 2008, 15:18

pbagnoli ha scritto:quale altra ragione ci sarebbe dovuta essere per far fuori Filianoti?
Creare un simpatico diversivo per distogliere l'attenzione degli spettatori dalla pochezza dello spettacolo?
Mah, Matteo: a parte la dietrologia - che non è il mio sport preferito - ci sarebbe da chiedersi perché per creare diversivi


Scusa Pietro...
Tiri in ballo la dietrologia che nessuno aveva tirato in ballo... specificando che non è tuo costume farlo...
E poi te la contesti da solo...
Sono io che ti chiedo a che pro agitare teorie di complotti, ridicole come tutte le teorie dei complotti, a cui nessuno aveva pensato!
Secondo me Lissner, come diceva Tuc, si è accorto dei problemi vocali di Filianoti due giorni prima, quando - con i suoi amichetti sofisticati di Parigi - si è recato "fra i giooooovani" a vedere l'antigenerale.
E allora, tutto confuso come la vispa Teresa, si è accorto che ...quel tenore stecca!
Altro che "diversivi" da film di spionaggio... E' tutto molto più semplice.

La vicenda Filianoti che ha fatto assai meno rumore di quella di Alagna

Dici? La vicenda Alagna ha fatto molto rumore per il coté pittoresco del comportamento del tenore, e forse anche perché il tenore era più famoso.
Ma per gli addetti ai lavori l'ultimo scandalo avrà conseguenze assai più gravi.
Se il caso Alagna poteva essere imputato a lui e ai suoi noti capricci, ora - dopo Alagna, Pelly, la Dessay, la censura al Candide, la sopressione dello Chenier, Alvarez, Mussbach, ecc... - non c'è rimasto uno fra gli agenti e i cantanti che non pensi che il vero problema sia tutta della Scala e nella sua gestione.
L'affaire Filianoti è dunque una conferma, dalle conseguenze infinitamente più gravi di Alagna.

Matteo, nessuno di noi era nella testa di Lissner e Gatti quando hanno preso questa decisione.

Io sì!
"Allora chi chiamiamo a fare Don Carlos, visto che sono tutti impegnati?" "Mah... direi un tenore all'italiana, così il loggione è contento!" "Che ne dici di Filianoti? Lui ha l'acuto squillante, il timbro-gattone ed è pure belloccio! Perfetto! Grande Idea... Chiamiamo lui".

Sono d'accordissimo con te sul fatto che l'onesto e decoroso Stuart Neill non sia proponibile per un 7 dicembre; il fatto che l'abbiano preferito al ben più famoso ed importante Filianoti ci dovrebbe forse dire che probabilmente Filianoti non era in grado di gestire la situazione. Forse.


Ma certo che è così!
Però cosa hanno risolto salvandolo?
Hanno piazzato un tenoretto di serie B in un'occasione come un 7 dicembre.
Hanno squilibrato la direzione, che sulle caratteristiche di Filianoti (buone o cattive) aveva lavorato per due mesi.
Hanno squilibrato il lavoro del regista, che aveva per due mesi cercato di imprimere le proprie scelte al tenore.
Hanno squilibrato persino il cast, considerando che proprio su Filianoti alle prove i suoi colleghi avevano calibrato le loro reazioni, i loro effetti, il taglio del loro canto.
Insomma, una sostituzione di questo tipo non poteva che peggiorare lo spettacolo, anche ammesso che Filianoto fosse davvero svociato e in crisi isteriche.
Inoltre ci sono le conseguenze: che non riguardano solo i rapporti tra la Scala e Filianoti (il quale per altro ha trent'anni ed è ragionevole pensare che - momentanee crisi a parte - ha ancora modo di fare cose rispettabilissime, come il magistrale Amenophi di qualche anno fa), ma anche i rapporti fra la Scala e tutti gli altri artisti.

In sostanza Pietro: basta con la storia del salvare lo spettacolo e l'immagine della Scala.
La decisione di Lissner ha danneggiato proprio lo spettacolo e l'immagine della Scala.

Oppure, se vogliamo fare un po' di dietrologia, c'è sempre l'idea di creare un caso che distolga l'attenzione dal pessimo allestimento, ma qui, su queste pagine, abbiamo sempre cercato di evitare la dietrologia, no?


Ecco bravo! Comincia tu a evitarla!
:)

Diamo credito a Lissner di avere un minimo di esperienza nella gestione dei cantanti, ecchecazzo!


Mi spiace: io guardo i fatti e non do credito a nessuno.
Funzionare allo Chatelet (con segretari e assistenti artistici tra i migliori d'europa, addetti ai casting che ne sanno a vagonate) è una cosa: qui alla Scala Mr. Lissner deve fare da solo, e i risultati dimostrano cosa c'è davvero dietro quel sorriso da intervista a "le monde", quel fare elegante da sessantottino chic e quei modi da amico di intellettuali.
Il nulla.

secondo me c'è sempre tempo per capire se una cosa non funziona: anche 10 minuti prima!

No! Se il tuo capo capisce che non puoi operare solo 10 minuti prima dell'operazione è un coglione. Punto e basta.
Se tu non sapevi fare quell'operazione (tecnicamente) doveva saperlo prima di affidartela.
Se tu sei dedito ad alcool o in crisi di nevrastenie, lui doveva intuirlo frequentandoti e stando con te nelle settimane precedenti (non si sviluppano crolli nervosi e dipendenze dall'alcool in due giorni, senza sintomi).
E se, una volta assodata la tua inefficienza (che DOVEVA essere osservata in tempo), il tuo capo non trova di meglio che chiamare 10 minuti prima uno che ti sostituisca (che magari se ne stava in pantofole a sorseggiare vino in famiglia, non conosce gli infermieri, non conosce la strumentazione, non ha mai fatto quell'operazione in vita sua) allora è un coglione non una, ma due, tre, mille volte.

Perché dici che è un esempio strano?

(cut...)

me ne tolgo la paternità


:D Vedo che ti sei già risposto da solo!

E poi non si può paragonare il caso di una registrazione discografica o di un film con quello di una prima teatrale.
Quelli sono prodotti che si vendono quando sono finiti. Il teatro no: lo vendi prima, quando annunci un cast che è già espressione della tua poetica.
Se cambi in corso d'opera il cast di una registrazione, pazienza: tutt'al più avrai buttato via tempo, soldi ed energie.
Ma se cambi un cantante alla vigilia di una prima teatrale, non darai il tempo a nessuno (il direttore, il regista, i colleghi) di adattarsi ai nuovi equilibri, nè al sostituto di dominare lo spirito della produzione e di comunicare altro che un nervosismo imparaticcio.
Insomma peggiorerai in tutti i casi la situazione.
E - per non ripetermi - non parlerò delle già trattate conseguenze a lungo termine (per il futuro) o delle responsabilità a lungo termine (per il passato) di cui abbiamo già lungamente trattato.

Che fai, pigli pe' culo? :D
Non penserai di infinocchiare il tuo vecchio amico Pietro, che ti conosce da più tempo di chiunque altro e che ha una certa familiarità con i tuoi giochi retorici!
Non pensi che ci sia una certa qual differenza fra Serafin e la coppia Gatti/Lissner e fra Filianoti (con tutto il rispetto) e Maria Callas?


a me pare che sia tu a voler prendere per il c...o me.
Un esempio è efficace proprio quando dimostra l'infondatezza di una tesi generale applicandola a situazioni particolari diverse.
Non avrei potuto dire: "prendi a esempio il caso di Filianoti e di LIssner" perché era esattamente ciò di cui stavamo parlando.
Ho dunque preso - come si fa in questi casi - un caso differente, in cui si dimostrasse che quando un direttore fa una scelta (mettendo in gioco soldi, tempo ed energie non solo suoi, bloccando un artista per mesi di prove, facendo lavorare con quell'artista tanti altri professionisti, impostando su di lui un allestimento, ecc....), insomma quando fa una scelta è troppo comodo dire che può cambiare idea il giorno prima.
E' comodo e ingenuo, oltre che disastrosamente dannoso.
A quel punto si lotta e si va avanti.
E se ci saranno dei fischi, se li prenderà a fianco dei suoi artisti.

Questo è quel che pare a me.
Salutoni,
Matteo
Avatar utente
MatMarazzi
 
Messaggi: 3182
Iscritto il: gio 05 apr 2007, 12:34
Località: Ferrara

Prossimo

Torna a TENORI, CONTROTENORI

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 12 ospiti

cron