da DottorMalatesta » gio 19 lug 2012, 16:56
Ciao a tutti,
ho letto con interesse questa discussione sul massimo teatro d'opera (per capienza!) del nostro paese (e credo del mondo).
Ora, volevo solo dirvi che, come in fisiologia umana la funzione crea l'organo, e in economia la domanda crea l'offerta, così l'offerta musicale di un teatro può influire pesantemente sul modo con cui l'opera lirica viene recepita, condizionandone, al contempo, la richiesta (per così dire l'offerta crea la domanda).
Mi spiego meglio: se all'Arena l'opera è sempre stata considerata (e trattata) come spettacolo nazional-popolare anziché come la forma più completa di teatro possibile, mi sembra ovvio che la gente vada all'anfiteatro veronese aspettandosi nient'altro se non una carnevalata kitsch a metà strada tra caravanserraglio del varietà e Gardaland.
In tutta la mia carriera operistica mi è capitato di assistere all'Arena ad un solo spettacolo in cui si respirasse teatro vero: era la traviata di Graham Vick. Eppure ricordo ancora i tumulti alle rappresentazioni: "Basta con questo schifo!", "L'arena non è il varietà (sic!)".
Ora, non vorrei sembrare snob, ma ieri sera, assistendo al Don Giovanni, mi sono riconfermato nell'idea secondo cui, al pari di un politico ora in disgrazia che nei Lombardi alla prima crociata si aspettava di ascoltare il "va pensiero", la quasi totalità della gente che va all'Arena: 1. non si sia mai posta il problema che l'opera è soprattutto teatro; 2. non sappia nulla (ma proprio nulla!!) di ciò che sta andando a vedere; 3. non abbia alcuna intenzione di pensare a quello cui assiste; 4. non abbia nessunavoglia di assistere a spettacoli che la faccia pensare.
Alcuni esempi?
1. Leporello (Bruno de Simone, per la cronaca) sta cantando l'aria del catalogo. Arriva all'acuto di "è la grande maestosa...". Uno (tra le tante centinaia di cretini), probabilmente risvegliato dal sonno in cui era beotamente (!) immerso, grida: "bravo!!!!". E tutti giù ad applaudire!!! Ho apprezzato l'aplomb di De Simone che, senza batter ciglio, ha continuato a cantare imperterrito del plauso areniano.
2. Intervallo. Sento una signora dietro di me (solita damazza da turno botox della Prima della Scala, per dirla con Mattioli) che commenta ad alta voce: "Certo che ci sono dei passi veramente lenti in quest'opera. Ma sì, è una lagna! Avrebbero dovuto fare dei tagli...".
3. Finale II atto. Don Giovanni viene sprofondato all'inferno. Esplode l'applauso collettivo. Il 99,99999999% del pubblico (giustificata in quanto ritenendo di stare assistendo alla versione viennese, 17888, del capolavoro mozartiano) si alza e se ne va, lasciando quattro gatti (tra il pubblico) e quattro cantanti (in scena) per il finale "finale", quello definitivo o praghese o comico o come volete voi.
Per non parlare poi dei commenti a voce alta durante la recita, le lattine di birra che rotolano per i gradoni roventi andando in frantumi, i tedeschi che si scolano bottiglie di custoza, gli italiani in attesa della marcia trionfale, i bimbetti pronti ad accendere le candeline per poi addormentarsi sulle ginocchia di mamma (portare dei bimbi di 5 anni all'Arena è crudeltà che neanche Erode!)... L'arena è indubbiamente l'unico teatro al mondo dove lo spettacolo inizi ancora prima dell'opera.
Se questa è la gente che frequenta l'arena, forse è giusto che l'arena offra spettacoli come il pacchiume zeffirelliano.
Peccato: nell'anno del centenario Arena-Verdi-Wagner avrei sognato che so, un Don Carlos, un Otello, o un Olandese Volante affidati a chiunque tranne che ai soliti noti della non-regia italiana. Nel 2013 avremo invece la solita Aida ("lo spettacolo areniano per eccellenza", e come no?!), il solito Nabucco, la solita Traviata, il solito Rigoletto, il solito Trovatore.
Forse è meglio così.
Noli mittere margaritas ante porcos.
Ciao,
Francesco
P.S.: nessuno si è mai posto il problema che l'Arena sia il teatro meno musicale e più antiteatrale del mondo? Perché in Arena non la si finisce, una buona volta, con questa pagliacciata del "festival operistico" e non si torna a fare delle belle naumachie o delle lotte tra gladiatori???
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto