Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda VGobbi » lun 23 mar 2015, 18:45

Sono blasfemo se dicevo che il mio punto d'interesse di questa Carmen era Il Don Jose' di Cura? :oops:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda vivelaboheme1 » lun 23 mar 2015, 18:53

E poi, Alberto, da Otello di Rossini è - come da copione ormai abituale - saltato Sir John Eliot Gardiner. Ai turisti potrà non importare.... ma a chi si abbona e chi frequenta regolarmente il teatro?


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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda DocFlipperino » lun 23 mar 2015, 19:20

Praticamente - per le riprese - quello che esattamente succede in tutti i maggiori teatri. Da Vienna a Berlino al Met. Solo che quando andiamo lì va tutto bene...... Mah......
In quanto a Gardiner di chi è la colpa se umo dichiara di mettere in repertorio qualcosa che non ha ancora studiato?????
Vogliamo dare la colpa ai sovrintendenti anche di questo?
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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda teo.emme » lun 23 mar 2015, 19:24

vivelaboheme1 ha scritto:E poi, Alberto, da Otello di Rossini è - come da copione ormai abituale - saltato Sir John Eliot Gardiner. Ai turisti potrà non importare.... ma a chi si abbona e chi frequenta regolarmente il teatro?


Pare che non gliene freghi un tubo a nessuno: su altro forum ho espresso delusione per la perdita di quello che - secondo me - era il vero punto di interesse della produzione e manca poco che abbiano preteso la mia crocifissione....
Ultima modifica di teo.emme il lun 23 mar 2015, 19:35, modificato 1 volta in totale.
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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda mattioli » lun 23 mar 2015, 19:28

Per la verità, se n'è parlato anche in questo, di forum (vedi alla voce Lucio Silla). E si è detto che la perdita è gravissima, ma i motivi d'interesse di quell'Otello erano anche, e non solo, nella presenza di sir John Eliot. Almeno per quelli cui piace l'opera.
In effetti, in questa stagione ci sono state troppe cancellazioni e sostituzioni. Francamente, da quel che so (e magari non la so bene), la sparizione di Gardiner è quella da cui Pereira esce immacolato...

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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda vivelaboheme1 » lun 23 mar 2015, 19:34

Un breve aggiornamento di già fornito elenco:
1) il Werther è stato soppresso
2) Alagna è stato messo in cartellone senza avere i contratti firmati
3) il concerto dei Wiener in ottobre è saltato
4) nella Missa Solemnis Edith Aller non ha cantato
5) nella Tosca spunta Rizzi al posto di Santi
6) Kaufmann ha saltato il Requiem di Verdi e salterà Cavalleria.Sul sito ufficiale di Kaufmann la Cavalleria scaligera non c'è mai stata (mentre ci sono impegni precedenti e successivi, come Cavalleria a Salisburgo): ci sono i contratti?
7) il concerto dei Munchner è saltato
8 ) Fin de Partie - commissionata a Kurtag per l'EXPO - non è ancora completata e sostituita con l'ennesima ripresa di Wozzeck
9) l'Ottava di Bruckner - che doveva essere diretta da Pretre - è affidata a Welser-Most
10) sono previste a breve nuove edizioni di Rosenkavalier, Trovatore, forse anche Falstaff (non so come stiano le cose con lo spettacolo di MIchieletto)! Appena fatti tutti e tre
11) il fantomatico festival delle orchestre si è trasformato in una rassegna venezuelana, causa assenze
12) VIllazon è saltato da Lucio Silla. E con questo abbiamo fatto "i tre tenori desaparecidi"
13) Gardiner è saltato da Otello di Rossini

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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda teo.emme » lun 23 mar 2015, 19:47

mattioli ha scritto:Per la verità, se n'è parlato anche in questo, di forum (vedi alla voce Lucio Silla). E si è detto che la perdita è gravissima, ma i motivi d'interesse di quell'Otello erano anche, e non solo, nella presenza di sir John Eliot. Almeno per quelli cui piace l'opera.
In effetti, in questa stagione ci sono state troppe cancellazioni e sostituzioni. Francamente, da quel che so (e magari non la so bene), la sparizione di Gardiner è quella da cui Pereira esce immacolato...

AM


Nel dire che per me Gardiner era l'unica ragion d'essere di questa produzione, non voglio affatto sminuire il portato dei cantanti o il valore di Kunde etc...dico solo che già conosciamo le loro interpretazioni dell'Otello. Rossini - aldilà delle considerazioni piuttosto scontate sulla centralità del cantante - è autore che richiede anche una precisa direzione orchestrale e, a mio avviso, la renaissance che c'è stata negli interpreti vocali è mancata o non si è compiuta sul podio, perché - con l'eccezione di Abbado (che però ha affrontato solo una parte della medaglia del catalogo rossiniano) - non trovo grandi direttori che hanno saputo dire qualcosa di diverso o di nuovo. I grandi interpreti della Rossini renaissance, infatti, spesso sono stati accompagnati da un'orchestra che si limitava a fare il suo dovere, da filologi prestati al podio, da onesti professionisti...con poche eccezioni e comunque sempre estemporanee (per dire, il movimento che ha rivoluzionato il modus interpretativo di Mozart o Beetoven è ancora un tabù per Rossini).

Sulle motivazioni della sparizione non saprei che dire, solo mi sembra strano che un musicista serio come Gardiner che ha saputo aprire il suo repertorio ad autori lontani dalle sue origini di barocchista e che davanti a sé aveva molto tempo ancora (e che già aveva affrontato Rossini e la musica del primo quarto d'800) non si sentisse pronto per Otello. La verità la saprà solo Gardiner credo
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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda mattioli » lun 23 mar 2015, 20:42

Rispondo prima al Vizza, mi scusi teo.emme.

Premesso che sono d'accordo, come ho scritto un po' sopra, che in questa stagione alla Scala ci sono state troppe sostituzioni e/o cancellazioni, l'elenco che fornisci è, oltre che incompleto, un po' tendenzioso.
Il vero errore di Pereira è la sua passione gerontofila. E' chiaro che se scritturi degli anziani capita che muoiano (Maazel) o che stiano male (Pretre, Santi). Con tutto ciò, io Pretre nel Werther o nell'Ottava di Bruckner l'avrei sentito volentieri quindi, IMHO, valeva la pena di chiamarlo salvo rischiare cancellazioni.
Alagna e Kaufmann sono notoriamente inaffidabili. Anche lì, prendere o lasciare (io prenderei Kaufmann e non Alagna, ma anche qui siamo IMHO): però non è che Kaufmann dia buca solo alla Scala. L'ha data di recente anche al Met, ma non credo che un Vizza d'oltreoceano ne abbia approfittato per chiedere la testa di Gelb. Non riesco a prendere il lutto se Villazon è saltato...
Il festival delle orchestre c'è ancora, a quanto mi risulta: ma forse Vizza ha delle informazioni che io non ho.
Che Kurtag non sia riuscito a finire una partitura o che Gardiner abbia scoperto che un'altra non gli si confaceva non credo sia imputabile a Pereira.
Che nella Missa Solemnis Edith Haller (e non Aller, fra l'altro è italiana) sia stata sostituita da Krassimira Stoyanova è del tutto irrilevante.
Né il Rosenkavalier né Il trovatore sono stati "appena" fatti. Il Falstaff, sì, però io quello di Michieletto lo vedo volentieri.

Infine segnalo che queste polemiche alla Scala ci sono sempre state. Ne parla Celletti nelle "Memorie di un ascoltatore" (credo), riferito addirittura ai primi Anni Ottanta, quindi in un'epoca che penso il Vizza apprezzi o perfino rimpianga.
Poi, lo ripeto, secondo me per farsi un'opinione su Pereira, dopo nemmeno un anno di mandato, è presto.
Ma ho sempre invidiato chi riesce ad avere delle folgoranti certezze da subito.
Ciao

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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda mattioli » lun 23 mar 2015, 20:47

E ora teo.emme

Nel dire che per me Gardiner era l'unica ragion d'essere di questa produzione, non voglio affatto sminuire il portato dei cantanti o il valore di Kunde etc...dico solo che già conosciamo le loro interpretazioni dell'Otello. Rossini - aldilà delle considerazioni piuttosto scontate sulla centralità del cantante - è autore che richiede anche una precisa direzione orchestrale e, a mio avviso, la renaissance che c'è stata negli interpreti vocali è mancata o non si è compiuta sul podio, perché - con l'eccezione di Abbado (che però ha affrontato solo una parte della medaglia del catalogo rossiniano) - non trovo grandi direttori che hanno saputo dire qualcosa di diverso o di nuovo. I grandi interpreti della Rossini renaissance, infatti, spesso sono stati accompagnati da un'orchestra che si limitava a fare il suo dovere, da filologi prestati al podio, da onesti professionisti...con poche eccezioni e comunque sempre estemporanee (per dire, il movimento che ha rivoluzionato il modus interpretativo di Mozart o Beetoven è ancora un tabù per Rossini).


Sono d'accordissimo con questo discorso e a suo tempo anch'io avevo magnificato la giustissima scelta di mettere Gardiner su un Rossini serio.
Sul fatto che l'opera non sia solo musica, invece, credo che siamo in disaccordo. Ma è inutile insistere.
Adesso si tratta di salvare questa produzione, che è interessante ANCHE per cast e soprattutto parte visiva, trovando un direttore all'altezza del resto. Pereira ci ha abituato a "recuperi" brillanti e inaspettati, anche se qui, e proprio per le ragioni indicate da teo.emme, è particolarmente difficile. Specie dopo che il nome cui avevano pensato naturalmente tutti si è rivelato indisponibile...

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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda beckmesser » lun 23 mar 2015, 21:59

vivelaboheme1 ha scritto:Io, una Scala "di routine" non la desidero. Con Lissner avrà fatto discutere, ma non lo è stata.


Premetto che ho sempre pensato e anche scritto (qui) che secondo me Pereira è stata la scelta sbagliata al momento sbagliato, ma questa mi sembra veramente grossa: nella gestione Lissner almeno una metà degli spettacoli proposti è stata routine; del rimanente, 1/4 è stato pessimo e 1/4 fra il buono e l'ottimo, proporzioni che credo siano le stesse, con qualche ciclica eccezione, in tutti i grandi teatri. Vogliamo veramente ricordare certe perle lissneriane? Aida, Fille, Traviata/Maazel, Tannhauser, Simone, Tosca, 3/4 di tetralogia, olandese, Ory; tutti esempi preclari di "routine" operistica. E solo per limitarmi a quelli che ho visto...

Come on, un minimo di obiettività... Poi sono d'accordo col saggio Mattioli: io credo che Pereira non combinerà nulla di buono, ma almeno una stagione di bonus bisogna lasciargliela. Di quanto sta succedendo in Scala non si sa quanto è opera sua e quanto problemi ereditati...

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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda Freniano » lun 23 mar 2015, 22:46

Ho sentito la medesima Elina Garanca nel maggio 2013 a Vienna, sempre in Carmen, con un'Alagna quella sera sfolgorante e nella storica messinscena di Zeffirelli. Dirigeva De Billy, a cui ho sentito fare così pessime (Borgia) e molto buone (Parsifal): credete che fosse meglio dello Zanetti scaligero? No, solo più eccentrico. Come diceva Alberto, la Scala sta diventando, io credo inevitabilmente, sempre più un teatro di repertorio, proprio come Vienna.
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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda VGobbi » lun 23 mar 2015, 22:53

Scusa Beckmesser, toglimi una curiosità. In merito alla gestione Lissner, condanni 3/4 della Tetralogia. Quale salvi?

Quanto alla gestione Pereira, concordo in toto, con chi afferma che sia troppo presto giudicarlo al primo anno, seppur questa stagione scaligera e' tutta, tranne che esaltante.
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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda DocFlipperino » lun 23 mar 2015, 22:56

Esattamente come al Met nella recita di cui ho parlato un mese fa. Garanca e Alagna con un onesto e noiosetto Langree.
Chissà se, come dice Alberto, un ipotetico Marc Wizard Ellis avrà chiesto la testa di Gelb?
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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda vivelaboheme1 » mar 24 mar 2015, 0:15

"Né il Rosenkavalier né Il Trovatore sono stati "appena" fatti...."



Rosenkavalier al Teatro alla Scala con successo nel 2011, direttore, ottimo, Philippe Jordan regia H. Wernicke. Quattro-cinque anni in un teatro lirico sono nulla. E non è titolo d'uso e consumo, e siccome lo adoro, capirei se l'operazione portasse alla Scala un Thielemann. Ma: ancora Zubin Mehta? Magari in viaggio intercontinentale con altri tre allestimenti e una cinquantina di concerti in contemporanea? Questa sarebbe, di nuovo, routine.

Il Trovatore al Teatro alla Scala, febbraio-marzo 2014, direttore Daniele Rustioni regia H. De Ana. Ripeto: febbraio-marzo 2014. Appena fatto.


Quanto a Falstaff by Micheletto, se ci sarà ben venga. Già lo amavo, dopo Il Viaggio a Reims sono in adorazione. Ma, chi si candida, per il podio : Nello Santi, Christoph Von Dohnanyi, Zubin Mehta, o Nonna Papera?

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Re: Carmen, Zanetti, Scala: c.v.d.

Messaggioda mattioli » mar 24 mar 2015, 0:46

Ma che c'entra?
È chiaro che la Scala ogni tot anni ripresenta Trovatore. Ma quella produzione, mi sembra di De Ana, è vecchissima, risalendo addirittura all'evo Muti... Non credo sia insensato fare un Trovatore nuovo.
Invece il Rosenkavalier non lo ricordo, colpa mia

o Nonna Papera?


Beh, questa è ottima!
In realtà noi sappiamo bene CHI dovrebbe dirigere Falstaff alla Scala... Ma aspetta... È proprio quello che lo dirige, nell'ultima ripresa dello spettacolo di Carsen! : Sailor :

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