mattioli ha scritto:se mi guardo un video la componente "audio" passa in secondo piano...
Questa è un po' forte PERFINO per me
sinceramente non riesco come l'amico malatesta a far passare una inascoltabile parte audio in secondo piano a favore solo di un genio registico
D'accordo con Flipperin-Flipperin-Viva Flipperin!
In attesa che Francesco dica la sua, mi piacerebbe interpretare il pensiero credo volutamente provocatorio.
In fin dei conti, non è che l'altra faccia della medaglia di una diatriba perenne non solo qui, su queste elette pagine, ma in qualunque contesto in cui si discute d'opera; ne abbiamo parlato anche recentemente.
La diatriba è: meglio una prestazione in cui ci sia un elemento assolutamente outstanding e il resto accettabile o mediocre, oppure una prestazione di complessivo livello medio ma che ci dia una visione d'insieme esauriente? Ne abbiamo parlato recentemente a proposito del Grand Opéra che - ritengo - spesso abbia poca
gamba per camminare da solo e necessiti di un elemento che sballi. Il mio riferimento erano gli Huguenots di Vienna 1970 con Gedda in paragone a un'edizione più completa ma senza nessun elemento veramente di spicco.
Per opere così popolari come queste il problema è, paradossalmente, ancora più pressante, e per i seguenti motivi:
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in questi titoli è già stato detto tutto e il contrario di tutto
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la regia esiste come strumento espressivo da relativamente meno tempo rispetto al solo canto, per di più con idee e strumenti tecnici impensabili sino a un po' di tempo fa
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il nostro ruolo di fruitori di opera lirica è sicuramente shiftato negli ultimi tempi dalle vecchie padelle di vinile, ai CD, ai DVD, ai Blu-Ray e ai file di vario genere che tutti scarichiamo
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infine, non dimentichiamoci che non esiste più la TUC
Insomma, abbiamo aperto gli occhi.
In Traviata probabilmente non ci faremmo nulla con le sole prestazioni vocali di Netrebko e Villazon di quegli anni (che, comunque, per loro due erano anni ottimi); non parliamo di Hampson, già declamatore spolpo di cui, col solo audio, perderemmo clamorosamente tutti gli incisi e il voluto imbarazzo totalmente privo di affettività con cui affronta Violetta. Pensiamo al nobile signore interpretato da Bruson con Muti, paragoniamolo solo in audio a questo Hampson e tutto diventerà più chiaro, no?...