regie wagneriane

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regie wagneriane

Messaggioda flipperinodoc » dom 19 mag 2013, 13:42

ciao a tutti
non so se sia il posto giusto per questo argomento, nel caso Enrico spostalo tu dove serve

stamattina ascoltavo Die Walkure dalla Scala con Baremboim. Dico proprio ascoltavo perchè avevo la tv accesa ma stavo facendo un lavoro al computer.
quando lo avevo visto non mi era piaciuto molto lo spettacolo per una regia insignificante e irritante, ora ascoltandolo senza vederlo lo ho apprezzato molto di più.

praticamente l'esatto contrario del ring di boulez/chereau/peduzzi: edizione che ho adorato in video e che, ascoltata solo nella versione audio ho trovato disgustosamente irritante, vocalmente e musicalmente

ora mi chiedo..... non è che - presi dalle regie innovative e splendide di alcuni - facciamo un po' troppe volte passare in secondo piano la musica, il senso della parola, la dizione e le voci?

che ne pensate? sono un vecchio passatista o forse abbiamo un po' esagerato?

buona domenica :lol:
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Re: regie wagneriane

Messaggioda Luca » dom 19 mag 2013, 16:11

Non hai torto, talvolta il vedere predomina sul sentire e questo è chiaro non rende un servizio adeguato alla fruzione dell'opera o meglio ancora si reputano i registi ancor più importanti degli autori (musicisti e librettisti) e questo giustifica passaggi di tempo e d luogo francamente inaccettabili con tutto il loro carico di amenità... Io ad esempio continuo detestare il Lohengrin scaligero verso il quale anche molti di noi ci hanno.... sbavato sopra. Peccato perché se poi facciamo astrazione dalla visione era tutto sommato piuttosto ben cantato. Non è questione di passatismo, ma di coerenza.
Flipperinodoc, si tratta di un ottimo tema! Complimenti.

Salutoni, Luca.
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Re: regie wagneriane

Messaggioda VGobbi » dom 19 mag 2013, 18:47

Carissimo flipperinodoc! Il tuo quesito mi sembra pressoché inevitabile ed appropriato. Solo una piccola considerazione, visto che tratti i due Ring (Cassiers e Cherau) com esempi.

Sulla dizione, sulla proprietà di linguaggio e sulla recitazione, credimi che quello diretto da Boulez su pone su uno dei vertici più alti della storia dell'interpretazione wagneriana, pur con i limiti e mende vocali di cui alcune parti sono afflitte, ma e' il classico caso in cui il risultato collettivo supera di gran lunga le deficienze dei singoli.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: regie wagneriane

Messaggioda DottorMalatesta » mar 21 mag 2013, 15:56

Beh… non vi nascondo che sono un po´ perplesso da quanto leggo :roll: .
Anche senza tirare in ballo la concezione di opera come teatro musicale e di opera wagneriana come Gesamtkunstwerk, proprio dissento dall´affermare che in Wagner (e nell´opera piú in generale) la musica abbia la precedenza alla concezione scenico-visiva-registica.
Provate a sorbirvi i Meistersinger nell´edizione dal Metropolitan con la regia (oddio, regia?!) di Otto Schenk e, se sopravvivete, confrontateli con l´edizione di Glyndebourne con la regia di McVicar.
Non si tratta di approvare aprioristicamente regie necessariamente “moderne” o “contestualizzate” o “destrutturate” o “dissacranti” o “intellettualoidi”. A parità di impostazione tradizionale, la regia di Schenk è una ciofeca, quella di McVicar è uno dei piú belli (ed entusiasmanti) spettacoli degli ultimi anni!
Dimostrazione lampante che senza una concezione registica solida Wagner (anche Wagner, o forse soprattutto Wagner) affonda.
Perché alla fin fine per quanto riguarda le regie in Wagner le mezze misure non esistono: e se scatta lo sbadiglio qualcosa che non funziona c´è (e non è Wagner, ma come lo si fa!).
E la “regola dello sbadiglio” dovrebbe essere il criterio con cui valutare ogni regia wagneriana.
Questo IMHO (ma mica tanto, comunque!)
Ciao!
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Re: regie wagneriane

Messaggioda flipperinodoc » mar 21 mag 2013, 21:16

DottorMalatesta ha scritto:Dimostrazione lampante che senza una concezione registica solida Wagner (anche Wagner, o forse soprattutto Wagner) affonda.


caro dm, sono spesso d'accordo con te ma stavolta contesto fermamente la tua frase
anzi, il fatto che wagner non affondi mai, nemmeno davanti agli scempi più mostruosi (e solo wagner ne ha subiti così tanti e così oltraggiosi), ne è la testimonianza!
il mio discorso di partenza però era leggermente diverso.....
ciao ciao
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Re: regie wagneriane

Messaggioda DottorMalatesta » mar 21 mag 2013, 21:38

flipperinodoc ha scritto:
DottorMalatesta ha scritto:Dimostrazione lampante che senza una concezione registica solida Wagner (anche Wagner, o forse soprattutto Wagner) affonda.


caro dm, sono spesso d'accordo con te ma stavolta contesto fermamente la tua frase
anzi, il fatto che wagner non affondi mai, nemmeno davanti agli scempi più mostruosi (e solo wagner ne ha subiti così tanti e così oltraggiosi), ne è la testimonianza!
il mio discorso di partenza però era leggermente diverso.....
ciao ciao


Certo, non affonda Wagner però rischia di andare a fondo la rappresentazione!!!
Wagner procede per sistole e diastole, rallentamenti ed accelerazioni, momenti di stasi e di enorme e vorticoso dinamismo.
In una "rappresentazione scempio" (come il recente Ring alla Scala) se nei momenti di dinamismo il tempo in qualche modo passa (oddio, mica sempre però: un finale I di Walkure osceno osceno resta...), nei momenti di stasi non ne sarei così sicuro...
Vuoi qualche esempio? Terzo atto dei Meistersinger, monologo di Re Marke, buona parte del I e III atto di Parsifal... Momenti splendidi, ASSOLUTAMENTE!, ma trova il cantante mediocre, il direttore ronfante, e la regia oscena e ti voglio vedere a non addormentarti (con buona pace del sempreottimo Wagner!).

flipperinodoc ha scritto:il mio discorso di partenza però era leggermente diverso.....


Lo so. Volevo solo "ampliare" il discorso...

flipperinodoc ha scritto:ora mi chiedo..... non è che - presi dalle regie innovative e splendide di alcuni - facciamo un po' troppe volte passare in secondo piano la musica, il senso della parola, la dizione e le voci?


Dovrebbero essere egualmente importanti, un vero Gesamtkunstwerk! Poi ci si deve (spesso) accontentare di trovare esecuzioni eterogeneee, diseguali (magari eccellenti nella resa musicale e pessime in quella visiva o viceversa...).
Sottoscrivo in pieno il tuo sottolineare l'importanza della dizione, del "senso della parola". Altrimenti si rischia di far passare per grande wagneriano un tenore come Domingo che è la negazione stessa del canto wagneriano : CoolGun : .

A proposito di quanto scrive Luca, io sono convinto che anche il regista possa e debba essere considerato "creatore" (e non mero "illustratore")... In questo, mi confesso di devota fede marazziana! :mrgreen: Solo che c'è chi crea solo banalità.

Ciao!
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Re: regie wagneriane

Messaggioda flipperinodoc » dom 26 mag 2013, 13:31

riconfermo totalmente quanto detto domenica scorsa, dopo l'ascolto oggi di un Siegfried a mio avviso davvero convincente!

ps. banalità del giorno: ma quanto è massacrante la parte di Siegfried 8)

buona domenica
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Re: regie wagneriane

Messaggioda Enrico » dom 26 mag 2013, 13:45

Cioè buona l'interpretazione musicale indipendentemente dalla regia? ma non sarebbe meglio avere buona esecuzione musicale e buona regia?
Io sono un non-wagneriano ignorante, lo sapete, ma se il vostro Richard parlava di opera d'arte totale avrà avuto forse qualche buon motivo.
O forse dopo quasi un secolo di "dvd col solo audio" siamo un po' viziati dall'ascolto delle esecuzioni musicali staccate dal momento teatrale: tutto il contrario di quando si facevano i film d'opera muti, come la Carmen con Geraldine Farrar!
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Re: regie wagneriane

Messaggioda Enrico » dom 26 mag 2013, 13:46

flipperinodoc ha scritto:ma quanto è massacrante la parte di Siegfried 8)

Massacrante per chi la ascolta? : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :
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Re: regie wagneriane

Messaggioda flipperinodoc » dom 26 mag 2013, 13:56

Enrico ha scritto:
flipperinodoc ha scritto:ma quanto è massacrante la parte di Siegfried 8)

Massacrante per chi la ascolta? : Chessygrin : : Chessygrin : : Chessygrin :


immediatamente dietro la lavagna.
anzi, direttamente in presidenza!
grrrrrr : Andry :
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Re: regie wagneriane

Messaggioda DottorMalatesta » lun 27 mag 2013, 14:00

Enrico ha scritto:Io sono un non-wagneriano ignorante, lo sapete, ma se il vostro Richard parlava di opera d'arte totale avrà avuto forse qualche buon motivo.


Caro Enrico,
sarai anche un non-wagneriano (ignorante assolutamente no!) ma secondo me hai centrato in pieno in nocciolo del problema!!!
: Thumbup :
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Re: regie wagneriane

Messaggioda flipperinodoc » lun 27 mag 2013, 16:07

probabilmente non sono riuscito a spiegarmi bene :cry:
è ovvio che è auspicabile raggiungere il fine ultimo di 'opera d'arte totale', come giustamente dice enrico: pare però che sia una combinazione quasi impossibile.... :!:

constatavo solo che, a fronte di regie davvero interessanti, abbiamo sopportato scempi musicali inenarrabili mentre davanti a regie imbarazzanti non sempre ci siamo soffermati a valutare con correttezza il lato musicale

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Re: regie wagneriane

Messaggioda DottorMalatesta » lun 27 mag 2013, 16:17

Dovendo scegliere, a teatro (e non solo in Wagner) preferirei assistere ad uno spettacolo interessante e stimolante, anche se perfettibile dal punto di vista musicale.
La perfezione, si sa, non é di questo mondo (lo stesso Wagner lo sapeva bene…)
Ciao!
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