Questo è un argomento poco praticato, ed è strano perché ho la sensazione che nei nostri discorsi giriamo spesso intorno a Alban Berg senza soffermarci mai.
Ho un rapporto strano con la Lulu: parafrasando la Pina di Fantozzi, posso dire di stimarla tantissimo senza amarla veramente come invece mi succede per il Wozzeck.
In questo momento sto ascoltando l'edizione di Vienna 1968 con Frau Marazzi nel title role e un cast ricco di nomi importanti (fra cui la Modl come Geschwitz e Hotter nei panni di Schigolch). Alwa è Kmentt (piuttosto in difficoltà con una parte bastardissima) e il Dr. Schon è tale Ernst Gutstein che - lo confesso - non mi è altrimenti noto.
Di edizioni ce ne sono tantissime, sia prima del finale di Cehra che successive.
Di interpreti carismatiche non così tante, ma scegliere è difficile: Frau Marazzi, la Steingruber (con Maderna), persino la Migenes, sino alla Schaefer e alla Aikin.
Non è facile trovare una chiave di lettura a questo capolavoro che non riesce a colpire il cuore come il Wozzeck: io trovo quest'opera ostica, difficile e anche poco coinvolgente dal punto di vista emotivo, ma magari è solo un problema mio. Ho anche il video di Londra, con la regia di Loy, con Vogt e Volle, ma confesso di non averlo ancora visto: non so, magari potrebbe essere illuminante.
Infine: rimango stupito della mancanza di Abbado nella discografia di questo titolo.
Voi che dite, mi potete aiutare ad entrare meglio nel cuore di Lulu?