Penso che, alla vigilia dell'inaugurazione, sia giusto soffermarsi un attimo sull'infingardaggine di un'istituzione pubblica nota come Teatro alla Scala.
Il fatto, già rilevato dal nostro sito, è una sostituzione che il teatro sta cercando passare sotto silenzio: la sostituzione del previsto René Pape nel ruolo di Wotan con il semisconosciuto Vitalj Kowaliow.
Ora, possiamo stare a discutere sino all'infinito sulla personalità di Pape e sulle sue potenzialità in uno dei ruoli più carismatici di tutto il teatro d'opera; ma non è così che si fa, ecchecazzo.
Per l'utente mediamente scaltrito, due erano i motivi di interesse di un'operazione di retroguardia culturale così smaccata come questa inaugurale Walkiria: una è il debutto di Nina Stemme come Brunnhilde; l'altro, la presenza di uno dei bassi più famosi del momento come Wotan.
Siccome sembra che la spiegazione ufficiale sia che il basso tedesco si sia accorto che il ruolo è di eccezionale difficoltà, delle due l'una: o René Pape è un cretino che firma i contratti senza aver la minima idea dell'impegno che deve affrontare (e complimenti anche alla sua preparazione come ascoltatore, visto che evidentemente non ha mai sentito la parte nemmeno in disco!), oppure la dirigenza della Scala ci prende per il culo, e non per la prima volta.
Cosa dobbiamo pensare?
Che Pape è stato lo specchietto per le allodole? Va bene, hanno sempre fatto così, ma adesso ci saremmo rotti le scatole. Ricordo anni fa - eravamo ancora agli Arcimboldi - una "Fedora" che prevedeva la presenza di Domingo e Freni, e fu gestita da Guleghina (!) e Malagnini (!!!); e la faccia dei due turisti giapponesi che si voltarono verso me e il mio compagno di quella sera per chiedermi dove fossero i previsti titolari. Magari avevano fatto apposta il viaggio per vederli, e invece si cuccavano - senza nessuna scusa - i sostituti.
Che Pape sia davvero talmente poco professionale da rendersi conto in corsa di non essere adeguato a una parte? Non ci credo, mi spiace. Stiamo parlando di uno dei più importanti cantanti del mondo, un professionista abituato ad esibirsi nei più importanti teatri: perché sputtanarsi, per di più proprio alla Scala? Quando si sa benissimo che, anche se il teatro milanese è tragicamente decaduto, la sua cassa di risonanza è tuttora rilevante?
Oppure Pape teme i soliti disturbatori che, per l'occasione, si scopriranno esperti wagneriani (e sicuramente fischieranno anche la Stemme, presumibilmente carente sia come settore acuto che come tonnellaggio vocale)?
Quali che siano le cause, come amministratore di questo sito stigmatizzo profondamente l'atteggiamento della Scala che sostituisce il cantante previsto con un signor Nessuno (anche se già "rodato" nello stesso ruolo), senza nemmeno mettere due righe di scusa sul sito, e soprattutto senza uno straccio di spiegazione.
Cominciamo molto male
