beckmesser ha scritto:MatMarazzi ha scritto:C'è un'altra occasione nella Commedia in cui si riflette sulla furbizia dei demoni.
Direi quando Virgilio si fa fregare da Malacoda su come passare alla bolgia successiva e Dante lo fa prendere un filo in giro da uno degli ipocriti: "Io udii già dire a Bologna del diavol vizi assai, tra' quali udii ch'elli è bugiardo e padre di menzogna"...
Esatto! Bravissimo Beck! Il povero Virgilio si era fidato dell'informazione di un diavolo...
E l'ipocrita penitente (che veniva da Bologna, ossia città universitaria e colta per eccellenza) gli risponde che "sai, Virgilio, da noi, all'università, si sente dire che i diavoli dicono le bugie!"
Per tutta risposta, Virgilio, muto, si allontana a passi ampi (mentre gli ipocriti erano costretti ad andare pianissimo).
E' per queste finezze che Dante è un grande!
beckmesser ha scritto:Il "romito di Sorga", appunto. Meno male che in qualche allestimento (fra cui quello storico della Scala) si cambia il testo direttamente con "Francesco Petrarca", così il pubblico non ha dubbi...
Esatto
Petrarca ha infatti scritto una lettera aperta, che il Doge riferisce al consiglio: in questa lettera chiede che venga sottoscritta la pace fra le repubbliche di Genova e Venezia.
La cosa più bella è la risposta di Paolo Albiani, che traduce la tipica insofferenza dei politici di tutti i tempi (solitamente piuttosto ignoranti) per gli uomini di cultura: "attenda alle sue rime il cantor della bella Avignonese" (ché alla politica ci pensiamo noi!).
E ora "havvi mestier del terzo!"
In quali opere si rappresenta l'apparizione di Samuele?
salutoni,
Mat