Premetto che Melchior è, per usare un'espressione mutuata da Maugham, un mio tenore da comodino, uno di quegli artisti che amo da tanto tempo e che resta in cima ai miei gusti.
Nel rinnovato fervore delle discussioni su Wagner e la sua vocalità, suscitato dall'articolo di Matteo sulle Isolde di Bayreuth, volevo parlare e discutere di questo tenore.
Di primo acchito, trovo nel suo canto le caratteristiche del canto wagneriano declamatorio descritte da Mat, quel tipo di vocalità promosso da Cosima. Non a caso, credo, Cosima lo volle come Siegfried a Bayreuth.
Credo che l'emissione di Melchior presentasse le precipue caratteristiche del declamatore: la dizione nitida, la scoplitura delle vocali, mai o quasi oscurate (salvo che nei pianissimi), la rigidità nel canto legato - quando Melchior cantava repertorio non wagneriano, erano dolori, tranne forse che in estratti giovanili di Otello. Il monologo della spada in Walkiria, al di là dei Waelse tenuti a perdifiato, è esemplare per come scolpisce la dizione, tanto che io, che non so il tedesco, capisco quasi ogni parola.
Rifacendomi ad una nota di Piero Mioli (nel libro della Newton dedicato ai libretti wagneriani), concordo con il musicologo bolognese per quel che riguarda la differenza di formazione e di gusto rispetto alla Flagstad, sua collega storica. Come la Flagstad rappresentava già un Wagner belcantista, molto legato a suoni lucenti e ad una declamazione piuttosto piatta, Melchior era ancora legato alla scuola di Cosima, e sembrava davvero un alieno rispetto alla collega norvegese. Mioli chiama la Flagstad interprete già moderna, mentre definisce il canto di Melchior "eccedente, squilibrato, animale", rendendo per mio gusto molto bene il carattere del canto del tenore danese.
Di certo, Melchior non era un belcantista: il fatto che il Met lo abbia eletto a suo beniamino per i ruoli wagneriani in tarda età, non deve far perdere di vista che si trattava di uno stile di canto diversissimo da quello di altri tenori. La Flagstad era molto più vocalista di Melchior, e non a caso viene protata dalla grande Joan Sutherland come esempio di tecnica perfetta. Allo stesso tempo, però, Melchior non piace a molti, compresi molti appasionati del canto declamatorio "cosimiano".
Mi e vi chiedo: in quale posizione si colloca Melchior nella storia del canto wagneriano?