VARIE: tenori di oggi

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I Tenori oggi....

Messaggioda fedele » ven 09 nov 2007, 10:15

Carissimi,

volevo sapere da voi quali sono i veri grandi tenori di oggi...

Io ho già fatto la mia scelta :

Alagna Roberto
Alvarez Marcelo
Berti Marco
Filianoti Giuseppe
Florez Juan Diego

Gli altri (Armiliato, Casanova, Cura, ecc.) sono buoni professionisti ma, non fuori classe.....

Cosa ne dite ? Vi aspetto numerosi, il confronto mi stimola e ci aiuta a crescere.

Un saluto.

Fedele
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Re: I Tenori oggi....

Messaggioda MatMarazzi » ven 09 nov 2007, 14:21

I miei preferiti di oggi sono:

William Burden
Kurt Streit
José Cura
Jonas Kauffman
Juan Diego Florez

Inoltre mi piacciono molto (ma non li considero dei geni)

Rolando Villazon
Roberto Alagna
Giuseppe Fialianoti
Ben Heppner
Endrik Wottrich
Charles Workmann

Tengo fuori dal conto il mio adorato Philip Langridge,
per ragioni di età e perché è di quelli il cui statuto artistico
trascende la definzione di "tenore" :)

Nella mia lista non posso proprio aggiungere Berti e Alvarez, che a me non interessano punto.

Salutoni
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Messaggioda bergonzi » ven 09 nov 2007, 15:44

Andrebbe fatta una distinzione fra i vari tipi di tenore, perchè assemblare Cura con Florez (a prte il merito della questione........) non mi pare scelta assennata.

Ad ogni modo, i "tenori" degni di tal nome scarseggiano. Gli unici veramente degni sono, in my humble opinion:

Florez (repertorio lirico-leggero)
Ramon Vargas (repertorio lirico medio)

Poi, vi è il nulla vero e proprio o rappresentato da "..." (Cura, Armiliato e compagnia bella) o individuabile in discreti professionisti (Alvarez, Filianoti, etc....) oppure in personaggi un po' troppo pieni di sè, sfocianti nella tracotanza (Alagna) oppure ancora in presunti dei del disco, rivelatisi un fisco dal vivo (Villazon).
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Messaggioda bergonzi » ven 09 nov 2007, 15:48

Volevo dire "fiasco", penso si sia capito....
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Messaggioda pbagnoli » ven 09 nov 2007, 16:40

Ancora una volta invito tutti i partecipanti al forum ad auto-moderare il tono dei propri interventi, evitando parole che suonano come apprezzamento volgare.
C'è già un celebre tenore che dà dei "cani" ai propri colleghi...
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Messaggioda MatMarazzi » ven 09 nov 2007, 16:42

bergonzi ha scritto:Andrebbe fatta una distinzione fra i vari tipi di tenore, perchè assemblare Cura con Florez (a prte il merito della questione........) non mi pare scelta assennata.


Be' sai...
assennata o meno, si parlava di tenori attivi oggi, senza distinguere troppo fra formazioni tecniche e scelte di repertorio.
Perché se si comincia con le definizioni empiriche come le tue "lirico-leggero" "lirico-più-che-lirico" "lirico-men-che-drammaico" "lirico-spinto-con-risvolti-drammatici" ecc.. ecc... non si arriva da nessuna parte, almeno per me.

Io comunque non ho avuto dubbi nell'inserire Cura fra i miei preferiti, mentre con Florez ho avuto alcune perplessità (poi superate!) :)

oppure ancora in presunti dei del disco, rivelatisi un fisco dal vivo (Villazon)


Io ho sentito Villazon moltissime volte dal vivo prima che divenisse un "dio del disco" (quando naturalmente in Italia non si sapeva nemmeno chi fosse) e non era affatto un fiasco.
L'ho sentito a Londra, Berlino, Amsterdam, Parigi e Barcellona.
Era bravissimo e trascinante e in tutti i casi è mille volte meglio dal vivo che in disco.

E ora avanti con le nostre preferenze!

Salutoni
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Ultima modifica di MatMarazzi il ven 09 nov 2007, 18:53, modificato 2 volte in totale.
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Messaggioda Calaf » ven 09 nov 2007, 17:50

MatMarazzi ha scritto: Era bravissimo e trascinante e in tutti i casi è mille volte meglio dal vivo che in disco.



Anch'io sono d'accordo che Villazon sia molto meglio dal vivo, pur confermando alcune mie perplessità.
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Messaggioda marco » ven 09 nov 2007, 19:26

per Rossini Florez, per il repertorio italiano classico (Verdi & Puccini) o francese Marcelo Alvarez, per Wagner ho sentito un interessantissimo Stefan Vinke nel recente Siegfrido veneziano
nutro grandissime speranze in Francesco Meli
Marco
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Messaggioda dottorcajus » sab 10 nov 2007, 3:16

In questi ultimi anni ho frequentato poco i teatri che è solitamente il mio luogo preferito per giudicare un cantante. Dei vari mezzi tecnici diffido alquanto. Nel tempo ho affinato l'ascolto e credo di poter giudicare l'interpretazione vocale anche senza essere a teatro.
Posso esprimermi su pochi cantanti.
Oggi credo si possa investire speranze su Meli.
Nutro curiosità su Filianoti anche se ancora non l'ho visto a teatro.
Mi incuriosisce Kaufmann scoperto nella Carmen al Covent Garden ascoltata per radio.
Trovo Florez poco brillante sul piano interpretativo e tendenzialmente noioso ogni qualvolta esce da alcuni ruoli dove questo difetto è compensato dalla sua abilità tecnica.
Vargas è tenore dalla voce totalmente inadeguata al repertorio che frequenta dove si accentua ancor di più la sua sostanziale inerzia interpretativa.
Alvarez e Berti, pur dotati di buon strumento, sono purtroppo spesso tendenti al generico, alla facile esteriorità.
Alagna non mi interessa.
Vilanzon non mi piace e dal quel poco che ho visto non credo che il vederlo in teatro possa farmi cambiare parere.
Cura mi lascia piuttosto indifferente senza infastidirmi.
Armiliato e molti altri sono indubbiamente onesti professionisti ma chi più chi meno sono cantanti che non giustificano entusiasmo e forniscono stimoli per vedere uno spettacolo che li veda protagonisti. Restano poi vari tenori che invece giustificano il non andare a vedere un opera causa la loro presenza.
Roberto
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Messaggioda pbagnoli » sab 10 nov 2007, 7:48

Di tutti i nomi proposti, Kaufman mi sembra quello complessivamente più interessante a 360 gradi.
Per Alagna ho a lungo nutrito un debole, ma in tempi più recenti mi sono dovuto parzialmente ricredere. Meglio lui, comunque, che mantiene una propria identità di interprete, anche se corrotta da divismi di basso profilo, piuttosto che Alvarez, generico alfiere del tenorismo più deteriore, routinier buono per tutti gli usi, coperchio adatto a tutte le pentole, alfiere di quella schiatta di cantanti che si suole definire con il termine di "generosi" e che si riconosce per il sudore che cola dai capelli e dalle ascelle e la mano rivolta verso il pubblico. Oltre a tutto poco carino il fatto che abbia qualificato come "cani" in un'intervista i cantanti che sostituirono Alagna nella tristemente nota Aida scaligera dell'anno scorso.
Villazon continua ad essere un cantante interessante: si fa interprete delle nevrosi di molti personaggi tenorili e, secondo me, lo fa molto bene.
Berti avrebbe materiale di ottimo spessore, ma mi sembra che lo stia usando... da tenore. Non mi stupirei se nei prossimi tempi facesse qualche comparsata da Paolo Limiti.
Altro cantante che ho ascoltato spesso dal vivo è Walter Fraccaro. Qui le mie opinioni divergono nettamente da quelle della maggioranza, che ritiene che sia un tenore muscolare, dotato di splendida voce ed ottimamente emessa. Le volte che l'ho sentito (e visto, ahimè) io devo essere stato sempre molto sfortunato, visto che mi sono sempre trovato di fronte ad un cantante di voce piccola (e sarebbe il meno) e male emessa, interpretazione generica stile "mano rivolta verso il pubblico" ( quindi come Alvarez: è un segno di un ritorno al passato? ).
Filianoti è interessante, ma oggettivamente non un fenomeno, almeno per il momento.
Cura, con tutti i suoi problemi e difetti, è un personaggio eccezionalmente interessante, ricco di personalità.
Streit non l'ho mai sentito dal vivo; di lui conosco solo le interpretazioni mozartiane, il che è un po' poco per farmene un'idea completa.
Ritengo che Armiliato sia un professionista serio e preparato, uno di quelli che studia sempre come un matto per ovviare ad una dote che Madre Natura non ha voluto fra le più seducenti di questa corda.
Ben Heppner dal vivo è un cannone! Ogni tanto si perde per strada anche perché, probabilmente, come diceva anche Matteo, non si tratta di un genio. Però il suo recente recital wagneriano lo colloca definitivamente fra i grandi di questo repertorio nel quale, comunque, ha già detto cose molto importanti. Nonostante gli anni, comunque, ancora infinitamente meglio lui che non Smith, Treleaven o Storey.
Non conosco William Burden; vorrei che chi lo conosce meglio ce ne parlasse più diffusamente.
Su Endrik Wottrich nutrivo speranze importanti che sono state in larga parte deluse.
Workman non mi sembra da includere in un database di cantanti importanti.
Aspetto Meli a prove più...probanti: la recente registrazione di "Sonnambula" (di cui presto - spero - comparirà una recensione sul nostro sito) mi sembra piuttosto interlocutoria.

Lascio volutamente per ultimo Florez.
Sto ascoltando in questi giorni il disco recentemente uscito per la Decca "Arias for Rubini".
Se bastassero gli acuti a fare grande un tenore, Florez starebbe nell'Olimpo assieme a gente come D'Arkor o Escalais (e sarebbe bello), ma anche Filippeschi, Fisichella e Cecchele.
Ora, non vorrei sembrare ingeneroso anche perché Florez non è solo una macchina da acuti: in tutti questi anni si è ritagliato una fetta di credibilità importante nel repertorio rossiniano (e non solo) che affronta con una classe cristallina.
A me sembra però che stia perdendo un treno importante.
L'ho già detto altre volte e lo ribadisco: lui sarebbe potenzialmente un fenomeno, ma ho sempre la sensazione che si diverta a stupirci con i suoi acuti al fulmicotone tralasciando altri aspetti non meno importanti.
E' la sensazione che avevo avuto con la "Matilde di Shabran" (mentre il "Comte Ory" mi sembrò trascendentale) e che ho ancora con questo per altri versi apprezzabile disco.

Altri non me ne vengono in mente
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Messaggioda PQYD » sab 10 nov 2007, 9:54

La mia rosa

Shalva Mukeria: squillo, tecnica, gusto
Michele Angelini: voce piccola ma coloratura gagliarda
Dmitry Korchak: un tenore contraltino che canta il suo repertorio
Celso Albelo: con riserva; aspetto di sentirlo dal vivo
José Bros: fastidioso timbro nasale, ma è fra i pochi che cantano in teatro quello che più blasonati colleghi si limitano ad accennare in sala d'incisione

Non mi dispiaceva Francesco Meli, di cui ho sentito anni fa un bellissimo Elisir, ma temo si sia perso per strada (speriamo non sia troppo tardi). E' sicuramente troppo tardi, alla luce della recente Miller, per Marcelo Alvarez. Idem come sopra per Giuseppe Filianoti (vedi alla voce Contes d'Hoffmann).
Sarei curioso di sentire dal vivo Marco Berti, ma temo la feroce disillusione.
Gli altri: bah.
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I Tenori...

Messaggioda fedele » sab 10 nov 2007, 12:29

[NOTA DELL'AMMINISTRATORE]: il thread di Fedele è stato chiuso e il messaggio spostato sull'altro aperto sullo stesso tema e quasi con lo stesso titolo. Vi invitiamo a non aprire thread su argomenti già aperti; a tale scopo utilizzate la funzione "Cerca" che trovate in alto


Carissimi,

mi dispiace che vi siano pareri discordanti su Tenori che non si possono discutere....

Berti è il miglior lirico-spinto, non si discute.... Conoscete forte un Radames migliore oggi ?
Il gusto personale qui non conta, parlano i fatti...

Filianoti è imbattibile nel suo repertorio (La Traviata, Rigoletto, Elisir, ecc.)

Non capisco come mai si possano mettere indubbio certi talenti...

Lo stesso Alagna (a me non particolarmente simpatico) è un grande nel suo repertorio... penso ad esempio Macbeth dove nessuno canta Ah, la paterna mano con altrettanto trasporto e con timbro e inea di canto davvero belle.

Un salutone.

Fedele
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Messaggioda dottorcajus » sab 10 nov 2007, 12:41

Automoderato.
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Messaggioda Tucidide » sab 10 nov 2007, 13:18

Tenori di oggi?
Vediamo...
Mi piace moltissimo Florez, anzi, ne sono un fan, nonostante il suo recente Rodrigo nell'Otello pesarese mi abbia deluso parzialmente.
Mi piaceva moltissimo Alagna, il cui Nemorino è per me uno dei migliori della discografia, ma che ultimamente si è mostrato troppo onnivoro, inchiostrando l'emissione alla disperata ricerca di un timbro che non è il suo.
Filianoti lo sentii anni fa a Bologna in un bellissimo "Un giorno di Regno", dove fu bravissimo. Però si dice che ultimamente sia calato, non saprei.
Cura non mi piace nemmeno un po'.
Armiliato idem con patate, anche se tecnicamente è più corretto, seppure rigidissimo nell'espressione, con piani e pianissimi stimbrati.
Berti non lo conosco bene, non so dare un giudizio.
Sabbatini, pur nasale com'è, è dal mio punto di vista un grande artista, che però ultimamente non vedo bene alle prese con un repertorio troppo spinto.
Alvarez io non l'ho mai considerato molto: l'ho sentito solo in disco o radio-registrazioni, ma non trovo in lui nulla che mi faccia gridare al miracolo. Timbro qualunque, acuti aperti e privi di squillo, piani e pianissimi stimbrati e senza vibrazioni.
Meli mi sembra dotatissimo, ma quelle tensioni in acuto, insomma :?
Villazon mi sembra generico e ingolatissimo.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Messaggioda Pruun » sab 10 nov 2007, 13:28

PQYD ha scritto:Shalva Mukeria: squillo, tecnica, gusto
Dmitry Korchak: un tenore contraltino che canta il suo repertorio
José Bros: fastidioso timbro nasale, ma è fra i pochi che cantano in teatro quello che più blasonati colleghi si limitano ad accennare in sala d'incisione


Conconrdo con PQYD: l'anno scorso Mukeira fece un bel Duca a Jesi, la parte è più grande di lui, ma se la cavò non male. Korchak non mi fa gridare al miracolo ma mi sembra un professionista serio e corretto mentre Bros è quello che mi piace di più e che nel Pirata di Ancona, sinceramente, mi ha anche emozionato come resa vocale e fraseggio.

Gli altri due non li conosco.

Degli altri nominati ho una cordiale avversione per Cura (secondo me dirige molto meglio di come non canti... il cd VERISMO ne è la prova, ma conosco solo quello diretto da lui), Armiliato non mi fa stracciar le vesti ma è un professionista che, in certi ruoli dome Des Grieux, è una garanzia, se non altro.
Alagna non mi piace, anche se la voce è splendida, e idem Alvarez, che si sta sacrificando allo stesso altare di Carreras e Di Stefano... IMHO

Florez... beh, Florez avrebbe, per il mio gusto, tutte le carte in regola per raccogliere l'eredità di Blake e anche superarlo a patto di:
:arrow: lavorare sull'emissione e sulla resistenza in tessiture acutissime, ancora non così fluide dal vivo come in studio
:arrow: Lavorare sul fraseggio del Rossini serio
:arrow: Non giocare sempre e solo sul fascino adolescenziale del porgere, ché non va bene per tutto
:arrow: Non spingere! Non spingere! Chi glielo fa fare di affrontare il Duca?

Sono rilievi che Florez è perfettamente in grado di colmare (è molto giovane, non dimentichiamolo) e speriamo che lo faccia, perché in più di un'occasione mi ha davvero emozionato dal vivo.
Orrenda orrenda pace
la pace dei sepolcri
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