Veriano Luchetti

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Veriano Luchetti

Messaggioda pbagnoli » lun 23 apr 2012, 21:40

Anche lui ci ha lasciati. Aveva 73 anni e, per molti di noi, è stato una presenza di spicco nei circuiti minori.
Voce piena, ricca di squillo da lirico pieno con qualche estensione in senso drammatico. Per me, faceva parte di quella stessa categoria cui appartiene Cecchele (coi dovuti distinguo): bei professionisti, seri, affidabili, di bella voce, ma cui manca quel quid che trasforma un professionista in un Fenomeno.
Apprezzo moltissimo i suo Vespri del 1978 con Muti e la Scotto.
Mi spiace...
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Re: Veriano Luchetti

Messaggioda TaO » lun 23 apr 2012, 21:51

a me resta impresso per questo..


e questo..


Rip : Hurted :
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Re: Veriano Luchetti

Messaggioda Ilaria » mar 24 apr 2012, 12:30

Oh no... Mi dispiace immensamente. Era un artista per il quale provavo una forte, istintiva simpatia. E poi era bravo.
Si sa qualcosa di più riguardo alle circostanze della scomparsa? Era marito di Mietta Sighele, o mi sbaglio?

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Re: Veriano Luchetti

Messaggioda pbagnoli » mar 24 apr 2012, 17:24

Non sbagli: era proprio marito di Mietta Sighele.
Non ho capito la causa di morte
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Re: Veriano Luchetti

Messaggioda MatMarazzi » mar 24 apr 2012, 18:08

Ricordo che lo vidi dal vivo in almeno due Attila (a Bologna e a Verona), in un Vespri Siciliani (Bologna) e sicuramente in qualche altra cosa.
Non era il mio tipo preferito di cantante, ma ricordo che non sbagliava un colpo: quello ti prometteva e quello ti dava.
Era un professionista molto rigoroso. Percepivi il rispetto che nutriva per ciò che faceva.

Non credo che avrebbe gradito il paragone con Cecchele, almeno in senso artistico.
Lui infatti si riconosceva soprattutto in un repertorio romantico e proto-verdiano (linea corelliana), mentre Cecchele era un goleador da tardo romanticismo e verismo (linea delmonachesca).
Inoltre Cecchele era famoso perché gli veniva bene un acuto su tre (ma quando gli veniva bene era notevole). La sua tecnica era molto garibaldina.
Al contrario Lucchetti era tecnicamente molto sicuro di sè. Non credo che in molti lo abbiano sentito vacillare .

Salutoni,
Mat
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Re: Veriano Luchetti

Messaggioda Luca » mar 24 apr 2012, 21:46

Mi spiace moltissimo perché era uno dei miei cantanti preferiti. Matteo ha dato un sintetico, ma efficace ritratto. Cantante molto preciso, di limpida voce e dizione notevolissima. L'ho udito 4 volte: in Tosca qui a Roma (con la brava Kabaiwanska) e Bohème (con la Sighele) e a Verona nel Requiem l'anno della strage di Bologna (diretto da Muti con Caballé, Fassbaender e Raimondi) e Carmen (con la Bumbry). C'è da sottolineare che la discografia ufficiale l'ha molto, molto snobbato preferendo gente molto incartapecorita nel suono e nell'interpretazione. Credo che una delle sue prove migliori sia il Foresto di Attila che cantò a Verona (e non solo) con M. Chiara. La sua cabaletta "Cara patria" (esiste in Youtube) era davvero squillante e al contempo molto schietta e semplice. Molto buono è anche il suo Don Carlo (live di Venezia '73) di cui avrebbe meritato un'edizione in studio.
Peccato davvero: 73 anni non è segno di decrepitezza!

Saluti tristi, Luca.
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Re: Veriano Luchetti

Messaggioda vitus » mar 01 mag 2012, 17:38

Gran bel tenore. Come già detto Foresto è stato un ruolo di riferimento. Il suo Arrigo, pur ritenendolo al limite delle sue possibilità (è un ruolo arduo e pochissimi tenori hanno retto l'intera parte senza sbavature e con tutte le note previste), è considerevole. Esprimo anch'io il rammarico di una discografia pressochè assente ma le logiche del mercato discografico sono un mistero (o meglio, le comprendo ma non le condivido). Un'incisione ufficiale del suo Carlo ad esempio, attorniato da un poker di colleghi e un direttore altrettanto adeguati, forse ci avrebbe dato un Don Carlos eccezionale (poiché quelle in giro peccano sempre per l'uno o l'altro interprete). Da qualche parte dovrei avere una Traviata su 33 giri, una di quelle edizioni reperite nei mercatini dell'usato, con D'Orazi e la Righetti. La rispolvererò in suo onore. Saluti.
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