Piero De Palma

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Piero De Palma

Messaggioda pbagnoli » lun 26 dic 2011, 13:39

Due chiacchiere con un Grande
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Per puro caso ho avuto il privilegio di conoscere il grande Piero De Palma. Per chi non lo conoscesse, si tratta del più grande tenore comprimario italiano per un arco di 40 anni almeno, e uno dei più grandi di sempre all over the world. Pur viaggiando verso le 87 primavere (è del 1925) è ancora lucidissimo e ama ricordare i bei tempi, le sue oltre 150 registrazioni discografiche in studio e dal vivo (una più, una meno) e i suoi colleghi... quelli dell'epoca, e quelli di adesso.
A un certo punto mi fulmina con una domanda a bruciapelo:
"Lei cosa ne pensa di Jonas Kaufmann?"
Ahà, penso: ci siamo. Adesso mi fa questa domanda per dimostrarmi che il canto ai suoi tempi era un'altra cosa, eccetera.
Un po' guardingo rispondo:
"Secondo me è un grande"
Lui si apre in un ampio sorriso:
"Oh grazie! Temevo di essere diventato rimbambito!"
"Perché?", gli chiedo incuriosito.
"Sa, ci sono diverse persone in Italia che lo trattano come se fosse un imbecille incapace. Io ormai non leggo più tanto perché faccio fatica, ma le orecchie ce le ho ancora e ci sono quei due alla radio che lo prendono sempre in giro. Ma io ho sentito due registrazioni del suo Lohengrin, e secondo me quella è la vera voce di Lohengrin. E poi quelle mezzevoci, quelle sfumature: ha una musicalità stupenda"
Lo guardo, perché temo che sia lui a voler prendere in giro me, ma è molto serio; e poi ha due occhi da ragazzo, non credo che sia capace di raccontare storie.
"Sa dottore, io credo che quando uno mette il si bemolle del Fiore in pianissimo come lo fa lui, sia davvero un fuoriclasse. Ci sono invece - ci sono stati anche ai miei tempi - cantanti dotati di voce anche bella, forte e piena, che però non avevano un minimo di musicalità. Lui invece ce l'ha. E' il migliore di quelli che sento in giro".
Volevo chiedergli un parere anche sul tenore dal ciuffo unto, quello che ha debuttato nell'Opera Innominabile a Parigi, ma a questo punto mi hanno chiamato e sono dovuto scappar via.
Vi posso aggiungere che non ama le regie moderne :D :D :D
Per il resto, se volete che gli faccia qualche altra domanda, dovrei averlo a portata di chiacchiera ancora qualche giorno.
Comunque, un personaggio notevole!
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda VGobbi » lun 26 dic 2011, 22:46

Cacchio, Bagnolo ... regalo piu' grande non potevo desiderare di piu'!!!

A questo punto, non puoi lasciarti sfuggire la possibilita' di fare un'intervista come si deve, facendoti raccontare i molti aneddoti e chiedendo il suo parere sul mondo della lirica al giorno d'oggi (la sua risposta su Kaufmann resta semplicemente fulminante, dimostrando una mentalita' aperta, nonostante l'eta' anagrafica!).

Io fossi in te, vorrei che ci raccontasse qualcosa della sua carriera, esperienze negative e positive ... tanti, ma tanti aneddoti ... e qualche parolina, qualche commento, se possibile su Giuseppe Nessi (che reputo il mio miglior tenore comprimario di sempre) e naturalmente Tito Gobbi (sarei davvero curioso di sapere cosa ne pensa, in merito anche alla sua "canna vocale"!!! :twisted: )! :oops:

Ultima cosa ... ma come hai fatto a rintracciarlo, conoscerlo? :shock:

Salutamelo tanto anche da parte mia!
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda Luca » mar 27 dic 2011, 10:13

De Palma resta un grandissimo artista ed è uno dei pilastri di molte incisioni discografiche!
Saluti, Luca.
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda dollarius@libero.it » mar 27 dic 2011, 12:20

Grazie! Considero questo il piu' bel regalo di Natale ricevuto.! Oramai qualsiasi commento positivo si scriva sul Signor Kaufmann si viene apostrofati come pazzi e ignoranti, nel migliore dei casi......Se oltretutto c'e' l'aggravante di essere un essere umano di sesso femminile si viene anche presi in giro a causa dell'avvenenza del succitato. Eppure gli anni passano. La "gola" del tenore tedesco regge benissimo alla faccia di tutti i gufi in circolazione regalandoci momenti indimenticabili. Io, nel mio piccolo, faccio quel che posso. Vorrei segnalare a tutti i lombardi che esiste in provincia di Brescia (a Botticino, paese del vino e del marmo) una piccolissima realta' , il teatro S. Lucia, che a differenza di tutte le multisale cittadine, si preoccupa anche degli appassionati di lirica. Il 18 gennaio prossimo, mercoledi', alle 20.00 verra' proiettata la Tosca della Royal opera House con Kaufmann-Terfel-Gheorghiu. Si tratta di un piccolo e delizioso teatro e lo sforzo economico che queste persone stanno facendo e' davvero notevole. (Prezzo 10 euro, di solito piccolo rinfresco incluso.) Ho promesso alla responsabile di fare un po' di pubblicita'.........Mi raccomando, se abitate in zona, Vi aspetto.
Buone feste a tutti
Irina
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda pbagnoli » mar 27 dic 2011, 13:17

dollarius@libero.it ha scritto:Oramai qualsiasi commento positivo si scriva sul Signor Kaufmann si viene apostrofati come pazzi e ignoranti, nel migliore dei casi...

OK, Irina.
Ma - siamo onesti! - da chi?!?
Da qualche rimbambito autoelettosi maitre à penser?
Pensi che Jonas Kaufmann sia molto preoccupato per i pareri negativi di questi pochi squinternati?
Di fronte al meritato successo mondiale di questo tenore, che effetto credi che facciano le chiacchiere di queste persone?
Come la scoreggia di una mosca.
Punto.

E' vero che non sempre vox populi, vox dei.
E' vero che ognuno ha i suoi gusti, e ci può stare anche che a un ristretto gruppo di persone non piaccia Kaufmann.
Peccato che:
:arrow: queste persone siano solo italiane
:arrow: siano per lo più attaccate a modelli espressivi dei tempi di carlo cudega
:arrow: abbiano la loro massima espressione in un dittico di cabarettisti che fa una trasmissione radiofonica a sfondo gossiparo-operistico
Vogliamo davvero dar retta a 'sta gente?
Per carità: chacun a son gout, ma non facciamoci mettere i piedi in testa da chi ha fatto dell'insulto aprioristico e della denigrazione sistematica la propria ragione di vita!
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda VGobbi » sab 14 gen 2012, 16:35

Allora Pietro? L'intervista? : Andry :
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda pbagnoli » sab 14 gen 2012, 16:58

VGobbi ha scritto:Allora Pietro? L'intervista? : Andry :

Non posso, adesso. Mi spiace
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda VGobbi » sab 14 gen 2012, 17:10

pbagnoli ha scritto:
VGobbi ha scritto:Allora Pietro? L'intervista? : Andry :

Non posso, adesso. Mi spiace

:oops:
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda teo.emme » sab 14 gen 2012, 19:38

pbagnoli ha scritto:
dollarius@libero.it ha scritto:Oramai qualsiasi commento positivo si scriva sul Signor Kaufmann si viene apostrofati come pazzi e ignoranti, nel migliore dei casi...

OK, Irina.
Ma - siamo onesti! - da chi?!?
Da qualche rimbambito autoelettosi maitre à penser?


Si vabbé...e per qualsiasi commento negativo al Sig. Kaufmann, invece, si è apostrofati come rimbambiti, trogloditi, idioti e altre amenità (ma quelli non sono insulti aprioristici, giammai...). Tutti i gusti sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri?
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda pbagnoli » sab 14 gen 2012, 22:03

teo.emme ha scritto:
pbagnoli ha scritto:
dollarius@libero.it ha scritto:Oramai qualsiasi commento positivo si scriva sul Signor Kaufmann si viene apostrofati come pazzi e ignoranti, nel migliore dei casi...

OK, Irina.
Ma - siamo onesti! - da chi?!?
Da qualche rimbambito autoelettosi maitre à penser?


Si vabbé...e per qualsiasi commento negativo al Sig. Kaufmann, invece, si è apostrofati come rimbambiti, trogloditi, idioti e altre amenità (ma quelli non sono insulti aprioristici, giammai...). Tutti i gusti sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri?

No, Teo.
Ma è un dato di fatto che quello che dice la nostra amica, sia un... dato di fatto: se dici che ti piace Kaufmann, in Italia, in certi ambienti soprattutto ma non solo, sei trattato da idiota.
E non sto parlando solo delle lande su cui scrivi tu: basta che dai un'occhiata anche in altri siti.
Siamo pazzi? :D
Suona in gola, è "affondato", non sa cantare, i pianissimi sono falsettini smunti e via banalizzando.
Non sto scherzando, Teo: l'altro giorno sono andato su un sito che frequentavo una volta e ci sono circa 18 pagine di thread sulla voce di Kaufmann. Diciotto pagine, ripeto. Il tutto orchestrato da un noto personaggio radiofonico che colà pontifica in veste di maitre à penser, che dispensa saggezza e ci racconta di una carriera finita prima ancora di nascere, di gente che non capisce, di ascoltatori rincoglioniti, eccetera. E tutti si accodano bovinamente: basta parlar male di qualcuno e la ggente è sempre contenta.
Piero De Palma ha circa 85 primavere e - data la sua carriera - non si può certo accusare di essere un fanatico di "declamatori espressionisti", ma è un signore che sa ascoltare con le sue orecchie e ragiona ancora con estrema lucidità. Mi ha posto quel quesito raccontandomi di come anche lui sia stato dileggiato per aver espresso gradimento nei confronti di colui che, nel resto del mondo, è considerato il più importante al mondo.
Questi, se vuoi, sono i fatti.
Poi, invece, sempre se vuoi, possiamo stare a raccontarci altre storie.
Tipo: cosa stai dicendo, non è vero!
In Italia sono tutti educatissimi!
Oppure: solo in Italia hanno capito che Kaufmann è un bluff internazionale, un povero rincoglionito che canta con una voce che non è la sua, che non sa dove mettere la voce, che falsetteggia e rantola, e così via. Che il suo Lohengrin non è male, ma vuoi mettere quello di Gigli! E se pensi di dire qualcosa di diverso, allora sei un rincoglionito che non ha capito nulla, e invece vuoi mettere tizio, caio o sempronio, loro sì che sanno cantare e così via.
Io invece sono stufo di questi atteggiamenti che ci pongono - tanto per cambiare - alla periferia della cultura del mondo civilizzato.
E guarda, non punto a una direzione particolare: dopo aver letto diciotto pagine di banalità agghiaccianti su un altro sito, mi sono convinto che sia proprio una questione italiana. C'è in Italia una presunzione di superiorità intellettuale che porta molti appassionati a ritenere di sapere tutto su un determinato argomento e quindi a pensare di avere l'esclusiva.
Ho letto oggi sempre su Internet che qualcuno - giustamente - ricordava la favolosa performance come Olympia di Natalie Dessay a metà Anni Novanta: in quel periodo la cantante lionese era insuperabile in quella parte e non solo, e questo sembra essere un dato di fatto.
Tutti d'accordo, quindi?
E invece no, perché subito salta fuori una che dice che già si sentiva l'aria nella voce, e un altro che propone la Peters e un altro ancora la Streich e chissà, forse di questo passo arriveremo anche a dire che la Serra è impostata meglio della Dessay.
E il problema qui non è più la dicitura "In My Humble Opinion", che pure potrebbe essere premessa a a giustificare qualunque considerazione, ma che invece viene omessa come a ribadire il carattere universale dell'affermazione (nel caso dell'aria nella voce, particolarmente demenziale, ma lasciamo perdere); il problema è il rifiuto aprioristico del confronto serio, onesto e consapevole con quello che dice il resto del mondo.
Il problema è pensare che tutto il resto del mondo sia fatto da poveri coglioni che non capiscono una pera, mentre solo noi ce l'abbiamo la cultura.
E l'altro giorno, leggendo quelle diciotto pagine di banalità di bassissimo profilo sulla voce di Kaufmann (ma poteva essere chiunque altro, sia chiaro) mi sono reso conto che il problema non è solo di un singolo blog o di un singolo sito: è un problema italiano.
Salvatore Guglielmino, mio defunto professore di letteratura italiana al liceo, che ci faceva studiare la letteratura del resto del mondo ritenendo che l'Italia non fosse il centro tolemaico del mondo, avrebbe parlato con disprezzo di "sottoprodotto culturale"; io mi limito a constatare una volta di più la miseria di un mondo come quello italiano dove disprezzi ciò che non si uniforma al tuo ideale culturale.
Sia chiaro, Teo: di Kaufmann, in quanto Kaufmann, non mi può fregar di meno.
Non mi paga per pubblicità gratuita, non mi regala i suoi dischi, non mi invita a teatro.
Non abbiamo mai neanche mangiato insieme.
E, tra l'altro, tutte le volte che abbiamo avuto l'impressione che la stesse facendo fuori dal vaso, l'abbiamo detto: vedi per esempio la recensione del disco di arie veriste.
Ma è una questione di onestà intellettuale.

Un'ultima cosa: non sto cercando di convincerti che Kaufmann è un genio.
Non sto nemmeno cercando di fartelo piacere: hai i tuoi gusti, sei liberissimo di dire che ti fa schifo, se così è.
Ma non puoi dire "è una merda perché la voce è un disastro, perché non sa cantare, perché c'ha l'aria nella voce" e cose del genere: questo non è accettabile, se hai la pretesa di discutere di cultura.
Un po' come la tipa che dice che nel 1997 si capiva che la Dessay aveva l'aria nella voce :lol: :lol: :lol:

Un saluto
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda Alberich » sab 14 gen 2012, 22:30

teo.emme ha scritto:Si vabbé...e per qualsiasi commento negativo al Sig. Kaufmann, invece, si è apostrofati come rimbambiti, trogloditi, idioti e altre amenità (ma quelli non sono insulti aprioristici, giammai...). Tutti i gusti sono uguali, ma alcuni sono più uguali di altri?


Questa è una cosa ripetuta tante volte, ma -a mia esperienza- assolutamente falsa. Magari si contesta il fatto che non sia tollerato di avere un'opinione diversa - per esempio che la tecnica di canto è uno strumento e non un fine.
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda Tucidide » dom 15 gen 2012, 12:21

teo.emme ha scritto:OK, Irina.
Ma - siamo onesti! - da chi?!?
Da qualche rimbambito autoelettosi maitre à penser?

Pietro, scusami, ma temo che tu in questo caso tenda ad affrontare il problema in modo troppo riduttivo.
Sai quanto ammiri anche io Kaufmann, che considero il tenore più importante della sua generazione, e del quale seguo la carriera con crescente interesse. Però, siamo seri: come puoi dire che Kaufmann non piaccia solo in Italia? :D Forse non hai letto critiche al suo Werther sui forum francesi, critiche al suo Faust e al suo Siegmund su blog americani... insomma, i detrattori di Kaufmann non vivono solo in Italia, ma in tutto il mondo, come è giusto ed ovvio che sia.
Il successo, lo dico sempre, è fondamentale per formulare un giudizio critico, e chi non ne tenga conto rischia fatalmente di parlare di un qualcosa di svincolato dalla realtà fattuale, costruendo ponderose architetture su fondamenta labili e destinate a prematuri crolli. Quindi, OK, è giusto e fondamentale tenere conto dello straordinario successo che JK riscuote in tutto il mondo, e capire che cosa abbia lui in più degli altri. Però... lo stesso, per onestà, vale per tutti. :) Quando parliamo del nostro amato tenore argentino dal ciuffo unto, che piace tanto a te come a me, :twisted: dobbiamo constatare che il successo che gli arride non è poi così inferiore a quello di JK, o comunque non ci appare proporzionato ai suoi meriti. Eppure, che vogliamo fare? Per lui dobbiamo parlare di pubblico arretrato? In fondo, pensiamoci, lo stesso pubblico (per quanto parlare di pubblico sia un'astrazione sommamente metafisica) che ha gridato al miracolo per il Werther di Kaufmann, a Parigi e a Vienna, si è poi stracciato le vesti per gli Alvaro rispettivamente di Alvarez :shock: e di Armiliato :shock: :shock: ! Pubblico francese e pubblico austriaco! Non italiano! E poi, ricordiamoci: alla Scala in Carmen mi si dice (io non c'ero) che JK sia stato osannato. E allora, dove sta il problema? I più critici verso di lui continueranno a criticarlo (e ciò è giusto, anzi, capisco anche i loro motivi, senza condividerli), ma questo non impedirà al tenore tedesco di essere assai apprezzato anche qui da noi.
Insomma, penso che tu abbia ragione quando, dalle pagine di OD, poni l'attenzione sui traguardi artistici raggiunti da Kaufmann, ma non credo che si possa sostenere che le voci critiche su di lui attecchiscano solo qui in Italia e che sia un problema italiano. Non cadiamo nel cosiddetto "mal d'Italia" per cui "certe cose accadono solo in Italia", poi si scopre che quelle "certe cose" succedono anche all'estero, sovente anche peggio che in Italia! :D

Una considerazione: trovo un po' buffo, se posso dirlo, il rimpallarsi l'accusa reciproca di scarso rispetto per l'opinione contraria. I pro-JK dicono che in Italia sono trattati da ebeti dai contro-JK; dal canto loro, i contro-JK dicono che sono loro ad essere trattati da ebeti dai pro-JK. Decidetevi una buona volta, ragazzi miei! :lol:
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda pbagnoli » dom 15 gen 2012, 15:10

Tucidide ha scritto:
Pietro, scusami, ma temo che tu in questo caso tenda ad affrontare il problema in modo troppo riduttivo.
Sai quanto ammiri anche io Kaufmann, che considero il tenore più importante della sua generazione, e del quale seguo la carriera con crescente interesse. Però, siamo seri: come puoi dire che Kaufmann non piaccia solo in Italia? :D Forse non hai letto critiche al suo Werther sui forum francesi, critiche al suo Faust e al suo Siegmund su blog americani... insomma, i detrattori di Kaufmann non vivono solo in Italia, ma in tutto il mondo, come è giusto ed ovvio che sia.

Certo, Alberto.
Anch'io leggo riviste internazionali.
Anch'io seguo i forum esteri come, per esempio, ODB: per me tuttora modello di riferimento nella costruzione di un ambiente che faccia opinione.
E' normale che nella pluralità ci siano voci discordanti.
Però - guarda caso - sono tutte voci che si confrontano fra di loro.
Mi capita molto raramente, girando per i forum esteri, di imbattermi in personaggi che ex cathedra impartiscono la lezioncina sul modo corretto di cantare e sul perché o percome tizio, caio o sempronio sgarrino.
E, soprattutto, mi capita quasi mai di imbattermi in personaggi che non sanno nulla su quello che succede nel rischio del mondo o che lo sanno per sentito dire, ma lo commentano aprioristicamente.
Questo invece è quello che succede sistematicamente in Italia.
Tucidide ha scritto: Il successo, lo dico sempre, è fondamentale per formulare un giudizio critico, e chi non ne tenga conto rischia fatalmente di parlare di un qualcosa di svincolato dalla realtà fattuale, costruendo ponderose architetture su fondamenta labili e destinate a prematuri crolli. Quindi, OK, è giusto e fondamentale tenere conto dello straordinario successo che JK riscuote in tutto il mondo, e capire che cosa abbia lui in più degli altri. Però... lo stesso, per onestà, vale per tutti. :) Quando parliamo del nostro amato tenore argentino dal ciuffo unto, che piace tanto a te come a me, :twisted: dobbiamo constatare che il successo che gli arride non è poi così inferiore a quello di JK, o comunque non ci appare proporzionato ai suoi meriti. Eppure, che vogliamo fare? Per lui dobbiamo parlare di pubblico arretrato? In fondo, pensiamoci, lo stesso pubblico (per quanto parlare di pubblico sia un'astrazione sommamente metafisica) che ha gridato al miracolo per il Werther di Kaufmann, a Parigi e a Vienna, si è poi stracciato le vesti per gli Alvaro rispettivamente di Alvarez :shock: e di Armiliato :shock: :shock: ! Pubblico francese e pubblico austriaco! Non italiano! E poi, ricordiamoci: alla Scala in Carmen mi si dice (io non c'ero) che JK sia stato osannato. E allora, dove sta il problema? I più critici verso di lui continueranno a criticarlo (e ciò è giusto, anzi, capisco anche i loro motivi, senza condividerli), ma questo non impedirà al tenore tedesco di essere assai apprezzato anche qui da noi.

Andiamo per ordine.
Il successo di Kaufmann in Carmen era il successo di un cantante in uno dei ruoli a lui più congeniali e che già aveva portato in tutto il mondo: nulla di strano, quindi.
Quello di Alvarez in... Alvaro, mi è francamente inspiegabile.
Anche ammettendo che il personaggio possa riuscire simpatico per la franca comunicativa da tenore-posteggiatore (in ciò, sicuramente superiore al ben più introverso Kaufmann), non riesco a capire come il pubblico possa essere interessato a una roba di questo genere:

Considera che era lo stesso tenore che nemmeno 15 anni fa, senza far gridare al miracolo, era in grado di fare cose come queste:

Sicuramente non stiamo parlando di Gedda o di Kraus, ma c'è un abisso fra quei Puritani e questa roba oscena di adesso; il che peraltro ti dimostra che non sono affatto prevenuto e che mi piace seguire il percorso storico esecutivo di un cantante che Madre Natura aveva destinato a ben altre imprese.
Mah!
Probabilmente - come dici tu - invece sono prevenuto io; oppure, più probabilmente, non capisco nulla di un tenore stimbratissimo, che urla tutto quello che dice, che si esprime per stereotipi e che, oggettivamente, non ha più voce. E guarda: c'è il video a testimoniare quello che dico. E' un disastro! By the way: il video su Youtube è stato messo il 19 dicembre e ha avuto 213 visualizzazioni, compresa la mia. Un ragione ci sarà, no?
Su Armiliato, invece, non voglio esprimermi
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda VGobbi » dom 15 gen 2012, 19:10

Tucidide ha scritto:Una considerazione: trovo un po' buffo, se posso dirlo, il rimpallarsi l'accusa reciproca di scarso rispetto per l'opinione contraria. I pro-JK dicono che in Italia sono trattati da ebeti dai contro-JK; dal canto loro, i contro-JK dicono che sono loro ad essere trattati da ebeti dai pro-JK. Decidetevi una buona volta, ragazzi miei! :lol:

Ecco, questa e' una cosa che mi mette di malumore. Non capisco davvero, e lo sottolineo, come non si possa esprimere la propria opinione senza per forza essere etichettati come "pro OD" o "pro OC" e lo dico semplificando.

Sono due forum che attengono a due linee interpretative ben precise e codificate. L'appassionato che ama l'opera, puo' scrivere dove e come vuole, senza per giunta di cose essere tacciato di parzialita' oppure di incompetenza, perche' non riesce ad apprezzare un Alvarez (parteggiato da OC) od un Kaufmann (parteggiato da OD). E cito questi due cantanti, perche' in questo momento stanno occupando grande spazio sui forum.

Sarebbe davvero il caso di poter accettare l'opinione di un normale appassionato, senza per questo essere giudicato a priori.

L'ho ribadito chiaramente su OC e lo ribadisco qui.
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Re: Due chiacchiere con un Grande

Messaggioda pbagnoli » dom 15 gen 2012, 20:15

VGobbi ha scritto:
Tucidide ha scritto:Una considerazione: trovo un po' buffo, se posso dirlo, il rimpallarsi l'accusa reciproca di scarso rispetto per l'opinione contraria. I pro-JK dicono che in Italia sono trattati da ebeti dai contro-JK; dal canto loro, i contro-JK dicono che sono loro ad essere trattati da ebeti dai pro-JK. Decidetevi una buona volta, ragazzi miei! :lol:

Ecco, questa e' una cosa che mi mette di malumore. Non capisco davvero, e lo sottolineo, come non si possa esprimere la propria opinione senza per forza essere etichettati come "pro OD" o "pro OC" e lo dico semplificando.

Infatti, Vittorio.
Non è un mistero che persone che scrivono qui, scrivano anche su altri forum. Questo - come sai - per me non è mai stato un problema; per altri, invece, sì; tant'è vero che, all'inizio della nostra avventura, sono stato vergognosamente attaccato da un becero troglodita che fa il moderatore sull'altro forum e che mi ha insultato personalmente per aver aperto il forum del nostro sito. E sai benissimo di chi sto parlando. E non ho nessuna intenzione di nominarlo per non fargli pubblicità gratuita.
Ti ho mai detto niente perché tu e altri scrivete da un'altra parte?
Non direi proprio.
Questo, se mai, è un problema per gli altri, non per noi.

VGobbi ha scritto:Sono due forum che attengono a due linee interpretative ben precise e codificate. L'appassionato che ama l'opera, puo' scrivere dove e come vuole, senza per giunta di cose essere tacciato di parzialita' oppure di incompetenza, perche' non riesce ad apprezzare un Alvarez (parteggiato da OC) od un Kaufmann (parteggiato da OD). E cito questi due cantanti, perche' in questo momento stanno occupando grande spazio sui forum.

Quanto alla linea interpretativa precisa e codificata dell'altro forum, se mi dici che esiste ti credo sulla parola.
Il nostro - tanto per essere chiari - NON E' il forum del Kaufmann Fans Club.
Di quello che succede altrove, perdonami, non me ne può fregar di meno
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