Jan Peerce

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Jan Peerce

Messaggioda MatMarazzi » ven 14 ott 2011, 15:45

Perchè non nominiamo mai questo tenore che ha dominato la scena americana fra il 40 e il 60, idolo delle comunità ebraiche americane, divo del Met, come di Broadway, e ancora cognato di Tucker.
Tutti lo conosciamo per le splendide incisioni con Toscanini, ma la sua complessità di artista va ben oltre.

Intanto l'incredibile vocazione, per l'epoca, al repertorio barocco, che lo spinse a dedicare a Handel un LP (negli anni 50??).
L'effetto della sua voce scura e matura è forte, anche se oggi siamo abituati a un altro piglio nelle agilità.
Resta il fatto che questa vocazione avrebbe meritato di essere più sfruttata.




Come cantante di Musical e songs, appare un po' più datato e non di meno suggestivo, per i legatoni swing e quel velo di afonia sul medium che i divi di Broadway accentuavano come tocco di sensualità.
Qui è in una nostalgica e coinvolgente interpretazione di September Song.



E per finire una struggente canzone ebraica, altro ambito a cui Peerce ha dedicato un fetta importante della sua carriera.



Voi in cosa lo conoscevate e apprezzavate?
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Re: Jan Peerce

Messaggioda pbagnoli » ven 14 ott 2011, 18:17

Anche per me era il tenore di Toscanini.
Io l'ho sempre considerato il fratello minore di Tucker, anche per caratteristiche timbriche; rispetto a Tucker, invece, mi sembra che il registro acuto sia meno fulgido e smaltato.
Devo dire che mi sembra complessivamente interessante il suo Riccardo, virile e contenuto; ti stupirò, ma mi sarebbe piaciuto sentire un suo Otello, con quella vena malinconica connaturata al suo timbro...
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Jan Peerce

Messaggioda Tucidide » ven 14 ott 2011, 18:36

Grande cantante e artista. Oltre alle incisioni con Toscanini e ad un bel Riccardo live con Mitropoulos, ricordo anche un Rigoletto RCA con la Berger e Warren (Peerce è anche il tenore del III atto del Rigoletto inciso da Toscanini, quell'interpretazione spaventosa - in senso buono).
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Jan Peerce

Messaggioda MatMarazzi » ven 14 ott 2011, 19:44

Infatti.... Rigoletto, Ballo.. Le opere in cui lo conosciamo.
Però quella vocazione al barocco virtuoso (seppure in versione acqua di rose), quella strumentalità e nitore ritmico (che piaceva a Toscanini e lo rendeva inviso a Celletti) ci fanno pensare che forse si sarebbe potuto utilizzare di più ad esempio nel repertorio proto-romantico (i baritenori tardi di Bellini e Donizetti... perché non Norma?) e in quello francese (da Gluck a Cherubini).
Anche la compassatezza attorale, quel senso di fissità espressiva (mitigata da un'innata autorevolezza), potevano adattarsi a personaggi meno vivaci e romantici di quelli del Verdi maturo, più maestosi e aristocratici.

L'idea di Otello sarebbe stata ottima.
Davvero!
In quegli anni, l'immediato dopo-guerra, ci sarebbero stati un bel po' di possibili Otelli, come li vorremmo noi... Anche Peerce poteva essere un'originale ipotesi.
Peccato che allora ci fosse l'ossessione para-wagneriana del tenorone, che riempì tutti i buchi con i Vinay prima e Del Monaco poi.
Io poi - ora Teo si metterà a gridare - avrei voluto provare anche con Lemeshev, quello già maturo del 45-46! :)
Sì, ok, tenorino leggero, tutto filati e pianissimi ecc.... però non cantava anche Hermann della Pikovaja? E non lo cantava in modo elettrizzante?
E Hermann non fu forse creato dallo stesso Figner che fu anche il primo Otello russo?

Perchè no? :)

Tornando a Peerce, uno suo Ernani non mi sarebbe proprio dispiaciuto.

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Re: Jan Peerce

Messaggioda VGobbi » sab 15 ott 2011, 13:51

Vinay sara' anche stato un "tenerone drammatico" ma come Otello lo trovo semplicemente immaginifico, sopra tutto nell'incisione con Toscanini, coadiuvato da un superbo Valdengo nei panni di Jago.

Fatta questa doverosa premessa, Jan Peerce lo conosco bene, ascoltandolo sopratutto nel repertorio tradizionale, Duca di Mantova, Alfredo e Riccardo.
Francamente, l'ho sempre trovato un onesto professionista, senza grossi voli di fantasia e con un timbro che definirlo " sgraziato" e' poco (ciò e' indifferente per il giudizio di un cantante, o meglio non e' solo l'unico metro di giudizio la bellezza della voce). Insomma, se qualcosa di nuovo poteva dire, imho, era nel repertorio meno conosciuto o da esplorare e Mat fa proprio cenno all'opera barocca che ai tempi di Peerce, era davvero un mondo inesplorato.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Jan Peerce

Messaggioda Enrico » sab 15 ott 2011, 21:20

Potremmo ricordare anche l'Edgardo nella Lucia di Lammermoor diretta da Leinsdorf con la Peters (1957).
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Re: Jan Peerce

Messaggioda MatMarazzi » mar 18 ott 2011, 12:44

Enrico ha scritto:Potremmo ricordare anche l'Edgardo nella Lucia di Lammermoor diretta da Leinsdorf con la Peters (1957).


E' vero! Peerce è stato un famossimo Edgardo ai suoi anni.
Lo cantò per tutta la carriera (era lui nella famosa Lucia di San Francisco del 57, col debutto donizettiano della Gencer).
Non credo che abbia cantanto altri ruoli Duprez, però - dato il successo di Edgardo - avrebbe certamente potuto.
Lui sì che avrebbe potuto cantare, ad esempio, un bel Martyres o Dom Sebastien.

Comunque eccolo nel duetto di Lucia.



Con lui canta una graziosa artista: Nadine Connor, trait-d'union tra la Pons e la Peters.

Oggi è completamente dimenticata, ma ai suoi anni fu abbastanza celebre da conquistarsi la copertina di LIFE.

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Re: Jan Peerce

Messaggioda Ebestignani » ven 30 dic 2011, 13:36

Grande tenore.Uno dei preferiti della sottoscritta.Un peccato davvero che abbia inciso poco.
Credo che in assoluto sia forse il piu' "moderno" di tutti. Sorvegliato,attento,e con le stimmate del tenore antico.Lo penalizzava il timbro un po' "qualunque",ma avercene,allora ed adesso.
Dovrebbe trovarsi ancora uno splendido Fidelio con Toscanini. Anche per merito del direttore, nel monologo Peerce e' di gran lunga il piu' grande Florestan che abbia mai ascoltato,anche meglio di Vickers. Fate un favore a zia Ebe,se potete fatemelo riascoltare.
Donna Ebe Stignani
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Re: Jan Peerce

Messaggioda MatMarazzi » mar 03 gen 2012, 12:37

Ebestignani ha scritto:Fate un favore a zia Ebe,se potete fatemelo riascoltare.


Eccoti accontentata!


Anche a me questa incisione piace molto, anche se Toscanini è un filino davvero troppo wagneriano in questa pagina. Però l'effetto è indiscutibilmente forte.
Quanto a Peerce è come sempre molto convincente. E la sua formazione vocalista conviene alla scrittura del ruolo.
E' così che si dovrebbe cantare questo brano, anche se occorre ammettere che nell'allegro finale il colorismo estremo e tesissimo di Vickers (sia pure faticoso, o forse anche per questo) genera, col dolcissimo delirio dei Berliner e di Karajan, più emozione, almeno per me.

Un salutone,
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