Mario del Monaco

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Re: Mario del Monaco

Messaggioda Luca » ven 12 ago 2011, 15:26

Faccio notare che la risposta e il mio intervento, proprio per restare sul tema Del Monaco, l'ho messo in un altro thread da me inserito, proprio sulla Rysanek. Lì possiamo parlarne più diffusamente senza coprire il tema Del Monaco, oltremodo interessante.

Saluti, Luca.
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Re: Mario del Monaco

Messaggioda vitus » dom 14 ago 2011, 11:44

Torno a Del Monaco dopo aver visto e ascoltato la norma del '67. concordo quasi su tutto quanto è stato scritto (senza fare paragoni assoluti, comunque Molinari pradelli non mi dispiace per nulla e quell'edizione della Forza poi assembla un cast eccezionale, Siepi su tutti, offrendo le due colate bronzee di Bastianini e di Del Monaco in una volta sola). Proprio nella citata Norma, Del Monaco era nella sua parabola discendente (io considero, come molti, il suo periodo migliore il decennio 50/60). La voce comunque è sempre possente e il colore non si è prosciugato del tutto come si avvertirà qualche anno dopo quando resterà solo il crudo metallo delle rgistrazioni tardive tipo Un amore così grande ed gli ultimi concerti (che però, a mio avviso, hanno più di un motivo di interesse). Non il suo miglior Pollione, eppure un live da godersi ugulamente per una credibilità scenica e una voce che resta comunque impressionante ed adeguata alla scrittura (tralasciando la nota finale calante della cabaletta, riscattata da quella del finale dell'opera con cui sovrasta tutti e tutto). Ripeto che i rilievi sull'adeguatezza in alcuni ruoli o sulla resa di ruoli anche a lui congeniali sono sacrosanti. Tuttavia, in tema di paragoni con altri tenori, in molti casi dico solo che del Monaco resta inferiore solo a se stesso, come per altri grandi artisti con una carriera lunga. Sottolineo infine le parole di MatMarazzi, pur con tutte le riserve espresse, circa la grandezza da riconoscere a Del Monaco a dispetto di critiche spesso mosse in modo aprioristico.
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Re: Mario del Monaco

Messaggioda MatMarazzi » dom 21 ago 2011, 13:51

vitus ha scritto:Torno a Del Monaco dopo aver visto e ascoltato la norma del '67.


Grazie Vitus per questa bella testimonianza.
Non conosco la Norma di cui parli ma sarei molto curioso di procurarmela.
Eccone intanto un frammento



Mille grazie e a presto.
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Re: Mario del Monaco

Messaggioda Rodrigo » dom 21 ago 2011, 19:45

E' una mia impressione o a un certo punto buca e palco vanno ciascuno per proprio conto?
Incidenti a parte in quella Norma - in effetti un po' tarda - del Monaco mi pare meno entusiasmante rispetto ai live degli anni '50. Il timbro e il volume sono ancora abbastanza buoni (aveva già passato la cinquantina), ma la voce si è fatta dura e, almeno secondo me, il cantante non riesce a sfumare.
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Re: Mario del Monaco

Messaggioda MatMarazzi » lun 22 ago 2011, 11:12

Rodrigo ha scritto:E' una mia impressione o a un certo punto buca e palco vanno ciascuno per proprio conto?
Incidenti a parte in quella Norma - in effetti un po' tarda - del Monaco mi pare meno entusiasmante rispetto ai live degli anni '50. Il timbro e il volume sono ancora abbastanza buoni (aveva già passato la cinquantina), ma la voce si è fatta dura e, almeno secondo me, il cantante non riesce a sfumare.


Sì Rod.
Il disastro avviene alla fine, prima della stretta finale (minuto 9.36)
Ma era un disastro annunciato fin dall'inizio dell'opera, essendo il direttore in questione (Gracis) in vena di disastri.
Una direzione così lenta e così informe da essere destinata prima o poi a mandar fuori tutti (oltre a non permettere ai cantanti una vera articolazione della parola sulla musica, impegnati come sono a star dietro a questi tempi assurdi e sonorità mollicce).
Forse Gracis, trovandosi a Berlino, voleva dimostrare quanto è "sinfonico" e pre-wagneriano Bellini.

In questo caso la colpa è della Ross che sbaglia l'attacco; ma - come ho detto - la giustifico. In compenso mi pare che sia del Monaco a salvare la situazione (senso ritmico non gli mancava): lancia il suo stentoreo "Ah più non chiedo" e tutti gli si attaccano addosso.

Sul merito... be' è davvero inevitabile che un Del Monaco in pieno 67 risulti stanco e indurito e che la sua voce (ormai in tutto e per tutto baritonale) peni un po' a sostenere questa tessitura. Non c'è dubbio che nel 55 con la Callas fosse un altro Pollione.
il punto è (non so se sarai d'accordo) che non si tratta di un cantante "finito". Ci sarebbero state ancora tutte le potenzialità, magari in altri personaggi, magari in tessiture scopertamente baritonali, per fare un figurone. Non ti pare?

Salutoni,
Mat
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