René Kollo

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René Kollo

Messaggioda pbagnoli » mer 22 giu 2011, 20:28

Tranquilli, sta bene.
Apro questo thread per parlarne un po'.
Ci ha fatto compagnia nei grandi ruoli wagneriani fra gli anni Settanta e Ottanta e adesso eccovelo qui, in questo spezzone trashissimo ove, a dirvela tutta, non mi sembra per nulla malvagio:


E adesso beccatevelo in questa parafrasi di Elvis Presley. Apertissimo, confidenziale, quasi intimistico. Ma sarà veramente lui?!?


Naturalmente non è stato solo trash. In una situazione come questa il trash è sempre dietro l'angolo, ma Kollo rivela una vera voce da lirico pieno e puro, infinitamente più asciutta e rifinita di quella di altri tenori molto più latini e teoricamente adeguati:


Il prode René, tedesco come più non si potrebbe, rivela anche un interessante talento per la parola verdiana. Qui fa coppia addirittura con Merrill, rivelandosi molto più idiomatico e adeguato del ben più blasonato baritono americano:


La "Manina" di Kollo, nonostante qualche esoticità, possiede un'affettuosità spontanea e un involo di notevole facilità. Sentite come canta bene. D'accordo, la pronuncia è davvero fantasiosa e la preparazione probabilmente limitata, ma si sente un'affinità notevole con questo tipo di repertorio. La voce è davvero ricca di armonici:


E infine eccovelo decisamente più vecchiotto, ma ancora discretamente in voce. Decisamente Kollo è ancora un gaudente nonostante gli oltre 70 anni:


Io credo che sia stato indispensabile in certe produzioni: penso che il Tristan di kleiber non sarebbe stato lo stesso senza di lui, ma so di poterne fare a meno... :D
Anche lui è stato un passaggio fondamentale nell'interpretazione wagneriana ed è entrato in alcune produzioni importantissime.
Voi cosa ne dite?
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Re: René Kollo

Messaggioda Tucidide » mer 22 giu 2011, 21:19

pbagnoli ha scritto:Io credo che sia stato indispensabile in certe produzioni: penso che il Tristan di kleiber non sarebbe stato lo stesso senza di lui, ma so di poterne fare a meno... :D
Anche lui è stato un passaggio fondamentale nell'interpretazione wagneriana ed è entrato in alcune produzioni importantissime.
Voi cosa ne dite?

Io non so se farei così facilmente a meno del Tristano di Kollo, :D anche perché ci priverebbe del disco di Kleiber, che per me è tuttora imprescindibile. Come dici, in quel contesto è necessario, non penso che si sarebbe potuto scegliere un interprete migliore, almeno all'epoca.
Secondo me è stato un grande tenore wagneriano, ingiustamente bistrattato da (certa) critica.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: René Kollo

Messaggioda pbagnoli » gio 23 giu 2011, 8:24

Tucidide ha scritto: Come dici, in quel contesto è necessario, non penso che si sarebbe potuto scegliere un interprete migliore, almeno all'epoca.
Secondo me è stato un grande tenore wagneriano, ingiustamente bistrattato da (certa) critica.

Be', Alberto, intendiamoci: alla luce di quello che era sentito prima, e di quello che poi si è sentito - almeno in parte - dopo, quello è stato un periodo davvero buio nella storia dell'interpretazione operistica, con pochi lampi di luce alcuni dei quali hanno meritatamente trovato la strada del disco.
Rimanendo a questo titolo, è stato sicuramente una grandissima intuizione proporre Isolde a Margaret Price; ma è stato ingiusto non proporla a Catarina Ligendza, colei che affrontava maggiormente questo titolo in teatro (e, tra l'altro, anche con Carlos Kleiber!).
Ma complessivamente quello non è stato un grande periodo. E, tanto per stare al topic, nemmeno sul fronte dei tenori wagneriani, di cui pure Kollo - sono d'accordo, ci mancherebbe - è stato per l'epoca uno degli esponenti più valorosi, specie se consideri che all'epoca le poche alternative erano Goldberg, Hofmann oppure Wenkoff.
Sulla definizione di "grande" ci andrei più cauto: secondo me è (stato?...) un più che onesto professionista, con una carriera tranquilla e qualche sprazzo di gloria, il massimo dei quali sprazzi è stato la registrazione del Tristan con Kleiber. Secondo me è finito lì dentro non tanto per una particolare aderenza con la poetica dell'eccentrico (forse "bipolare" sarebbe il termine più esatto, ma non vorrei sembrare particolarmente dissacrante) direttore, quanto piuttosto per la mancanza di vere alternative di pari livello. Forse - e sottolineo il "forse" - in questa parte il solo Hofmann
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Re: René Kollo

Messaggioda MatMarazzi » sab 25 giu 2011, 15:01

pbagnoli ha scritto:Sulla definizione di "grande" ci andrei più cauto: secondo me è (stato?...) un più che onesto professionista, con una carriera tranquilla e qualche sprazzo di gloria, il massimo dei quali sprazzi è stato la registrazione del Tristan con Kleiber. Secondo me è finito lì dentro non tanto per una particolare aderenza con la poetica dell'eccentrico (forse "bipolare" sarebbe il termine più esatto, ma non vorrei sembrare particolarmente dissacrante) direttore, quanto piuttosto per la mancanza di vere alternative di pari livello. Forse - e sottolineo il "forse" - in questa parte il solo Hofmann


Perfettamente d'accordo su tutto. E sottolineo il "forse" per quanto riguarda Hoffman, grandissimo in tutto, non in Tristan.
Aggiungo che è vero che negli anni 70-80 mancavano i cantanti wagneriani (sono decenni che lo ripeto: quella è stata la stagione della grande crisi operistica), ma è anche vero che non si sapevano cercare.
Salutoni e ...grazie per gli ascolti veramente strani e suggestivi.
Aggiungo questo, a cui si aggiunge una stranissima Auger...

curioso effetto sentire un'artista tanto aristocratica disperdersi nel sentimentalismo adolescente di Ciociosan.

Salutoni,
Matteo
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