Si trattava del cosiddetto "Canto Indù" eseguito da Tauber.
Nel presentare il brano avevo lamentato una certa melensaggine, un gusto dolciastro e compiaciuto.
Giustamente Tuc ha reagito in difesa del grande artista (perché è grande davvero) osservando che
Tucidide ha scritto:per me è una delle esecuzioni più serie e contenute della storia. Hai presente che cosa combina Fleta?Questo tenore è splendido, si impossessa della melodia, della linea, degli accenti, ma mantiene un equilibrio, scandisce il ritmo, non si canta addosso.
L'obiezione è giusta, se si prende Fleta (e il 90 % dei tenori che hanno inciso il brano).
Ma la rarissima incisione di questo fantastico e a me sconosciuto tenore croato (1936, quindi negli stessi anni di Tauber) mi torna comoda per spiegare cosa intendo io per "esecuzione seria e contenuta".
Qui non c'è un tenore pacioso che si fa una pera...

Almeno così pare a me.
Ecco il link; ditemi cosa ne pensate (specie Tuc)

http://www.operadisc.com/audio3.php?id=322
Peccato che di questo artista (che a me pare fantasmagorico) non riesca a sapere praticamente nulla; a parte aver cantato Andrea Chenier (



Qualcuno lo conosce?
Nei mitici archivi del Dottor Cajus si potrebbero trovare altre informazioni?

Salutoni,
Matteo