Francesco Meli

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Francesco Meli

Messaggioda Tucidide » sab 02 gen 2010, 19:07

Apro una discussione su questo tenore che sta facendo un'ottima carriera da qualche anno a questa parte, e riscuote successi notevoli, specialmente in Italia, ma non solo.
Io l'ascoltai nel Maometto II a Pesaro, e mi piacque, e nel Don Pasquale a Bologna, e non mi convinse assolutamente. Notai proprio i difetti che Milady, in altra discussione, gli trova:
Milady ha scritto:Mi ha lasciata perpessa Meli, che alternava meccanicamente alla voce spiegata mezze voci e falsetti, non proprio da manuale.
Lo avevo ascoltato di recente dal vivo e non mi aveva fatto una grande impressione, il pubblico sala lo applaudiva invece fragorosamente.
Lo stile lasciava molto a desiderare :non si possono interpretare ad es Donizetti e Verdi allo stesso modo. Bella voce, ma interprete generico : deve acquisire una salda tecnica ,che - so di dire una cosa più che ovvia, lo so - consente di conservare a lungo intatta la voce e di dare tutte le nuances specifiche di ogni personaggio.
Per ora non vedo in lui l'ombra del grande fraseggiatore . Routine, si.

Il pubblico italiano ama questo tenore, che però non soddisfa i palati "ortodossi", per via delle difficoltà in acuto, dell'emissione aperta e dei falsettini al posto delle mezzevoci. A me non sembra molto dissimile, fatte le dovute distinzioni anche di repertorio, da Carreras. Diciamo che me lo ricordano il modo di porgere (si dice così, giusto? :) ) la frase, l'emissione spiegata, l'uso strappacore dei falsettini, l'alternanza piano-forte molto effettistica ma in fin dei conti un po' semplicistica, e persino l'espressione facciale da bravo ragazzo simpatico.
La sua espressività mi sembra in fin dei conti un po' superficiale, ma certo la bellezza strepitosa dello smalto vocale e la dizione chiarissima sono pregi non da poco, e costituiscono la causa principale del successo che gli sta arridendo.
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Francesco Meli

Messaggioda Luca » sab 02 gen 2010, 22:19

A me personalmente piace e tra l'altro non capisco perché non sia stato utilizzato dalla EMI e da Pappano nel recente Requiem in luogo del vociferante Villazon (brutta copia di Carreras e di Domingo). Meli fa anche una bella figura nella Sonnambula in disco con la Dessay. Voce pulita e buona dizione, acuti facili insomma un ottimo cantante.

Saluti domenicali.
Luca.
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Re: Francesco Meli

Messaggioda Alberich » lun 04 gen 2010, 13:50

Visto in un Don Giovanni e fu splendido. Visto in una Maria Stuarda e fu pessimo. Visto in una terza opera che non ricordo e, nuovamente, fu bravissimo. Mi sa che è un cantante a rischio serate no, ma quando c'è canta veramente bene. Senza sottigliezze, ma con una voce bellissima e un coinvolgimento epidermico che in teatro si fa rispettare.
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Re: Francesco Meli

Messaggioda Milady » lun 04 gen 2010, 15:53

[/quote]
Il pubblico italiano ama questo tenore, che però non soddisfa i palati "ortodossi", per via delle difficoltà in acuto, dell'emissione aperta e dei falsettini al posto delle mezzevoci. A me non sembra molto dissimile, fatte le dovute distinzioni anche di repertorio, da Carreras. Diciamo che me lo ricordano il modo di porgere (si dice così, giusto? :) ) la frase, l'emissione spiegata, l'uso strappacore dei falsettini, l'alternanza piano-forte molto effettistica ma in fin dei conti un po' semplicistica, e persino l'espressione facciale da bravo ragazzo simpatico.
La sua espressività mi sembra in fin dei conti un po' superficiale, ma certo la bellezza strepitosa dello smalto vocale e la dizione chiarissima sono pregi non da poco, e costituiscono la causa principale del successo che gli sta arridendo.[/quote]

Tuc,
questa volta sono d'accordo con te su tutto.
A casa di un'amica , fan di Meli, ho ascoltato con calma (e a sbafo) la "Sonnambula " con la Dessay.
Forse a causa di antichi imprintings di livello stratosferico, dal vivo o in disco, questo tenore non mi ha entusiasmato né
sul piano vocale né su quello interpretativo.
E affermo questo,indipendentemente dai "trasporti" di tonalità rispetto allo spartito o all'edizione critica dell'opera, che tanto hanno fatto soffrire altri melomani di gusti sopraffini.
Penso che
ogni cantante , naturalmente nei limiti della decenza, pur di non emettere un suono sgradevole possa e debba adattare la parte alla sua voce , ci mancherebbe altro!
Ma , ripeto ancora una volta, pur rispettando chi non la pensa come me- siamo nel regno del soggettivo per antonomasia- non mi sembra che per ora ci sia la stoffa del garnde tenore.
A meno che nei tempi di va cche magre....
Lieta di ricredermi,
con simpatia
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