Se Vickers interpreta Grimes, Langridge e' Grimes. Penso che sta tutta qui la differenza tra Jon e Philip, entrambi immensi ma con il secondo che sa rendere piu' veritiero, piu' umano, più compassionevole lo splendido personaggio tratteggiato da Britten.
Anche Langridge, come Vickers, non ha una "bella voce", ma presenta molto meno défaillance di cui ci riempie il tenore canadese. E poi mi devo assolutamente ricredere sulla recitazione di Langridge, in cui lo trovavo troppo "caricato". Insomma un grandissimo e che rende molto amara la sua improvvisa morte.
Bellissimi regia e spettacolo allestiti da Tim Albery. Uno spettacolo così funzionale, in cui ogni minimo ingranaggio ha funzionato alla meraviglia, senza intoppi, coadiuvato da una direzione efficace e di ottima presa.
Piccola postilla. Il finale dell'opera di una bellezza e sconvolgente immediatezza, confesso che in questo frangente Vickers e' semplicemente inarrivabile.