Vittorio Grigolo, memorabile concerto italiano alla Scala

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Re: Vittorio Grigolo, memorabile concerto italiano alla Scal

Messaggioda DottorMalatesta » mar 15 gen 2013, 15:52

La gente è libera di scrivere, leggere e dire quel che vuole, è libera di spendere i propri soldi come meglio crede, di spostarsi fino all’altro capo del globo per una Boheme come quella descritta da Alberto o per sentire duettare Pavarotti e le Spice Girls, così come è liberissima di amare il cinepanettone e i film di Vanzina. Però che non mi si venga a dire che Vanzina è Billy Wilder!
Grigolo riprende l’ “archetipo antropologico” (!) del tenoreitaliano-canzonettaro-core-in-mano. Se l’opera viene definita da chi la fa, allora se ne deve necessariamente concludere che l’opera è un genere kitsch, ammuffito, “una cosa un po' demodé con le grandi scenografie, il soprano ciccione e il tenore amoroso”? La domanda è: Queste cose piacciono a qualcuno? A quanto pare sì. Perché vengono fatte? Aiutano a vendere di più? Forse… Ma penso che Kaufmann venda mooooooolto di più!
Perché un tenore giovane e dotato fa così? Andiamo, non mi si venga a dire che è una cosa sulla quale non vale la pena farsi qualche domanda! E' come se un'attrice del talento di Susan Sarandon accettasse il ruolo della casalinga discinta e sessualmente frustrata in un cinepanettone di Vanzina! Vi pare possibile? Mattioli in quanto esperto del fenomeno Pavarotti una qualche spiegazione se la sarà pur data…
Mi domando anche se e quali effetti abbiano questi fenomeni sul modo di recepire/pianificare/programmare l’opera (in Italia e altrove). Siamo sicuri che sia un fenomeno assolutamente innocuo? E’ l’italianissimo prodotto di un paese conosciuto nel mondo solo come “Italia-Berlusconi-Mafia-Pizza-Mandolino-Pavarotti (e ora Grigolo o Bocelli) e nulla più? O non piuttosto un’espressione di superficialità, pressapochismo, volgarità, improvvisazione? Forse anche grazie a questi "fenomeni" i nostri beneamati teatri d'opera sono diventati gerontocomi in libera uscita...
Ciao,
DM

P.S.: Alberto, la piccola Miriam si è davvero moooolto rattristata :cry: venendo a sapere quanto male si comportino le tue gattone!!!
Bau! ;-)
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
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Re: Vittorio Grigolo, memorabile concerto italiano alla Scal

Messaggioda perseo_ » mer 23 gen 2013, 15:41

[youtube][/youtube]
Maugham ha scritto:
vivelaboheme ha scritto:Strepitoso show, chiamarlo concerto è riduttivo, anche se il termine concerto è stato usato,



:shock: :shock: :shock: :shock:
urca!
Grazie della cronaca.
Quello che racconti tu mi sembra un altro tenore da quello, generico e piacione (e con vistosi problemi di solfeggio), che si adattava lo spartito del Faust a Londra e del Duca alla Scala. Un po' meno Rodolfo e Romèo.
Si vede che ha messo la testa a posto.
Grazie ancora della testimonianza.
WSM



esatto, se apri la bocca non puoi chiudere orecchie ed occhi... completamente fuori!! : Fuck You :
http://youtu.be/SBCxQUZAkgE
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Re: Vittorio Grigolo, memorabile concerto italiano alla Scal

Messaggioda Maugham » mer 23 gen 2013, 19:26

perseo_ ha scritto:[youtube][/youtube]
Maugham ha scritto:
vivelaboheme ha scritto:Strepitoso show, chiamarlo concerto è riduttivo, anche se il termine concerto è stato usato,



:shock: :shock: :shock: :shock:
urca!
Grazie della cronaca.
Quello che racconti tu mi sembra un altro tenore da quello, generico e piacione (e con vistosi problemi di solfeggio), che si adattava lo spartito del Faust a Londra e del Duca alla Scala. Un po' meno Rodolfo e Romèo.
Si vede che ha messo la testa a posto.
Grazie ancora della testimonianza.
WSM



esatto, se apri la bocca non puoi chiudere orecchie ed occhi... completamente fuori!! : Fuck You :
http://youtu.be/SBCxQUZAkgE



Esempio perfetto.
Si inventa le ritmiche, il tempo è a fisarmonica, le note durano quanto pare a lui, qui accorcia, qui ci mette un punto, qui accellera, qui accenna invece di cantare, l'accento è a metà strada tra il cantante confidenziale e il tenore scavalcamontagne...
Il problema è che queste cose Grigolo le fa anche in scena e non solo all'Arena in una sera di caciara.
WSM
Mae West: We're intellectual opposites.
Ivan: What do you mean?
Mae West: I'm intellectual and you are the opposite.
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