Carmina Burana

sinfonia, cameristica e altri generi di musica non teatrale.

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Carmina Burana

Messaggioda VGobbi » sab 22 nov 2014, 22:12

Di questo immenso capolavoro di Orff, famosissimo per il brano corale "O fortuna", quale edizione discografica prediligete o consigliate vivamente di prenderne ascolto?
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Carmina Burana

Messaggioda pbagnoli » sab 22 nov 2014, 23:09

Personalmente non ne ho nemmeno una...
Mi spiace.
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Re: Carmina Burana

Messaggioda DocFlipperino » sab 22 nov 2014, 23:14

Io consiglio un super classico.
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Re: Carmina Burana

Messaggioda teo.emme » sab 22 nov 2014, 23:43

Ne ho molte edizioni: Orff é un grandissimo musicista e varrebbe la pena conoscere gli altri suoi lavori (in particolare Antigone, Oedipus, le trascrizioni monteverdiane e Prometheus), nonché la sua biografia così da non cadere nelle falsità di chi lo rappresenta come il compositore ufficiale di Hitler o nelle stron.zate che scrive Baricco sui Carmina Burana (consiglio lo splendido e completissimo volume di Alberto Fassone "Carl Orff" ed. LIM). Qualche consiglio:
- Kegel (insieme ai Catulli Carmina e Il trionfo di Afrodite): è uno dei miei direttori preferiti e qui è splendido
- Ozawa con la Boston: un classico, perfetta!
- due italiani: il giovane Muti con la Philarmonia e Chailly in una delle sue migliori incisioni
- la recente incisione di van Immerseel con i suoi complessi Anima Eterna di Bruges: STREPITOSA
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Re: Carmina Burana

Messaggioda VGobbi » dom 23 nov 2014, 0:14

pbagnoli ha scritto:Personalmente non ne ho nemmeno una...
Mi spiace.
Passo a chi ne sa più di me

Ma perché non l'hai mai ascoltato, perché non ti piace o che altro?

DocFlipperino ha scritto:Io consiglio un super classico.
Jochum - Janovitz, Stolze, Dfd

Hai ragione Flipperino, questa è un classico ed è davvero splendida (e poi ho un'insana passione per Stolze).

Come sempre teo.emme, quando si toccano argomenti in campo non operistico, è prodigo di ricchissimi consigli. Su Spotify le ho scaricate tutte. Ti saprò dire.

Nel frattempo mi sono innamorato alla follia di questa edizione, convinto di trovare menzione tra le vostre proposte :

- Harding con il trio Petibon/Hans-Werner Bunz/Gerharer.

Voi cosa ne pensate?
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Re: Carmina Burana

Messaggioda DocFlipperino » dom 23 nov 2014, 0:38

teo.emme ha scritto:così da non cadere nelle falsità di chi lo rappresenta come il compositore ufficiale di Hitler o nelle stron.zate che scrive Baricco sui Carmina Burana
straquoto!!!!

teo.emme ha scritto: Ozawa con la Boston: un classico, perfetta!

grazie teo per aver ricordato questa splendida edizione. in tutto nettamente superiore a quella con i berliner.
i bostonians - non certo avari di registrazioni superbe - qui sono assolutamente inarrivabili
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Re: Carmina Burana

Messaggioda DottorMalatesta » dom 23 nov 2014, 12:20

La mia primaa edizione discografica (ero un ragazzino) è stata quella diretta da Robert Shaw, con l'Atlanta Symphony Orchestra. La claassica edizione con effetto imprinting. Sono molti anni che non la ascolto quindi non saprei dare un giudizio...
In CD ho anche il classicissimo disco di Jochum, quello di Muti e poi basta.
Grazie a tutti dei preziosi consigli (sono piuttosto incuriosito da Ozawa, direttore che considero stepitoso, e da Harding).
Ho avuto modo di ascoltare dal vivo i Carmina Burana in più occasioni (tra l'altro tra i tenori Bruce Ford e Matteuzzi). E' una composizione sicuramente intrigante, anche perché piuttosto sui generis. Mi sembra infatti piuttosto difficile ricondurre i Carmina Burana alla musica del periodo (ma di sicuro teo.emme ci saprà illuminare).
Conosco poco o nulla del rapporto Orff-Nazismo. Certo che ascoltando i Carmina Burana la mente va più all'eleganza raffinata e stilizzata dei film della Riefensthal che alle architetture fascistoidi di Speer o alle statue di Breker. Ed è altrettanto certo che è meglio tenersi lontano dai baricchismi. :mrgreen:

Buona domenica!

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Re: Carmina Burana

Messaggioda teo.emme » dom 23 nov 2014, 17:19

Le scemenze scritte da Baricco sono le solite accuse di nazismo - addirittura irridendo chi, secondo lui, "si arrampica sugli specchi per spiegare che Orff non era nazista" (eh già...stupido costui che ha studiato, mentre Baricco parla per scienza infusa e divine illuminazioni) - le tirate sui decibel e i colpi di timpano, gli "arditi" paragoni coi cori da stadio (secondo Baricco più belli e onesti) e la perla per cui "magari Orff non era nazista, ma se uno nel '36 in Germania concepisce e realizza un progetto del genere come bisogna chiamarlo?" Oltre ad essere un pessimo scrittore è pure un ignorante e un presuntuoso.
Comunque per molti anni ad Orff - morto nell'82 - fu rivolta l'accusa di essere stato cripto nazista e compiacente al regime. E' la solita accusa che viene rivolta, dagli ignoranti come Baricco, a chi, nella tragedia della II guerra mondiale restò in Germania: anche Strauss e Furtwaengler subirono la stessa sorte. Non importa - agli idioti del "politicamente corretto" - che Orff non ebbe alcun incarico ufficiale nel Reich, che, anzi, si dimise da direttore di una prestigiosa associazione musicale di Monaco all'indomani dell'ascesa al potere di Hitler, che i suoi Carmina Burana furono aspramente criticati e raramente eseguiti, che la sua scuola musicale passò seri guai perchè nell'insegnare ai ragazzini usava il flauto dolce (strumento considerato giudaico e bolscevico)... Tutto questo non importa al Baricco di turno che "sentenzia": Orff era un nazista, punto. Altri capi d'accusa: aver fatto partecipatare alle Olimpiadi del '36 la sua scuola (ma lui non contribuì con nessuna composizione, come invece fece Strauss) e l'aver scritto nuove musiche di scena per il Sogno d'una notte di mezza estate per sostituire quelle proibite di Mendelssohn. Orff come molti altri, credeva nella superiorità dell'arte e nel dover dell'artista di preservare la bellezza e la civiltà anche nella tragedia o nei regimi totalitari: come Furtwaengler era un tedesco e amava la sua terra rifiutandosi di confondere il nazionalsocialismo con la cultura tedesca o col popolo tedesco.
La musica di Orff si fonda sul recupero del linguaggio arcaico che sta alla base della civiltà europea, nelle sue diverse anime (eredità classica, medioevo germanico, rinascimento), rifiutando sì certe contaminazioni o certi stilemi che invece altri suoi colleghi approfondirono (si pensi a Schoenberg, Berg etc..) così come l'eredità romantica e tardo romantica impersonata da Strauss (le sue opere pseudo "romantiche", Der Mond e Die Kluge, infatti, si rifanno ad un mondo fiabesco preromantico e simbolico). Proprio il recupero dell'antica polifonia e delle forme musicali arcaiche aprirà la strada a Henze, Rihm e Reimann. Certamente Orff si inserisce nel ricco mondo musicle del '900 tedesco e sicuramente il ricondursi alle tradizioni medievali germaniche, ai clerici vagantes, all'antica goliardia, al gotico e ad una religiosità epicurea, lo portano in quelle correnti novecentesche che possiamo definire come la reazione alla neue musik (intesa come ricerca di linguaggi alternativi alla tonalità o) e che fondevano tradizione e irrazionale. Anche Pfitzner può essere ricondotto alla stessa categoria (e pure la sua musica è giudicata dai soliti "sapientoni" come roba da nazisti...). Non vi è nulla di "barbarico" o di "primitivo" - come spesso si legge - nel linguaggio di Orff, nè alcuna contaminazione con la musica "bassa", si tratta, piuttosto, di un'operazione culturale ed intellettuale che intende porgere l'antico recuperandone l'attualità linguistica reinventandone lo stile secondo una complessa valutazione filosofica che riporta all'"anima" di quella musica. Certo ci si può fermare ai decibel e ai colpi di timpano o al "latinorum" d'accatto (in realtà si tratta di latino medievale, sul quale Orff fece ricerche filologiche), come fa Baricco (e molti altri), ma con un minimo di approfondimento si comprende il senso metastorico e, quasi, metafisico di quest'opera.
Comunque anche su Speer vi sarebbe molto da dire.
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Re: Carmina Burana

Messaggioda vivelaboheme1 » lun 24 nov 2014, 23:18

Andate su youtube. Chiamate Carmina Burana Fruhbeck de Burgos Copenaghen. Vi appare, live, Fruhbeck vecchio, probabilmente tumorato, tutto una ruga un po' seduto un po' in piedi ma con gesto implacabile e sguardi da Satana a orchestra e coro reali danesi più solisti ipnotizzati dal direttore. Una versione appunto ipnotica, ritmo sacrale da rito pagano, un Sacre studentesco di demoni. L'Abbas, la taverna, l'inenarrabile rallentatissimo poi frenetico Oh oh oh Totus Floreo, le danze quasi oniriche. Sapevo che ne era stato interprete storico già tanti anni fa, ma qui siamo oltre qualunque altra esecuzione, reggono forse solo l'eleganza di Jochum e il gelo da vera Gestapo (senza luogo comune alla Baricco, ma da vera paura) di Thielemann. Ma qui siamo oltre: Fruhbeck de Burgos è totale adesione idiomatica e concettuale ai Carmina.

scoperto in questi giorni di ospedale forzato, lo riascolterò più volte a pezzi, ve lo straconsiglio
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Re: Carmina Burana

Messaggioda VGobbi » mar 25 nov 2014, 0:09

Interessantissima la tua disamina, teo.emme, sui presunti legami di Orff con il nazismo. Piuttosto non capisco perché gli storici abbiano raccontato frottole.

Tra le edizioni proposte, mi sono riascoltato Jochum che rimane una sicurezza. Sono rimasto invece basito dalla forza tellurica espressa da Van Immerseel, direttore a me totalmente sconosciuto. Davvero una delle migliori edizioni, sicuramente da podio insieme a quella di Harding e Jochum.

M'incuriosisce moltissimo quella di Thielemann consigliata dal Vizza.
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Re: Carmina Burana

Messaggioda vivelaboheme1 » mar 25 nov 2014, 9:03

Thielemann ... avete in mente i faccioni di pietra dell'Isola di Pasqua? Ecco, è un po' come fossero cantati da loro. Un suono arcaico, di pietra, e un senso di immobilità come fossero cristallizzati nel tempo. Forse è Germania nella sua essenza, forse altro. Un canto al di là del tempo-
Visione originalissima.

Ma se volete qualcosa di più immediato e ugualmente splendido nella idiomaticità e nella fantasia, datemi retta sul quell'ultimo Fruhbeck di youtube. Un testamento di uno che li ha eseguiti per una vita

marco vizzardelli
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Re: Carmina Burana

Messaggioda teo.emme » mar 25 nov 2014, 12:10

vivelaboheme1 ha scritto:Thielemann ...

Proverò ad ascoltarlo: con Thielemann ho un rapporto alterno...tanto è poco interessante quando si presenta come l'erede di Furtwaengler, così è, invece, straordinario quando abbandona i panni dell'epigono (il suo Brahms con Pollini, ad esempio).
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Re: Carmina Burana

Messaggioda DocFlipperino » mar 25 nov 2014, 16:18

vivelaboheme1 ha scritto:Thielemann ... avete in mente i faccioni di pietra dell'Isola di Pasqua? Ecco, è un po' come fossero cantati da loro. Un suono arcaico, di pietra, e un senso di immobilità come fossero cristallizzati nel tempo.


ascoltata ora. direi che la descrizione è assolutamente perfetta! una visione particolare, forse non immediata, ma che riascoltata a lungo ti entra dentro come qualcosa di epidermico.
assolutamente da conoscere. grazie

m
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Re: Carmina Burana

Messaggioda teo.emme » mar 25 nov 2014, 16:22

VGobbi ha scritto:Sono rimasto invece basito dalla forza tellurica espressa da Van Immerseel, direttore a me totalmente sconosciuto.

Van Immerseel è un bravissimo musicista fiammingo, direttore d'orchestra, clavicembalista e fortepianista (noncé collezionista di antichi pianoforti e cembali). Ha fondato l'Anima Eterna Brugge, gruppo che sarebbe riduttivo definire "specializzato" avendo un repertorio molto vasto, da Mozart a Orff, passando per Beethoven, Schubert, Liszt e Rimsly-Korsakov. Il punto di partenza è sempre lo studio filologico del testo, ma senza ridurre l'esperienza musicale in un saggio accademico (rischio che si corre con molte compagini barocchiste). Colpisce la musicalità e la bellezza del suono, la ricchezza delle dinamiche e la serietà dell'approccio. Ti consiglio almeno l'integrale sinfonica beethoveniana e quella schubertiana (due delle migliori delle rispettive discografie), ma anche la splendida incisione di una Sherazade di Rimsky-Korsakov diversa da tutte le altre.
I recentissimi Carmina Burana sono effettivamente "tellurici", anzi direi "materici"...questo perché Immerseel è tornato alla partitura originale recuperando l'organico espressamente previsto dall'autore: solitamente i Carmina Burana vengono eseguiti da una grande orchestra sinfonica a pieni ranghi e stracolma di archi (asse portante dell'orchestra moderna), Orff, invece, aveva prefisto un'organico ridotto per quanto riguarda gli archi e una prevalente presenza di percussioni. Immerseel rispetta l'equilibrio originale e l'effetto è straordinario.
Ultima modifica di teo.emme il mar 25 nov 2014, 19:18, modificato 1 volta in totale.
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Re: Carmina Burana

Messaggioda VGobbi » mar 25 nov 2014, 19:15

Ne terrò conto teo.emme e ringrazio pure il Vizza per la segnalazione su De Burgos.
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