Guillaume Tell (Rossini)

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Guillaume Tell (Rossini)

Messaggioda MatMarazzi » mer 28 nov 2007, 0:10

GUGLIELMO TELL - ROMA, PARCO DELLA MUSICA (Pappano)

è stato uno spettacolo coinvolgentissimo, grazie alla direzione non originale, ma molto, molto bella di Pappano.

L'impronta ideale a me pare quella che Muti ha da tempo imposto a questo repertorio: grandiosità un tantino autoreferenziale, cura maniacale del dettaglio sonoro e dell'equilibrio orchestrale, tempi speditissimi ma anche fraseggi larghi e assaporati, un culto "canoviano" del bel suono abilmente condito di struggimenti sentimentali e slanci poderosi.
Niente di nuovo, apparentemente, sotto il sole, nessuna rivelazione sulle più intime e moderne tensioni occulte dell'opera, ma - in compenso - una gran bella serata, di musica appagante e di frastornante splendore.

Sinceramente mi eccito di più quando sento Pappano dirigere la Lady macbeth di Mszensk o la Salome o il Gianni Schicchi. Ma tant'è...

Il cast (come in tutte le epoche e in tutte le latitudini in cui sia stato allestito il Tell) è avaro di grandi soddisfazioni.
Eppure questa è un'opera in cui raggiungere la sufficienza è già un pregio.
E qui la sufficienza è stata raggiunta, quasi da tutti.

Detto questo, Pertusi canterà anche bene, ne convengo, ma a me fa sempre sorridere...
Quel suo accumulare effetti su effetti, quel blaterarsi addosso, quel sottolineare ogni parola, ogni frase con piglio pretestuoso e pompa guittesca (e nessunissimo risultato convincente) mi ricorda tanto il personaggio di Bottom nel Sogno di Shakespeare, quando recita la parte di Piramo! :)

Molto meglio il giovane Osborne, più sobrio e convincente: ma la voce (estesa e brillante) manca di guizzo, perentorietà, vero virtuosismo.
Spesso accenna e le mezzevoci sono un po' pasticciate.
Il secondo atto l'ha visto praticamente assente.
Nel quarto ha suscitato tumulti di folla con la cabaletta: che bello essere italiani! :) dai, sveglia! che c'è il tenore incavolato che lancia gli acuti! :)

La Ansellmh è un grosso errore di distribuzione.
Non canta male, ma ha voce piccola e, nel tentativo di spingerla fuori, la fa diventare stridente.
In più non è una gran virtuosa e manca di carisma.
Sta a galla solo perché ha un bel gusto ed è un'ottima professionista, ma oggi per questo ruolo si potrebbe trovare di meglio.

Tutti però (tranne l'interprete di Melchtal) hanno fatto il loro dovere.
E nel complesso mi è sembrato un Pappano-show particolarmente coinvolgente.

Ah... stavo per scordare.
La Santa Cecilia si conferma la compagine migliore che ci sia in Italia, almeno a mio gusto. Assolutamente strepitosi coro e orchestra...
E tuttavia... che impressione malinconica fanno tutti quegli scrocchi dei corni! :(

Nessun altro c'era?

Salutoni
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Messaggioda teo.emme » mer 28 nov 2007, 1:14

Opera immensa il Guglielmo Tell. Di questa esecuzione romana ho letto tanti di quegli elogi da sfiorare il parossismo! Ti dirò che questo eccesso di lodi mi ha molto insospettito e credo, invece, che la tua impressione sia assai più veritiera ed obbiettiva. Che dire..mi fido più di te che di fonti ufficiali o para ufficiali (ma comunque dovrebbe esserci a giorni una diretta radio credo).

Ho letto però di molti tagli (a dispetto di quello che scrive Isotta che parla di opera integralissima, boh..ma forse non si prende la briga di verificare mai i suoi assunti che Iddio in persona gli rivela nei suoi sonno agitati), e questo è per me motivo di scandalo.

Innanzitutto perchè non ha senso presentare un Tell tagliato: lo si esegue una volta ogni 10 anni, almeno in quell'occasione non ci si potrebbe sforzare?

E poi perchè i tagli erano davvero molti: ho letto le durate, e a occhio e croce sono stati tagliati una 40ina di minuti. Innanzitutto i ballabili del III atto, credo pure il coro. Poi il coro successivo al Passo a sei, moltissimi da capo e riprese, un intero terzetto (credo al IV atto) molte code orchestrali sia nei numeri singoli che nei finali d'atto. Tutto questo non depone a favore di Pappano, anzi...ne ridimensiona per me, il valore, e soprattutto, rovina la serata.

Che ne pensi?

Ps: in cd, di Tell integrali - parlo di incisioni ufficiali - penso ve ne siano solo 2. Chailly/DECCA, il mio preferito in assoluto e Gardelli/EMI, l'unico in francese. Quello di Muti, invece, presenta alcuni tagli nei recitativi (stranamente..vista la passione di Muti per l'integralità assoluta) e poi nel III commette un inspiegabile arbitrio: trasforma un duetto Matilde/Arnoldo in aria solistica... Questa scelta (insieme a quella di riscrivere il libretto) non l'ho mai nè capita nè condivisa (nè condivido i presupposti pseudo filologici di tale operazione), ma tant'è... per il resto comunque è completa.
teo.emme
 

Messaggioda PQYD » mer 28 nov 2007, 1:32

teo.emme ha scritto:Innanzitutto perchè non ha senso presentare un Tell tagliato: lo si esegue una volta ogni 10 anni, almeno in quell'occasione non ci si potrebbe sforzare?

E poi perchè i tagli erano davvero molti: ho letto le durate, e a occhio e croce sono stati tagliati una 40ina di minuti. Innanzitutto i ballabili del III atto, credo pure il coro. Poi il coro successivo al Passo a sei, moltissimi da capo e riprese, un intero terzetto (credo al IV atto) molte code orchestrali sia nei numeri singoli che nei finali d'atto. Tutto questo non depone a favore di Pappano, anzi...ne ridimensiona per me, il valore, e soprattutto, rovina la serata.


Sì, il taglio dei da capo e del balletto è stato censurabile. Ma non più dell'attitudine di Pappano a ridurre Rossini a pretesto per farci sentire che bel suono pulito (con eccezioni 8) ) ha la sua orchestra. :wink:

Il taglio del terzetto Jemmy-Mathilde-Hedwige credo sia stato praticato fin dalla prima esecuzione...
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Messaggioda ElaineMarley » mer 28 nov 2007, 3:20

teo.emme ha scritto:Opera immensa il Guglielmo Tell. Di questa esecuzione romana ho letto tanti di quegli elogi da sfiorare il parossismo! Ti dirò che questo eccesso di lodi mi ha molto insospettito e credo, invece, che la tua impressione sia assai più veritiera ed obbiettiva. Che dire..mi fido più di te che di fonti ufficiali o para ufficiali (ma comunque dovrebbe esserci a giorni una diretta radio credo).


Sì, domani sera...o stasera? Insomma mercoledì 28 lo trasmetteranno in diretta su Radio 3
http://www.radio.rai.it/radio3/view.cfm?Q_EV_ID=233002
Mi sembra che non si possa ascoltare via internet...oppure sì? Boh, me lo faccio registrare da mamma' perché ormai sono curiosa di sentirlo...(grazie per il commento!!!)
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Messaggioda beckmesser » mer 28 nov 2007, 10:36

MatMarazzi ha scritto:Nessun altro c'era?

Salutoni
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Sabato c’ero anch’io, e devo dire che mi ritrovo abbastanza in quello che hai scritto. Premesso che è stata in generale una gran buona esecuzione, confesso che mi aspettavo di più. La delusione maggiore è stata appunto Pappano, che ha diretto bene, anche molto bene, ma che ha confermato i dubbi che ho avuto tutte le volte che lo ho sentito, in opera o in concerto: è un direttore che ha il dono di rendere tutto molto comprensibile, tutto molto semplice, cosa che di per sé non è necessariamente un male, ma che spesso sfiora molto da vicino il superficiale. Bastava già sentire il solo iniziale dei violoncelli, così fine a se stesso, tutto mezzoforte, con quella cantabilità un filo ostentata, quel gioco di rubati molto evidente, e ripensare poi alla levigata austerità con cui i violoncelli di Muti iniziavano un discorso che fin dall’inizio si percepiva come base di un edificio che mattone dopo mattone, frase dopo frase, ritornello (anche il più banale) dopo ritornello avrebbe portato a quell’incredibile finale, che invece con Pappano suonava di grande effetto ma, ancora una volta, un poco tirato via… Non ho percepito nessun filo conduttore: una sfilza di momenti belli, a tratti bellissimi, ma cosa sia il Tell per Pappano non l’ho capito. E poi i tagli: il primo atto era sfigurato, anche perché se dal primo atto del Tell si toglie buona parte dei momenti celebrativi, resta veramente poco. E posso far finta di capire che, non avendo ballerini, si tolgano i balletti: ma, ancora una volta, li si tolga del tutto. Il moncherino cui era ridotto il passo a sei, eseguito solo per far sentire il bel temino iniziale, grida vendetta.

Quanto al cast, non sono d’accordo su Pertusi, sul quale anch’io ho spesso perplessità, ma che di un personaggio come Tell mi è sembrato cogliere bene quel senso di rocciosa umanità che ne è la base. Osborne canta bene (e, di fronte a uno che esce così bene da una parte del genere, mi tolgo a prescindere il cappello): certo è che nei primi due atti si è mantenuto prudente in modo quasi spudorato, e quanto al fraseggio, mi viene in mente chi accusava Merritt di piattezza… La Ansellem con Matilde non c’entra nulla, e gli altri facevano il loro dovere.

In conclusione, mi è sembrata un’ottima serata, a cui però è mancato quel qualcosa che trasforma un’ottima serata in un evento (che poteva esserci), e mi sembra che in questo la responsabilità maggiore sia di Pappano.
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Messaggioda marco » mer 28 nov 2007, 12:22

ho assistito anch'io a questa esecuzione del Tell lunedì scorso e il mio parere è totalmente positivo
anzitutto Pappano e i suoi eccellenti complessi, splendida la sinfonia, direzione sempre pulsante vitale, anche grande accompagnatore nel canto, cantanti liberi di sfoggiare le loro qualità e sempre ben sostenuti;
quando tempo fa facevo appunti a Palumbo a proposito dei Vespri genovesi, mi riferivo proprio a ciò che ho sentito da Pappano l'altra sera: in un'opera di impianto simile piena di cori e pezzi d'insieme c'è bisogno di grande vitalità e Pappano l'ha assicurata

complessivamente grande cast: ero sicuro che a Matteo Pertusi non piacesse, per me invece è un grande, voce non imponente, quindi è chiaro che non sarà un capopopolo che si impone per potenza vocale ma lavorando sull'accento riesce a conquistarsi una sua autorevolezza, e poi la bellezza della voce, il canto sempre timbrato, il legato, l'accento sempre vario espressivo, ma sempre dentro la musica fanno il resto
sulla Amsellem sono abbastanza d'accordo: è un soprano da opera lyrique francese che può emergere anche in opere pucciniane o in Traviata, ma che in un ruolo come Mathilde può prestare il fianco a riserve, soprattutto in certi passi del duetto del secondo atto e nell'assolo del terzo, ancora legati ad una scrittura prettamente belcantista, mentre era ottima in Selva opaca
parti di fianco eccellenti ( a parte l'interprete di Leuthold) anche per il livello dei nomi presentati (Polverelli,Espoosito, Dehn)
per finire la sorpresa dei due tenori: Osborn dalla sicurezza disarmante (Matteo sei sicuro che l'esecuzione dell'aria del 4 atto non potesse suscitare entusiasmi anche a Londra o Parigi :?: )
e il giovane Abelo dalla voce più bella del collega e con una sfrontatezza nei due DO da ricordare il grande Kraus, proprio per la meccanica del passaggio (certo la parte è troppo breve, ma se son rose...)
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Messaggioda Belcantismo » mer 28 nov 2007, 13:50

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Ultima modifica di Belcantismo il mer 22 set 2010, 14:20, modificato 1 volta in totale.
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Messaggioda teo.emme » mer 28 nov 2007, 14:14

PQYD ha scritto: Il taglio del terzetto Jemmy-Mathilde-Hedwige credo sia stato praticato fin dalla prima esecuzione...


Beh, quel terzetto è di una complessità incredibile, oltre che splendido..basta un piccolo errore, un'entrata fuori tempo e crollerebbe tutto... Non ho sentito l'esecuzione (lo farò per radio e finalmente potrò esprimermi nel merito), ma credo che neppure la migliore interpretazione possibile, debba giustificare tali tagli.

La giustificazione del taglio dei balletti per l'assenza dei ballerini è semplicemente una scempiaggine, degna del pressapochismo che impera in Italia. Un balletto è prima di tutto musica.
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Messaggioda pbagnoli » mer 28 nov 2007, 17:00

teo.emme ha scritto:
PQYD ha scritto: La giustificazione del taglio dei balletti per l'assenza dei ballerini è semplicemente una scempiaggine, degna del pressapochismo che impera in Italia. Un balletto è prima di tutto musica.

Hai ragione.
Ma se mancano i ballerini, cosa fai sul palcoscenico intanto che l'orchestra suona i ballabili?
Ti gratti le biglie?
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Messaggioda VGobbi » mer 28 nov 2007, 17:31

pbagnoli ha scritto:Ma se mancano i ballerini, cosa fai sul palcoscenico intanto che l'orchestra suona i ballabili?
Ti gratti le biglie?

Non riesco a credere cosa sentono le mie orecchie!!! :shock: :lol:
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Messaggioda pbagnoli » mer 28 nov 2007, 18:33

Belcantismo ha scritto: Oddio, ci sarebbero anche musiche da balletto che hanno la forza di vivere di vita propria, finanche senza il balletto.
Sono disposto ad ammettere che non sono moltissime, ma aggiungo che non sono neanche tanto poche... :)

Certo.
Anche le sinfonie di Mahler vivono di vita propria senza rappresentazione scenica, ma stiamo parlando di musica che necessita di una rappresentazione teatrale e che - putacaso - viene suonata nel corso di un'opera lirica!
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Messaggioda teo.emme » mer 28 nov 2007, 19:58

D'accordo, ma a questo punto non si eseguano più nemmeno le tante suites di balletti russi, da Chaikovsky a Stravinsky! Sono tutte musiche nate per dei movimenti. Se pare assurdo eseguire i 3 ballabili del Tell (15 minuti in tutto, non 2 ore...e messi in punti diversi della partitura, quindi tollerabilissimi) allora assurdo sia pure eseguire L'Uccello di Fuoco o La Sagra della Primavera o le suites da Romeo e Giulietta.... Se poi si vogliono mettere i puntini sulle "I" allora non ha neppure senso un'opera in "forma di concerto, non credi? Non ti sembra che una musica da balletto eseguita in sede di concerto senza ballerini non sia più assurda di un recitativo dove l'azione è costituita dal prendere una balestra, mirare una mela sul capo del figlioletto (che in concerto appare essere invece un'elegante signora) e centrarla con la freccia, mentre quello a cui assistiamo è una schiera di signori in smoking che voltano le pagine su di un leggio????? La questione di fondo però è diversa, il Guglielmo Tell non si esegue ogni anno, neppure ogni 5..magari passeranno 10 anni prima di riascoltarlo. Ovvio quindi, che ogni sua esecuzione diviene "evento". Non sarebbe opportuno quindi che esso fosse eseguito integralmente? :wink:
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Messaggioda PQYD » mer 28 nov 2007, 20:59

pbagnoli ha scritto:
teo.emme ha scritto:La giustificazione del taglio dei balletti per l'assenza dei ballerini è semplicemente una scempiaggine, degna del pressapochismo che impera in Italia. Un balletto è prima di tutto musica.

Hai ragione.
Ma se mancano i ballerini, cosa fai sul palcoscenico intanto che l'orchestra suona i ballabili?
Ti gratti le biglie?


Esattamente quello che hanno fatto durante i ballabili del primo atto... si sta seduti e si ascolta. 8)
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Messaggioda PQYD » mer 28 nov 2007, 21:00

teo.emme ha scritto:
PQYD ha scritto: Il taglio del terzetto Jemmy-Mathilde-Hedwige credo sia stato praticato fin dalla prima esecuzione...


Beh, quel terzetto è di una complessità incredibile, oltre che splendido..basta un piccolo errore, un'entrata fuori tempo e crollerebbe tutto... Non ho sentito l'esecuzione (lo farò per radio e finalmente potrò esprimermi nel merito), ma credo che neppure la migliore interpretazione possibile, debba giustificare tali tagli.


Tanto più che la Amsellem non mi sembrava in grado di cantare nulla di più oltre a quello che ha fatto... manco un recitativo... figuriamoci un trio :?
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Messaggioda pbagnoli » mer 28 nov 2007, 21:47

teo.emme ha scritto: Non sarebbe opportuno quindi che esso fosse eseguito integralmente? :wink:

Non a tutti i costi, secondo me.
Cioè: in astratto hai ragione tu.
In pratica, fai quello che puoi con ciò che hai fra le mani.

E qui si aprirebbe un capitolo interminabile sulla liceità o meno di tagli ed affini, ma non voglio affrontare qui questo argomento che, peraltro, abbiamo già parzialmente sviscerato.
La mia opinione è:
- se devi fare un lavoro, cerca di farlo bene con gli interpreti migliori
- se non hai gli interpreti migliori, cerca comunque di fare il meglio possibile senza metterli in difficoltà; risparmiagli magari una cabaletta o una seconda strofa, ma da quello che rimane tira fuori il massimo
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