La Forza del Destino (Verdi)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda walpurgys » sab 01 dic 2007, 12:45

Reduce dalla Forza a Firenze di ieri sera:

Regia inesistente per la serie ''Fai tu, basta che segui il libretto!''.
Joel sa più o meno muovere le masse e far entrare in scena i cantanti e stop.
Bruttarelli i costumi della Squarciapino, mentre essenziali, cupe, decorative e funzionali le luci e le scenografie (bravo Frigerio); ho trovato suggestive sia le proiezioni di cieli cupi, nuvolosi ventosi e cangianti che dipingevano bene lo stato d'animo dei personaggi (i toni del blu e dell'azzurro, del giallo e dell'arancio), sia le scene nette, precise e rocciose, screpolate e minacciose che riassumevano la pesantezza di questo destino avverso e deciso sotto cui tutti vengono schiacciati (di bell'impatto l'ultima scena con questa gabbia sospesa tra rocce come a voler rappresentare la prigione che la stessa Leonora si è voluamente costruita ed autoinflitta, che la isola dal mondo e dai personaggi e che farà penetrare solo suo fratello come nemesi e morte liberatrice a lungo invocata...una sorta di ''suicidio'' a lungo atteso che lei stessa non ha il coraggio di compiere).

Assolutamente coerente e sfumatissima la direzione di Metha che dona alla vicenda un respiro lento, analitico e funereo, ma tesissimo e coinvolgente (un pò pesante il 3 atto, ma controllato perfettamente...e riesce nell'impresa di far digerire il quadro finale).

Tremendi Guelfi e la Gertseva.
Lui è grifagno e sugheroso, chiarissimo ed interpreta il personaggio in stile Strega con mela avvelenata nel panciotto, diventando noioso e insostenibile.
Lei intubata, patata in gola, incerta negli acuti, parla uno strano idioma e respira quando capita...e la ritroveremo in Carmen...
Ottimo de Simone che legge Melitone giustamente in chiave Rossiniana sfruttando la dizione perfetta e la voce chiara, ma sfumata al servizio di una personalità complessa, attenta e paciosa, ma mai volgare o macchiettistica.
Bravissimo Scandiuzzi autorevole e poderoso Guardiano, commovente e deciso nel dialogo con Leonora e al 3 atto, potendo contare sulla sua voce scura, vibrante e potente.
Buona la prova di dal Monte come Calatrava, dalla pastosa e sonra voce di basso (anche se a volte fissa).
Giordani ha bella voce, accento un pò verista e drammaticissimo con tanti singulti (anche se la parte purtroppo lo permette essendo lamentosissima) inizia in sordina con una emissione piccola, ma si riprende al 3 e 4 atto senza risparmio anche se l'acuto è un pò nasale o sforzato, ma comunque una bella prova.
La Urmana l'ho trovata ottima!
Certo si dirà che è un mezzosoprano, che l'acuto è stridente, che a volte è compassata e bla bla, ma ha dizione precisa e puntuale, timbro scuro e personalissimo (secondo me ricorda un pò la Marton), interpretazione e fraseggio drammatici, eleganti, commoventi e rabbiosi, le arie sono rese benissimo e con la giusta partecipazione emotiva (il 4 atto bellissimo, ma ugualmente brava sia nel 1 che nel dialogo con il Guardiano).

Bravissimi i comprimari tutti!

PS.

Confesso che la Forza per quanto sia bellissima non è tra le opere Verdiane che preferisco complici scene e personaggi che sinceramente taglierei perchè un tantinello inutili...(non nego invece il fascino della strampalata drammaturgia)
1) Parte dell'intervento del coro alla fine del 2 atto (troppo lungo).
2) Tutta la parte insopportabile e scritta per me malissimo di Preziosilla (o che la canti Ebe Stignani o che la canti la Gertseva il Rataplan e la prima arietta Evviva la Guerra sono orrende)
3) Tutto il coro delle scene finali del 3 atto! Ma salverei il ''Poffare il mondo'' di Melitone...che metterei, che sò, ad esempio nella scena dell'osteria o nella scena dei mendicanti al 4 atto!
E' un pò provocatoria e magari attirerò le ire di qualcuno, ma se fosse cosi' o vedessi una rappresentazione con questi tagli, per me la Forza sarebbe più digeribile!
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Re: La Forza del Destino a Firenze

Messaggioda dottorcajus » sab 01 dic 2007, 21:36

walpurgys ha scritto:Confesso che la Forza per quanto sia bellissima non è tra le opere Verdiane che preferisco complici scene e personaggi che sinceramente taglierei perchè un tantinello inutili...(non nego invece il fascino della strampalata drammaturgia)
1) Parte dell'intervento del coro alla fine del 2 atto (troppo lungo).
2) Tutta la parte insopportabile e scritta per me malissimo di Preziosilla (o che la canti Ebe Stignani o che la canti la Gertseva il Rataplan e la prima arietta Evviva la Guerra sono orrende)
3) Tutto il coro delle scene finali del 3 atto! Ma salverei il ''Poffare il mondo'' di Melitone...che metterei, che sò, ad esempio nella scena dell'osteria o nella scena dei mendicanti al 4 atto!
E' un pò provocatoria e magari attirerò le ire di qualcuno, ma se fosse cosi' o vedessi una rappresentazione con questi tagli, per me la Forza sarebbe più digeribile!


Concordo.
Io invece sono stato a vedere il secondo cast dato che nutro curiosità per il baritono Vitelli che inizialmente appariva in cartellone. Ha rinunciato ma poichè avevo il biglietto sono andato.
Concordo sulla regia nulla e sulle altre osservazioni di chi mi ha preceduto. Non concordo sulla direzione che invece ha contribuito non poco al mio sonno serale. In effetti c'erano belle sonorità, ma la monotonia ritmica è stata totale. Ridurre a mero esercizio metronomico il duetto della sfida con l'aggravante di aver a disposizione due artisti monocordi, è stato terribile.
Fra i cantanti della mia serata, tutti sostanzialmente corretti ma terribilmente noiosi e sostanzialmente tutti vocalmente fuori parte, salvo il bel Melitone di Alaimo, ben cantato e sobriamente interpretato, ed il simpaticissimo Trabuco dell'eterno Bosi.
Con l'esclusione dei due il resto del cast era affetto da un timbro generico e leggermente metallico ed una totale assenza di squillo. Inizialmente ho attribuito il tutto al maledetto impianto microfonico di cui qualche buontempone ha pensato bene di dotare il Comunale ma la prova di Alaimo mi ha fatto dubitare di questa tesi.
Alla fine son rientrato già ben disposto al sonno da una esecuzione che ha attentato notevolmente alla mia capacità di restare sveglio ed attento.
Roberto
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » gio 30 ott 2008, 21:14

Perdonatemi se riapro questo vecchio thread, ma mi piacerebbe che ognuno raccontasse delle Forze del Destino che ha visto a teatro.

Io ci ho pensato e ripensato, ma alla fine me ne sono venute in mente soltanto due.
Sicuramente dimentico qualcosa, perché è impossibile che in trent'anni non mi sia capitato più spesso di assistere a quest'opera, però al momento mi devo limitare alle ultime due.

9 agosto 2000 - Arena di Verona
dir: Maurizio Arena
regia: Nikolaus Windish-Spoek
scene: Josef Svoboda
con Giovanna Casolla (Lenora) - Kate Aldrich (Preziosilla) - Salvatore Licitra (Alvaro) - Alexandru Agache (Carlo) - Roberto Scandiuzzi (Padre Guardiano) - ??? (Melitone).

20 giugno 2008 - Staatsoper di Vienna
dir: Marco Armiliato
regia: David Pountney
scene: Richard Hudson
con Nina Stemme (Lenora) - Nadia Krasteva (Preziosilla) - Salvatore Licitra (Alvaro) - Carlos Alvarez (Carlo) - Alastair Miles (Marchese di Calatrava e Padre Guardiano) - Tiziano Bracci (Melitone).


Direzione.
Non posso esprimere un giudizio serio: di Arena non ricordo assolutamente nulla (mi capita sempre quando uno spettacolo lo vedo controvoglia); di Armiliato conservo un'impressione buonina, ma siccome sostituiva Mehta non si sa fino a che punto era padrone della situazione.

Regia.
All'arena mi colpì l'impianto scenografico duro e suggestivo di Svoboda. La regia invece era un nulla! A Vienna invece ho vissuto uno dei più strepitosi eventi teatrali della mia vita: David Pountney si è superato, con immagini di una forza ed emozione poderose. La vicenda veniva attratta in un grande edificio rotante (un ospedale) in cui i personaggi si muovevano come pianeti schiacciati alla loro orbita. Letteralemente fantastiche le scene di Preziosilla, animatrice country circondata da sensuali cow girls in paillettes. La gita a Vienna valeva solo per un simile spettacolo!

Leonora.
Non c'è storia. La Casolla è di quei soprani che piacciono ai ...cultori di decibels. Oscillante e imponente, la voce si faceva rispettare anche nel vasto spazio dell'arena. Ma non saprei cos'altro dire di lei.
Su un'altra galassia Nina Stemme.
Era la prima volta che la vedevo dal vivo e l'impressione che ne ho tratto è stata folgorante. Maestosa, bellissima, triste e aristocratica come una Borkh, dispiega gli splendori di un timbro privilegiato e avviluppa il pubblico in una seduzione che è difficile descrivere.
E dire che la sua vocazione wagneriana non la predispone esattamente a questo tipo di ruolo; ciononostante la sua Vergine degli Angeli e il suo Pace mio Dio sono stati da cadere in ginocchio.

Alvaro.
Per ironia della sorte, a otto anni di distanza, ho subito per due volte Salvatore Licitra.
Nel 2000 era un promettente tenore senza nerbo e povero di talento; nel 2008 un puro e semplice disastro.

Carlo.
Malino anche qui, nel senso che dal personaggio si potrebbe ricavare tanto di più; invece sia Agachu, sia Alvarez si sono lanciati nei soliti "machismi" da baritoni verdiani, avari in sfumature e prevedibili nell'accento.
Almeno Alvarez ha buona presenza scenica.

Guardiano.
Io non sono un ammiratore di Scandiuzzi, ma devo ammettere che nel 2000 all'Arena di Verona la sua voce poderosa faceva un certo effetto. E comunque mille volte meglio lui in Padre Guardiano di quel "mistero" che per me rappresenta Miles, che occupa tutti i bassi verdiani a Vienna. Inerte vocalmente, un po' ridicolo scenicamente, è risultato altrettanto poco interessante sia come Frate, sia come Marchese di Calatrava (per una brillante idea di Pountney, infatti, interpretava entrambe le parti).

Melitone.
Ci penso... ci ripenso... e non di meno non riesco a farmi venire in mente chi cantava a Verona.
Invece a Vienna cantava Bracci, che è risultato simpatico solo in virtù della regia stupedna di Pountney. Bracci è un buon "declamatore all'italiana", scarso negli acuti ma incisivo nell'articolazione vocalica.

Preziosilla
Ottima a Verona Kate Aldrich, che allora non conoscevo nemmeno di nome. Successivamente ho avuto modo di apprezzarla anche in altri ruoli (in particolare l'Ascanio del Benvenuto Cellini). La Krasteva, invece, è in grosse difficoltà col vocalismo acuto e leggiadro della parte, strillacchia in alto e, in genere, è troppo "contraltone russo" per riuscire a convincermi.
Resta il fatto che la sua prova attorale è stata semplicemente favolosa: a lei Pountney ha richiesto un exploit che ben poche cantanti potrebbero affrontare.
In questo senso, attendo con curiosità la sua prossima Carmen, a fianco di due geni come Mariss Janson e Robert Carsen.

Questo è tutto.
Chi si butta a raccontarci i suoi ricordi "forzeschi"?

Salutoni,
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda dottorcajus » ven 31 ott 2008, 0:03

Dal cilindro pesco un edizione pisana del lontano 1976. Presentava la voce tradizionale di Adelina Romano, l'applomb di Carlo Cava nel ruolo del Tutore della Fede e di uno sconosciuto artista pisano che si è esibito in scena due sole volte, Melitone e, sempre a Pisa, Mathieu nell Chenier. Era simpaticissimo nelle sue dimensioni straordinariamente ampie e reali. Accanto ad un giovane, generoso ma già impacciato Martinucci cantò un altrettanto giovane baritono che con altro metidio (scusate la scivolata nel pisano stretto) avrebbe percorso una carriera ben più importante: Antonio Salvadori, allora forse la più bella voce di baritono ascoltata in teatro.
Dopo questa occasione, sicuramente ne dimentico altre, debbo ricorrere ancora al cartellone pisano per un edizione interamente da dimenticare e dimenticata.
Della noiosa recita fiorentina ho già scritto e di altre, sinceramente, non riesco proprio a ricordare, forse perchè se viste, non furono degne di restare nella mia memoria.
Roberto
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Maugham » ven 31 ott 2008, 9:08

MatMarazzi ha scritto: Chi si butta a raccontarci i suoi ricordi "forzeschi"?


Io ho ancora in testa l'edizione del bicentenario alla Scala.
Vista due volte.
Prima un parente mi ha passato un posto in platea.
Poi, adolescente, mi sono fatto dodici ore di fila per il loggione.
Il cast se non sbaglio era Patanè, Carreras, Caballè, Cappuccilli, Ghiaurov, Nave, regia Puggelli e scene Guttuso.
Ho un ricordo un po' barilliano della serata.
Ovvero fuoco e fiamme e tempesta.
Loggione da uragano a partire dalla fine della Sinfonia.
Sono marchiato a fuoco dalla Vergine degli Angeli della Caballé. Erano fantascientifici fili d'argento lanciati nella sala sbigottita e silenziosa. Ti sembrava di volare. Non respiravi.
Anche il pianissimo di "invan la pace" replicò quella sensazione. Da dove diavolo tirava fuori quei suoni! :shock:
Un mio competente vicino mi spiegò con degnazione -dopotutto ero solo un ragazzetto entusiasta- che si trattava - fu la prima volta - di "perfetto immascheramento del suono" e aggiunse che il do di "Maledizion!" era calante. :D
Io lo guardavo come se fosse Nostradamus. :shock:
Gli altri della banda canora erano miei beniamini discografici che sentivo per la prima volta dal vivo.
Tolto Cappuccilli che avevo sentito nell'Otello del 1976 con Kleiber.
Carreras non mi piacque allora nè mi è piaciuto mai in seguito. :twisted:

Ciao
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » ven 31 ott 2008, 12:23

dottorcajus ha scritto:Dopo questa occasione, sicuramente ne dimentico altre, debbo ricorrere ancora al cartellone pisano per un edizione interamente da dimenticare e dimenticata. Della noiosa recita fiorentina ho già scritto


Be' allora non sono l'unico che ha visto poche Forze del Destino.
Se penso che ho visto sei Salome e cinque Attila, due sole Forze sono ben poche.
Direi che forse è effettivamente un'opera non spesso rappresentata...
Ma è più probabile che non siamo attratti dalle logiche populiste con cui di solito viene proposta.

dottorcajus ha scritto:Accanto ad un giovane, generoso ma già impacciato Martinucci cantò un altrettanto giovane baritono che con altro metidio (scusate la scivolata nel pisano stretto) avrebbe percorso una carriera ben più importante: Antonio Salvadori, allora forse la più bella voce di baritono ascoltata in teatro.


Bei ricordi... :)
Pochi anni dopo, Martinucci e Salvadori furono i protagonista del mio ...debutto alla Scala.
Correva il 1982 e io, dodicenne, partecipai a una pomeridiano con il secondo cast di un famoso Andrea Chenier.
Niente Carraras (che mi sciroppai in questo ruolo pochi anni dopo a Verona), niente Cappuccilli (che ho la sensazione di non aver mai sentito dal vivo) e niente Tomowa-Sintow (che ho ascoltato solo come Marescialla a Firenze).
In compenso c'erano Stefka Evstateia (chissà se qualcun altro la ricorda?), Nicola Martinucci e appunto Antonio Salvadori...
Non ricordo nulla di preciso di quella recita, tranne l'emozione fortissima di essere lì, alla Scala, e la partecipazione entusiastica alla vicenda e ai personaggi.
Ricordo benissimo invece quegli effettoni di quinte mobili che allora mi elettrizzarono e che adesso snobberei...
Ah... l'età! :(

Maugham ha scritto:Io ho ancora in testa l'edizione del bicentenario alla Scala.

Apperò...
Ecco il Maugham che butta subito il carico! :)

Sono marchiato a fuoco dalla Vergine degli Angeli della Caballé. Erano fantascientifici fili d'argento lanciati nella sala sbigottita e silenziosa. Ti sembrava di volare. Non respiravi.


ti capisco benissimo! :)
D'altronde, visto che su quei "fili d'argento" ha costruito una tale carriera, a dispetto di quasi tutto il resto, ci sarebbe mancato solo che non fossero fantascientifici!
Comunque è proprio vero: chi ha sentito la Monts in serata sì, conserva il ricordo di sonorità uniche.
Io l'ho vista spesso in serata no e ricordo soprattutto ...il resto! :(
Comprese le battutine all'orecchio di Bruson ...in scena (e sghignazzamenti successivi), durante lo Chenier veronese testè citato...

Un mio competente vicino mi spiegò con degnazione -dopottuo ero solo un ragazzetto entusiasta- che si trattava - fu la prima volta - di "perfetto immascheramento del suono" e aggiunse che il do di "Maledizion!" era calante.


:D :D :D :D
Per forza il "competente" tuo vicino lo trovò calante, visto che si aspettava un do, mentre la Caballè avrà presumibilmente fatto il si bemolle previsto in partitura! :D :D :D
Ah... i competenti sono da sempre la maledizione della Scala!

Ho un ricordo un po' barilliano della serata. Ovvero fuoco e fiamme e tempesta.

Ah! :) il "paese del melodramma". :) Oggi è malinconia...!
Dovremmo riparlarne prima o poi.

Salutoni e grazie mille dei ricordi.
Mat
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Maugham » ven 31 ott 2008, 14:11

MatMarazzi ha scritto: Ah... i competenti sono da sempre la maledizione della Scala!


Poveri.... sei tremendo!
Dopotutto, "se al buio tutti i gatti paion bigi"... al buio del loggione tutti gli acuti paion...DO! :)

A prestissimo
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Alberich » ven 31 ott 2008, 20:33

La Evstatieva! Che carriera ha fatto? Io la conosco solo per la sua incisione del Principe Igor (Sony), dove è brava, ma sparisce un po' al confronto dell'altra protagonista femminile (la Milcheva, sempre bravissima, secondo me).
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda tatiana » sab 01 nov 2008, 23:14

Alberich ha scritto:La Evstatieva! Che carriera ha fatto? Io la conosco solo per la sua incisione del Principe Igor (Sony), dove è brava, ma sparisce un po' al confronto dell'altra protagonista femminile (la Milcheva, sempre bravissima, secondo me).


Hai colto nel segno!!! Conosco sia la Evstatieva sia la Milcheva, tutte e due mie connazionali. Bellissima la voce della Evstatieva, ma la Milcheva ha molta più personalità. La Evstatieva vive in America ma credo che non canti più, mentre la Milcheva affronta ancora qualche volta il palcoscenico nonostante l'età e con molto successo. L'ho sentita l'anno scorso in un Aleksandr N'evski a Sofia e mi ha emozionato!!!

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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda pbagnoli » dom 02 nov 2008, 9:16

Grandissima la Milcheva. Ho la sua registrazione del ruolo di Marfa, ed è davvero molto coinvolgente!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Calaf » dom 02 nov 2008, 12:07

Avevo scritto le mie esperienze sulla Forza con qualche commento ma ho perso tutto mentre postavo. :roll: Mi limito perciò a elencarle:
1967. Firenze. De Fabritiis/Maestrini. Ilva Ligabue, Franco Corelli, Piero Cappuccilli, Paolo Washington, Bianca Maria Casoni, Giorgio Giorgetti.
1974. Firenze. Muti/Squarzina. Orianna Santunione, Veriano Luchetti, Matteo Manuguerra, Cesare Siepi, Maria Luisa Nave, Sesto Bruscantini.
Inizi anni ottanta, Lucca. In una chiesa sconsacrata essendo il Giglio in restauro. ricordo solo che c'erano Martha Colalillo, Carlo Bergonzi e Alessandro Cassis.
1992. Firenze. Mehta. Stefka Evstatieva, Peter Dvorsky, Leo Nucci,Luciana D'Intino.
2007. Genova. Oren/Joël. Micaela Carosi, Francesco Hong, Franco Vassallo, Giacomo Prestia, Elena Manistina, Bruno Praticò.
2007. Firenze. Mehta/Joël. Violeta Urmana/Chiara Angella, Marcello Giordani/Francesco Hong, Carlo Guelfi/Marco Di Felice, Roberto Scandiuzzi/Burak Bilgili, Julia Gertseva, Bruno De Simone/Nicola Alaimo.
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda marco » dom 02 nov 2008, 13:30

vado anch'io con le mie Forze, anche se purtroppo la memoria comincia a perdere qualche colpo :cry:
1981 Macerata: Caballè, Carreras, Manuguerra, Bruscantini, Nave, Cava (insomma una specie di quasi-clone della famosa F. scaligera, la Montsy era il mio idolo di ragazzino, era la prima volta che la vedevo ed ero quasi in trance)
1989 (credo) Verona: sostituta di M. Chiara, Giacomini, Zancanaro, gli altri non ricordo (Giacomini era in serata sì, ma a me non piaceva molto allora, nel complesso niente di speciale)
1992 Firenze: già citata da Calaf (discreta edizione, Evstatieva bella voce, Dvorski :? , bene Nucci, Scandiuzzi ecc...)
1998 o 99 Scala: Salazar,?, Stoyanov (credo) ero a Milano anche per altri motivi e vidi questa ripresa dell'edizione con Muti e Cura, ma senza di loro, Salazar niente male, gli altri niente di che, lo spettacolo di DeAna mi aspettavo di più
2002 o 03 Parma: Rezza, Cupido, Antonucci, Silvestrelli (Cupido inascoltabile tranne che nel terzetto finale, Rezza bel materiale ma con diversi problemini, Antonucci niente male, un pò leggerino forse, ma che fine ha fatto :?: ne ho perse le tracce
2004 o 05 Modena: edizione pubblicata anche in Dvd niente di che
2007 Firenze: Mehta, Urmana, Giordani, Guelfi, Scandiuzzi, DeSimone, Gertseva (complessivamente pessima edizione, Mehta svogliatissimo, regia inesistente, Guelfi e Gertseva pessimi, Scandiuzzi molto deteriorato, Giordani così così, Urmana niente di speciale e con problemini vari, si è riscattata sorprendentemente nel Pace mio Dio, cantato veramente bene)
Marco
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » mer 05 nov 2008, 19:30

Calaf ha scritto:[Avevo scritto le mie esperienze sulla Forza con qualche commento ma ho perso tutto mentre postavo. :roll: Mi limito perciò a elencarle:


Come al solito, chapeau! :)
Calaf ci batte tutti.

Però a me piacerebbe anche un commento.
Il significato di questo thread consiste proprio nel riaprire il caso di molti cantanti non solo sulle prevedibili cose che si dicono, ma sull'esperienza diretta che ne abbiamo tratto.

Forza, Calaf! Chi fu la tua migliore Leonora? Chi il miglior Melitone?
Salutoni,
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda pbagnoli » mer 05 nov 2008, 20:45

Azzardo: la Ligabue?
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » mer 05 nov 2008, 22:32

MatMarazzi ha scritto:
Calaf ha scritto:[Avevo scritto le mie esperienze sulla Forza con qualche commento ma ho perso tutto mentre postavo. :roll: Mi limito perciò a elencarle:


Come al solito, chapeau! :)
Calaf ci batte tutti.


Ho scritto questo prima di leggere di Marco!!
Che mi pare batta di una Forza ;) lo stesso Calaf.
Be' che dire... complimenti.

Salutoni,
Mat

PS: ma scusa, non eri anche tu a Vienna per la Forza di Pountney?
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