Tantris ha scritto: (una delle quali è stata la più bella serata d'opera della mia vita, per motivi diciamo così...sentimentali
),
Eh, il potere del filtro!
vista la complessità simbolica di quest'opera, la tendenza generale è quella di creare ambientazioni astratte,riempire il palco di trovarobato il cui significato simbolico rimane piuttosto criptico, predisporre un piano luci volto a creare cinquanta tipi diversi di buio, a cui fa da contraltare una staticità generale e una noia che si taglia a fette. Questo modo di fare regia (con diversi livelli di riuscita intendiamoci, Cherau non è Audi!), riconducibile a un modello all'epoca rivoluzionario (mi riferisco ovviamente alla Neue Bayreuth di Wieland), può salvarsi secondo me solo se ci si affida a interpreti assolutamenti outstanding, altrimenti il fallimento è garantito.
L´hai detto come meglio non si potrebbe!!!
Molto meglio vocalmente la terza sera, con pochissime difficoltà, quasi meglio di Gould a Bayreuth. L'interprete però è molto generico, e l'attore è quasi imbarazzante.
E ancora meglio la quarta. Tenuta vocale impressionante. Sull´interprete generico e sull´attore ben più che imbarazzante sono d´accordissimo (piuttosto che vedere come (non) stava in scena nel Tristano di McVicar era meglio chiudere gli occhi!).
E niente, neanche stavolta sono riuscito a evitare una sbrodolata, spero che qualcosa sia comprensibile. Devo ancora abituarmi a uno stile di scrittura più rapido, essenziale da spazio virtuale.
È un piacere enorme leggerti! E, a differenza di Facebook, il forum permette anche scritti più lunghi!
DM