Cavalleria Rusticana nel suono di Bignamini

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

Moderatori: DocFlipperino, DottorMalatesta, Maugham

Cavalleria Rusticana nel suono di Bignamini

Messaggioda vivelaboheme1 » dom 08 mar 2015, 19:57

Il regista-coreografo Renato Zanella ha concepito L'Amor Brujo di De Falla quasi come un prologo a Cavalleria Rusticana: in un scena unica di belle rovine greche di Sicilia una compagni di canto prova il balletto mentre Lola e Turiddu si danno appuntamento. Poi, con solo una breve pausa, inizierà l'opera di Mascagni. Detto così suona male, invece l'idea, pèur senza folgorazioni, funziona. Al Filarmonico di Verona, danza (bene) la compagnia locale, e Jader Bignamini dirige il balletto come una elegante, sensuale ma mai plateale premessa alle luci e ai fuochi di Cavalleria, (la prima opera da lui studiata, amatissima, e si sente!) che il direttore cremonese colma di struggimenti e accende del suo luminosissimo suono, in una lettura che assomma sintesi (l'opera "corre" come deve, nella sua perfetta struttura drammaturgica) ad una inusitata ricchezza di particolari e giochi di tempo, tutta avvolta nei bagliori di luce che sono la "firma" del musicista Bignamini.
L'arco drammaturgico-musicale disegnato dal podio è bruciante, ma circola in questa Cavalleria un insolita dolcezza, uno struggimento, il senso del dolore di personaggi travolti da un destino tragico.Lo si coglie soprattutto nel meraviglioso accompagnamento e disegno orchestrale nel quale Bignamini avvolge il personaggio di Santuzza, che l'illustre Ildiko Komlosi delinea in bell'affiatamento con il direttore. Citiamo, qua e la: il "ribattuto" di "Quella cattiva femmina ti tolse a me", il "rallentando" (stupendo!) di "battimi, battimi, t'amo e perdono", ma anche da Turiddu il direttore chiede e ottiene ripiegamenti lirici e mille particolari di fraseggio, tanto più lodevoli in quanto ottenuti da una vocalità massiccia quale quella di Yusif Eyvazov. C'è lo struggimento, c'è il dolore, ma poi fremono le passioni: e la Cavalleria di Bignamini si incendia (pur senza mai perdere la bellezza e la luminosità del suono e la pulizia del fraseggio) nella presentazione e poi nell'ira di Compar Alfio (un ottimo Sebastian Catana, in un brindisi di straordinaria intensità e poi nel finale (non condividiamo l'uccisione a vista di Turiddu voluta da Zanella, mentre accettabile è la processione di uscita dalla chiesa durante l'intermezzo, stupendo nel lirismo luminoso impressogli da Bignamini). Milena Josipovic lodevolmente canta tutta la parte di Mamma Lucia senza cadere in quelle inflessioni semiparlate da nonna decrepita che spesso le interpreti associano al personaggio. Ed è ok la Lola di Clarissa leonardi. Alla prima Filarmonico stracolmo ed entusiastico successo con punte per Komlosi ed in particolare per Jader Bignamini, già ovazionato dopo l'Intermezzo. Altro felice capitolo nella carriera del direttore che ha plasmato e trasfigurato l'orchestra veronese, imprimendole la luminosità e l'iridescenza di quello che, per Jader Bignamini, è davvero un "suono dell'anima".

marco vizzardelli
vivelaboheme1
 

Re: Cavalleria Rusticana nel suono di Bignamini

Messaggioda pbagnoli » dom 08 mar 2015, 21:35

Belle considerazioni!
Grazie!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
Avatar utente
pbagnoli
Site Admin
 
Messaggi: 4006
Iscritto il: mer 04 apr 2007, 19:15


Torna a visto a teatro

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 10 ospiti