Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

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Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda MatMarazzi » lun 28 mag 2012, 14:04

VICENZA 2012
Mercoledì scorso ho ricevuto da un'amica l'invito ad assistere al Ratto dal Serraglio in programma nelle settimane dell'Olimpico.
Ci sono andato con entusiasmo, un po' per ascoltare per la prima volta un'opera nel contesto palladiano (ebbene sì, non c'ero mai stato), un po' per rivedere un caro amico come Titta Rigon, anima del festival e direttore dello spettacolo, un po' perché il Ratto è un'opera che ho visto poche volte, direi tre in tutto, e senza mai ricavarne grosse emozioni.

La prima volta fu in uno spettacolo bolognese del 1986: vi si riprendeva il glorioso (e già vecchiotto) allestimento salisburghese di Strehler; dirigeva il giovanissimo Thielemann (se io avevo sedici anni, anche lui doveva essere un ragazzino). Nel cast ricordo solo il Pedrillo di William Matteuzzi.
Quattro anni dopo (luglio del 1990) vidi un altro Ratto, non più stimolante, a Aix-en-Provence.
L'allestimento, carino e basta, era di Lavelli (nome allora amatissimo dai francesi, che però mi deluse anche in altre occasioni). Tra i cantanti ricordo solo Susan Patterson e Jakko Rhyanenen, entrambi non troppo in parte.
Perché vedessi un altro Ratto dovettero passare altri dodici anni: 2002, alla Pergola di Firenze, e anche in questo caso fu più la noia che il divertimento.
L'accoppiata Mehta-Gramss fu generalmente deleteria; il cast brillava solo per la Blondchen di Patrizia Ciofi. Come Osmin io credevo di aver sentito Rydl, ma amici con memoria migliore di me insistono che fosse Kristinsson... e questo dimostra quanto l'iterprete (chiunque fosse) mi avesse colpito.
La Mei fu come al solito insipida in Kostanze, mentre Trost in questo repertorio non ha molto da dire (mentre in Strauss e Henze mi parve, dieci anni dopo, fantastico).

Essendo da allora trascorsi altri dieci anni, ero contento di aggiungere un nuovo Ratto alla mia galleria, ma a onor del giusto... ciò a cui ho assistito a Vicenza non dovrebbe essere inserito nella lista, trattandosi proprio di un'opera diversa.

Sapevo che non si sarebbe tratto dell'Entführung aus dem Serail bensì del Ratto dal Serraglio, in Italiano, ma pensavo che si sarebbe trattato di un recupero della vecchia traduzione ritmica che anche la Callas affrontò alla Scala nel '52 (quella di "Tutte le torture" che tante cantanti nostrane hanno affrontato).
E già così l'operazione mi sembrava interessante.
Ma in realtà Rigon è andato a pescare un'edizione che del Ratto è piuttosto una geniale, pazzoide, complessa e affascinante riduzione: un pastiche talmente fantasioso e personale da doversi considerare come un qualcosa di diverso.
Nelle sue appassionate ricerche, Rigon ha infatti scoperto che Pietro Lichtenthal, grande divulgatore-dilettante di Mozart ai primi dell'800, nonché amico personale di Carl Thomas Mozart (figlio di tanto padre), tentò di far eseguire il Ratto alla Scala, nel 1838.
Solo che, per farlo, dovette approntare un'edizione che si adattasse alle consuetudini operistiche del teatro milanese.
E quindi la traduzione in italiano è il meno....

Ci sono infatti i recitativi, tutti musicati secondo un'estetica da Fratelli Ricci, che creano uno stridore espressionistico rispetto al resto.
Poi c'è la questione di Pacha Selim, che non può più essere un attore, e che pertanto passa a un basso profondo (come si conviene a un personaggio simile).
Il povero Osmin, per distinguersi da lui, non potrà essere un basso profondo a sua volta (come nell'orginale) ma dovrà trasformarsi in buffo....
Tanto che al celebre "Ha, wie will ich triumphieren" (che qui diventa la cabaletta -!!!- di un duetto fra i due bassi) chi tiene la linea bassa è Selim e non Osmin.
Niente da soprendersi, infine, che il finale sia affidato a un grande assolo di Kostanze, quasi il rondò di una primadonna rossiniana. :)
Ma siamo ancora all'inzio...
Tutta la struttura dell'opera, la distribuzione delle parti, l'organizzazione narrativa è abilmente e completamente stravolta. Si è talmente stupefatti da ciò che si sente, che non ci si sorprende nemmeno più che sul più bello (in perfetta coerenza col principio "divulgatore" di Lichtenthal) saltino fuori temi del Don Giovanni, del Flauto Magico e persino - per celebrare l'ingresso di Selim - la Marcia Turca.

Nel complesso un ascolto stimolantissimo, che ci illumina sulle convenzione drammaturgico-musica dell'epoca e soprattutto ci mette sotto gli occhi il cozzare strutturale e poetico di forme lontane fra loro non solo esteticamente, ma anche geograficamente e storicamente: il Singspiel e l'opera italiana semiseria di età donizettiana.
Queste operazioni storico-culturali siamo condannati a vederle in teatri piccoli e vivaci come quello di Vicenza.
Forse perché lì al timone sono messe persone che amano l'opera più del partito di appartenenza.

Sulla parte "esecutiva" (essendo ospite) non ho il diritto di pronunciarmi. Dico solo che il clima avventuroso, giovane e un po' garibaldino che si respira all'Olimpico fa parte del divertimento e che - anche se alcuni cantanti scontano la loro scarsa esperienza - non sono mancati esempi di interessanti potenzialità.

Salutoni,
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda teo.emme » lun 28 mag 2012, 15:47

Un'operazione analoga - dovuta agli stessi attori principali: Rigon e il teatro vicentino - è stata proposta già nel 2006 (se non erro), con "Il flauto magico" conforme alla versione cantata in italiano a Praga nel 1794 con i recitativi musicati da Jan Kucharz (anche lui divulgatore mozartiano). Nel complesso assai più fedele all'originale, rispetto a questo "Ratto del Serraglio". Esiste pure l'incisione (e mi auguro venga approntata anche per questo spettacolo). Rigon, negli anni scorsi, ha affrontato altre "versioni alternative" di opere celebri: dal Turco in Italia in versione napoletana alla ricostruzione del Don Pasquale versione Viardot, passando per una versione del Messia in italiano.
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda pbagnoli » lun 28 mag 2012, 16:05

Lungi da me l'idea di... pasticciare sul tema (sul quale, peraltro, ammetto la mia profonda ignoranza).
E tuttavia, ho maturato l'idea che il Singspiel fosse una sorta di canovaccio in cui ci potevano essere sovrapposizioni della medesima area semantica e non solo.
Questo non vuol dire che penso che sia lecito stravolgere la struttura musicale della Zauberfloete, talmente sublime da non permettere contaminazioni, quanto meno in occasioni canoniche; ma operazioni come queste forse permettono di ricreare lo stesso clima che si respirava nei teatri ove questa forma di spettacolo crebbe e prosperò.
Ripeto: mi manca la cultura sufficiente sul tema, per cui non mi dispiacerebbe imparare qualcosa. Ma spesso ho la sensazione che queste opere siano eseguite in modo troppo ingessato e mi chiedo se questo non sia un po' troppo poco filologico... e allora, forse, uno spettacolo come quello cui ha presenziato Matteo potrebbe essere utile a ricreare il milieu adeguato.
Che ne dite?
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda Enrico » lun 28 mag 2012, 16:13

teo.emme ha scritto:Rigon, negli anni scorsi, ha affrontato altre "versioni alternative" di opere celebri: dal Turco in Italia in versione napoletana alla ricostruzione del Don Pasquale versione Viardot, passando per una versione del Messia in italiano.


Potrebbero affidargli una ripresa della Gazzetta di Rossini. Mio fratello mi ha telefonato qualche tempo fa da Palermo per dirmi che nella biblioteca del conservatorio sono state ritrovate, inaspettatamente (credo riordinando materiali non catalogati per un guasto ai computer), le parti mancanti proprio della Gazzetta (quelle sostituite da strani recitativi accompagnati nelle recite pesaresi) e, se ho capito bene, altri manoscritti di Rossini e Donizetti, tra cui alcune cantate e alcune arie alternative per il Turco in Italia e un'aria nuova, di Donizetti, per l'Italiana in Algeri. La notizia è stata divulgata per diversi giorni su siti internet e su alcuni giornali. Ma credo, trattandosi di Rossini, che si stia già occupando di tutto il solito Philip Gossett.
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda teo.emme » lun 28 mag 2012, 18:24

Enrico ha scritto:Mio fratello mi ha telefonato qualche tempo fa da Palermo per dirmi che nella biblioteca del conservatorio sono state ritrovate, inaspettatamente (credo riordinando materiali non catalogati per un guasto ai computer), le parti mancanti proprio della Gazzetta (quelle sostituite da strani recitativi accompagnati nelle recite pesaresi) e, se ho capito bene, altri manoscritti di Rossini e Donizetti, tra cui alcune cantate e alcune arie alternative per il Turco in Italia e un'aria nuova, di Donizetti, per l'Italiana in Algeri. La notizia è stata divulgata per diversi giorni su siti internet e su alcuni giornali. Ma credo, trattandosi di Rossini, che si stia già occupando di tutto il solito Philip Gossett.

Ho letto anch'io: il famoso quintetto del Primo Atto della Gazzetta di cui esisteva solo il testo (e dato che si tratta di un numero necessario alla comprensione della vicenda era improbabile non fosse stato musicato da Rossini)...a Pesaro utilizzano una soluzione recitata, mentre a Wildbad hanno presentato una ricostruzione musicale del Quintetto. Ora finalmente si è trovato l'originale.
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda mattioli » mar 29 mag 2012, 10:05

dirigeva il giovanissimo Thielemann


Secondo i miei appunti (c'ero) dirigeva Graf.
GM, sei sicuro di ricordare bene?
Miao :shock:
AM

PS. per Bagnoli: secondo me hai perfettamente ragione. Del resto, il famoso resoconto di Mozart dello scherzo che giocò al suo Papageno la dice lunga sull'atmosfera che doveva regnare nei teatrini popolari del Singspiel...
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda MatMarazzi » mer 30 mag 2012, 19:03

mattioli ha scritto:
dirigeva il giovanissimo Thielemann


Secondo i miei appunti (c'ero) dirigeva Graf.
GM, sei sicuro di ricordare bene?
Miao :shock:
AM


Sicurissimo, tanto che ho persino il programma di sala (se vuoi lo scannerizzo e lo metto online) :)
L'incongruenza coi tuoi dati si potrebbe spiegare coll'ipotesi che il giovanissimo Thielemann fosse stato scritturato da Bologna solo le repliche col secondo cast; infatti io vidi quello spettacolo in una replica decentrata a Ferrara (6 aprile 1986) e per l'appunto col secondo cast.
Già... Già... capisco che ti bruci un po' il fatto che proprio io abbia sentito il tuo protetto in fasce... e tu no! :)

Piuttosto i tuoi appunti mi sarebbero utili a proposito del Falstaff che vedemmo a Firenze nel novembre dell'88 e della Vedova Allegra (gasp) dell'anno dopo a Verona (ma che razza di spettacoli andavamo a vedere...). Per entrambi gli spettacoli non riesco a ricostruire il giorno esatto.

salutoni,
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda mattioli » mer 30 mag 2012, 20:01

Boh, allora è incredibile ma vero: a Bologna facevano dirigere le recite di seria A da Hans Graf e quelle di serie B a Christian Thielemann (altro che mio protetto! Quello si protegge benissimo da solo, a parte il fatto che è alto tre metri e largo in proporzione...).

Per il resto, il servizio Pagine gialle-1240 made in Mattioli è pronto, anche se secondo me hai sbagliato decennio (uffa, GM, sempre impreciso). Il Falstaff fiorentino è del 27 novembre '98, cantavano Frittoli, Futral, Lytting, Zaremba, Florez, Lafont, Robertson, direttore Pappano, regia Decker. La Vedova allegra all'Arena del 10 luglio '99 con Gasdia, Bragaglia, Malagnini (Danilo!) e Machado, direttore Guadagno, regia Montresor e credo un cameo nientemeno che di Bocelli e forse Fabrizio Frizzi come Njegus... Roba da Nightmare...

Signore, serve altro? Un sorbettino? Prende il caffè?
Miao
AM
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda MatMarazzi » mer 30 mag 2012, 22:01

Complimenti!!
Immagine
...Allora la storia del "non picciol libro tutto pieno dei nomi di tue belle" era vera! :)

Comunque grazie delle informazioni; sto cercando di fare la stessa cosa anche io...
recuperare i dati di tutti gli spettacoli operistici che ho visto dal 1981 a oggi.
Solo che, allo stato delle cose, mi accorgo con sgomento di essere fermo a circa... 500 opere viste! : Andry :
Meno della metà di quelle che (a tuo dire...) avresti visto tu!
Sono livido dalla rabbia... Ma spero ancora di recuperare! ;)
Infatti ho molti buchi negli anni '90... la memoria fa cilecca.
Sicuramente avrò scordate circa seicento spettacoli... ehm....

Signore, serve altro?


Be' per il momento no. :D
Ma, considerando che proprio negli anni '90 abbiamo visto divesri spettacoli insieme, penso che ricorrerò ancora al tuo database!
:D
Ad esempio, ti ricordi la Maria Stuarda che vedemmo a Bologna con la Esperian, Kunde, la Scalchi, la regia di Miller?
Era il 20 febbraio del 94, ma non ricordo chi dirigesse e meno ancora chi interpretava i due bassi.
...Senza fretta! :mrgreen:



mattioli ha scritto: credo un cameo nientemeno che di Bocelli e forse Fabrizio Frizzi come Njegus...


Come "credo"??? Certo che era lui e non fingere di essertene dimenticato.
Abbiamo avuto l'onore di ascoltare dal vivo il Bocelli del 99, quando ancora aveva la voce (?????), e abbiamo di che vantarcene!
E certo che c'era Fabrizio Frizzi!
Forse non ti ricordi il dettaglio più esaltante.
Pur essendo la "Lustige Witwe" un'operetta in tedesco, all'Arena veniva eseguita in italiano....
e fin qui passi...
Ma poiché il 90% del pubblico era tedesco, in tutto il teatro campeggiavano giganteschi sottotitoli in tedesco!
:lol: :lol: :lol: :lol:

Mai visto niente di simile...
eravamo andati per divertirci e siamo usciti coll'umore sotto alle scarpe.
Certe cose abbattono gli spiriti più forti.


Salutoni,
Mat

PS: bene, e così anche questo bel thread è andato a balengo! ;)
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Re: Die Entführung aus dem Serail (Mozart)

Messaggioda mattioli » mer 30 mag 2012, 22:53

Allora la storia del "non picciol libro tutto pieno dei nomi di tue belle" era vera!


Avevi dei dubbi : CoolGun : ?

Solo che, allo stato delle cose, mi accorgo con sgomento di essere fermo a circa... 500 opere viste!
Meno della metà di quelle che (a tuo dire...) avresti visto tu!


A oggi, 1.120. Certificate : King :

Ad esempio, ti ricordi la Maria Stuarda che vedemmo a Bologna con la Esperian, Kunde, la Scalchi, la regia di Miller?
Era il 20 febbraio del 94, ma non ricordo chi dirigesse e meno ancora chi interpretava i due bassi.


Al Comunale di Bologna: dirigeva Oren, Leicester era Previati e Talbot, Alberghini (seconda compagnia: l'avevo già vista
il 5 febbraio precedente e il basso era Giovanni Furlanetto, e 'sticazzi! : Nar : )

Ma poiché il 90% del pubblico era tedesco, in tutto il teatro campeggiavano giganteschi sottotitoli in tedesco!
Mai visto niente di simile... eravamo andati per divertirci


Ah, ah, ah, ricordo. Certe cose sono davvero possibili solo all'Arena... Cmq vorrei precisare che nulla mi aspettavo da un simile caravanserraglio. Andai solo perché mi ci mandò il giornale dell'epoca, e ovviamente con la motivazione: "C'è Bocelli!" :twisted: Bei tempi...

PS: bene, e così anche questo bel thread è andato a balengo!


Manca solo il commento sarcastico del Divino : Love : !

Salutoni anche a te
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