Faust (Gounod)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Faust (Gounod)

Messaggioda Maugham » lun 10 ott 2011, 11:29

LONDRA 2011
McVicar, Gheorghiu, Pape, Grigolo


McVicar senza McVicar non funziona. Mi era sorto il dubbio dopo il Don Carlo di Francoforte e il Trovatore del Met. Il dubbio è diventato certezza durante questo Faust londinese. Non c'è da stupirsi; McVicar non è un regista da tesi o, per dirla alla tedesca, da konzept, ma un grande tecnico del palcoscenico capace di costruire un'idea di allestimento partendo proprio dalle caratteristiche fisiche e attoriali degli interpreti chiamati in causa. E così questo Faust - sensazionale allestimento nato nel giugno del 2004, pensato per Terfel e rimontato sei anni dopo con Pape - diventa normale routine da teatrone internazionale. Il puzzolente, istrionico, brutale diavolaccio da bassifondi creato da Mcvicar si trasforma in un affascinante gentiluomo dai modi cortesi e dalle pose seducenti, fotocopia esatta delle varie decine di Mephistophelés eleganti che abbiamo visto da mezzo secolo in qua. E come se nel Cyrano di Rappeneau avessero sostituito Depardieu con George Clooney. E dire che Pape, vocalmente, funziona molto meglio di Terfel (soprattutto in basso), la parte sembra scritta per lui, è tra l'altro interprete misurato e per nulla gigione. Però, niente, è una faccenda di carisma. Da tutte quelle belle note veniva fuori pochissimo teatro.
Stessa cosa con Valentin: costruito su Keenlyside che ne faceva un perdente un po' rigido e tonto (di quelli che capiscono le cose sempre un pelo in ritardo) con un Horostovsky platinatissimo e piacione (e vocalmente molto ma molto stanco) diventa una zeppa micidiale. Tra l'altro con una bella e stantia serie di avanti-indietro per il palcoscenico. In mezzo durante i recitativi (senza nemmeno guardare l'interlocutore) al proscenio durante le arie. Per rimanere in tema cinematografico, non puoi sostituire Turturro con Brad Pitt.
Unica reduce dalle recite del 2004, la Gheorghiu ho portato a casa la serata. D'accordo, finta, fintissima, manierata, leziosa, abusatrice di portamenti praticamente in ogni frase... però la stavi a sentire. Non mi ha mai annoiato. Anche perchè la regia di McVicar che puntava molto sull'aspetto diciamo così, un po' "puttanesco" del personaggio, lontano quindi dagli stereoptipi liliali di altre Margherite, aiutava a muovere un po' uno spettacolo che -con gli uomini in scena- si avviava a diventare il solito Faust polentone con quattro superstar e basta.
Resta Grigolo che sostituiva un Alagna il quale già nel 2004 era il più banale e prevedibile del cast. Ormai avviato a una sicura carriera da tenore d'autoradio, il giovane prode del canto italiano si comporta già come un cantante da trant'anni in carriera: i tempi non esistono, gli acuti si tengono quanto si vuole, nei duetti si sgomita per farsi sentire, le frasi più ricche di pathos si dicono rivolti all'uditorio, le sfumature si fanno a casaccio... E dire che la voce è notevole, ricca di armonici, a volte potente, sicura in acuto. Mah.
Sta di fatto che durante i ringraziamenti finali il nostro eroe è uscito correndo dalla quinta e si è precipitato al proscenio facendo il gesto di strapparsi il cuore per lanciarlo al pubblico londinese. Risultato? Delirio da stadio, standing ovation, battimani ritmici mentre Hvorostovsky, Pape e la Gheorghiu se ne stavo dietro a fare anche loro clap-clap...
:shock:

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Re: Faust - McVicar, Gheorghiu, Pape, Grigolo...ROH 2011

Messaggioda Tucidide » lun 10 ott 2011, 13:43

Gustosissima come sempre la tua cronaca, Maugham! :D In particolare memorabile è la definizione di Grigolo come "tenore da autoradio". :lol: Difficile trovare locuzione più calzante!
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda FloriaTosca » dom 16 ott 2011, 2:49

Non ero granché attirata da questa nuova rappresentazione del Faust perché ho già avuto modo di vedere quello con Terfel in dvd (peraltro acquistato proprio allo shop della ROH, fornitissimo al contrario di certi negozi italiani). Io adoro la Gheorghiu, anche se Margherita non è il ruolo che le preferisco, per cui sono sicura che si sarà ripetuta magnifica come di suo solito. Non mi stupiva la sostituzione di Alagna con Grigolo, ci voleva un belloccio di turno a interpertare lo sbruffone protagonista e mi sembra calzante. Più che altro mi interessava sapere come se la sarebbe cavata Pape, che come basso è molto più potente, e a leggere la tua recensione riempio il tassello mancante. Il carisma di Terfel è imbattibile, come hai detto tu sembrava davvero che lo spettacolo fosse cucito appositamente su di lui; mi dispiace molto leggere che il complesso si è ingentilito a causa del cambio di interprete, il lavoro di McVicar ne perde molto!!
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda Maugham » mar 18 ott 2011, 15:37

FloriaTosca ha scritto: Il carisma di Terfel è imbattibile, come hai detto tu sembrava davvero che lo spettacolo fosse cucito appositamente su di lui; mi dispiace molto leggere che il complesso si è ingentilito a causa del cambio di interprete, il lavoro di McVicar ne perde molto!!


Come ho scritto, lo spettacolo ha perso molto, ma proprio molto. Addirittura -e lo dico sottovoce perchè McVicar è uno degli artisti che stimo di più- certe volte si sentiva quello stantio profumo di Pizzi-Pier'Alli-De Ana di fronte ai ballerini muscolosissimi che facevano i diavolacci e coristi impegnati in improbabili brindisi.
E' naturale. La drammaturgia si è finalmente riappropriata dell'Opera. Non la regia (come dicono certe scimmiette). Lo spettacolo d'Opera è ritornato ad essere Teatro come suppongo sia sempre stato. Ne consegue che un artista monti uno spettacolo, ne sviluppi gli snodi teatrali, lavorando con gli artisti chiamati in causa. Come succede sia nel cinema e nel teatro di parola.
Mentre questo Faust era in scena alla ROH a Londra c'era The Tempest con Ralph Fiennes nel ruolo di Prospero. A nessuno sano di mente verrebbe l'idea di rimontare questo Shakespeare, a distanza di un quinquennio, con, che so io, Gary Oldman. Anche Oldman è bravo, bravissimo, forse ancora più del titolare, ma lo spettacolo ne uscirebbe snaturato.
Poi, è ovvio, anche qui ci sono delle differenze.
McVicar è un regista che lavora molto sulle potenzialità scenico-vocali dei suoi interpreti. Altri meno e quindi i loro spettacoli -se ripresi con sostituti- patiscono meno danni.
Ciao
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda Enrico » sab 10 dic 2011, 22:05

Di nuovo Pape nel Faust, questa volta con Kaufmann, ora in diretta radiofonica dal Met.
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda dollarius@libero.it » lun 12 dic 2011, 9:50

Io ho visto lo spettacolo al cinema a Bolzano. L'ho trovato bellissimo, emozionante e coinvolgente. Bravissimi tutti! Rene' Pape grandioso, Kaufmann pure. Nell'aria "demeure chaste e pure" alla fine non ha falsettato come nel CD. L'acuto ha grattato un po' sul finale, ma, a parte questo devo dire che mi ha conquistato completamente. Anche la Marina P. splendida. Il MET ci ha offerto una grandissima produzione. Domani me ne vado ancora al cinema a Curno. Un consiglio spassionato......non perdetela....
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda MatMarazzi » mer 14 dic 2011, 19:04

dollarius@libero.it ha scritto:Io ho visto lo spettacolo al cinema a Bolzano. L'ho trovato bellissimo, emozionante e coinvolgente. Bravissimi tutti! Rene' Pape grandioso, Kaufmann pure. Nell'aria "demeure chaste e pure" alla fine non ha falsettato come nel CD. L'acuto ha grattato un po' sul finale, ma, a parte questo devo dire che mi ha conquistato completamente. Anche la Marina P. splendida. Il MET ci ha offerto una grandissima produzione. Domani me ne vado ancora al cinema a Curno. Un consiglio spassionato......non perdetela....
Irina


Grazie mille, Irina.
Qualcun altro ha visto o sentito questo Faust?

Io sarei curioso di sentirlo, anche se ero e sono perplesso all'idea di Kaufmann in una tessitura così acuta.
Fu proprio la tessitura acuta che mise in crisi colui che doveva essere il primo interprete (il tenore Guardì), tanto che fu protestato durante le prove e sostituito da Borbot.
Fu un vero e proprio scandalo, perché mise un'ombra nei rapporti fra Gounod e Bizet. Infatti il padre di quest'ultimo aveva Guardì fra i suoi protetti.

Stando alle cronache il "protestato" Guardì doveva essere assai simile al nostro grande Kauffman.
tutti erano concordi, infatti, che questo straordinario tenore disponesse di risorse poetiche e artistiche fuori dal comune (proprio come Kaufmann).
E' per questo che, un po' affrettatamente, Gounod e i CArvalho avevano pensato a lui.
Inoltre - e questo è davvero interessante - pare che vocalmente la sua voce fondesse i colori del tenore con quelli del baritono (proprio come Kauffman).

Eppure, nonostante questo po' po' di personalità e di voce, il tenore fu protestato.
La tessitura è un dato da cui non si dovrebbe mai prescindere... nemmeno in fase di "creazione" :)

Salutoni,
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda Maugham » mer 14 dic 2011, 19:10

dollarius@libero.it ha scritto:Io ho visto lo spettacolo al cinema a Bolzano. L'ho trovato bellissimo, emozionante e coinvolgente.


Cara Irina,
non riesco a condividere del tutto il tuo entusiasmo. Su Kaufmann, non ci piove. Devo dire che sono andato un po' recalcitrante a questo Faust e anche un po' prevenuto. Non mi sembrava che Faust fosse una parte del tutto giusta per il nostro divo. Troppo acuta e soprattutto troppo vocalistica. Devo dire di essere rimasto -se non spiazzato- almeno sorpreso. E' stato un notevole Faust, magnificamente cantato, pieno di sfumature e di colori. Kaufmann ha tirato fuori tutta la sua argenteria: fiatoni, filati, sfumature. (non ha tirato fuori quello che non ha. Ovvero il do. che è stato preso con le pinze ed ha evitato la stecca per un pelo-nota non scritta) Per il resto, riflettendoci a mente fredda, non si è trattato di un Faust "storico" o "sensazionale" come mi è capitato di leggere. E' comunque stato un bel debutto. Anche se preferirei sentirlo in una decina d'altri ruoli piuttosto che in questo dove -al di là di una ottima esecuzione- di più non ha dato.
Sul resto invece nutro diverse perplessità. Pape non ha fatto che ripresentare il suo diavolaccio da Rotary che già avevo visto a Londra. Eleganza, sarcasmo e molta noia. Nessuna ambiguità, nessuna luce sinistra, nessun senso di minaccia nemmeno nei momenti più facili.
La Poplavskaya mi è sembrata corta (i gioielli sono stati un mezzo strazio seppure Nézet-Séguin le abbia staccato un tempo stracomodo) e stridula. Generica inoltre come interprete.
La regia di Des McAnuff era dalle parti dell'innocua sperimentazione da Metropolitan. Ambientiamo il Faust in un laboratorio nucleare però poi li facciamo muovere tutti come nel Faust di Savary. Cori regolarmente con i maschi a sinistra e le femmine a destra, qualche zombi ciondolante per far capire che le radiazioni sono pericolose, nel quartetto del II atto i cantanti si scambiavano il posto come nel gioco dei quattro cantoni.
Successo oceanico. Buuu al regista non so dire però se per la banalità dell'allestimento o perchè -agli occhi dei metlovers- questo era stato un Faust pericolosamente innovativo.
Ciao
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda dollarius@libero.it » mer 14 dic 2011, 23:33

Devo confermare il mio entusiasmo. La musica incredibile di Gounod, il modo in Kaufmann ha cantato, gli sguardi, e la voce, di Rene' Pape.......tutto quanto mi e' sembrato gradevolissimo, non per nulla l'ho vista due volte e la seconda mi sono emozionata anche di piu'. Probabilmente davanti a questo tipo di spettacolo la sensibilita' personale gioca un ruolo importantissimo. Vi posso dire che ieri su quindici spettatori (sigh!) soltanto uno era deluso ed invocava Carsen. Anche a Bolzano (due terzi della sala piena) ho respirato molta soddisfazione.
Ciao a tutti
Irina
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda Tucidide » gio 15 dic 2011, 11:29

Anche io ho visto al cinema questo Faust e mi sento di sottoscrivere praticamente alla lettera le impressioni di Maugham.
Grandissimo Kaufmann, capace di illuminare intere frasi (il primo atto, il recitativo prima dell'aria, la scena finale... e l'elenco potrebbe continuare) e di sfoderare acuti di tutto rispetto per un tenore di baricentro basso come lui: evidentemente i trascorsi più "lirici" si fanno ancora sentire, ed è un bene. Peccato per il do grattato alla fine dell'aria, e anche, voglio essere puntiglioso, per alcuni pianissimi nel duetto con Marguerite un po' troppo falsettanti: Kaufmann è audace e non si tira indietro, non rinuncia alla sua gamma prodigiosa di sfumature, ma forse talvolta si lascia un po' prendere la mano. Comunque, prova maiuscola, anche a livello attoriale.
Pape... la definizione di Maugham è perfetta! :lol: Troppo piacione, istrione e alla lunga stucchevole. Non so... è un cantante, Pape, che non riesce a piacermi del tutto.
La Poplavskaya ha avuto bei momenti, ad esempio la scena di apertura del quarto atto, ma per il resto è apparsa molto a disagio in acuto, acida nel timbro e piatta come interprete.
Mi è piaciuto il baritono che faceva Valentin, Russel Braun.
Bella la direzione di Nézet-Séguin, e sulla regia condivido ancora una volta Maugham: non ha senso ambientare la vicenda in una centrale atomica, se poi è pur sempre il caro buon vecchio Faust di sempre, e, oltretutto, ad un certo punto della centrale atomica si dimenticano tutti! :D Di fatto, l'ambientazione si vedeva nel I atto e nella scena della notte di Valpurga. Per il resto, generico set buono per tutti gli usi.
Mah...
Comunque, complimenti al Met e a Peter Gelb per queste trasmissioni in HD, e congratulazioni ai cinema che accettano la scommessa proponendo le trasmissioni per il pubblico, mai troppo folto. :(
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Re: Faust (Gounod)

Messaggioda Alberich » mar 03 apr 2012, 0:14

: Nurse :



Per il vostro diletto.
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