Poliuto (Donizetti)

recensioni e commenti di spettacoli visti dal vivo

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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda Tucidide » mer 22 set 2010, 15:15

Ora, io non so come abbiano suonato e cantato a Bergamo; posso solo leggere e sentire opinioni, che per quanto autorevoli, non potranno sostituire l'ascolto dal vivo.
Una cosa però dico: ad andare in giro per teatri, è possibilissimo ascoltare orchestre che suonano male: e questo succede ancor di più se si è in provincia.
Va anche sottolineato che la mano del direttore non è secondaria, in tutto ciò. Quest'estate a Pesaro ho sentito la stessa orchestra in due opere, diretta da due direttori diversi: in Sigismondo, con Mariotti sul podio, non ha fatto granché bene, anzi, mentre in Cenerentola, diretta da Abel, è stata magnifica.
Aggiungo poi una cosa: avete presente le registrazioni dal vivo storiche captate in giro per l'Italia? Che so... la Fedora di Lucca con la Olivero? Si sentivano anche allora cose turche, altroché! : Sig :
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda teo.emme » mer 22 set 2010, 17:05

Certo. Si sentivano cose turche, come se ne sentono ancora. E ovviamente la mano del direttore può cambiare le cose. Ma, ripeto, Bergamo non vuole essere Budrio, ed un Festival con velleità di autorevolezza non è un concerto di canto, né l'impegno (e le aspettative) per un'opera completa sono quelli per il concerto di una diva (più o meno in carriera). Non è per pignoleria, né per il desiderio di "rompere i cabasisi", ma c'è differenza tra l'onesta routine e una prestazione insufficiente. Quello che contesto - senza la pretesa di convincere nessuno - è che per questo Poliuto si aveva la sensazione di uno spettacolo improvvisato, forse fiduciosi che bastasse Kunde per salvare il resto.
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda MatMarazzi » gio 23 set 2010, 1:10

teo.emme ha scritto:Certo. Si sentivano cose turche, come se ne sentono ancora. E ovviamente la mano del direttore può cambiare le cose. Ma, ripeto, Bergamo non vuole essere Budrio, ed un Festival con velleità di autorevolezza non è un concerto di canto, né l'impegno (e le aspettative) per un'opera completa sono quelli per il concerto di una diva (più o meno in carriera). Non è per pignoleria, né per il desiderio di "rompere i cabasisi", ma c'è differenza tra l'onesta routine e una prestazione insufficiente. Quello che contesto - senza la pretesa di convincere nessuno - è che per questo Poliuto si aveva la sensazione di uno spettacolo improvvisato, forse fiduciosi che bastasse Kunde per salvare il resto.


Non capisco Teo.Emme perché sei scivolato come niente fosse sulla mia osservazione a proposito di Martina Franca.
Tu forse sei un po' giovane per ricordarlo, ma sicuramente i tuoi amici cellettiani (che vi andavano ogni anno come a un pellegrinaggio mistico) ricorderanno bene che quello di Martina Franca era a sua volta un festival e con ambizioni ben maggiori di quello di Bergamo; anche lì si raccoglievano fondi, anche lì si facevano dischi; anche lì si blaterava (spesso a sproposito) di edizioni critiche e anche lì (anzi soprattutto lì) ogni "porcata" - ed erano tante - veniva presentata come una rivelazione messianica...
In compenso le orchestre e le direzioni che vi si sentivano erano quasi sempre robaccia (assai peggio che a Bergamo) e le regie... le regie erano barzellette allo stato puro. Quanto ai cantanti, per uno interessante ce n'erano tre sui quali era meglio stendere coltri di veli pietosi.
Eppure non ricordo che nessuno (giustamente) abbia mai fatto un fischio...o si sia messo a disturbare il pubblico osservando (e sarebbe stato il caso molto spesso! credimi) che "c'è un limite".
Anzi! Se qualcuno avesse fatto osservare che la "sacra collina pugliese" era - nonostante le valorose intenzioni e certe interessanti scelte di casting - poco più che una filodrammatica, un trionfo del dilettantismo all'italiana, i tuoi amici cellettiani giustamente avrebbero alzato le spalle: "ma si... ok... le orchestre, ma sì... ok le regie... in fondo non è quello che conta... quello che conta è sentire la Dupuy e Raffanti!"

:)
Che dire... questi vedovi-celletti sono uno spasso! :) Li si mette in buca con niente! Non c'è nemmeno gusto...
Semmai mi spiace per loro che proprio il pubblico di Bergamo - rivolgendo a Kunde un'ovazione assordante (e costringendolo addirittura a uscire dopo l'aria, a sipario chiuso) - abbia mandato ancora una volta a catafascio le loro profezie! :)

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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda teo.emme » gio 23 set 2010, 18:18

Non capisco come tutto questo c'entri con Bergamo.

Comprendo, però, che se uno non ha argomenti attacca e cambia discorso.

Ognuno si diverta come può: ti "gasa" l'idea di aver "messo in buca" qualcuno...accomodati.

Trionfi, profezie di catastrofi, vedovi...boh, forse non viviamo nella stessa dimensione spazio-temporale.

Prendo atto del fatto che non sai rispondermi.

Ps: su Martina Franca (a cui non ho mai partecipato e che non devo certo difendere, ma che conosco in virtù di alcuni dischi, anche importanti) discuterei volentieri - di meriti e demeriti (come ho fatto con Bergamo) - ma pare sia impossibile un confronto sereno... E poi chi ti dice che io sia un "cellettiano"? Manco mi conosci...
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda MatMarazzi » gio 23 set 2010, 22:29

teo.emme ha scritto:Non capisco come tutto questo c'entri con Bergamo.

Comprendo, però, che se uno non ha argomenti attacca e cambia discorso.

Ognuno si diverta come può: ti "gasa" l'idea di aver "messo in buca" qualcuno...accomodati.

Trionfi, profezie di catastrofi, vedovi...boh, forse non viviamo nella stessa dimensione spazio-temporale.

Prendo atto del fatto che non sai rispondermi.

Ps: su Martina Franca (a cui non ho mai partecipato e che non devo certo difendere, ma che conosco in virtù di alcuni dischi, anche importanti) discuterei volentieri - di meriti e demeriti (come ho fatto con Bergamo) - ma pare sia impossibile un confronto sereno... E poi chi ti dice che io sia un "cellettiano"? Manco mi conosci...


Vediamo un po'.

Siccome io sono un ragazzo semplice, credo che 2 + 2 faccia 4 tanto a Bergamo, quanto a Martina Franca; non capisco perché un'orchestra modesta a Bergamo sia una vergogna da meritare fischi, scandalo, indignazione, insolenze (queste non tue, ma dei tuoi amichetti vedovi-celletti), mentre a Martina Franca nessuno di loro (gli amichetti di cui sopra) si sarebbe mai sognato di fischiare orchestre infinitamente più modeste...
Non capisco perché due tenori fallimentari (mi spiace doverlo dire, ma la storia è storia e... non fa saldi!) come Raffanti e Morino meritassero tanta indulgenza - per non dire interesse e considerazione - e poi ci si azzarda a muovere osservazioni a due rughette nel registro centrale a un vero artista come Kunde - non esperimento di dubbio esito, un vero artista! - che al contrario loro, cantando nei teatri di tutto il mondo da quarant'anni un repertorio pesantissimo, arriva a sessanta (il doppio dell'età del ritiro dalle scene di Morino e Raffanti) a impossessarsi (in quel modo!) di uno dei più ardui ruoli belcantistici, come Poliuto, lasciandovi una lezione di tecnica, stile e atletismo con pochissimi confronti (almeno nella discografia del ruolo) e facendo crollare il teatro dagli applausi...

In pratica, Teo.Emme, io ho solo messo in evidenza un'incoerenza di giudizio (o forse... una mancanza di giudizio) e speravo che tu mi aiutassi a capirci qualcosa...

Invece la prima volta hai fatto finta di non sentire... e la seconda, chiamato in causa, hai fatto l'offeso e l'oltraggiato!
In entrambi i casi, non hai risposto! :)
A me va bene! :) In fondo è proprio la risposta che mi aspettavo! ;)

Salutoni.

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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda MatMarazzi » dom 26 set 2010, 21:54

Un bel tacer non fu mai "cantato".

Riapro questo thread perchè... è vero che il bello di Internet è la possibilità di ognuno di scrivere quel che sente, anche se quel che sente non è frutto di una riflessione accurata, di adeguata documentazione e (quel che è peggio) di serenità di giudizio.
Ma c'è un limite all'ignoranza e alla disinformazione.
Vi sono sciocchezze contro le quali occorre intervenire, per evitare che l'ignoranza e la disinformazione dilaghino in modo preoccupante.

Ho letto un articolo su Poliuto e la sua tradizione esecutiva in un blog chiamato, se non sbaglio, Il Corriere della Grisi.
Vi leggo che il ruolo di Paolina sarebbe stato scritto per Eugenia Tadolini e POI successivamente (scusate il pleonasmo) adattato alla Dorus-Gras per la versione francese.

Dire che sono allibito è dire poco.
Anche perché alla clamorosa ignoranza dimostrata (mi spiace dire, come al solito) con questa affermazione, si unisce l'arroganza (idem, come al solito) di chi spara sentenze inappellabili, giudica, legifera, pontifica su cos'è il Belcanto, cos'è Donizetti, cos'è la tecnica...
E non sa nemmeno quando Donizetti è morto.

Vediamo come stanno le cose.
1838: l'opera è scritta e sta per essere rappresentata al San Carlo di Napoli. Il ruolo di Paolina è ovviamente affidato alla grande "musa nera" di Donizetti: ossia Giuseppina Ronzi de Begnis (che per inciso con la Tadolini non aveva proprio niente a che spartire: basta confrontare il Roberto Devereux con Linda di Chamounix per capire l'incolmabile differenza di vocalità fra le due).
la censura borbonica intervenne a prove già partite.
Il progetto saltò, ma l'opera era già bella che scritta.

1840: Donizetti rimaneggia profondamente il Poliuto e lo adatta a Grand-Opéra col nome "Les Martyrs".
A Parigi, Paolina (anzi Pauline) fu affidata alla Dorus Gras, che era tanto più acuta della Ronzi (per intenderci, la Dorus Gras creò anche Marguerite de Valois degli Ugonotti).

1848: finalmente il San Carlo decise di dare alle scene il censurato Poliuto, con un ritardo di ben dieci anni dalla composizione: frattanto Donizetti aveva già fatto in tempo a morire.
Per Paolina si fece appello - solo a quel punto - alla Tadolini, dalla vocalità acutissima e pertanto molto più vicina alla Dorus Gras che alla Ronzi.
Strano, direte voi!
Invece no! Per niente strano.
E' infatti accertato che a Napoli nel 1848 non furono utilizzati gli spartiti "originali" (quelli del 1838), ma si operò una strana contaminazione con Parigi, col risultato che il ruolo di Paolina mantenne uno slancio verso l'alto abbastanza eccezionale per un ruolo tragico donizettiano (considerato che Donizetti, sia in Italia, sia in Francia prediligeva per i ruoli tragici vocalità più cupe e centralizzanti: non aveva fatto eccezione l'originaria Paolina, appunto la Ronzi).

E' quindi lecito parlare di "Paolina in versione Tadolini" intendendo con questa espressione la versione ibrida approntata per Napoli nel 48 e successivamente divulgata in Italia per tutto il secondo Ottocento.
Al contrario è clamorosamente e assurdamente falso affermare che la parte fu scritta e pensata per la Tadolini ( :shock: :shock: :shock: :shock: :shock: ...da chi? Da Donizetti già morto? O forse da un Donizetti profetico che nel 1838 già sapeva che dieci anni dopo l'opera sarebbe passata alla Tadolini)!
E addirittura scrivere che la versione Tadolini (1848) sarebbe stata rimaneggiata per la Dorus Gras (1840)...
Si... siamo in piena teoria della relatività!
:D :D :D :D :D

Come può chi ha firmato quell'aborto di articolo, destinato ad aumentare la disinformazione e l'ignoranza, essere caduto in un simile orrore?
Semplice. Avrà fatto una rapida ricerchina su Wikipedia... dove (giustamente) viene indicata - come creatrice del Poliuto - la TAdolini.
Certo, è vero! E' così...
Purchè chi legge sappia che l'opera fu creata postuma dieci anni dopo essere stata scritta, con un cast radicalmente diverso e che Donizetti, una volta morto (pace all'anima sua), non poteva certo pensare di scrivere nulla! :)

Ecco, è su queste clamorose esibizioni di ignoranza storica e musicale che su Internet alcuni loggionisti pretendono di fare "cultura" e di fondare giudizi particolarmente spietati e apodittici.
Non sanno quando Donizetti è morto, non sanno per chi ha scritto cosa, attendono con impazienza l'uscita di edizioni critiche già pubblicate da quel po' ...e pretendono di insegnare "come si canta"!
Ma imparassero prima... "come si tace".

Salutoni,
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda Tucidide » dom 26 set 2010, 23:21

Beh, per fortuna anche qualche lettore ha notato le medesime incongruenze e gliele ha fatte notare.
La cosa più meravigliosa che ho letta in quel sito, però, è la parola "posto" per "post". Era dai tempi della politica linguistica del Ventennio che non si vedevano le italianizzazioni dei forestierismi in ossequio al "parlar finito".

Peraltro ho anche letto una critica idiota che li accusa di scrivere in stile vetusto. Bembo e Salviati si staranno rivoltando nella tomba! Magari lo fossero, vetusti!

Vabbè, buonanotte! : Blink :
: Nar :
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda MatMarazzi » dom 26 set 2010, 23:30

Tucidide ha scritto:Beh, per fortuna anche qualche lettore ha notato le medesime incongruenze e gliele ha fatte notare.
La cosa più meravigliosa che ho letta in quel sito, però, è la parola "posto" per "post". Era dai tempi della politica linguistica del Ventennio che non si vedevano le italianizzazioni dei forestierismi in ossequio al "parlar finito".
:


Si Tuc, l'ho letto anche io.
Anzi devo ringraziare quell'informatissimo lettore (che forse spreca un po' il suo tempo in quel contesto) perché è grazie a lui che mi sono accorto anche io dell'errore.
Purtroppo (anche se ci provo perché credo che si debba leggere l'opinione di chiunque, poi magari farsi un giudizio) è raro che riesca ad arrivare oltre alle prime 10 righe dei loro "posti", :) E quindi mi era sfuggita la mostruosità sulla Tadolini.

Comunque pensaci, Tuc!
Se questa è la loro cultura in Donizetti (che dovrebbe essere il loro cavallo di battaglia) ti rendi conto di cosa scrivono quando parlando di Berg e Wagner?
Meglio non pensarci! :)
L'ideale sarebbe lasciarli nel loro brodo... però insomma... ogni tanto bisognerà pure "tutelar l'antica arte dell'opera"? No?

Salutoni,
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PS: allora che dici delle mie proposte sulla Gencer "matura"?
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda pbagnoli » lun 27 set 2010, 17:15

Ho letto anch'io il "posto" e relative repliche - stizzite - non solo di GG e DD (il che non stupisce affatto), ma anche - e qui mi ha davvero stupito - di Marianne Brandt, una che di solito sa essere anche abbastanza spiritosa, nel modo in cui si riesce ad esserlo in quell'ambiente.
Che dire?
Capita a tutti di scrivere la cazzata: ci sta. Magari sei distratto, hai litigato col marito, hai letto male su wikipedia, ecc.
Quello che si dovrebbe fare è un sacrosanto "Mea culpa": tutti sbagliamo, no?
Invece no: sul Corriere non si sbaglia mai! E giù reprimende contro gli altri siti nemici (pare di sentire Mourinho) ma, soprattutto, non-risposte.
Ragazzi, prendetevela sul ridere! Quandoque bonus dormitat Homerus! In Fin dei conti non dovete mica giustificare una villa a Montecarlo, no? Vedrete che domani ci sarà tempo per un altro bel post con cui farete dimenticare le castronerie sparate in questo!

Ecco Mourinho che parla dei "nemici". Non vi sembra la Grisi?!?
Dai Giulia, è uno scherzo, non te la prendere! :D
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda Tucidide » lun 27 set 2010, 17:46

pbagnoli ha scritto:Ecco Mourinho che parla dei "nemici". Non vi sembra la Grisi?!?

No: Mourinho è molto più simpatico e competente in materia.
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda MatMarazzi » lun 27 set 2010, 18:00

pbagnoli ha scritto:ma anche - e qui mi ha davvero stupito - di Marianne Brandt, una che di solito sa essere anche abbastanza spiritosa, nel modo in cui si riesce ad esserlo in quell'ambiente.


La Brandt?? Ma scherzi??
Nella sua riposta ha sparato un numero di c...e storiche e sintattiche tali da far sembrare robetta le scempiaggini scritte dalla padrona di casa (ha scambiato Nourrit con Duprez, ha citato a capocchia opere e riferimenti storici, ha confuso ruoli e personaggi)...
Siamo di fronte al delirio isterico-patologico!

Sono ancora qui che rido... :D :D :D :D :D :D :D

Tucidide ha scritto:No: Mourinho è molto più simpatico e competente in materia.

Ci vuol poco...
Ma sai, ci piaccia o non ci piaccia, Mourinho nel mondo del calcio è qualcuno.
E questi chi sono?

Va là, va là... se non ridessimo un po' talvolta.
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda Tucidide » lun 27 set 2010, 18:19

MatMarazzi ha scritto:
Tucidide ha scritto:No: Mourinho è molto più simpatico e competente in materia.

Ci vuol poco...
Ma sai, ci piaccia o non ci piaccia, Mourinho nel mondo del calcio è qualcuno.

E' ben questo che dico! :) A me Mou sta profondamente antipatico, lo considero un pallone gonfiato insopportabile, ma professionalmente mi levo il cappello.
Non c'è che dire: come allenatore è proprio bravo! : Thumbup :
(E poi, chissà... magari è anche coltissimo in materia di belcanto : Chessygrin : )
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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda beckmesser » lun 27 set 2010, 19:30

MatMarazzi ha scritto:Ecco, è su queste clamorose esibizioni di ignoranza storica e musicale che su Internet alcuni loggionisti pretendono di fare "cultura" e di fondare giudizi particolarmente spietati e apodittici.


Se è per questo, nella recensione di un cd, per poter meglio stroncare la Petibon si asseriva che quest'ultima, essendo solo una soubrette, non dovrebbe permettersi di cantare la Regina della Notte, dato che quella parte fu nientepopodimeno che "scritta per Aloysia Weber coniugata Lange" :shock: :shock: :shock: . L'errore è forse in parte scusabile: da qualche parte (Wikipedia?) si sarà letto "Weber" come interprete e qualcuno avrà pensato ad Aloysia anziché a sua sorella Josepha (anche se riesce difficile immaginarsi la divastra Aloysia, per quanto declinante, che se ne va a cantare per Schikaneder...). Avevo provato a far rilevare l'errore, sperando in una correzione, ma mi fu risposto che tanto il qui pro quo non cambiava il succo del discorso. Ora, a me sembra lo cambi eccome, Josepha non essendo certo Aloysia, ma forse sono ingenuo io... : Chessygrin :

Fatto sta che ancora si legge che la Regina fu scritta per Aloysia, e che per questo la Petibon, essendo una "soubrette", non dovrebbe azzardarsi a cantarla... Mah.

Saluti,

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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda MatMarazzi » lun 27 set 2010, 21:13

beckmesser ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:Fatto sta che ancora si legge che la Regina fu scritta per Aloysia, e che per questo la Petibon, essendo una "soubrette", non dovrebbe azzardarsi a cantarla... Mah.

:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D

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Re: Poliuto (Donizetti)

Messaggioda teo.emme » lun 27 set 2010, 23:43

MatMarazzi ha scritto:
beckmesser ha scritto:
MatMarazzi ha scritto:Fatto sta che ancora si legge che la Regina fu scritta per Aloysia, e che per questo la Petibon, essendo una "soubrette", non dovrebbe azzardarsi a cantarla... Mah.

:D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D :D

Da morire....

Salutoni,
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In realtà il discorso - se è preso dalla medesima fonte - era assai più articolato: si parlava di una certa tradizione germanica che ha portato a fare della Regina della Notte un ruolo "soubrette" (immagino nel senso di quei soprani aguzzi, usignoli meccanici, ma vuoti drammaticamente e nel corpo vocale), tradizione perfida effettivamente, che ha compromesso un gran numero di splendide edizioni storiche dell'opera. L'attribuzione erronea del ruolo ad Aloysa (destinataria effettiva invece dell'aria K 418, anch'essa eseguita dalla Petibon), non cambia per nulla il senso del discorso, che non si limita alle grossolane e semplificatrici equazioni riportate sopra. Peraltro lo stesso autore riconosce l'errore e ne fa ammenda pubblicamente (ma ovviamente, ed in aperta mala fede, tale circostanza non viene minimamente riportata). La tracklist di quell'album comprendeva brani di Mozart, Gluck e Haydn, brani di spiccato stile italiano (e la Regina della Notte è, nella geniale visione mozartiana, un omaggio all'opera seria e alla sua astrazione), che, una certa tradizione ha via via voluto alleggerire. La Petibon - definita da taluni critici "togati" come cantante "piena di grazie" e "spumeggiante" - è voce, secondo me, poco affine (anche dal punto di vista drammatico) ad alcuni dei brani proposti (siano essi stati scritti per Josepha o Aloysia Weber, dalla vocalità non così distante a sentire le testimonianze, al contrario - e l'ascolto dell'album lo dimostra - si trova più a suo agio con i ruoli più leggeri scritti per Anna Gottlieb e "Nancy" Storace (per restare a Mozart). Del pari difficoltosa è la resa del declamato gluckiano. Meglio in Haydn.

Certo che ce ne vuole di buon tempo per andare alla ricerca di pagliuzze...

Ps: ma voi pensate davvero di essere esenti da refusi, errori e sbagli? Oppure ritenete di avere verità rivelate? E da dove viene tale presunzione? Sarebbe interessante capire...
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