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Re: Quali incisioni?

Messaggioda VGobbi » mer 14 apr 2010, 12:06

Ma gli amministratori non esprimono nessuna preferenza? : Andry :
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Quali incisioni?

Messaggioda pbagnoli » mer 14 apr 2010, 16:51

No.
Non voglio influenzarvi!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Quali incisioni?

Messaggioda VGobbi » mer 14 apr 2010, 19:48

pbagnoli ha scritto:No.
Non voglio influenzarvi!

Influenzare? :shock:
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Quali incisioni?

Messaggioda stecca » ven 14 mag 2010, 18:48

Su Wagner non ho sufficiente competenza e quindi mi astengo

Verdi: Rigoletto,
Decca Bonynge, Pavarotti, Sutherland, MIlnes
Trovatore,
Levine, Domingo, Price, Cossotto, Milnes
Traviata,
Pretre, Caballé, Bergonzi, Milnes
Aida,
Muti, Caballé, Domingo, Cappuccilli, Cossotto
Otello
Levine, Domingo, Scotto, Milnes
- Puccini: Manon Lescaut,
Bartoletti, Caballé, Domingo
Boheme,
Karajan. Freni, Pavarotti
Tosca,
De sabata, Callas, Di Stefano, Gobbi
Butterfly
Barbirolli, Scotto, Bergonzi

- Mozart: Nozze di Figaro,
DVD Abbado di Vienna con Raimondi e la Studer (bellissimo)
Don Giovanni,
Giulini, Sutherland, Schwartzopf, Taddei, Wachter, Cappuccilli
Flauto Magico
nessuna mi convince appieno....
aggiungo il
Così fan tutte:
Davis, Caballé, Baker, Gedda Philips
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Re: Quali incisioni?

Messaggioda Triboulet » dom 01 ago 2010, 17:27

Bene, riparto da qui... la prima è la scelta "equilibrata", la seconda è la scelta "che sballa per un solo elemento".

Verdi: Rigoletto,
Merrill-Moffo-Kraus-Solti
MacNeil-Gencer live (per loro, ovviamente)
Trovatore,
diciamo Karajan a Salisburgo (ma più per la Simionato)
Tucker in studio con Warren
Traviata,
Callas-Valletti a Londra 1958
il film con la Stratas
Aida,
nessuna mi convince, se devo scelgo Callas-Tucker-Serafin quasi pari con Karajan I
Gencer-Simionato-Serafin (live) per le donne
Otello
Domingo-Freni-Bruson-Kleiber (live 87)
Vickers con chiunque vogliate
Puccini: Manon Lescaut
Scotto-Domingo-Levine (live Met)
Freni-Sinopoli (per la direzione)
Boheme,
Stratas-Carreras-Scotto-Levine (live Met)
Cotrubas-Pavarotti-Popp-Kleiber (live Scala)
Tosca,
Freni-Domingo-Ramey-Sinopoli
Callas live Londra 1964
Butterfly
Callas-Gedda-Karajan uber alles
Freni-Sinopoli (per la direzione)

Mozart: Nozze di Figaro,
il film di Ponnelle (Pray-Freni-FischerD. Böhm ecc)
la contessa della Fleming
Don Giovanni
Giulini
Siepi con Furtwangler
Flauto Magico
ancora Böhm
la Deutekom fenomeno con Solti

Wagner: passo.
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Re: Quali incisioni?

Messaggioda MatMarazzi » lun 02 ago 2010, 0:35

Triboulet ha scritto:Verdi: Rigoletto,
Merrill-Moffo-Kraus-Solti


Questa non me l'aspettavo.
Ma per cosa la prediligi? Solti?
Io sarò sincero non conosco questa versione, ma sono un poco scettico su Merrill (almeno come Rigoletto), e anche la Moffo in Gilda non mi ispira tantissimo.
Dimmi di più.

Don Giovanni
Siepi con Furtwangler


A me invece quel video (perché immagino tu ti riferisca al video) non persuade per nulla. Ho come l'impressione che la produzione salisburghese, smagliante solo pochi anni prima, avesse nel 56 perso il suo smalto.
Invece il live del 1950 (con Welitsch, Schwarzkopf, Seefried!!!!!, e Gobbi fosse molto più incisiva).
Sì, ok... Gobbi è in teoria un'assurdità in Don Giovanni.
In pratica nel contesto infernale e spaventoso di Furt, il suo giovane libertino è talmente strano e originale da convincere.
Conosci l'edizione?

Salutoni,
Mat
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Re: Quali incisioni?

Messaggioda Triboulet » lun 02 ago 2010, 2:05

Del Rigoletto ne parlai diffusamente nel thread dedicato, forse ti sarà sfuggito all'epoca :)
Di Rigoletto ho molte edizioni (uno dei miei titoli preferiti, si direbbe?!), ma quelle in studio (giusto per limitare l'analisi) sono tutte carenti secondo me... riassumo in brevissimo quanto detto altrove:
mi piace molto il Rigoletto di Gobbi, seppur faticosissimo, e Serafin è straordinario (direttore sottovalutatissimo!), ma la Callas (nonostante i soliti fraseggi geniali) è ancora prigioniera dell'antico personaggio della Gilda un po' bambola di porcellana (oltre ad essere già un pelo "fuori forma"). Pippo è quello che è nel 55, tanto sole e poca grazia.
Giulini, grandissima direzione, bei dettagli, i cantanti però per me sono tutti fuori (Cappuccilli mai ritenuto grande interprete, mi dispiace per i fans).
Kubelik, grandissimo, e Fischer D. che ammiro enormemente ma non quì! Chiaroscuri mai sentiti rovinati un minuto dopo dal berciare più bieco, nella speranza forse di sembrare più "all'italiana", a sto punto prendo Gobbi, almeno lo fa con infallibile istinto. Se l'avesse fatto "tedesco doc" allora forse....
La Scotto troppo "preoccupata", didascalica, in questo contesto irritante, falsa quando non deve esserlo. Bergonzi assolutamente bolso, fuori parte.
MacNeil in studio, enorme, forse il migliore, come (quasi) sempre nel periodo d'oro, a mio avviso. Umanità, giustezza d'accenti, vocalità, finezze mai leziose, non spinge mai troppo... però poi la Sutherland plastificata, Cioni onesto ma non certo memorabile, Sanzogno in alcuni passaggi letargico.
Bonynge, tutto ben fatto, ma non mi trasmette nulla. Pavarotti in uno dei ruoli (pochi) dove aveva pochi rivali, ma sempre incompleto, la Sutherland solita, Milnes bella prova, forse un po' coinvolto in un certo piattume latente, non mi impressiona.
Cosa rimane? ah Sinopoli "edizione critica"... Bruson è un cantante che mi piace, ma è troppo "signore", non saprei spiegartelo. La Gruby più uccellino in gabbia che mai, Shicoff è il peggiore Duca di sempre! Poi ce ne sono altri (Muti, Chailly, Gavazzeni ecc.) che ritengo addirittura inferiori ai citati... Ergo arriviamo alla scelta.

Pur non convincendomi pienamente, ritengo alle mie orecchie (per come amo sentire io quest'opera) il Rigoletto di Solti un buon compromesso.
Solti non è analitico come Kubelik o raffinato come Giulini, però i momenti travolgenti sono suoi, e il Verdi di Rigoletto è ancora pieno di RITMO, pulsante, affannoso, impetuoso, scatti, esplosioni ecc. Basta ascoltare l'entrata del Duca prima di "Ella mi fu rapita", c'è il senso "cinetico" che a molti manca.
Sì, Merrill non è MacNeil, lo so anche io, ma nella sua "grana grossa" trovo una verità che non trovo ad esempio nel fine Dieskau. Non lo trovo molto peggio di Milnes (che è spesso additato come Rigoletto di riferimento), vocalmente più solido di Gobbi, personalmente più seducente di Cappuccilli. E confesso che l'idea di un Rigoletto un po' tonante e squinternato non mi dispiace, il vecchio Rigoletto era solo un pover'uomo. Kraus, confesso, non lo amo in genere, ma il personaggio del signorotto str***o è suo, e la tecnica specifica per il Duca (sulla quale sono caduti anche grandi tenori verdiani) anche. Aggiungo anche che il contrasto Kraus/Merrill è molto più avvincente del contrasto Dieskau/Bergonzi (due gentiluomini) o di quello Gobbi/Di Stefano (due cafoni).
La Moffo io la trovo perfetta! E' una Moffo nel '63 (già con molti problemi), e la Moffo non è la Callas in fatto di fraseggi, sappiamo anche questo, eppure è l'unica della discografia che forse (inconsapevolmente, per sua stessa natura) mette in luce la sensualità repressa di Gilda, spinge sulla voglia di libertà, sul desiderio erotico. Insomma fa la ragazza alle prese con i primi amori "fisici", segregata dal papà iperprotettivo (che poi Gilda questo è, alla faccia di tutte le dietrologie).
Forse il mio Rigoletto preferito è quello della Gencer con MacNeil, però se devo scegliere una versione che mi piace nel complesso prendo questa, prendilo come un giudizio di pura sensazione.
Perdona se mi sono dilungato :D

Io di Furtwangler conosco solo quel Don Giovanni (sì, il video) e più che il cast (anche se Siepi secondo me è maiuscolo) è proprio quella atmosfera che tu definisci infernale e spaventosa che mi colpisce. Non sono fan di Furt, anzi il suo stile -immagino filo-wagneriano- applicato al classicismo certe volte non lo sopporto (il suo Beethoven, lodatissimo, io lo trovo affettato e serioso), però quel senso di imminente catastrofe che rievoca quì lo trovo davvero persuasivo.
Gobbi Don Giovanni?! mai sentito, è dire che Gobbi mi piace, ma non a tal punto da possederne ogni registrazione... confesso che non me lo so immaginare Don Giovanni, ora mi hai messo curiosità : Chessygrin :

PS: mi aspettavo qualche contestazione su Puccini, ho visto ad esempio che la Boheme di Karajan è ormai istituzionalizzata, ma non sarà anche un po' di abitudine?
E poi consigliatemi un'Aida che non sia Solti (la Price non mi piace) o Karajan II (ovvero un poema sinfonico con qualche voce -neanche memorabile- sullo sfondo). Penso di avere seri problemi con questo titolo.
La Simionato è stata una grandissima cantante, non c'entra nulla, ma lo voglio dire in calce, visto che ci ha lasciati non da molto.
La sua Azucena e la sua Amneris (ma solo per rimanere ai titoli menzionati nel post) sono tra le migliori mai ascoltate.
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Re: Quali incisioni?

Messaggioda MatMarazzi » lun 02 ago 2010, 16:44

Triboulet ha scritto:Del Rigoletto ne parlai diffusamente nel thread dedicato, forse ti sarà sfuggito all'epoca :)


E' possibile! :)
Non seguo molto i thread discografici.
E poi saranno passati mesi! :)

Sì, Merrill non è MacNeil, lo so anche io, ma nella sua "grana grossa" trovo una verità che non trovo ad esempio nel fine Dieskau. Non lo trovo molto peggio di Milnes (che è spesso additato come Rigoletto di riferimento), vocalmente più solido di Gobbi, personalmente più seducente di Cappuccilli. E confesso che l'idea di un Rigoletto un po' tonante e squinternato non mi dispiace, il vecchio Rigoletto era solo un pover'uomo.


Non mi è chiara molto l'equazione tra "tonante" e "pover'uomo". Comunque io non ho nulla contro i Rigoletti tonanti (anche se, dopo aver sentito Keenlyside, non sarei più disposto oggi a tollerare il particolare taglio, anche vocalmente forzuto e ruggente).
Però Merrill mi sembra sempre talmente impacciato e grezzo... Non ho ancora trovato un'opera in cui mi convinca.
Però riconosco che non ho mai sentito quel Rigoletto: anche per questo mi ha incuriosito la tua predilezione.
Approfondirò.

Io di Furtwangler conosco solo quel Don Giovanni (sì, il video) e più che il cast (anche se Siepi secondo me è maiuscolo) è proprio quella atmosfera che tu definisci infernale e spaventosa che mi colpisce. Non sono fan di Furt, anzi il suo stile -immagino filo-wagneriano- applicato al classicismo certe volte non lo sopporto (il suo Beethoven, lodatissimo, io lo trovo affettato e serioso), però quel senso di imminente catastrofe che rievoca quì lo trovo davvero persuasivo.


Non discutevo tanto il Mozart di Furt (che per carità: è così... prendere o lasciare), quanto il grado di "elettricità" che percorre la nascita di una produzione (il Don Giovanni Furt - Graf di Salisburgo) e la sua centesima ripresa, sei anni dopo.
Il video mi dà l'idea di aver perso smalto rispetto alla violenza trascinante della prima volta (e con un cast globalmente più eccitato ed eccitante).

poi consigliatemi un'Aida che non sia Solti (la Price non mi piace) o Karajan II (ovvero un poema sinfonico con qualche voce -neanche memorabile- sullo sfondo). Penso di avere seri problemi con questo titolo.


Recentemente si è parlato della Normann. Io credo che anche Aida sia uno di quei personaggi che non si può dire di aver capito senza aver sentito lei.
Così, anche se globalmente è una pessima esecuzione - tranne la protagonista - ti consiglio di ascoltare il live parigino del 73, in particolare il secondo e il terzo atto.

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Re: Quali incisioni?

Messaggioda Triboulet » mar 03 ago 2010, 3:17

MatMarazzi ha scritto:Non mi è chiara molto l'equazione tra "tonante" e "pover'uomo".


Pover'uomo nel senso di persona semplice, da noi si dice "un povero Cristo" (non so se è così anche nel resto del mondo :D).
Rigoletto lo immagino burbero, scontroso, molto poco di buone maniere, col vocione anche nella realtà... dolce solo con la figlia, e incazzato col resto del mondo (tipico dei comici!).
Merrill continua a non essere il mio ideale, anche in questo senso (gli preferisco Gobbi se non vocalmente "caratterialmente" diciamo così), ma secondo me si difende bene, e soprattutto è inserito in un contesto globalmente interessante. Credo sia il Rigoletto più bilanciato a mio gusto, in cui ci sento davvero i personaggi per come me li immagino, non necessariamente il meglio eseguito.

Traviata non riesco a prescindere dalla Callas, mi dispiace :D anche se forse la direzione di Rescigno non è memorabile, consiglierei quella a chiunque e comunque. Poi la Stratas, scombinatissima, vocalmente la più improbabile in quel ruolo (talvolta è davvero uno strazio), ma che ti devo dire... mi convice più di altre, anzi più di tutte (Callas esclusa). In un personaggio dalla personalità fortissima secondo me vince la psicologia.
Sono invece molto indeciso su Trovatore, altro titolo popolarissimo in cui, sembra un paradosso, non si riesce mai a trovare la quadratura completa (oddio, parlo per me ovviamente). I problemi frequenti sono le Azucene sguaiate, le Leonore monocrome e/o autoindulgenti, i Manrichi granitici eroico-spinti e i Conti cattivoni. Diventa quasi un opera per macchiette, ma vai a vedere la gente applaude quelle versioni.
Se si potesse farei un Trovatore Callas(epoca 1958)-Tucker-Hampson-Horne diretto da Kleiber, ma è tutto abbastanza fantascientifico, non so neanche se funzionerebbe.
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Tre idee

Messaggioda Alberich » gio 26 ago 2010, 19:57

Ciao a tutti,
sono emigrato con pochissimi cd...e mi accingo a comprar su itunes qualcosa.
Vi chiedo, dunque, tre idee:
- un Meistersinger, opera che conosco pochissimo. Non la Solti II perchè già la ho.
- un'opera tragica di Rossini: il Rossini tragico non l'ho mai sopportato, ma vorrei cimentarmi. Non il Tancredi, non la Semiramide. Più che altro, un'opera che sia stimolante. Titolo e edizione.
- un'opera di Handel. Non il Rinaldo. Anche qui: ignoranza totale, ma mi piacerebbe avvicinarmi.

Grazie! : WohoW :
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Re: Tre idee

Messaggioda Tucidide » gio 26 ago 2010, 20:21

Meistersinger: Karajan II EMI
Zelmira: Scimone ERATO: a me il Rossini tragico piace tantissimo, e il Merritt di quest'incisione VA SENTITO! : Cowboy :
Alcina... Sutherland Bonynge DECCA oppure Fleming Dessay Christie ERATO
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Tre idee

Messaggioda Rodrigo » gio 26 ago 2010, 20:47

Mi limito a un consiglio rossiniano:
il Maometto II inciso da Ramey e la Anderson. Il contesto ha qualche pecca (Scimone (!), Palacio) ma Ramey è un'ira di Dio e l'opera è di una spettacolare e autentica forza tragica che Semiramide se la sogna!
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Re: Tre idee

Messaggioda Alberich » gio 26 ago 2010, 22:03

Grazie dei consigli.

Però: i Maestri sono quelli con Adam?
In realtà mi piacerebbe un'edizione "moderna", ho tantissime incisioni di Wagner, ma ben poche superano il 1980.

Sono più per il Maometto: una cosa che non avevo detto è che ho una predilezione per le voci maschili, quindi se anche per Handel ci fosse qualche bella edizione con un protagonistone alla Ramey mi renderebbe meno difficile l'approccio :)
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Re: Tre idee

Messaggioda Triboulet » ven 27 ago 2010, 1:11

Per Handel direi Giulio Cesare, l'edizione di Karl Richter (un esperto del settore, almeno 40 anni fa) con Fischer-Dieskau e la Troyanos (quindi col protagonista "maschietto autentico").
Per Rossini, periodo francese c'è anche il sempreverde Mosè, in studio stesso cast di Maometto (solo con Raimondi) oppure live con chi vuoi (Rossi-Lemeni, Siepi, Christoff, Ramey). Io avevo quello di Serafin (Rossi-Lemeni, Taddei, Cerquetti, Carteri ecc. insomma una robetta non da poco :D).
Rossini napoletano per me son tutte belle, ma per non tirare in ballo la solita Armida (Fleming live!) c'è l'Otello con Carreras e la Von Stade... parti in vantaggio con la trama (anche se non è esattamente lo stesso).
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Re: Tre idee

Messaggioda pbagnoli » ven 27 ago 2010, 7:27

Per Rossini serio vado sullo scontatissimo: Guglielmo Tell. E' un'opera scritta direttamente dal Padreterno, uno dei tre- quattro capolavori assoluti di ogni tempo. Altrimenti starei sulla Donna del lago e punterei, in questo caso, sull'ottima incisione Naxos, di raro equilibrio nelle componenti.
Per Haendel mi porterei anch'io Alcina (ed. di Christie con Fleming e Dessay), oppure Giulio Cesare (Minkowski: l'unica pecca vera è purtroppo la protagonista, ma il resto è di notevole livello).
Maestri Cantori moderno. Mhm... Prova a leggere le cose che avevo scritto per questa registrazione, forse potrebbe essere quella che fa al caso tuo...
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