La Forza del Destino (Verdi)

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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Raffaele » lun 09 ago 2010, 21:57

Carissimi, tengo a precisare che le considerazioni fatte sulla presunta comicità della Tebaldi nell'interpretare il finale de "La forza del destino" vanno contestualizzate nel particolare momento in cui è avvenuto l'ascolto( avrò un pò esagerato, sarà stata una risata "isterica" dovuta a un particolare momento di stress )...dopo aver ascoltato per l'appunto tutte quelle "dolcezze"(mi riferisco alla voce della Tebaldi),la direzione strepitosa di Mitropoulos, quel finale cosi' esagerato mi ha un pò stuzzicato...Resta il fatto che questa resta una di quelle esecuzioni storiche sui non si può dir nulla( a parte scherzare bonariamente,se consentito, su qualche -chiamiamolo cosi'- difettuccio...)...Lo stesso dicasi per l'altra grande "Forza", quella citata da PBagnoli con una sublime Gencer e un Di Stefano in particolare stato di grazia...
Per quanto riguarda L'edizione Muti/Freni condivido le cose dette da PBagnoli e da Milady...purtroppo l'interpretazione della Freni è pressoche assente ed è un vero peccato perchè nonostante alcuni problemini la voce è sempre bella e dolce...Credo che non le giovi per niente,tra l'altro, la qualità della registrazione(pessima ,mi pare) con le voci che mi paiono molto distanti in alcuni momenti e poco godibili per un eccessivo riverbero...Peccato perchè l'insieme mi pare ben riuscito e trovo la direzione molto bella e innovativa...
A proposito della "Forza" Tebaldi/Mitropoulos voi che edizione avete? Io ho trovato tempo fa un cofanetto Archipel (credo del 2002)... Dice che la masterizzazione e fatta dalla sorgente originale...A me il suono pare alquanto scadente,pittosto intubato e con un riverbero insopportabile(a volte sembra di sentirli come se cantassero in un acquario...)...Avete anche voi questa edizione(io pensavo fosse l'unica e la migliore)?Sapete se ci sono altre etichette che hanno curato meglio questo aspetto?
Grazie e saluti a tutti Raffaele
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Triboulet » mar 10 ago 2010, 0:04

Milady carissima, ma tu le hai viste proprio tutte!! :D che invidia... grazie ancora di queste bellissime testimonianze.
Quanto alla Freni, è proprio il binomio con Verdi che non mi convince. Secondo me le mancavano le qualità vocali e pure una certa sensibilità interpretativa.
Diciamoci la verità, la Freni aveva uno strumento bellissimo ma molto poco versatile, e ha cercato in tutti i modi di spingersi un po' più in la nel repertorio, sempre nella sua maniera misurata che la faceva apparire meno inadeguata di quanto non lo fosse in realtà.

Secondo me il "guaio" della Freni è stato (anche) Karajan. E il Karajan anni '60 cercava proprio un bel marmo intonso e perfetto da scolpire qual'era la Freni, inserita praticamente in ogni contesto possibile (abitudine di Karajan quando gli piaceva un cantante) e plasmata come si fa del suono di un violino. La prima Freni funziona quasi solo con lui, e in ruoli intesi come idealizzazione del personaggio stesso, quasi parte dello sfondo (non solo il Puccini delle eroine di zucchero Mimì e Cio-cio-san - Tosca giustamente la fa fare alla sensualona Price - ma pure Aida versione favoletta egiziana, Otello, Don Carlo). La Freni in quei casi sapeva essere intoccabile come la Sutherland. Se la decontestualizzi da quel fondale orchestrale, da quella visione, perde qualsiasi interesse (così si capisce pure il fiasco di Traviata, per dire, personaggio non riducibile a quella dimensione).
La seconda Freni, quella degli 80, è spinta un po' dalla maturità e dalle mutate condizioni vocali, un po' dall'esigenza di rimanere artisticamente a galla, un po' dalla mancanza del suo vecchio padre artistico e dalla presenza del suo nuovo demiurgo Sinopoli (una sorta di anti-Karajan) a intraprendere nuove strade, ma anche quì sembra che la sua capacità espressiva dipenda solo dal contesto. In questa Forza (incisa tra le due prime incisioni con Sinopoli) l'intesa con Muti non si trova, forse perchè il freddo e analitico direttore italiano non la spinge a sufficienza nè verso la strada dell'accentuazione violenta del dettaglio espressivo (Sinopoli), nè verso quella della cura tutta edonistica dell'emissione levigata (Karajan), che peraltro con la voce dell'86 non sarebbe più riuscita a realizzare (il buon Herbert dopo i 70 la rimpiazzò senza tanti rimpianti). Il suo Simone con Abbado era più assimilabile all'esperienza Otello/Karajan, per questo risulta secondo me più convincente (anche se ancora non è la mia preferita). Questa Leonora invece, oltre ad essere faticosa vocalmente, non è nè carne nè pesce. La Freni va quando dietro ha il bianco o il nero, su fondo grigio ahilei scompare.

PS: invito a rivalutare la Forza con la Callas, non solo per la lettura "diversa" di Maria (diversa dal modello Tebaldi/Gencer anni 50/Price), ma anche per la direzione di Serafin (e perchè no per l'Alvaro splendidamente dolente di Tucker). Non ci sarà la cavata vellutata e ampia, e la Vergine degli angeli da brivido, però la tensione di certi passaggi, l'ombra del fato incombente, difficilmente si ritroveranno in altre interpretazioni. A tratti quasi cinematografica (e mi piace di più della sua Aida!). Secondo me una delle poche che si riaggancia alla lezione della Ponselle.
Sarò strano, ma la Tebaldi la preferisco in Don Carlo, anzi non mi sono mai spiegato il perchè dell'assenza di quel titolo dal suo repertorio.
Fermo restando che la Gencer, in Verdi, primo o tardo che sia, si mangia sia la Callas che la Tebaldi (con le dovute eccezioni, si capisce).
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Luca » mar 10 ago 2010, 12:11

Sono d'accordo in linea di massima con Triboulet e faccio delle piccole osservazioni aggiuntive:

1. Circa la Freni iniziale va ricordata anche la sua Micaela contrapposta alla 'sensualona' Price come Carmen. La Leontyne piaceva molto a Karajan esattamente come gli piaceva la Freni nei personaggi dolci. Mi viene da pensare e chiedermi perché non ha pensato proprio alla Price per la sua prima Aida (in luogo di una Tebaldi che ormai l'aveva già incisa).

2. Ottimo suggerimento quello di ascoltarsi la Leonora della Callas, contrapposta alla linea delle 'morbide' Tebaldi-Price (molto meno alla Gencer di cui ne noto invece vicinanza espressiva e timbrica), ne emerge un personaggio amaro e scavato e basterebbe ascoltarsi "Madre pietosa Vergine" o il "Pace, pace, mio Dio" per rendersi conto della distanza dalla Tebaldi e delle interpreti all'italiana.

3. La Tebaldi in Don Carlo: avrebbe dovuto inciderlo nel '61 invece dell'Aida di 2 anni prima: avrebbe trovato Solti (che incise nel '61 Aida) e Bergonzi (a mio avviso il migliore Don Carlo della discografia che nel '61 aveva inciso il suo primo Alfredo, ma era già in carriera da anni). Ci sarebbe stato posto per Ghiaurov (affermato Inquisitore alla Scala con Christoff) e per Siepi (grande Filippo II), per la Simionato e forse anche per Mc Neil (Rigoletto con la Sutherland e Cioni). Sta di fatto che la Tebaldi non ha mai affrontato in scena Don Carlo e questo è un peccato.

Saluti, Luca.
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Triboulet » mar 10 ago 2010, 23:36

Luca ha scritto:Mi viene da pensare e chiedermi perché non ha pensato proprio alla Price per la sua prima Aida (in luogo di una Tebaldi che ormai l'aveva già incisa).


Forse perchè Karajan in Aida personaggio non ci ha mai visto sensualità, nè prima nè dopo. La sua visione negli anni 70 non cambia, si fa solo più estrema (e coerentemente salta fuori la Freni, una sorta di Tebaldi in miniatura).
Carmen e Tosca erano invece accomunate da un certo erotismo che la Price incarnava bene.

Luca ha scritto:Ottimo suggerimento quello di ascoltarsi la Leonora della Callas, contrapposta alla linea delle 'morbide' Tebaldi-Price (molto meno alla Gencer di cui ne noto invece vicinanza espressiva e timbrica)


La Leonora della Gencer anni '50 (quella scaligera) la trovo più affine alla linea della "purezza"...vicina alla sua Leonora del Trovatore (quello famoso del cappello da Fata turchina : Chessygrin : ). Nelle Forze di dieci anni dopo invece sono daccordo con la riflessione che hai fatto tu. Ma lì ormai era un vero soprano drammatico. Aggiungo che, nonostante l'appesantimento, la Gencer mantenne sempre una morbidezza e una mezzavoce che la Callas faticava a trovare, almeno quando cantava Verdi. Questo me la fa ritenere "costituzionalmente" più verdiana della Tebaldi e della stessa Callas, verdiane un po' "in prestito". A mio avviso era tanto adatta a cantare Verdi quanto lo era a cantare i ruoli Ronzi.

Secondo me alla Leonora della Callas si lega in qualche modo, forse indirettamente, anche una cantante dei giorni nostri, interpretandola certo con un linguaggio più confacente al suo background. Anche l'aspetto teatrale secondo me si riaggancia (non so quanto consapevolmente) alla lezione callasiana. Del resto anche la Callas, quando debutta Forza, è a tutti gli effetti una cantante wagneriana (e in Grecia nel 57 riesumerà proprio le arie conclusive di Forza e Tristano, quando si dice i volti del "destino").
Lei non è il mio ideale canoro in questo ruolo, però ha la sua innegabile potenza espressiva:

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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Riccardo » mar 10 ago 2010, 23:58

Ma il canto della Price lo trovate tutti davvero così sensuale?
E' una cantante che non sono mai riuscito a farmi piacere. Non riesco a darne un profilo. La trovo sempre così distratta rispetto al profilo espressivo di quel che canta. Non mi piace né come Carmen né in Tosca...


Triboulet ha scritto:A mio avviso era tanto adatta a cantare Verdi quanto lo era a cantare i ruoli Ronzi.
D'accordissimo! E vale secondo me tanto per la Gencer quanto, al contrario, per la Callas (pur non avendone la prova del nove nei Ronzi).
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Triboulet » mer 11 ago 2010, 0:03

Riccardo ha scritto:Ma il canto della Price lo trovate tutti davvero così sensuale?


Beh Karajan lo trovava sensuale : Chessygrin :
A me personalmente la Price non ha mai detto niente di che, neanche nella sua celebratissima Aida. Ma è solo mio gusto.
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Riccardo » mer 11 ago 2010, 0:55

Triboulet ha scritto:
Riccardo ha scritto:Ma il canto della Price lo trovate tutti davvero così sensuale?


Beh Karajan lo trovava sensuale : Chessygrin :

Non è detto sia una prova a favore : Chessygrin :

Triboulet ha scritto:A me personalmente la Price non ha mai detto niente di che, neanche nella sua celebratissima Aida. Ma è solo mio gusto.

No no è anche il mio!
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda pbagnoli » mer 11 ago 2010, 13:46

Riccardo ha scritto:
Triboulet ha scritto:
Riccardo ha scritto:Ma il canto della Price lo trovate tutti davvero così sensuale?


Beh Karajan lo trovava sensuale : Chessygrin :

Non è detto sia una prova a favore : Chessygrin :

Posso essere un po' monello?...
Karajan trovava sensuale anche la Baltsa... : Chessygrin :
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Riccardo » mer 11 ago 2010, 19:28

pbagnoli ha scritto:Karajan trovava sensuale anche la Baltsa... : Chessygrin :

Appunto : Chessygrin :
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » ven 13 ago 2010, 13:58

Raffaele ha scritto:A proposito della "Forza" Tebaldi/Mitropoulos voi che edizione avete? Io ho trovato tempo fa un cofanetto Archipel (credo del 2002)... Dice che la masterizzazione e fatta dalla sorgente originale...A me il suono pare alquanto scadente,pittosto intubato e con un riverbero insopportabile(a volte sembra di sentirli come se cantassero in un acquario...)...Avete anche voi questa edizione(io pensavo fosse l'unica e la migliore)?Sapete se ci sono altre etichette che hanno curato meglio questo aspetto?


Purtroppo, Raffaele, non posso aiutarti.
io ho, fin dagli anni '80, l'edizione in microsolco della Cetra Opera Live. Non ho mai comprato il CD.
Comunque era già allora un suono molto compresso e limitato.

Sono d'accordo con te, sia sui rilievi alla Tebaldi, sia sull'impatto di insieme di quello spettacolo che comunque, ancora oggi, risulta magnifico (e immagino anche di più per chi lo vide dal vivo, come Milady).
Vorrei aggiungere un noto aneddoto: per un pelo quello spettacolo rischiò di essere ancora più "storico" di come fu.
Infatti il grande Siciliani (l'ultimo dirigente teatrale di genio che abbiamo avuto in Italia) aveva pensato di affiancare a Mitropulos un regista di vero genio e prestigio planetario, il grande Georg Wilhelm Pabst autore di capolavori quali il Vaso di Pandora, Atlantide e la Voce del Silenzi (nonché del Don Quichotte con Chaliapine).
E questo prima ancora che un altro grande regista cinematografico (ossia Visconti) osasse confrontarsi all'Opera in Italia.

Pabst aveva progettato uno spettacolo ambientato nella rivoluzione spagnola, con mitragliatrici e jeep, anticipando di vari decenni l'idea di Pountney di utilizzare la "guerra" (universalmente intesa) come propulsore e catalizzatore di tutte le vertigini e le incongruenze picaresche dell'ultimo grande affresco shakespeariano di Francesco Maria Piave.
Purtroppo i tempi non erano maturi: la Tebaldi e Del Monaco si opposero con tutte le loro forze! Vollero i loro bei vestitoni d'epoca e i fondali dipinti e li ottennero.

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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Luca » ven 13 ago 2010, 15:56

Purtroppo i tempi non erano maturi: la Tebaldi e Del Monaco si opposero con tutte le loro forze! Vollero i loro bei vestitoni d'epoca e i fondali dipinti e li ottennero.
======================================================================
Posso essere cattivo? Non c'è da meravigliarsi del provincialismo che qesti signori manifestavano con questi atteggiamenti dato anche il loro modo di cantare.....

Saluti, Luca.
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Rodrigo » ven 13 ago 2010, 16:11

Luca ha scritto:Purtroppo i tempi non erano maturi: la Tebaldi e Del Monaco si opposero con tutte le loro forze! Vollero i loro bei vestitoni d'epoca e i fondali dipinti e li ottennero.
======================================================================
Posso essere cattivo? Non c'è da meravigliarsi del provincialismo che qesti signori manifestavano con questi atteggiamenti dato anche il loro modo di cantare.....

Saluti, Luca.


Sul piano registico non hai tutti i torti, su quello vocale e musicale non me la sento di seguirti su Del Monaco. Io trovo che nella Forza fiorentina abbia toccato una delle vette della propria carriera limitando e sfumando a dovere i propri decibels (merito di Mitropoulos?). Molto peggio, per me, l'incisione in studio con Molinari Pradelli.
Che Del Monaco fosse un provinciale non ci credo del tutto. Certo era un uomo con precisi limiti di gusto e affetto da una buona dose di divismo, però era anche un inguaribile curioso. Uno che gli esperimenti non li faceva solo negli anni di apprendistato, ma pure in piena carriera. Un provinciale non si dà neanche la pena di imparare Enea, Ernani, Stiffelio,il Guarany, la Wally ecc. ecc. non trovi?

Saluti
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Luca » ven 13 ago 2010, 16:20

Infatti mi riferivo non tanto alle partiture che ha affrontato (la Tebaldi in questo è stata meno originale), quanto al modo con cui Del Monaco l'ha fatto, cioè unidirezionale: tanto suono emesso in modo declamatorio e espressivamente tribunizio. Sarà, ma non mi ha mai convinto questo cantante. Inoltre tra l'edizione Mitropoulos e l'edizione DECCA, c'è una fortissima differenza nelle sue 2 prestazioni.

Saluti, Luca.
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda MatMarazzi » ven 13 ago 2010, 16:24

Rodrigo ha scritto:Sul piano registico non hai tutti i torti, su quello vocale e musicale non me la sento di seguirti su Del Monaco. Io trovo che nella Forza fiorentina abbia toccato una delle vette della propria carriera limitando e sfumando a dovere i propri decibels (merito di Mitropoulos?). Molto peggio, per me, l'incisione in studio con Molinari Pradelli.
Che Del Monaco fosse un provinciale non ci credo del tutto. Certo era un uomo con precisi limiti di gusto e affetto da una buona dose di divismo, però era anche un inguaribile curioso. Uno che gli esperimenti non li faceva solo negli anni di apprendistato, ma pure in piena carriera. Un provinciale non si dà neanche la pena di imparare Enea, Ernani, Stiffelio,il Guarany, la Wally ecc. ecc. non trovi?

Saluti


Hai ragione su Del Monaco. E soprattutto sul suo impressionante rapporto con Mitropoulos.
Io d'altronde, e nemmeno Luca credo, non intendevo nemmeno sminuire troppo la Tebaldi, che comunque resta una Leonora più che importante.

E tuttavia sulla questione Pabst, come dice Luca, peccarono veramente di provincialismo.
Siciliani ha fatto bene ad accontentarli: un muro contro muro non sarebbe servito a nessuno.
Se non se la sentivano di sfidare così le abitudini del pubblico, era inutile insistere.
Però dentro di me penso a quanto bene avrebbe fatto alla Tebaldi, per esempio, essere costretta, da un regista di genio, a lavorare un po' sulla sua mimica rudimentale e a riflettere meglio sull'importanza della recitazione.
Se fosse stata costretta a intendere Leonora come una giovane Bergman in "Per chi suona la campana", forse anche il suo canto sarebbe diventato più pregnante ed affilato, meno indulgente verso la retorica al caramello in cui, persino con Mitropoulos, finiva per scivolare.

Peccato che le cose siano andate diversamente.
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Re: La Forza del Destino (Verdi)

Messaggioda Luca » ven 13 ago 2010, 16:32

La Tebaldi nella Forza non si discute per la bellezza della cavata e tante altre cose: non era per sminuire, dice bene Matteo. Però facevo un'ulteriore riflessione ed è questa: tentare e riuscire nell'esperimento Pabst sarebbe forse riuscito con una Callas (ricordiamo che VIsconti è stato un rivoluzionario a suo modo e la Callas lo ha seguito) e con un tenore meno 'divo' o che si sentiva tale. Però Del Monaco da curioso che era avrebbe potuto accettare una sfida del genere! Chissà: si rientra sempre nel campo delle probabilità....

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