Der Ring des Nibelungen (Wagner)

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Messaggioda VGobbi » lun 27 ago 2007, 9:07

Anzi tutto chiedo scusa per il ritardo nella risposta, ma ero in vacanza.

Grazie Alberich per le precisazioni. Pensavo che avevi espresso dei pareri, senza aver mai ascoltato altri cantanti (appunto i vari Schorr o Kuen, etc ...). Rispetto, ci mancherebbe altro, i tuoi punti di vista, d'altronde i nomi che hai citato son tutti dei fuoriclasse.
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Messaggioda walpurgys » mar 11 set 2007, 12:28

concordo in parte con VGobbi per la recensione del Ring di Levine/Schenk.
all'epoca quello spettacolo fu salutato come il ''più vecchio nuovo spettacolo della storia del Met'', ed a ragione visto che quelle scene e quei costumi non appartengono nemmeno alla tradizione bayreuthiana degli anni di Cosima Wagner.
regia vecchissima e pruriginosa anche se illuminata da alcune perle (il 3 atto di walkiria è secondo me iè l più riuscito sopratutto dopo l'inespressività e la fissita dei primi due atti in quanto riesce ad essere barbarico, poetico e commovente e l'incantesimo del fuoco o l'addio a brunnhilde e quel dolce cambio di luci sono assolutamente suggestivi) il resto è un'accozzaglia di luoghi comuni senza eleganza o mistero lontanissimo dal mondo astratto e atemporale di kupfer o da quello borghese e rivoluzionario di chereau.
le voci in effetti erano il meglio di quegli anni!
morris è sicuramente il miglior wotan degli anni 80; la sua voce di bass-bariton ne greve, ma sensuale, ambrata e poderosa riesce benissimo ad integrarsi in una lettura languida e sfumata della divinità.
jerusalem fu effettivamente il miglior siegfried degli anni 80/90; la voce è sicuramente leggera per il ruolo, ma riesce ad esprimere la fanciullezza e lo stupore di un adolescente, in più evita di essere un bamboccio viziato ed insopportabile (come in effetti siegfried è) e costruisce una figura sfuggente e sfaccettata.
la behrens non mi è mai piaciuta purtroppo; si parlerà del fraseggio, dell'interpretazione, ma a mio modesto parere la voce è troppo leggera per essere brunnhilde (al terzo atto di walkiria appena entra in scena e chiede aiuto alle sorelle sembra di ascoltare woglinde più che una dea) con una emissione difficoltosa, lacerata ed un timbro arido e linfatico.
la migliore behrens è da ascoltare nel ring diretto da solti a bayreuth nell'83...li è davvero storica e la voce è integra (il suo olocausto è da brivido).
la norman e zednik sono perfetti; ha ragione giudici quando dice che la norman sembra offrire al pubblico un dono degli dei quando canta, però ragazzi che velluto, che sensualità, timbro magnifico e sontuoso e zednik è un mime assoluto per intelligenza, voce e fraseggio.
ottimi tutti e 3 i bassi (rootering sempre dolcissimo, salminen monumentale e moll giustamente bieco e bencantante) meno wlashiha nonostante alberich gli stia bene, ma tende ad essere volgarotto (ma rose e fiori rispetto alla sua interpretazione del 2000).
lakes è un siegmund evanescente e non si capisce come levine lo abbia scelto al posto di un domingo ad esempio che con la norman avrebbe fatto faville.
la ludwig è ottima per fraseggio ed interpretazione (una fricka di marmo e volitiva come poche), la voce è chiara e vibra un pò ma anche se anziana è una fricka a molti carati stesso discorso per l'erda astratta e scura come il bronzo della svenden che riproporrà nel ring di barenboim con più carisma.
il gruppo delle walkirie credo sia il peggiore che mente umana abbia mai assemblato...ce ne fosse una che non stonasse!!!
levine riesce ad abbandonarsi alla partitura dandole una lettura corrusca e violenta, ma che trova momenti di vera commozione e di dolcezza (i duetti d'amore sono madreperlacei, i monologhi di wotan quasi sussurrati, il finale del crepuscolo intenso ed energico ad esempio).
insomma un gran bel ring...da ascoltare più che da vedere!
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Messaggioda walpurgys » mar 25 set 2007, 10:03

la dernesch nell'incisione di karajan ha avuto il pregio di portare brunnhilde sul piano della sensualità!
ed è credo l'unica nella storia interpretativa del personaggio a giocare questa carta forte di un tibro fresco ed ambrato, vellutato al centro ed in basso (diventerà alla fine degli anni 70 un apprezzato mezzosoprano) ma a disagio con gli acuti (non tutti invero e la sua isotta sempre carnalissima lo dimostrerà).
tutto quello che invece manca alla sieglinde della janowitz che a furia di sfumare ed alleggerire risulta a mio parere frigida, inespressiva, fissa negli acuti (nonostante l'argento del timro) e ''cinica'' nella sua gentilezza.
mai che questa sieglinde faccia vibrare le corde del cuore, è solo una gelida fanciulla dabbene che ripete la poesia di natale davanti alla tavola imbandita.
boulez che si è sempre detto ammiratore assoluto del ring di karajan ha cercato la sensualità nell'interpretazione della jones;
la prima cosa che ascoltai del ring del centenario fu il ''siegfried'' in cd e il duetto finale trova la jones e jung al massimo delle loro capacità espressive nonostante l'usura (lei) e il timbro ingrato e legnoso (lui).
ebbene, la jones non sarà il massimo dell'erotismo come lo è stata nella sua ''salome'' eppure riempie di luce il suo canto, fa più accattivante il suo timbro, e travolge l'ascoltatore come interprete con un fraseggio analitico ma non greve e sempre leggero e seducente, nonostante qualche asprezza di suono.
adoro entrambe sinceramente
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Il Ring in DVD

Messaggioda dottorcajus » sab 20 ott 2007, 0:07

DA ALTRO THREAD

MatMarazzi ha scritto:Delle tetralogie che avete visto voi (anche in dvd) quale regista vi risulta sia riuscito a rendere chiaro e sensato il finale del Crepuscolo?


Non posso contribuire alla discussione perchè guardo i dvd malvolentieri e solo per passatempo. In teatro mi sono fermato al Sigfrido, nelle edizioni fatte a Bologna svariati anni fa da Pier Alli con l'uso dei filmati. Era il mio debutto wagneriano e dei tre mi colpì moltissimo la Walkiria. Quei filmati, a me appassionato di films in bn, mi resero comprensibile la trama e mi aiutarono ad entrare in sintonia con la musica. Oggi il ricordo è sfumato e non saprei dire niente in merito a quanto chiedete.
Roberto
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Messaggioda MatMarazzi » sab 20 ott 2007, 10:54

dottorcajus ha scritto: Era il mio debutto wagneriano e dei tre mi colpì moltissimo la Walkiria.


Vidi anche io quella Walkiria!
C'era la Ludwig in Fricka!!!!

Salutoni,
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Messaggioda walpurgys » mer 24 ott 2007, 11:45

Possiedo in DVD e videocassetta i ''Gotterdammerung'' diretti da Chereau, Kupfer e Lenhoff, mentre ho visto i finali d'opera realizzati da Kirchner a Bayreuth tra il 94-98 e quello di Warner su Youtube e conosco come si conclude l'edizione di Flimm sempre a Bayreuth 2000-04:

secondo me danno un'immagine potentissima del finale solo i primi 2.

Chereau fa partecipare il coro di uomini e donne borghesi fin dalla morte di Siegfried.
Essi guardano attoniti il cadavere del ragazzo che lentamente scompare e lascia vuoto il loro sguardo come a simboleggiare l'inutilità di quell'omicidio, come se essi non capissero e si chiedessero il perchè...dopo l'olocausto di Brunnhilde assistono all'incendio del Walhalla inginocchiati per terra; in pratica vedono incenerirsi le loro convinzioni ed oltre alla reggia degli dei crolla una umanità passiva.
Durante il tema della redenzione sotto una livida luce di taglio ricoperta dai fumi dell'incendio iniziano a sollevarsi da terra prima dei bambini, poi dei ragazzi ed infine tutti gli uomini e le donne.
Hanno il volto coperto dalle ombre che piano piano si dissolvono e mostrano i loro volti che fissano volitivi la telecamera ed il pubblico (creando in questo modo una sorta di complicità con esso come per dare loro il ''testimone'');
ora il mondo possono affrontarlo anche senza divinità e potranno costruirlo insieme, tutti quanti creandone uno nuovo mentre la luce diviene lentamente più calda.

Kupfer è più estremo:
il suo crepuscolo inizia alla morte di Hagen.
Dopo che l'anello è tornato al Reno la scena viene letteralmente inghiottita da luci rosse baluginanti e dai raggi laser.
Una moltitudine di uomini e donne avanzano come al rallentatore con i loro abiti quotidiani e contemporanei e tenendo in mano oggetti come sigarette o bicchieri.
Insieme a loro appaiono dei televisori che vediamo di spalle e che trasmettono all'umanità, che osserva immobile, annoiata, sorniona, preoccupatata ed illuminata dalla debole luce bluastra degli schermi la fine del mondo e degli dei.
Durante il tema della redenzione un bambino si stacca dalla folla, prende per mano una bambina inginocchiata che guarda intimorita il rosso della scena e con lei si allontana illuminando la strada con una piccola lampadina lasciandosi alle spalle il vecchio mondo morente rappresentato dagli uomini e dai televisori, tutto questo sotto lo sguardo attonito e disperato di Alberich e mentre la tela cala come la lama di una ghigliottina separando il nano ed i bambini dalla folla muta ed immobile davanti ai loro schermi.
La speranza di un futuro c'è...ma Alberich sta all'erta.
Da brivido.

Ed ora le cose meno riuscite.

Lenhoff pasticcia abilmente e si perde in elucubrazioni intellettualoidi;
in pratica il mondo sta già morendo e quando Brunnhilde attacca il suo monologo sulla terra sono già tutti morti a causa dell'aids, malattie ed inquinamento.
Brunnhilde, dicevo, canta al nulla in una scena orrenda, disordinata, che (per dirla alla Giudici) ''ad occhio e croce sembra l'interno della Diga di Chereau''.
Lei muore e si stende sul corpo di Siegfried...ed in scena non accade nulla di nulla...solo una debole luce rossastra e stop.
Hagen muore da solo senza Reno, cosi' accasciandosi a terra e tenendo in mano un mappamondo :? .
Arriva Loge vestito in frac, si inginocchia davanti a Brunnhilde, fa girare il mappamondo, getta a terra un disco in vinile e poi guarda il pubblico durante la redenzione mentre una tela bianca chiude la scena.
E' tutto...che diavolo vorrà dire lo sa solo Lenhoff :evil: :evil: :evil: , ma poco ce ne cale.

Kirchner e Flimm sono più debolucci.
Il primo in pratica svuota la scena e risolve tutto con un gioco di luci rosse (per l'incendio proiettato su uno schermo) e verde acqua (per la redenzione), mentre il secondo fa uccidere Hagen da Brunnhilde che impugna Nothung :shock: e durante la redenzione fa apparire una nuova umanità illuminata da una abbagliante luce argentata accompagnata da un ragazzo che si scopre essere...Parsifal :shock: :D !!!
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"Der Ring des Nibelungen" in dvd

Messaggioda scat » gio 13 dic 2007, 17:34

Salve! Per Natale mi voglio fare un regalozzo (sono diabolicamente ingegnoso nel direzionare subliminalmente le "sorprese" di amici e parenti verso quel che mi piacerebbe o servirebbe trovare sotto l'albero ma in questo caso sarebbe una brama un tantino esosa), e il regalozzo è la Tetralogia di Wagner in dvd. Ho già l'edizione storica, densa ed emozionante di Boulez/Chereau (proprio ieri mi è capitato di leggere la stroncatura con pretese di satira irridente che ne fece ai tempi Isotta: era già allora un poveretto), e vorrei acquistare un allestimento recente (ho pure la per nulla compatta -inevitabimente- operazione edita da tdk con il Ring diretto da Zagrosek, efficace in quanto a tenuta narrativa ma non memorabile in quanto a personalità, con l'orchestra di Stoccarda, e cast e messe in scena diverse per ciascun titolo): ho pensato ovviamente all'edizione Barenboim/Kupfer (su cui ho letto grandi cose, c'è una ripresa di quella regia con Bertrand De Billy che dirige l'orchestra del Gran Teatre del Liceu) ma quel che volevo chiedervi eran lumi su quella edita da Opus Arte, il regista è Pierre Audi, il direttore è Hartmut Haenchen, che non conosco. Ne sapete qualcosa? Grazie e ciao.
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Messaggioda walpurgys » gio 13 dic 2007, 18:01

Il Ring di Kupfer/Barenboim è un capolavoro e non deluderà sia per le immagini sia per la resa musicale con un cast che trovo efficacissimo.

Della ripresa di Kupfer con Billy di cui possiedo la Walkiria vocalmente è buona se non eccellente per Struckmann la Braun ed Halfvarson, meno bene per Berckeley-Steele e la Watson mentre la Polaski anche se arriva tardi è sempre una Brunnhilde convincente e nervosa (anche se la voce non è fresca come nel 94 a Bayreuth), la regia è uguale uguale a quella del 92 ma senza i raggi laser.

Quella di Audi non l'ho vista, ma ha avuto delle buone recensioni anche nella ripresa moderna (anche quella riversata su cd).
Ha un buon cast, mi desta curiosità il Loge di Merritt, mi lascia perplesso la scelta della Altmeyer come Brunnhilde, ma il resto è tutto formato da validi professionisti wagneriani e dalle foto sembra un allestimento atemporale, tecnologico che si svolge tutto su un disco gigantesco che avvolge l'orchestra.

Su questo sito alcune immagini;
http://www.richard-wagner-werkstatt.com (basta cercare su bilder)

Ho il dvd della Walkiria diretta da Zagrosek...terribile... :shock: :roll: :( :evil:
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Re: "Der Ring des Nibelungen" in dvd

Messaggioda teo.emme » gio 13 dic 2007, 20:21

scat ha scritto: ... Ho già l'edizione storica, densa ed emozionante di Boulez/Chereau (proprio ieri mi è capitato di leggere la stroncatura con pretese di satira irridente che ne fece ai tempi Isotta: era già allora un poveretto), e vorrei acquistare un allestimento recente ...


Beh, non so cosa scrive Isotta, ma conosco bene quel Ring: splendido dal punto di vista visivo e registico (secondo me), ma vero disastro dal punto di vista vocale!

Sul Ring Kupfer/Barenboim sono molto incerto: ho visto alcuni estratti e non mi ha fatto gridare al miracolo (senza contare poi che dal punto di vista vocale non è messo molto bene).

Quello di Zagrosek è visivamente semplicemente osceno.

C'è anche quello hollywoodiano DGG firmato Levine, ma non ho mai avuto il piacere della visione (tra l'altro mi sembra quello con il cast più affidabile e interessante).
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Messaggioda pbagnoli » gio 13 dic 2007, 21:52

Il Ring di Levine è interessante. Il cast ha punte di interesse in Morris, la Behrens e Jerusalem (quindi, già solo per il protagonista di Siegfried, infinitamente meglio il video che non la versione audio che propone il tremendo Goldberg). La regia è inesistente: i cantanti sono lasciati soli a se stessi,con risultati per lo più pietosi. L'impianto scenografico è utile per capire come doveva essere una messinscena wagneriana sessant'anni fa.
Il Ring di Barenboim/Kupfer è un capolavoro. Una regia pensata nel minimo dettaglio. Una direzione d'orchestra vivida e prismatica. Un insieme di cantanti di notevole spessore. Tomlinson è - a mio gusto - artista più completo di Morris e la sua intesa con la Evans è nettamente superiore a quella di Morris con la Behrens. La Evans è davvero brava, anche se qualcuno la può sentire un po' piccina per la parte ( non che la Behrens abbia un vocione, eh?... ). Jerusalem è anche meglio che nel video con Levine.
La ripresa della regia di Kupfer con la direzione di Bertrand De Billy ce l'ho, ma non l'ho ancora vista; tempo tiranno, ahimè... :(
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Messaggioda teo.emme » ven 14 dic 2007, 14:53

Vero, il Ring di Levine in versione audio ha il grande difetto del diverso Siegfried (ma perchè mai una scelta del genere?). Per questo mi attira l'edizione DVD (confesso anche per la regia ipertradizionale: se ben fatta non vedo perchè dovrebbe essere meno legittima di quelle iper moderne. Non mi interessa, infatti, se una regia sia tradizionale o moderna, voglio solo che sia convincente e fatta bene). Oltre a Morris, Jerusalem e la Behrens, citerei anche la Ludwig e, soprattutto, la splendida Sieglinde della Norman.

Del Ring Barenboim/Kupfer conosco bene la versione audio e devo dire che tolto Barenboim, Tomlinson e Jerusalem (e forse la Evans, ma al primo ascolto mi deluse assai) il resto non è entusiasmante. Gli spezzoni che ho visto non mi convincono molto: cioè alcune scene sì (cavalcata delle valchirie e apertura dell'Oro del Reno) e altre no (come la morte di Sigfrido).

Mi piacerebbe che finisse su DVD il Ring di Carsen.

Degli abominevoli recenti spettacoli di Bayreuth, invece, mi auguro non rimanga alcuna testimonianza, se non il brutto ricordo, ma solo per evitare repliche di tali orrori...
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Messaggioda pbagnoli » ven 14 dic 2007, 16:42

teo.emme ha scritto:Vero, il Ring di Levine in versione audio ha il grande difetto del diverso Siegfried (ma perchè mai una scelta del genere?). Per questo mi attira l'edizione DVD (confesso anche per la regia ipertradizionale: se ben fatta non vedo perchè dovrebbe essere meno legittima di quelle iper moderne. Non mi interessa, infatti, se una regia sia tradizionale o moderna, voglio solo che sia convincente e fatta bene)

Non è questione di nuovo o antico: è questione di brutto o bello.
Di più: è questione di regia o non-regia.
Lo spettacolo di Levine ha scenografie che possono piacere o meno, questo non conta; il problema è che non ha una regia!
Teo, so che non ti convincerò, per cui ti dico: prenditelo!
Quando l'avrai visto, mi saprai dire
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Messaggioda teo.emme » ven 14 dic 2007, 19:45

pbagnoli ha scritto: Non è questione di nuovo o antico: è questione di brutto o bello.
Di più: è questione di regia o non-regia.
Lo spettacolo di Levine ha scenografie che possono piacere o meno, questo non conta; il problema è che non ha una regia!
Teo, so che non ti convincerò, per cui ti dico: prenditelo!
Quando l'avrai visto, mi saprai dire


Infatti, la mia curiosità deriva da questo (anche se molti hanno la tua stessa opinione su questa "regia").
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Messaggioda walpurgys » ven 14 dic 2007, 20:06

Dello spettacolo di Schenk ho solo la ''Walkiria'' e a parte Morris, Norman, Moll, (in parte) la Ludwig e la direzione di Levine il resto fa acqua da tutte le parti (le Walkiriette sono le peggiori mai assemblate nella storia, Lakes è un Siegmund legnoso che ha ben poco di eroico, la Behrens è l'ombra della superba Brunnhilde del 1983).
Le scene sono ipertradizionali ovviamente rocce ed alberi a più non posso, armature e pelli per tutti...ed in questo non ci vedo nulla di male, ma la regia è ''passeggia avanti ed indietro sul palcoscenico; mano sul cuore o sulla lancia; l'abbraccio è la forma più alta di erotismo (anche se con Lakes e la Norman c'è poco da fare); stai fermo il più possibile; se non mi viene in mente nulla fai tu...stop''
Ha ragione chi scrisse ''Il più vecchio nuovo spettacolo che sia mai stato realizzato'', perchè negli anni 80 in epoca di regie ardite o tradizionali, ma sempre attuali e con un tocco di modernità, o di Ring rivoluzionari (Chereau e Kupfer, ma anche Friedrich) o Ring indecenti (Lenhoff) si andò a piazzare questo Ring innocuo ed assolutamente antico, perchè riportava la visione registica a quella degli anni 40 (alla Behrens mancano solo le trecce e le alucce sull'elmo) come avvenne per la contestatissima regia di Peter Hall a Bayreuth;
Allestimenti che però avevano mandato in brodo di giuggiole gli anti-Chereau e gli anti-Wieland perchè era il Wagner cosi' ''Com'è scritto!''.
Ovviamente il Met a cui piace questo genere di cose applaudi' e lo spettacolo si replica tutt'ora (e grazie al cielo verrà sostituito tra pochi anni).
L'unica cosa veramente bella è la seconda parte del 3 atto con il cambio di luci ed il commovente colloquio tra Brunnhilde e Wotan tutto giocato sui primi piani (grazie però a Brian Large) ed il suggestivo ''incantesimo del fuoco che inghiotte la scena''.

Levine fu costretto a scegliere Goldberg perchè Jerusalem nel frattempo aveva firmato un contratto per la Emi (il Ring di Haitink) e successivamente per Decca/Teldec che avrebbe di li a poco registrato il Ring di Barenboim, e questa lo aveva già gentilmente ''prestato'' per l'edizione in video del Met.
Levine pensò anche a Hofmann come probabile Siegfried...
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Messaggioda pbagnoli » ven 14 dic 2007, 22:18

walpurgys ha scritto: Levine fu costretto a scegliere Goldberg perchè Jerusalem nel frattempo aveva firmato un contratto per la Emi (il Ring di Haitink) e successivamente per Decca/Teldec che avrebbe di li a poco registrato il Ring di Barenboim, e questa lo aveva già gentilmente ''prestato'' per l'edizione in video del Met.
Levine pensò anche a Hofmann come probabile Siegfried...

Be', Jerusalem non sarà stato un fulmine di guerra (ma anche questo giudizio va rivisto alla luce del tempo passato), ma rispetto a Goldberg sembra Windgassen.
Credo che Goldberg sia stata la peggiore jattura del canto tenorile wagneriano, ma mi resterebbe la curiosità morbosa su un Tristan di Hofmann... Dopotutto, sono sempre stato un amante del trash 8)
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