Der Ring des Nibelungen (Wagner)

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Re: Walkure Bayreuth 1955: secondo ciclo

Messaggioda pbagnoli » ven 24 feb 2012, 6:56

VGobbi ha scritto:Grazie mille, Pietro. Io aspettero' che esca fuori il Ring completo. D'altronde merita sentire la Modl da Bayreuth, che ripeto resta per me la mia Brunhilde dei miei sogni (ho il live da Roma, pur con tutti i problemi che gli riserva la tessitura). : Love 2 :

Fa' come vuoi: potrebbero volerci ancora anni, è passato un bel po' di tempo fra Crepuscolo e Walkiria
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Bayreuth 1951: Gotterdammerung

Messaggioda pbagnoli » sab 17 mar 2012, 16:42

Nella mia scoperta e (ri)scoperta di tesori wagneriani, una delle preziose scoperte che ho fatto è quello che - a oggi - credo sia l'unico frammento del primo Ring della Neue Bayreuth del 1951: il Crepuscolo.
Dirige Hans Knappertsbusch.
Cantano: Astrid Varnay (ottima, anche se non ancora definitivamente lei), Bernd Aldenhoff (modesto), Ludwig Weber (Hagen), Hermann Uhde (Gunther), Martha Modl (Gutrune e Terza Norna), Heinrich Pflanzl (Alberich) e persino Elisabeth Schwarzkopf (Woglinde).
Distribuzione interessante, che tiene conto degli ultimi riferimenti al passato recente (Weber, per fare un nome) e getta un ponte sul futuro, con le due Primedonne che, da quel momento in avanti, si spartiranno i ruoli per molti anni a seguire.
La Modl quell'anno era anche Kundry sempre con Knappertsbusch; la Schwarzkopf era contemporaneamente Eva nei Meistersinger con Karajan (disco originariamente Emi, 34 dischi a 78 giri, il più grande cofanetto di tutti i tempi in quel formato); la Varnay invece compariva solo nel Ring, e segnatamente - mi risulta - nel Siegfried e in questo Crepuscolo. La Varnay arrivò a Bayreuth alla corte dei fratelli Wagner su segnalazione di Kirsten Flagstad che, nel 1950, era stata contattata da Wieland. La Flagstad, che non ne voleva più sapere di cantare Wagner in teatro, contropropose la sua conterranea che approdò al Colle senza audizione, caso unico nella storia di Bayreuth
Come di consueto, i cicli erano due: uno diretto (appunto) da Knappertsbusch, l'altro da Karajan. Il primo fu registrato per Decca/Teldec da Culshaw (che tornerà ancora nel 1955 per registrare il ciclo di Keilberth); il secondo doveva invece essere registrato da Legge per la Emi.
Entrambi andarono poi distrutti: nel primo caso perché Knappertsbusch fu giudicato poco adeguato e non in forma per Rheingold, Walkure e Siegfried oltre a problemi tecnici di microfonazione e di matrici; il secondo, peggio ancora, di fatto non fu completato sotto etichetta Emi perché Legge contava di registrare per bene Karajan nel 1952, per cui di quel ciclo abbiamo solo Rheingold e Siegfried - non usciti per la Emi - e il terzo atto di Walkure (con Sigurd Bjoerling e Leonie Rysanek), uscito invece proprio per la Emi.
Le cose, come noto, andranno invece diversamente: Karajan nel 1952 avrebbe fatto solo (si fa per dire: fu un capolavoro) il Tristan, dopo di che se ne sarebbe andato definitivamente da Bayreuth sbattendo la porta.
Le registrazioni strutturate del Ring sul Colle sarebbero iniziate sì nel 1952, ma con Keilberth: il vero, grande altro protagonista di quegli anni.
Ciò detto, questo documento è praticamente l'unico frammento strutturato del ciclo di Knappertsbusch del Ring di quell'anno in cui il Festival riaprì i battenti dopo 7 anni: merita di essere conosciuto.

La qualità tecnica dell'ascolto - per essere frutto di una matrice di Culshaw - non è grandiosa: negli anni successivi si sarebbe fatto di molto meglio.
Da un punto di vista dell'elaborazione della materia - dello stile Neue Bayreuth - siamo ancora work in progress; e si sente.
La Varnay non ha ancora la visione spirituale, quasi trascendentale, del personaggio che più di ogni altro l'ha consacrata alla gloria imperitura.
La Modl sembra anch'essa spaesata, soprattutto come Gutrune (ruolo non adatto a lei; meglio come Norna); meglio di lei la Hoengen come Waltraute.
Weber - per grande che fosse stato precedentemente (e grande lo era ancora in altri ruoli) - e soprattutto Aldenhoff non c'entrano già più niente con le atmosfere austere e rarefatte evocate da Knappertsbusch alle prese con l'opera del Ring che gli era più congeniale.
Eppure questa provvisorietà, questa ricerca di uno stile che fosse definitivo, emozionano l'ascoltatore in grado di cogliere l'eccezionalità del documento, tanto più che il direttore ci mette del suo nel tenere le redini di uno spettacolo di cui purtroppo possiamo solo intuire l'aspetto figurativo, che sappiamo essere innovativo.
La stessa Varnay presenta una voce al massimo della forma, ma ancora lontana da quella violenza espressionista che caratterizzerà le prove seguenti e segnerà le performance anche meno interessanti quanto a mera qualità vocale.
Ciò che è invece ancora poco interessante, in questa registrazione, è la performance di Aldenhoff, cantante ancora fermo a concezioni ancien régime e quindi lontano dagli standard che poi si affermeranno con Windgassen, signore e padrone del ruolo a partire dal 1953 (Krauss e Keilberth)
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Re: Bayreuth 1951: Gotterdammerung

Messaggioda Kulsho » mar 20 mar 2012, 11:03

Analisi totalmente condivisibile da cui posso evincere che apprezzi, come me, più che altro il fatto documentario di questa Gotterdammerung. La Varnay, come hai detto bene tu, ci avrebbe dato il meglio di sé più tardi (diciamo dal Ring con Krauss), anche ascoltando gli spezzoni superstiti del Siegfried con Karajan aveva ancora qualche difficoltà con la parte davvero impervia del risveglio di Brunnhilde... Kna è sempre (per me) pressoché ideale, ma il Ring del 56 (e la sua apocalittica Gotterdammerung) non si batte per omogeneità dovuta soprattutto alla presenza di Windgassen come Siegfried (che sconsideratamente cedette di nuovo la parte ad Aldenhoff nel 1957). Anche il suono dell'incisione non è quello che anche io mi sarei aspettato di trovare vedendo scritta la magica paroletta Decca... :))
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Re: Walkure Bayreuth 1955: secondo ciclo

Messaggioda Kulsho » mar 27 mar 2012, 11:20

"Curiosamente sinora la documentazione di quelle serate non era mai emersa, per cui - per ascoltare la Brunnhilde della Moedl - dovevamo accontentarci della registrazione di Furtwaengler di Roma 1953, a mio giudizio complessivamente modesta (come cast) e di suono assai precario".

Il Ring di Roma non è come quello della Scala, ma a me piace moltissimo lo stesso, il suono non è poi così perfido... La Modl certo non verrà ricordata come la più grande Brunnhilde, ma è comunque piena di fascino la sua interpretazione, e soprattutto è avvincente la terrestrità della sua voce, la sua umanità, lontana dalle iperuranie Nilsson e Flagstad (che pure adoro, la prima, Nilsson molto meno).
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Crepuscolo Byreuth 1942 diretto da Karl Elmendorff

Messaggioda knap57 » gio 03 mag 2012, 20:25

Cari amici wagnerofili,
ho tra le orecchie questa registrazione del lontano 1942. l'avete mai ascoltata? Trovo la direzione di Elmendorff equilibrata ed interessante che cozza particolarmente con lo stile ancora all'antica dei cantanti.
Un saluto
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Re: Crepuscolo Byreuth 1942 diretto da Karl Elmendorff

Messaggioda pbagnoli » sab 05 mag 2012, 7:24

Non sono molto d'accordo, sai?
Se hai letto in home quello che ho scritto sulla Mödl, vedi che identifico in Martha Fuchs - la Brunnhilde di Elmendorff - l'antecedente logico dell'altra grande Martha. A me piace molto l'eloquio nervoso e frastagliato della Fuchs, lontano anni luce dalle Flagstad & co. Devo dire di non essere un fan di Svanholm (Matteo per esempio lo apprezza più di me), ma Siegfried lo padroneggiava senza problemi. Dahlberg ha un vocione scuro usato molto bene e gli altri - a partire da Egmont Koch - sapevano il fatto loro.
Insomma: tempo di guerra, casino, nazisti fissi a Bayreuth, però mi sembra un bel Crepuscolo con qualche spunto (tipo la Fuchs) per guardare già in avanti alla Bayreuth che verrà, quella dei nipoti. Non mi sembra poco
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Re: Crepuscolo Byreuth 1942 diretto da Karl Elmendorff

Messaggioda knap57 » sab 05 mag 2012, 12:01

e cosa ne pensi della direzione di Elmendorff?
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Re: Crepuscolo Byreuth 1942 diretto da Karl Elmendorff

Messaggioda pbagnoli » sab 05 mag 2012, 12:08

A me piace molto: hai ragione tu, è equilibrata. E mi sembra anche molto funzionale al tipo di protagonista che aveva fra le mani: se ci pensi, la Fuchs è particolarissima.

Postiamo questo Crepuscolo anche per gli altri amici:
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Re: Crepuscolo Byreuth 1942 diretto da Karl Elmendorff

Messaggioda VGobbi » sab 05 mag 2012, 12:47

Non conosco l'edizione del Crepuscolo diretto da Elmendorff (certo che la presenza di Svanholm, mio pallino basta ed avanza per acquistare il cofanetto). Elmendorff l'ho sentito ed apprezzato nel Tristan. Direzione mobilissima, per nulla teutonica e che sembra anticipare la "Neu Bayreuth" insieme a Rufolf Moralt.
Nemmeno noi siamo d'accordo con il gobbo, ma il gobbo è essenziale! Guai se non ci fosse!
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Re: Crepuscolo Byreuth 1942 diretto da Karl Elmendorff

Messaggioda knap57 » sab 05 mag 2012, 13:08

Caro Pietro,
sto riascoltando la Fuchs con più attenzione e devo dire che non hai torto! mi sono fatto un pochino ingannare dal contesto generale(comprimari in particolare) che ricordano molto il brutto stile dei cantanti durante la direzione artistica di Cosima(ci sono interessanti registrazioni, ovviamente piccolissimi estratti registrati con le prime tecnologie!).
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Das Rheingold e Siegfried, Bayreuth 1951. Herbert Von Karaja

Messaggioda knap57 » lun 07 mag 2012, 20:48

Das Rheingold e Siegfried live da Bayreuth 1951.....che ne pensate di queste incisioni? E' il Karajan già maturo o acerbo? sono curioso di sentire le vostre osservazioni;) : Thumbup :
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Re: Das Rheingold e Siegfried, Bayreuth 1951. Herbert Von Ka

Messaggioda MatMarazzi » lun 07 mag 2012, 21:17

knap57 ha scritto:Das Rheingold e Siegfried live da Bayreuth 1951.....che ne pensate di queste incisioni? E' il Karajan già maturo o acerbo? sono curioso di sentire le vostre osservazioni;) : Thumbup :


Purtroppo queste edizioni mi mancano...
Anche io mi unisco alla curiosità e all'attesa che qualcuno ci riferisca le sue opinioni.

Salutoni,
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Re: Das Rheingold e Siegfried, Bayreuth 1951. Herbert Von Ka

Messaggioda pbagnoli » ven 11 mag 2012, 22:55

Per me è già Karajan, in pieno.
Ma se vuoi goderti un Karajan vero dello stesso periodo, sentiti il terzo atto di Walkiria, pubblicato da Emi: è fantastico
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda DottorMalatesta » mar 25 set 2012, 17:21

In questi giorni mi sto vedendo il Ring di Copenhagen (DECCA). Sono all´ultimo atto di Siegfried. In assoluto la cosa piú incredibile é la regia televisiva: ma alla DECCA sono impazziti tutti???!!!! :shock: :shock: Come si puó immettere sul mercato uno spettacolo cosí interessante e pieno di spunti senza minimamente curare la regia video? Lo spettacolo é integralmente ripreso da varie telecamere nascoste in mezzo alla scena, quindi nessuna inquadratura fissa, ma solo camera a mano. Il risultato? Un´emicrania e una nausea dopo appena pochi minuti (e considerando quanto dura il Ring capite bene gli effetti a lungo termine!!!). : Hurted : : Hurted : Davvero INCREDIBILE che sia un video DECCA!!!!
: Andry : : Andry : : Andry : : Andry : : Andry : : Andry : : Andry :
Peccato perchè la regia teatrale é davvero interessantissima, ma vanificata dalle riprese. Ma perché mai poi, dico io, quando alla DECCA hanno un Brian Large ancora in piena attivitá???!!!
Un solo punto di vista è la vista di un solo punto
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Re: Der Ring des Nibelungen (Wagner)

Messaggioda VGobbi » mer 26 set 2012, 0:20

Mi domandavo ... ma Brian Large, puro genio delle regie operistiche, quanti anni ha!?!?!? :shock:
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