Il Trovatore (Verdi)

[Nicola Biondo]

Trovatore di Riccardo Muti

Bongiorno a tutti, sono un novellino del forum appassionato di lirica che scolto prevalentemente dai cd con un ottimo impianto stereofonico. Abito in un piccolo paesino della Sicilia nord-orientale ed ho pochissime occasioni di andare a teatro per assistere ad opere dal vivo.
Essendo interessato al CD del "trovatore di G.Verdi" e in particolar modo a quello filologico diretto dal maestro Muti ho scoperto con sorpresa che la Sony classical lo ha messo fuori catalogo (strano per un cd uscito nel 2000). Ho altre versioni del Trovatore ma il mio piacere era ascoltare la versione di Riccardo Muti. Se qualcuno conosce qualche sito dove c'è ancora qualche rimanenza del prodotto lo ringrazierei veramente di cuore. Grazie.

[pbagnoli]

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[Tucidide]

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... e non c'è rischio di trovarsi le spese di dogana!

Su quel Trovatore, devo dire che lo ascoltai per radio e lo vidi in TV. Lo trovai di singolare inerzia espressiva, con un Muti assai disinteressato a dare una mano ai cantanti (specialmente Licitra), e a creare atmosfere (quel "Miserere" del tutto privo di mistero).
Forse, se lo ascoltassi adesso, potrei ricavarne sensazioni diverse... chissà!

Un benvenuto a Nicola!

[Nicola Biondo]

Vi ringrazio infinitamente.

[Alberich]

Amazon è un sito da conoscere, funziona meravigliosamente bene, anche ebay ha i suoi pregi. A differenza del Trovatore di Muti che funziona malissimo e non ha pregi.

[VGobbi]

Anzi tutto benevenuto Nicola!

Non vorrei sparare una boutade, ma io trovai nei negozi della Ricordi, neanche tanto tempo fa, un cofanetto in cui comprendeva diverse opere verdiane, tutte dirette da Muti. Se non vado errato, credo che si trattava della "Trilogia popolare". Comunque, di una cosa sono sicurissimo : c'era il Trovatore che tu stai cercando.

Chissa' se lo trovi ancora.

[Nicola Biondo]

L'ho beccato su un sito Italiano "Stradivarius" che si trova a Milano, speriamo che arrivi. sono piuttosto curioso di ascoltare la partitura originale con i pianissimi rispettati e tutto il resto che deriva dalla nota autografa dello stesso Verdi.
Saluti a tutti.

[pbagnoli]

...pianissimi rispettati?...
Oddìo, è un po' che non lo ascolto ma esiterei alquanto a sottoscrivere l'affermazione che fai.
Anche perché se vuoi fare un "Trovatore" mozartiano e lunare - com'ebbe a dire all'epoca il Cigno di Molfetta - non scegli Licitra e, soprattutto, Leo Nucci.
E proprio il buon Nucci all'epoca disse del suo personaggio: "Il Conte di Luna è un toro imbizzarrito da prendere per le corna".
Lunare e mozartiano

[beckmesser]

...pianissimi rispettati?...
Oddìo, è un po' che non lo ascolto ma esiterei alquanto a sottoscrivere l'affermazione che fai.

Beh, credo si riferisse soprattutto alla lettura orchestrale, che in effetti a me piace moltissimo. Non so quante volte ho riascoltato tutto il blocco del racconto di Azucena al second’atto, eppure ogni volta resto senza parole di fronte all’impostazione di Muti: la formula degli archi felpatissima, il lamento dell’oboe ogni volta diverso, ciascuna sezione diversissima l’una dall’altra eppure fuse in un flusso continuo e naturalissimo. E tutto il IV atto… Non capita spesso di fronte ad opere così note di dover correre a riprendere la partitura per accorgersi che, porca miseria, un certo passaggio è scritto veramente in quel modo, e nessuno se ne era accorto… Sono molto critico di fronte a moltissime cose di Muti, ma quel Trovatore per mio conto resta un capolavoro. Poi, certo, c’è il problema del cast: non tanto le donne (la Urmana mi sembra validissima, la Frittoli in notevoli difficoltà in tutta la prima parte del IV atto, ma per il resto nient’affatto male), ma Licitra è superficialissimo e Nucci, in effetti, sembra sia capitato in quel Trovatore da un altro mondo. Oltretutto, se trovare un Manrico migliore di Licitra non era semplicissimo in quegli anni, di Conti migliori di Nucci ce n’erano diversi. Nella recita che sentii io dal vivo, ad esempio, c’era Gazale, e fu molto meglio (e parliamo, appunto, di Gazale, mica Keenlyside… ).

Comunque, se ho capito l’approccio, credo che Nicola resterà soddisfatto: è un Trovatore senza dubbio fuori da ogni norma… Buon ascolto.

Beck

[Luca]

Mah, di questo Trovatore, di cui ho un video, non condivido, né sottoscriverei, tanti 'inni'. Questo a partire dal protagonista Licitra (che ho udito dal vivo in un'altra opera meno impegnativa quale è l'Adriana) che l'aggettivo di Beck è forse troppo buono. Io direi inadeguato. Ma nemmeno gli altri mi entusiasmano molto: davvero un direttore del genere meritava altro cast. Non mi soffermo in dettagli perché di Trovatori ne esistono altri, in disco e in video. Eppoi non è un'opera per la quale vado matto, anche se ha pagine splendide.

Saluti, Luca.

[stecca]

vd. sotto sorry

[stecca]

Giusta la curiosità di sentire la edizione di un direttore di spessore per carità però visto che il Trovatore NON è di Muti ma di Verdi e considerato che è opera di repertorio popolare e che quindi di incisioni ne esistono in commercio almeno una cinquantina a dir poco dove si è esibito il fior fiore della vocalità verdiana del dopo-guerra, mi domando se valga la pena di diventare matti per trovare una esecuzione dove soprano e tenore protagonisti sono ad essere magnanimi inadeguati il mezzo se la cava certo ma ce ne saranno almeno 5 di gran lunga migliori, il baritono lo avete già evidenziato voi ed il basso è così così...? E Trovatore resta pur sempre opera di cantanti più che di orchestra quindi neppure la direzione più ispirata della storia (e non è questo il caso) può reggere e dico a caso un confronto spietato tipo Callas o Price o Gencer con Frittoli o Corelli o Domingo o Bergonzi con Licitra....

P.S: giusto per non smentirmi mai, ma il live Caballé/Tucker/Schippers del 68 che l'hai ??? Hai voglia il buon Muti della Scala....

[Nicola Biondo]

Non ho mai pensato in cuor mio che il Trovatore diretto da Muti fosse il migliore della sterminata discografia. Normalmente ognuno ha i suoi preferiti, ma la partitura orchestrale di Muti dovrebbe essere quella originale scritta dal sommo Verdi. Forse il cast è inadeguato se confrontato con altri in cui Corelli, Bergonzi , Domingo e Tucker svettano per ampiezza e tecnica vocale. Ma secondo la scrittura di Verdi forse Manrico non doveva per forza essere una voce con timbro scuro ad es. Corelli o Domingo.
Il sospetto viene perchè la cabaletta famosa per intenderci "la pira" è scritta in la e non in do. Sarà sicuramente più efficace in do ma Verdi non l'ha pensata così anche perchè non tutti i grandi riuscivano a sostenere il do e rifare la ripetizione della cabaletta e quindi i direttori puntualmente la tagliavano. In un intervista Muti rivolgendosi all'interpretazione di Corelli affermò che dal vivo quest'ultimo l'avesse abbassata fino al si. Comunque Stradivarius non mi ha ancora contattato via e-mail quindi non è detto che arrivi presto:continuerò per adesso ad ascoltare il Manrico di Bergonzi diretto da Serafin, o quello di Domingo da Metha, o quello di Pavarotti con Bonynge.
Insomma penso che fra questi Bergonzi sia l'ideale anche se la direzione di Serafin non mi affascina molto.
Grazie dei consigli.

[MatMarazzi]

Il sospetto viene perchè la cabaletta famosa per intenderci "la pira" è scritta in la e non in do. Sarà sicuramente più efficace in do ma Verdi non l'ha pensata così anche perchè non tutti i grandi riuscivano a sostenere il do e rifare la ripetizione della cabaletta e quindi i direttori puntualmente la tagliavano. In un intervista Muti rivolgendosi all'interpretazione di Corelli affermò che dal vivo quest'ultimo l'avesse abbassata fino al si. .

Caro Nicola,
questa mi giunge nuovissima!
La "Pira" non è scritta in do? A me risulta proprio di sì.
Quello che Verdi non ha mai scritto (e che è solo frutto di una secolare tradizione) è l'inserimento di due note (due do sovracuti appunto) che nella partitura non ci sono: il famoso "oteco" e l' "Allarmi!" finale.
Si tratta di una piccola variante interpolata dal famoso tenore Tamberlick alla prima rappresentazione a Londra (che aveva la Viardot come Azucena) e che tutti i tenori si sono sentiti in dovere di mantenere, salvo che spesso - non essendo il do una nota facile - hanno preteso e ottenuto di abbassare la tonalità del brano di mezzo tono (si maggiore) o addirittura di un tono intero (si bemolle maggiore).
Corelli (è vero) abbassava frequentemente al mezzo tono sottostante, ma non è certo, non fu e non sarà nè il primo, nè l'ultimo.
Che Muti contrasti la pratica di abbassare la cabaletta è, dal mio punto di vista, pienamente condivisibile.
Meglio una pira senza do, che una pira abbassata.
Ma che la puntatura in sè (purchè uno abbia le note) sia bella ed entusiasmante è vero.

Salutoni,
mat

[Maugham]

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Non sono d'accordo.
Trovo il Trovatore (allitterazione wagneriana) di Muti notevole; dirò di più una delle poche cose che riascolto del suo ultimo periodo.
Perchè non ti convince?
Ciao
WSM