Madama Butterfly (Puccini)

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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Luca » mar 13 ott 2009, 21:32

Caro Tucidide,

so la Ricciarelli che non è scelta tua :D , ma il vecchio Karajan (per alcuni migliore del giovane, per me no, in fatto di scelte di cantanti) ci aveva offerto già parecchi saggi della sua "nuova e senescente" visione delle cose (Carmen, Cavaliere della Rosa, in parte Aida, Turandot). Ponendo però a confronto le due cantanti italiane (Ricciarelli-Freni), avrebbe fatto un piacere alla Freni, non certo alla Ricciarelli. Ma poi siamo proprio sicuri che Karajan in Bellini avrebbe "stupito"?

Salutoni, Luca.
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda pbagnoli » mer 14 ott 2009, 8:48

Raffaele ha scritto:Per Pbagnoli
Secondo te comunque C'è una Butterfly che possa definirsi paradigmatica e se si quale sarebbe?

La risposta è no a entrambe le domande.
Purtroppo.
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda stecca » mar 27 ott 2009, 16:16

E' opera in realtà di rara difficoltà....facile farla benino, facilissimo farla male, difficilerrimo farla davvero....bene.
Nella smisurata discografia ritengo a suo modo geniale la raffigurazione della Callas, il lirismo trasognato della giovane Caballé (vd. live di Madrid 1968) ed infine e più di tutte la straordfinaria varietà di accenti e colori della Scotto della citata edizione EMI. Qust'ultima peraltro sfoggiando al suo fianco il miglior Pinkerton della storia del disco ovverosia un Bergonzi in stato di grazia finisce nel suo complesso con il farsi preferire alla più celebrata edizione Decca di karajan ove peraltro i due fenomeni non ripetono a mio aviso il miracolo della precedente Bohème. Dopo di allora tanti tentativi alcuni anche notevoli ma nessuno riuscito in pieno anche se debbo ammettere che la mia personale rilutanza allo sgraziatissimo timbro della Kabaiwanska mi fa escludere una Ciò Ciò san che per molti è ritenuta "storica". Ah concludo dicendo che la gigantesca Tebaldi non ha forse reso in vinile quanto la opulenza del timbro e la maestosità dell'accento avrebbero potuto creare e che su altra celebrata Ciò Ciò san Victoria De Los Angeles condivido il giudizio negativo di Celletti.
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Luca » mar 27 ott 2009, 16:35

Beh, caro Stecca, una volta tanto condivido le tue osservazioni: effettivamente Butterfly è un'opera ardua sulla quale pesano tante incrostazioni interpretative (non soltanto quella della sposa-bambina che diventa una sorta di demente). La grande operazione della Callas (e della Scotto che le si è accodata con un timbro forse più giovanile) è stata proprio quella di 'ripulitura'. Tutto il III atto della Greca è veramente tragico. Resta un mistero il motivo per cui, in piena epoca callasiana, abbiano fatto incidere 2 volte alla De Los Angeles questo personaggio. Se la Callas è andata avanti, la spagnola ha riverniciato modi superati e con una voce che, pur fine ed educata, era impari alle esigenze della partitura. Però tali erano i tempi....
Voglio vedere se trovo quella della Caballé, non l'ho mai sentita interamente, ma mi incuriosisce!

Saluti, Luca.
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Raffaele » mer 11 nov 2009, 10:26

pbagnoli ha scritto:Io ce l'ho e la conosco molto bene.
Non so che dirti: io adoro la Jurinac e per me è una Butterfly colossale, fra le migliorissime (si può dire?) di tutta la discografia.
E' un po' che non l'ascolto quindi non ho memoria di tutti gli errori che dici, ma ci credo sulla parola, ci mancherebbe.
Quello che mi aveva entusiasmato, lì come altrove, era l'accento perfetto, giusto. Nel primo atto ovviamente mancano le dinamiche della bambina alle prese con un gioco più grande di lei, ma non ci riesce nessuna ovviamente; in compenso esibisce un tono sospeso fra l'attonito e il sorridente che è una meraviglia.
La voce è stupenda e a partire da "Un bel dì vedremo" esibisce una varietà di colori incredibile.
Non so, a me sembra perfetta : Yahooo :



A distanza di un mese circa da quando avevo posto la questione vorrei dire rispondendo a pbagnoli che concordo pienamente con lui circa il giudizio espresso a favore della Butterfly della Jurinac(live Vienna 1961)...Ho voluto ascoltarla più volte con attenzione per coglierne il più possibile le caratteristiche e le sfumature e devo dire che credo si tratti senza ombra di dubbio di una delle migliori(o "migliorissime" tanto per citare pbagnoli stesso!) interpretazioni di questo tragico e meraviglioso personaggio pucciniano dell'intera discografia disponibile...
Restano valide le considerazioni circa la mediocrità degli altri personaggi che, come altri avevano avuto modo di dire nella discussione, reggono lo strascico alla protagonista ma poco ci importa forse perchè la Jurinac è immensa e forse in una opera come questa è quello che conta!
Un pò cambiato il giudizio sulla direzione che non è poi cosi brutta pur non essendo cosi innovativa come poteva essere quella di Karajan( Callas)...Forse il fatto che sia un live( pur essendo ottimo il riversamento su cd) con tanto di colpi di tosse, calpestio sul palco, suggeritore e chi più ne ha più ne metta, penalizza un pò la percezione del suono ma ad un ascolto attento devo dire che si percepiscono delle sfumature e dei suoni (non sempre purtroppo) gradevoli e suggestivi...
Comunque torno a dire che la Cio Cio San di Sena Jurinac è pienamente convincente : la sua voce è veramente bella e opulenta senza scadere però nel manierismo e nella pesantezza in cui troppo spesso altre voci "opulente" inciampavano( la Tebaldi forse?...);poi è vero che,come dice pbagnoli da "un bel di vedremo " il soprano esibisce una varietà di colori incredibile...molto belli e potenti i repentini e faticosi passaggi verso le note alte tanto frequenti in questa partitura che la Jurinac sfodera con eleganza e sicurezza senza troppi giri sdolcinati(insoma non un " me la suono e me la canto" ma un deciso " Canto! "...Belli anche il fraseggio e l'interpretazione dell'artista( mi piace molto per esempio come in "un bel di vedremo" le parole sarà e dirà (di "chi sarà chi sarà" e " che dirà che dirà")vengono quasi troncate alla fine per finire in una specie di vuoto tragico che lascia presagire il finale dell'opera...
Meraviglioso e sconvolgente il finale:l'opera è piena di morti violente e tragiche ma trovo che questa e quella di Gilda del Rigoletto sono fra le più sconvolgenti e disturbanti del melodramma: ci sono tanti suicidi nell'opera lirica ma questo per me è quello più inquietante perchè qui davvero nella musica, nelle parole e nei gesti ci ritroviamo di fronte all'impressionante rituale del suicidio(e non mi riferisco solo al fatto che è un harakiri)...l'ultimissima nota poi di tutta l'opera mi ha sempre lasciato sconcertato e sconvolto :mi sembra una specie di ghigno un pò infantile e sadico(tanto per citare gli aspetti psicanalitici di questo personaggio ) , probabilmente il ghigno che Cio Cio San ha in mente morendo ben sapendo quale eredità lascia a Pinkerton...
Comunque anche nel finale la Jurinac è suprema e ben lo si capisce dal "gelo di morte" e dalla tensione che si coglie nel pubblico in sala...
Salutoni a tutti
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda pbagnoli » mer 11 nov 2009, 21:49

Caro Raffaele, mi sembra che tu abbia detto tutto quello che c'è da dire sul tema e nel migliore dei modi!
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Nicola Biondo » ven 13 nov 2009, 2:41

Volevo sapere da voi esperti un paio di cose; innanzitutto il livello di godibilità di ascolto dell'edizione naxos con Di Stefano e Gobbi, perché poco tempo fa acquistai il requiem di Verdi diretto da De Sabata ed il fruscio era intollerabile. L'altra cosa era solo una constatazione personale in base alle mie emozioni di ascolto che possono o no essere condivise; fra tutte le Butterfly che posseggo mi piace quella di Sinopoli con la Freni ed è anche intrigante quella diretta da Leinsdorf con Price e Tucker. Non è male nemmeno quella di Karajan. Ripeto ancora una volta che i miei commenti sono dettati da quello che le mie orecchie in primis ed il mio cuore successivamente provano durante l'ascolto. Grazie.
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda pbagnoli » ven 13 nov 2009, 16:32

Sul livello di godibilità del riversamento Naxos non ti saprei dire: sono dischi assemblati con molta parsimonia, non puoi aspettarti un livello eccelso. E' vero che la Naxos fa spesso un lavoro meritorio proponendo registrazioni di vecchia data a prezzi stracciatissimi, ma penso che funzioni meglio sulle incisioni molto remote (le integrali di Gigli, Bjoerling o di McCormack, per esempio) piuttosto che sulle registrazioni operistiche intere. Qui naturalmente ci vorrebbe il parere di qualcuno esperto in questo campo...
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Pruun » ven 13 nov 2009, 19:10

Tutte le incisioni che ho comprato sono riversate molto bene, nel caso di alcune (Samson con Luccioni e Norma con la Callas) i risultati sono addirittura eccellenti.
E' vero, Pietro, che sono dischi a poco costo ma non mi sentirei di sottoscrivere che siano assemblati con parsimonia e senza livello eccelso... :wink: ma è un'opinione personale.
Quella Butterfly mi è sembrata riversata con buona cura.
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Nicola Biondo » sab 14 nov 2009, 15:43

Grazie amici, amo sempre più questo forum fatto di gente appassionata ad un genere complesso e nobile capace di darti sensazioni e suggestioni uniche. Sono molto belli i commenti e le recensioni, stupendo il forum dove ognuno può confrontare le proprie idee. Ci voleva proprio per un appassionato come me che ascolta la musica in cd e qualche volta in dvd. : Chessygrin :
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda pbagnoli » sab 14 nov 2009, 16:40

Muy obrigado, Nicola : Yahooo :
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Tucidide » sab 14 nov 2009, 19:57

Pruun ha scritto:Tutte le incisioni che ho comprato sono riversate molto bene, nel caso di alcune (Samson con Luccioni e Norma con la Callas) i risultati sono addirittura eccellenti.
E' vero, Pietro, che sono dischi a poco costo ma non mi sentirei di sottoscrivere che siano assemblati con parsimonia e senza livello eccelso... :wink: ma è un'opinione personale.
Quella Butterfly mi è sembrata riversata con buona cura.

Della Naxos Historical conosco in particolare riversamenti da 78 gg, in particolare quelli curati da Ward Marston, un tecnico del suono cieco dalla nascita: sono davvero eccellenti!
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Raffaele » sab 14 nov 2009, 21:30

pbagnoli ha scritto:Caro Raffaele, mi sembra che tu abbia detto tutto quello che c'è da dire sul tema e nel migliore dei modi!


Ti ringrazio davvero anche se penso (lo dico "veramente", senza falsa modestia) di aver buttato li' due o tre sciocchezze che mi son venute sul momento ( come ho già detto in passato sono appassionato d'opera ma vado un pò cosi' di istinto senza essere veramente ferrato sulle questioni più propriamente tecniche): insomma , credo poco o niente in confronto alle cose interessantissime che tutti voi dite in queste discussioni...
Comunque il sito e il forum sono stupendi e spero di imparare tante cose frequentandovi!
Ancora grazie
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Raffaele » sab 14 nov 2009, 22:11

Tucidide ha scritto:
Pruun ha scritto:Tutte le incisioni che ho comprato sono riversate molto bene, nel caso di alcune (Samson con Luccioni e Norma con la Callas) i risultati sono addirittura eccellenti.
E' vero, Pietro, che sono dischi a poco costo ma non mi sentirei di sottoscrivere che siano assemblati con parsimonia e senza livello eccelso... :wink: ma è un'opinione personale.
Quella Butterfly mi è sembrata riversata con buona cura.

Della Naxos Historical conosco in particolare riversamenti da 78 gg, in particolare quelli curati da Ward Marston, un tecnico del suono cieco dalla nascita: sono davvero eccellenti!


Si è verissimo e sono eccellenti mi pare anche quelli curati dall'altro bravissimo tecnico del suono Mark Obert-Thorn che si è occupato dei riversamenti di molte incisioni storiche fra qui quelle degli anni 50 della Callas.
Credo che il fatto del fruscio sia dovuto ad una scelta ben precisa : quella di ottenere una riproduzione del suono e delle voci il più possibile corrispondente e fedele al vero, cosa che probabilmente non succede quando si applicano certe tecnologie che pur togliendo i rumori di fondo alterano il suono...
Comunque non ci si trova mai di fronte a quell'odiosissimo(almeno per me) effetto "cattedrale" (quell'effettacio che tende ad amplificare e falsare i suoni) che spesso si riscontra in tante masterizzazioni di case discografiche anche non economiche...
Mi farebbe piacere sapere però ,se qualcuno ne è al corrente ,se i riversamenti su cd delle case d'origine sono di migliori di quelli effettuati dalle etichette a basso costo( Es: Tosca ,Callas De Sabata- EMI o Naxos?)
Perchè ho letto da qualche parte che dei riversamenti effettuati in date diverse dalla stessa casa d'origine (per es. per Tosca la EMI)bisogna saper scegliere quella o quelle migliori poichè non sono tutte uguali.
Comunque(piccola considerazione e sfogo di carattere personale) tolta la praticità del cd, quanto era bello il suono delle incisioni col vecchio vinile!
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Re: Madama Butterfly (Puccini)

Messaggioda Tucidide » dom 15 nov 2009, 0:49

Raffaele ha scritto:Mi farebbe piacere sapere però ,se qualcuno ne è al corrente ,se i riversamenti su cd delle case d'origine sono di migliori di quelli effettuati dalle etichette a basso costo( Es: Tosca ,Callas De Sabata- EMI o Naxos?)
Perchè ho letto da qualche parte che dei riversamenti effettuati in date diverse dalla stessa casa d'origine (per es. per Tosca la EMI)bisogna saper scegliere quella o quelle migliori poichè non sono tutte uguali.

Non vorrei dire una boiata pazzesca, ma mi pare di aver letto da qualche parte che i riversamenti della Naxos o di altre case economiche (penso anche alla Regis, di cui ho qualche CD) vengano fatti dagli LP, una volta scaduti i 50 anni del diritto d'autore, e non dalle matrici originali, che restano di proprietà delle case discografiche d'origine.
In sostanza, scaduti i 50 anni, chiunque, anche tu ed io, può prendere un LP, farne un CD senza pagare un centesimo di diritti e venderlo. Invece, le matrici sono accessibili solo dalle case che le hanno incise.
Per questo presumo che i riversamenti migliori siano quelli da matrice, e non da LP (che è già esso stesso un riversamento).
Però, non me ne intendo, lo ribadisco... :oops:

Comunque(piccola considerazione e sfogo di carattere personale) tolta la praticità del cd, quanto era bello il suono delle incisioni col vecchio vinile!

E' una cosa che si sente dire spesso, da parte di molti cultori dell'ascolto.
Purtroppo non ho molta esperienza di vinile, ma mi lasciò stupito leggere sul libro di Ardoin L'eredità Callas questa frase:
In compact disc la sua (della Callas) voce emerge con maggiore pienezza, presenza e ricchezza di armonici. Se si confrontano, per esempio le edizioni EMI di Aida e Rigoletto in CD con quelle in LP - con le loro sonorità compresse e schiacciate - si capisce quanti compromessi fossero necessari per trasformare il nastro originale in LP. Ascoltare la Callas in CD è quasi come avere a disposizione i master originali. [...] E le registrazioni dal vivo benificiano forse ancora di più del riversamento in CD, in quanto la loro resa sonora in LP fu spesso compromessa dall'infima qualità del vinile impiegato.

Chissà...
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