Isolde storiche

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Re: Isolde storiche

Messaggioda MatMarazzi » sab 02 ago 2008, 23:16

pbagnoli ha scritto:Se vi fa piacere, in attesa che Matteo termini l'articolo sulle Isolde storiche, ho un po' spulciato la mia discoteca trovando alcune incisioni storiche. Le trovate in due gruppi di files:
- uno è tratto da Les Introuvables du chant wagnerien, e ci sono incisioni interessanti ma posteriori al periodo trattato da Matteo
- l'altro è tratto da una serie di dischi pubblicati dalla Gebhardt che riporta cantanti dei primi del Novecento a Bayreuth

Quello che segue è il link; decomprimere con WinRar o simili.
http://rapidshare.com/files/134107723/isolde_storiche.rar.html


Grazie infinite anche a te, Pietro.
Devo dire però che molti dei brani postati da Pietro, degli anni 20, rappresentano una generazione successiva rispetto a quella di cui per ora mi sto occupando io.
Sentiteli ugualmente, se già non li conoscete...
Ci arriveremo presto.

Un salutone.
Matteo

PS: dottor Cajus? Ma non avevi detto che mi avresti dato una mano?
Ci mancano ancora le polentone del Wagner internazionale! :) In particolare Nonna Lehmann e zia Nordica.
E, sul versante delle pionieristiche declamatrici, ci manca la Fremstad.
Forza ragazzi... ancora uno sforzo! :D
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Re: Isolde storiche

Messaggioda pbagnoli » gio 07 ago 2008, 17:22

Aggiungo un altro link che spero vi interessi:
http://rapidshare.com/files/135566050/emmy_destinn.rar.html
E' un campione di registrazioni wagneriane della grandissima Emmy Destinn; vi troverete anche i due Mild und leise incisi da lei e che rappresentano l'unica testimonianza che abbiamo di questo ruolo del grandissimo soprano.
In mezzo troverete anche alcuni files che non c'entrano; divertitevi lo stesso!
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Re: Isolde storiche

Messaggioda MatMarazzi » ven 08 ago 2008, 17:31

pbagnoli ha scritto:Aggiungo un altro link che spero vi interessi:
http://rapidshare.com/files/135566050/emmy_destinn.rar.html
E' un campione di registrazioni wagneriane della grandissima Emmy Destinn; vi troverete anche i due Mild und leise incisi da lei e che rappresentano l'unica testimonianza che abbiamo di questo ruolo del grandissimo soprano.
In mezzo troverete anche alcuni files che non c'entrano; divertitevi lo stesso!


Bravo Bagnolo e grazie infinite!
Per fortuna che ci siete tu e Tucidide.
Gli altri non hanno fatto assolutamente nulla! :evil: Nemmeno cercare qualche immagine su Internet.
Pazienza! :)
Fra pochi giorni inserirò l'articolo e speriamo che vi piaccia.

Salutoni,
Matteo
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Re: Isolde storiche

Messaggioda Pruun » sab 09 ago 2008, 12:44

Mat, hai ragione :oops: ma su questo argomento io personalmente non ho certo la vostra competenza... per cui aspetto con ansia il tuo pezzo!!
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Re: Isolde storiche

Messaggioda MatMarazzi » dom 10 ago 2008, 8:55

Pruun ha scritto:Mat, hai ragione :oops: ma su questo argomento io personalmente non ho certo la vostra competenza... per cui aspetto con ansia il tuo pezzo!!


Non preoccuparti Pruun! :)
Al momento abbiamo raccolto la Greef-Andersen e la Destinn (grazie a Pietro), la Gadsky e la Wildbrunn grazie a Tucidide.
Inoltre Teo mi ha spedito in via privata la Fremstad (insieme a un gran numero di foto).
Io ho reperito i Mapleson e... magari mi metterò a riversare qualcosa (per lo meno la Lehmann).
E' già qualcosa.
:)

Salutoni,
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Re: Isolde storiche

Messaggioda pbagnoli » lun 11 ago 2008, 20:55

Matteo, sappi che anche la spiaggia di Celle Ligure sa di questo articolo sulle Isolde storiche. Non sto scherzando. Questo tanto per dirti quanto sta fremendo l'attesa per questo lavoro...
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Messaggioda pbagnoli » lun 01 set 2008, 19:39

Attenzione a tutti: nessuno - dico NESSUNO - perda la prima puntata del lavoro di Matteo sulle Isolde storiche di Bayreuth. Tra l'altro ci sono alcune interessanti considerazioni, che giudicherei definitive sulla vexata quaestio della vocalità wagneriana.
Lo trovate qui
Buon divertimento a tutti!
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Re: Capolavoro marazziano in home

Messaggioda Maugham » lun 01 set 2008, 20:40

pbagnoli ha scritto:Attenzione a tutti: nessuno - dico NESSUNO - perda la prima puntata del lavoro di Matteo sulle Isolde storiche di Bayreuth.


Concordo!
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Re: Capolavoro marazziano in home

Messaggioda Alberich » mar 02 set 2008, 11:46

Stra-concordo!
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Messaggioda MatMarazzi » mar 02 set 2008, 12:03

Be', grazie Pietro, Maugham e Alberich...
Vorrei premettere anzitutto che il termine "capolavoro" è talmente esagerato e fuori posto da risultare imbarazzante.
Se sapessi come si moderano i titoli, lo farei...
Il mio è stato solo un tentativo di sintetizzare un argomento che amo; forse lo amo troppo (i decenni a cavallo fra 8 e 900, dagli anni 80 fino alla grande guerra sono un'epoca che mi fa impazzire) e quindi mi ci sono voluti mesi per decidere non tanto cosa scrivere, ma cosa tagliare.

Mi scuso di non essere riuscito a inserire i brani che mi avete procurato, ma conto di farlo non appena avremo trovato il modo di inserire link negli articoli del sito.
Non è questione di molto.

Se ci sono domande (sulla Sucher, su Cosima, sul Met, sul Wagner Internazionale, sulla Lehman, sui direttori e i registi coinvolti nel primo Tristano di Bayreuth...) fatevi pure avanti. Sono a vostra disposizione!
A questo proposito (scusa se lo rivelo così, coram populo) Maugham sta leggendo un libro stupendo, che purtroppo io non possiedo. Sono le lettere di Cosima Wagner, e alcune di loro cadono proprio negli anni dei primi Tristani di Bayreuth.
Se ne trai qualche spunto, Maugham, potresti ben condividerlo con noi, no? :)

Salutoni,
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Re: Capolavoro marazziano in home

Messaggioda Riccardo » gio 04 set 2008, 11:08

Innanzitutto grazie Mat per questo bel saggio, ho imparato tante cose! Spero arrivi presto anche la continuazione della storia fino ai giorni nostri...anche perché non riesco bene ad inquadrare le odierne (non)scelte del Festival di Bayreuth.

Già prima di arrivare al fondo del tuo scritto, sentivo nell'aria che saresti andato a finire nell'elogiare la Meier :wink: Credo che la grandezza della Meier oggi risalti soprattutto agli occhi di chi ha dovuto convivere per anni col mito della Nilsson Isolde che effettivamente, per i motivi che hai ben esplicitato, non era poi forse un binomio così azzeccato.

Nel racconto della giovanissima Malten quale terza Kundry voluta da Wagner si legge un po' di rimpianto per un debutto mancato di una certa tedesca di Berlino, o sbaglio? :D

Per quanto riguarda la Sucher ho trovato interessantissimo il dato che hai riportato sulla sua creazione del ruolo di Hérodiade, non tanto perché mezzosoprano, ma perché davvero Massenet le riserva una scrittura sfacciatamente declamatoria in contrapposizione a Salomé.

Perché, visto che è un aspetto così fondamentale per comprendere i personaggi delle opere, non tentiamo di compilare un database il più ampio possibile su creatori e creatrici delle varie opere? Si potrebbe iniziare scegliendo gli autori maggiori.
Si scoprono sempre un sacco di collegamenti e rimandi tra parti che non ti verrebbe altrimenti mai in mente di collegare tra di loro; oppure risultano spiegati certi elementi della scrittura vocale...

Un salutone,
Riccardo
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Re: Capolavoro marazziano in home

Messaggioda pbagnoli » gio 04 set 2008, 14:06

Informo tutti che il lavoro di Matteo compare in home in una nuova versione che l'interessato - noto perfezionista - ha curato da par suo.
E' meglio se ve lo andate a rivedere!
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Re: Capolavoro marazziano in home

Messaggioda Maugham » gio 04 set 2008, 15:44

Riccardo ha scritto:Già prima di arrivare al fondo del tuo scritto, sentivo nell'aria che saresti andato a finire nell'elogiare la Meier :wink: Credo che la grandezza della Meier oggi risalti soprattutto agli occhi di chi ha dovuto convivere per anni col mito della Nilsson Isolde che effettivamente, per i motivi che hai ben esplicitato, non era poi forse un binomio così azzeccato.



Trovo che, per rimanere a Isolde, ci sia un altra Meier (Johanna) che secondo me è stata ascoltata e liquididata un po' troppo sbrigativamente da certa critica soprattutto nostrana.
Se ti capita riascolta il dvd del primo Tristano di Barenboim a Bayreuth. Quello che ha la regia di Ponnelle.
E un dvd scadente sotto il profilo video, nello stile delle finte rimasterizzazioni della DG, praticamente dei vhs... :roll:
Ma l'audio è buono.
Ciao
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Re: Capolavoro marazziano in home

Messaggioda Pruun » gio 04 set 2008, 16:10

E' vero, ed è stato anche il mio primo Tristano!!
Tra l'altro quella regia di Ponnelle a me piace molto!!
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Re: Capolavoro marazziano in home

Messaggioda MatMarazzi » gio 04 set 2008, 21:45

Riccardo ha scritto:non riesco bene ad inquadrare le odierne (non)scelte del Festival di Bayreuth.


Be', caro Ric, secondo me - almeno sul fronte delle Isolde - le ultime scelte di Bayreuth non sono state così stravaganti.
Hanno appoggiato (se non addirittura creato) le due più significative interpreti degli ultimi quindici anni, la Meier e la Stemme.
Ed entrambe appartengono alla linea delle Isolde-Sieglinde, di cui parlavo nell'articolo (contro la vecchia formula Isolde-Brunnhilde)! :)
E' stato un colpaccio, da parte di Bayreuth, seguire questa strada... che è anche (per me e per Cosima :D) quella giusta.
Anche Carlos Kleiber la pensava come noi! ;)

Già prima di arrivare al fondo del tuo scritto, sentivo nell'aria che saresti andato a finire nell'elogiare la Meier :wink:


Be'... io davo per scontato che la Meier fosse da elogiare.
In tutta onestà sono pochissime, secondo me, le interpreti che in questo ruolo possano starle al paragone, del passato e del presente. E lo stesso vale per Kundry, Ortrud, Sieglinde, forse persino Venus.
Quello che mi premeva sottolineare non è tanto il fatto che la Meier è brava (questo, ripeto, mi sembra un dato incontrovertibile, o no?), quanto il fatto che con lei abbiamo ricominciato a vedere in Isolde una sorella di Sieglinde.
Che è quello che - stando alla mia tesi - voleva proprio ottenere Cosima.

Credo che la grandezza della Meier oggi risalti soprattutto agli occhi di chi ha dovuto convivere per anni col mito della Nilsson Isolde che effettivamente, per i motivi che hai ben esplicitato, non era poi forse un binomio così azzeccato.


Non capisco bene cosa vuoi dire...
Che la Meier, in fondo, potrebbe essere anche un po' ridimensionata?
Se è così, mi lasci un po' interdetto! :) (come io lascio interdetto te quando dico che la Sills è un po' "Radio City Music Hall") :D
Parliamone!
Io - te lo anticipo - ritengo che la Meier rappresenti insieme alla Moedl il vertice interpretativo del personaggio.

Nel racconto della giovanissima Malten quale terza Kundry voluta da Wagner si legge un po' di rimpianto per un debutto mancato di una certa tedesca di Berlino, o sbaglio? :D


ehehehe...
non sbagli nell'alludere al mio rimpianto per una Kundry della Silja negli anni della maturità.
Ma sbagli nel credere che io veda nella Silja una continuatrice della Malten.
Cosima non si sarebbe mai sognata di scritturare la Silja come Isolde, nè come Kundry.
Forse l'avrebbe piazzata fra le Bruennhildi... ma non nella sua triade.
Le Isolde dell'era Cosima (fra cui la Malten) erano donne-che-più-donne-non-si-può.
Sensuali, carnose, languide: erano di estensione mezzosopranile e celebrate dalla stampa per la loro maestosa, indifesa sensualità.
La Silja non c'entra nulla! La sua voce non era nè maestosa, nè sensuale. Anzi era aspra e verde come un giunco.
Più che la super-donna peccatrice e redenta, lei era una biondissima e ribelle maschiaccia, dinamica, incontenibile, dalla voce acuta e adolescente.
Lontanissima da Sieglinde, per lo meno nella visione grandiosa di Cosima.
E lontana anche da Isolde, a giudicare dall'interessante ma non sconvolgente live romano.
La stessa Silja, che cantò da giovane Sieglinde, ammette di non averla mai amata: si è sempre sentita Bruennhilde.
Così come non amò Chrisotemis: la sua parte era Elektra.
A mio parere è in un canto come quello della Crespin, della giovane Rysanek, della Kupper o della Muller (tanto per fare qualche nome) che si può riconoscere il modello Kundry-Malten. E soprattutto nella Meier.

Per quanto riguarda la Sucher ho trovato interessantissimo il dato che hai riportato sulla sua creazione del ruolo di Hérodiade, non tanto perché mezzosoprano, ma perché davvero Massenet le riserva una scrittura sfacciatamente declamatoria in contrapposizione a Salomé.


Infatti!!!
Questa è una splendida osservazione.

Perché, visto che è un aspetto così fondamentale per comprendere i personaggi delle opere, non tentiamo di compilare un database il più ampio possibile su creatori e creatrici delle varie opere? Si potrebbe iniziare scegliendo gli autori maggiori.
Si scoprono sempre un sacco di collegamenti e rimandi tra parti che non ti verrebbe altrimenti mai in mente di collegare tra di loro; oppure risultano spiegati certi elementi della scrittura vocale...


Dillo a me! :)
Però, Ric, l'ipotesi di un database mi pare molto difficile: prendi il caso della Sucher.
In effetti lei non fu la creatrice del ruolo (che come sai fu la Deschamps, altro pezzo da novanta).
La Sucher fu solo la prima Hérodiade ad Amburgo.
Ti immagini se di ogni ruolo dovessimo indicare i creatori in ogni città?
Però sono d'accordo con te che queste cose sono di un'importanza capitale.

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