Giuseppe Verdi: interpreti

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Messaggioda pbagnoli » mar 01 mag 2007, 11:36

DA ALTRO THREAD

MatMarazzi ha scritto:mi piace Baremboim, ma non credo che possa rappresentare una vera "svolta" per il repertorio italiano.


E allora continuiamo ad affidare Verdi a Chailly? :(
A parte gli scherzi (ma nemmeno poi tanto), forse un passo in avanti verso l'uscita dal provincialismo esecutivo sarebbe quello di...togliere Verdi agli italiani in Italia.
Abbiamo già avuto modo di dire in altre occasioni che negli Anni Venti e Trenta il Verdi più affidabile lo facevano in Germania.
E adesso? In Inghilterra?
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Messaggioda MatMarazzi » mar 01 mag 2007, 16:44

pbagnoli ha scritto:forse un passo in avanti verso l'uscita dal provincialismo esecutivo sarebbe quello di...togliere Verdi agli italiani in Italia.
cut... In Inghilterra?


Bravo! In Inghilterra... in Francia... in America, magari in Belgio e in Olanda.
Ma non in Germania.
Quelli sono messi peggio di noi.

Il Verdi pomposo e tardo-romantico che ci propinerebbero i grandi sinfonisti mahleriani non è più credibile, Pietro.
Almeno non lo è per me.
Lo poteva essere giusto negli anni venti-trenta e fino alla seconda guerra mondiale. Già con Karajan e Solti, nonostante tutto, aveva mostrato la corda...

Oggi bisogna puntare ad altro, secondo me.
Io partirei da Gardiner e Minkowski!
Cominciamo a riscrivere Verdi (soprattutto il primo) partendo dal suono!

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Messaggioda VGobbi » mar 01 mag 2007, 17:24

MatMarazzi ha scritto:Io partirei da Gardiner e Minkowski!
Cominciamo a riscrivere Verdi (soprattutto il primo) partendo dal suono!

Davvero interessante, ma non sarebbe una soluzione assai drastica almeno per quanto riguarda l'Italia cosi' conservatrice e tradizionale nel concepire l'opera lirica.

Piu' che altro, visto che per ora ce lo possiamo immaginare, che tipo di Verdi uscirebbe fuori se suonato da un Minkowski o Gardiner, e magari ci aggiungiamo pure un Jacobs? Spero che non legheranno giocoforza l'ottocento con il periodo barocco ... :?
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Messaggioda pbagnoli » mar 01 mag 2007, 18:07

E' vero!
Gardiner!
Il suo Requiem mi sembra un grande esperimento. Il suo Falstaff - almeno nella versione solo audio - mi sembra riuscito a metà.
Ho l'impressione che negli ultimi tempi abbia perso un po' mordente.
Mi piacerebbe che affrontasse un lavoro tipo Simon Boccanegra, oppure un Nabucco. Per Aida, temo che riuscirebbe una mezza chiavica come quella di Harnoncourt
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Messaggioda MatMarazzi » mar 01 mag 2007, 18:14

pbagnoli ha scritto:E' vero!
Gardiner!
Il suo Requiem mi sembra un grande esperimento. Il suo Falstaff - almeno nella versione solo audio - mi sembra riuscito a metà.
Ho l'impressione che negli ultimi tempi abbia perso un po' mordente.
Mi piacerebbe che affrontasse un lavoro tipo Simon Boccanegra, oppure un Nabucco. Per Aida, temo che riuscirebbe una mezza chiavica come quella di Harnoncourt


Io veramente pensavo a lui non per il Verdi maturo, ma per quello giovanile.
Quindi ok Nabucco, ma anche Ernani, Lombardi, Attila, Foscari, Masnadieri e soprattutto Battaglia di Legnano e Alzira, fino a Trovatore (punto massimo).

Quanto a Minkowski, pensavo a un bel ciclo di Verdi all'Opéra:
Jerusalem, Vepres Siciliennes, Don Carlos, Macbeth (VERSIONE FRANCESE), Trouvere e Otello (VERSIONE FRANCESE).

Per il VErdi maturo il mio sogno irrealizzabile (lo so, lo so...) resta Simon Rattle: Forza del Destino, Ballo e Aida in particolare.

REstano fuori OTello, Falstaff e Boccanegra: ma in effetti sono un po' stufo di queste opere; dovremmo stare una decina d'anni senza ascoltarle! :)

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Messaggioda pbagnoli » mar 01 mag 2007, 20:40

MatMarazzi ha scritto: REstano fuori OTello, Falstaff e Boccanegra: ma in effetti sono un po' stufo di queste opere; dovremmo stare una decina d'anni senza ascoltarle! :)

D'accordo su Otello e Falstaff.
Ma Simon Boccanegra, con un direttore ispiratissimo, un protagonista carismatico, un soprano con le idee chiare e un basso giovanile...
Va bene, ho capito: lasciamo fuori anche il Simone!
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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda Rodrigo » gio 25 set 2008, 22:15

Estremizzo..
Affiderei a William Christie un'edizione superfrancese dei Vespri Siciliani (molto grand opera e ovviamente in lingua originale con tanto di balletto) anche se è una partitura che non amo molto.
Harnoncourt secondo me ha sbagliato opera, io l'avrei visto meglio in un contesto più "cerebral-sacrale" (Macbeth o Simone).
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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda MatMarazzi » ven 26 set 2008, 21:25

Rodrigo ha scritto:Harnoncourt secondo me ha sbagliato opera, io l'avrei visto meglio in un contesto più "cerebral-sacrale" (Macbeth o Simone).


Perfettamente d'accordo.
Anzi, mi devo proprio complimentare per la definizione "celebral-sacrale" applicata al contesto d'elezione per Harnoncourt.
Come tutti i grandi direttori ossessionati dalla struttura (mi viene in mente anche Boehm) anche Harnoncourt svetta nelle cattedrali operistiche.

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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda Rodrigo » sab 27 set 2008, 9:39

Grazie per i complimenti!
Scherzi a parte sarei davvero curioso di vedere Harnoncourt alle prese con i Quattro Pezzi Sacri.
Sarebbe -credo- una lettura (giustamente) penalizzante per il versante melodrammatico, a tutto vantaggio dell'eredità polifonica. Alla fine della carriera, un po' come Rossini della Petite Messe, Verdi si guarda alle spalle e si interroga da par suo sulla tradizione contrappuntistica italiana del Rinascimento e del Barocco.
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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda MatMarazzi » sab 05 nov 2011, 11:08

Alle volte è interessante riaprire vecchissimi thread.
Questo è tratto da una delle nostre primissime discussioni, risalente ormai a quattro anni e mezzo fa.
Già allora (ossia prima che il caso Baremboim si imponesse in Italia e a Milano) eravamo partiti con le mie perplessità a proposito del suo contributo per una ridefinizione del teatro verdiano.
Fummo buoni profeti.

Quindi siamo andati a parare su un sogno che (allora) pareva impossibile: Gardiner nel Verdi della prima fase (quindi non i Requiem o i Falstaff).
Bene. Il Covent Garden (cinque anni dopo) annuncia la ripresa del mitico Rigoletto di McVicar proprio con Gardiner sul podio.
Lo spettacolo sarà trasmesso nei cinema di tutto il mondo!

Certo... sarebbe stato meglio che il direttore avesse affrontato il Rigoletto sulla sua Orchestra Revolutionnaire et Romantique, invece che sulla tradizionalissima compagine dell'Opera reale, ma comunque l'appuntamento è ghiotto e (speriamo) rivelatore.

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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda Enrico » sab 04 mag 2013, 2:50

Questo thread era rimasto fermo all'annuncio del Rigoletto diretto a Londra da Gardiner. Lo spettacolo, filmato in diretta, è rimasto disponibile per intero su youtube.
La mia opinione è che per fare, musicalmente, un Rigoletto "come si è sempre fatto" (acuti di tradizione dove i cantanti riescono a farli, cabaletta senza ripresa, cadenze tagliate), pur con una regia teatrale ben realizzata in ogni dettaglio ma già vista, non c'era bisogno di scomodare Gardiner.

Rigoletto, Londra 2012 (Platanias, Grigolo, Siurina) - prima parte.

Rigoletto, Londra 2012 - seconda parte.
Enrico B.
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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda flipperinodoc » sab 04 mag 2013, 11:56

Enrico ha scritto:La mia opinione è che per fare, musicalmente, un Rigoletto "come si è sempre fatto" (acuti di tradizione dove i cantanti riescono a farli, cabaletta senza ripresa, cadenze tagliate), pur con una regia teatrale ben realizzata in ogni dettaglio ma già vista, non c'era bisogno di scomodare Gardiner.


onestamente non capisco - ma sia detto senza polemica - come mai quando taluni direttori decidono di eseguire il repertorio italiano si debbano usare termini come "scomodare", quasi come se la loro arte direttoriale scendesse dall'olimpo degli eletti per eseguire musica di basso profilo.... o come se qualcuno li avesse obbligati ad accostarsi a tale musica
oltretutto se poi i risultati sono questi, o sono come quelli del "conte" in aida.......

buon sabato a tutti
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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda Enrico » sab 04 mag 2013, 12:57

flipperinodoc ha scritto: non capisco - ma sia detto senza polemica - come mai quando taluni direttori decidono di eseguire il repertorio italiano si debbano usare termini come "scomodare"

Hai ragione, ho scritto alle tre di notte e ho usato quel verbo solo perché lo usano tutti, avrei potuto metterlo fra virgolette, o meglio dire semplicemente "non c'era bisogno di Gardiner" (e avevo pensato di fare la correzione). Anche quest'ultima espressione avrebbe potuto far pensare a una presunta superiorità di Gardiner: il fatto è che avevo visto l'anno scorso alcuni spezzoni di quel Rigoletto superficialmente cantato e tagliuzzato alla vecchia maniera, ma solo ora mi sono reso conto che il direttore era Gardiner, cioè uno che si propone (o viene visto) come filologo, innovatore, elegante, raffinato, intellettuale etc.etc. Senza mettere in dubbio le sue capacità tecniche e artistiche, senza dimenticare molte sue interpretazioni belle e significative, sarebbe stato lecito aspettarsi di più, o, meglio, aspettarsi semplicemente ciò che ci si aspetta da qualunque buon direttore: fedeltà alla partitura e attenzione all'interpretazione dei cantanti, che vanno preparati e guidati.

flipperinodoc ha scritto:quasi come se la loro arte direttoriale scendesse dall'olimpo degli eletti per eseguire musica di basso profilo.... o come se qualcuno li avesse obbligati ad accostarsi a tale musica

Ho l'impressione che l'atteggiamento spesso sia questo, con l'implicita intenzione di raffinare e nobilitare. Poi è anche possibile che l'abbiano obbligato, che gli abbiano imposto quel cast, che i tagli siano stati decisi dal regista o dagli organizzatori della ripresa cinematografica, chi lo sa. Ma ricordiamoci che Gardiner ha diretto l'orrido concerto di gennaio alla Fenice, organizzato come ogni anno con l'intenzione di far vedere al mondo che anche quella di Verdi è grande musica internazionale (come se ci fosse bisogno di dimostrare qualcosa), con tutto il contorno di critici e giornalisti inneggianti. Non succederebbe la stessa cosa se oggi il "divo" Abbado decidesse di dirigere la Traviata, o il Trovatore, o Cavalleria Rusticana o la Bohéme? Non darebbe anche lui l'impressione di "degnarsi"?
Enrico B.
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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda flipperinodoc » sab 04 mag 2013, 14:57

come sempre enrico ci intendiamo subito :lol:
sul concerto di capodanno versione "vorrei ma non posso" meglio stendere un velo pietoso

sull'atteggiamento di certi direttori sono nuovamente d'accordo con te
quello che personalmente non sopporto è il voler trovare a tutti i costi ciò che il musicista non ha scritto, ciò che si ritiene sottinteso quando invece abbiamo una chiara indicazione, il non dare credito alla capacità del compositore.....
a tal proposito cito come esempio preclaro la cavalleria rusticana diretta da mascagni stesso.... tutti a dire "è troppo lenta!"
sarà lenta quanto vogliamo ma.... i tempi scelti da mascagni avranno uguale diritto di cittadinanza rispetto a quelli di chiunque altro?

basta, mi autocensuro! : Doctor :
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Re: Giuseppe Verdi: interpreti

Messaggioda Riccardo » mer 15 mag 2013, 1:20

Per chi non l'avesse ancora visto, un nuovo interprete verdiano del nostro tempo:
Ich habe eine italienische Technik von meiner Mutter bekommen.
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