pbagnoli ha scritto:Facciamo adesso l'avvocato del diavolo e vediamo qualche elemento di interesse:
Pietrone, è vero!
A guardarci col lumicino non può non esserci "qualche elemento di interesse" nella stagione di un teatro che comunque è miliardario, oltre che tra i più celebri e potenti del mondo. Non dimentichiamo poi che città è Parigi: solo per farti un esempio ci abitano (oltra alla dessay e ad alagna) anche Villazon, la Antonacci e la Netrebko... e persino la Silja!

In una città così non ci metti niente a raccogliere cast fantastici e soprattutto non ci metti niente a fare gli esauriti qualsiasi cosa tu proponga!
Oltre ai milioni di abitanti - abituati fra l'altro da decenni al meglio del meglio nella musica e nell'opera - ci trovi caterve di turisti e melomani provenienti da tutto il mondo.
date queste premesse, non c'è nulla di glorioso a lanciarsi in un Hippolyte di Rameau (che pure, ne convengo, può considerarsi l'unico spettacolo interessante della stagione). Possibile però che non fosse disponibile per questo capolavoro un regista più intrigante?
Ammetto che Topi Lehtipuu in Hippolyte e Stéphane Degout in Thésée siano scelte valide, ma possibile che nel ruolo di Fedra (che aveva fatto i grandi giorni di una certa Jessye Normann) non si potesse trovare di meglio della pur brava Sarah Connoly? Eppure lì a Parigi si potevano trovare la Antonacci, la Von Otter, Veronique Gens (quest'ultima sperperata nella solita donna Elvira che già le sentii fare tredici anni fa)!
E la Gillet in Airicia? davvero ti sposteresti dall'Italia per sentirla?
E davvero ti sposteresti per il "curioso" Tito di Vogt (che per altro temo non sarà nulla di speciale).
Ti sposteresti per una Clemenza con Fischer e decker?
Scusa se è poco, ma io già vedrò la Clemenza quest'estate nella ben meno "ricca" Aix en Provence. A dirigere ci sarà Colin davis e per la regia Mc Vicar.
Ecco... per proposte così ci si sposta dall'Italia...
La Koch in Venere e la Petibon in Anna saranno pure scelte carine, ma temo che nessuno si sposterà dall'Italia per loro.
Al contrario Maugham si è spostato per sentire la Venus della Kasarova a Zurigo.
E migliaia di parigini si sposteranno (una volta tanto) per sentire la prima donna Anna della Netrebko, proprio nella nostra Milano.
Anche la regia di Carsen non è certo un'idea di Joel: si tratta infatti di una ripresa dell'epoca Mortier.
Possibile che Carsen annunci nuove produzioni a Glyndebourne (Rinaldo!!) e persino all'Opera sul Reno (Affare Makropoulos!) e non trovi il tempo di far nulla all'Opéra di Parigi?
Certo, a parole scrivi:
Io la Manon della Dessay andrei a vederla sempre e comunque.
In pratica non ci andrai! Nessuno ci andrà salvo che abita a Parigi.
Io nel 2004 mossi tutto il Wandere Club per sentire il debutto della dessay in Manon (Ginevra) ed è stato uno dei ricordi giganteschi della nostra storia...
Ma da allora, tra recite in tutto il mondo e video ufficiali e non, l'unica ragione per sentirla a Parigi è ...abitare lì.
Visto che l'Opéra è la "casa" della dessay, non si poteva proporle un bel debutto anche l'anno prossimo?
Eppure in stagione hanno sia la Lulu (e il mondo intero sarebbe accorso per sentirvi la dessay), sia la Vedova Allegra (che poteva essere una gran bella trovata).
E perché non osare Nedda? In fondo c'è una lunga e antica tradizione di soprani leggeri (a partire dalla stessa Huguet) che hanno cantato la parte. Quanta umanità ne avrebbe cavato la nostra? Fatico a credere che la pur brava Inva Mula possa fare di meglio....
Se poi la dessay fosse anche solo apparsa come Fata Morgana nelle Melarance o come Aricia o persino come Zdenka ...simili cammei sarebbero bastati per trasformare in eventi quelle malinconiche produzioni (proprio come avvenne per la sua Musetta qualche anno fa).
Alla peggio si poteva riciclarla in Melisande, che in fondo ha cantato pochissimo.
Ma Manon... accidenti no!
E buttiamoci in Thais piuttosto: è questo il momento giusto! Oppure, visto che ha ripreso in mano Handel, continuiamo con una bella Semele (che vocalmente le converrebbe molto più di Cleopatra)!
O ancora facciamole provare Poppea, Aithra, il Turco in Italia, una Voix Humaine finalmente come l'aveva fatta la duvall e la voleva Poulenc: GIOVANE E FEMMINILE!
Oppure sfruttiamo la sua fama per farle riscoprire qualche splendida Opéra Comique di Auber (l'Ambassadrice...) o di Gretry (Una bella "Carovana del Cairo").
Tutti idee che sarebbero state molto più eccitanti della solita, stupida Manon, opera per la quale - fra l'altro - la dessay comincia a non avere più l'età e (mi tocca ammetterlo) nemmeno la voce.
Poi ripeto... se vogliamo trovare a tutti i costi "la cosina interessante" allora la si poteva trovare anche nella scorsa stagione scaligera.
Salutoni,
Mat
PS: ha ragione Mattioli! Speriamo nei Champs Elysees, nello Chatelet e nell'Opéra Comique...