Allora, ieri sera la "prima". Oddio, "prima": un Nabucco che ha almeno vent'anni...
Nel complesso, però, musicalmente discreto e con un paio di buone voci. Non che all'Arena si vada per sentire la musica (in effetti, non so perché ci si vada, o almeno perché ci vado io. Ma almeno una volta ogni estate lo faccio. Operazione nostalgia? Madeleine del sanamente nazionalpopolare? Occasione per ironie e sarcasmi? Grande simpatia per tutto lo staff areniano, da sovrintendente e direttore artistico in giù? Boh. Forse tutto questo insieme, e comunque, direte giustamente voi, chi se ne frega, sono fatti tuoi).
Però quest'anno l'occasione è stata memorabile perché seduto accanto a me nel recinto della stampa (il parco buoi!) avevo nientemeno che Maugham

! Si, LUI!
Ora, portare il Divino a vedere un Nabucco così vecchio da essere subito soprannominato Bacucco è un'esperienza mistica, specie sul fronte dei commenti ficcanti. Non è stato zitto un attimo, facendomi sbellicare. Formidabile specie la sua capacità di divinare in anticipo gli scatti della testa della Serafin quando doveva fare la cattiva, che ovviamente come per ogni cantante in assenza di regia era cattivissima. Adesso fa lo scatto a sinistra, diceva il Divino. E lei, zac!, a sinistra. Adesso guarda malissimo Nabucco. E lei, ri-zac!, eseguiva. Insomma un grandissimo. Mi sono smascellato dalle risate.
Morale: a patto di non avere voglia di ascoltare l'opera (ma appunto si sa che all'Arena bla bla bla), andate a teatro con Maugham.
Vale da solo il prezzo del biglietto

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Ciao ciao
AM