Joyce DiDonato

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Joyce DiDonato

Messaggioda pbagnoli » sab 01 nov 2008, 8:30

Apro volentieri un 3D dedicato a questa grande cantante perché sto ascoltando in questo esatto momento la registrazione di un suo concerto tenutosi alla Wigmore Hall a Londra il 6 Settembre di quest'anno.
Io l'avevo vista a Milano l'anno scorso al Conservatorio: era una recita di "Alcina" in forma di concerto, diretta dal simpaticissimo Alan Curtis, lei era la protagonista e ci aveva fatti innamorare tutti con una personificazione coinvolgente, di quelle che lasciano senza fiato.
A distanza di un anno, pur con la mediazione di una registrazione, ciò che mi aveva colpito in quell'occasione è se possibile migliorato: aplomb stilistico perfetto qualunque repertorio affronti (dal Barocco vivaldiano ai song di Gershwin, compresa quella "The man I love" che pensavo non potesse essere disgiunta dalla voce ironica e ridente di Billie Hollyday), vocalizzazione rapida iridescente, simpatia travolgente.
La voce è, a stretta regola, quella di un mezzosoprano, ma il suo settore acuto è ricco e polposo e le permette tranquillamente delle escursioni anche in ruoli come Alcina che richiederebbero un vero soprano.
E' un recital bellissimo e vi consiglierei di ritagliarvelo da OS
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda Tucidide » sab 01 nov 2008, 10:52

Apprezzo molto Joyce di Donato, una di quelle artiste che sanno dialogare con il pubblico, che sanno coinvolgerlo e farlo respirare con la musica.
Quest'estate ho assistito al suo concerto al Rossini di Pesaro, e ricordo un'esecuzione bellissima, davvero da grande cantante, della Canzone del Salice di Rossini, cosa tra l'altro che mi farebbe pensare a lei per una ridefinizione attuale dei ruoli Colbran. Anche perché, a stretto rigore di calibro e colore, nonché di emissione, la Joyce mi sembra più un soprano che un mezzo: la zona privilegiata della sua voce è il centro-acuto, mentre in basso mi sembra un po' artificiosa e costruita. Con tutto ciò, canta molto bene anche il repertorio mediosopranile che affronta abitualmente: il suo Romeo belliniano è molto valido (peccato che, al ROF, in un festival dedicato a Rossini, non abbia proposto le variazioni di Rossini de "La tremenda ultrice spada"), e ricordo con molto piacere la sua Rosina pesarese.

Pietro, parlandomi sempre di quell'Alcina milanese, mi hai fatto venire una voglia matta di ascoltarla. Si trova una registrazione? :mrgreen:
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda pbagnoli » sab 01 nov 2008, 10:55

Tucidide ha scritto: Pietro, parlandomi sempre di quell'Alcina milanese, mi hai fatto venire una voglia matta di ascoltarla. Si trova una registrazione? :mrgreen:

So cosa vuoi dire, ma io non ce l'ho purtroppo... :(
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda marco » sab 01 nov 2008, 13:01

mi farebbe pensare a lei per una ridefinizione attuale dei ruoli Colbran.


a conferma di ciò, anche se penso che molti di voi già lo sappiano, nel 2010/11 è prevista una mega co-produzione di Donna del lago che coinvolgerà Parigi, Barcellona e sembra anche la Scala, dove Joyce canterà la parte di Elena
speriamo che lo spettacolo non perda i pezzi a Milano, com'è successo per la Fille :roll:

nel 2011 o 2012 dovrebbe cantare anche Maria Stuarda, come protagonista, al Met nella versione Baker
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda Maugham » sab 01 nov 2008, 14:23

marco ha scritto:
mi farebbe pensare a lei per una ridefinizione attuale dei ruoli Colbran.


a conferma di ciò, anche se penso che molti di voi già lo sappiano, nel 2010/11 è prevista una mega co-produzione di Donna del lago che coinvolgerà Parigi, Barcellona e sembra anche la Scala, dove Joyce canterà la parte di Elena


Non lo sapevo! E gli altri, si sa chi saranno?
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda marco » sab 01 nov 2008, 15:21

Maugham ha scritto:
marco ha scritto:
mi farebbe pensare a lei per una ridefinizione attuale dei ruoli Colbran.


a conferma di ciò, anche se penso che molti di voi già lo sappiano, nel 2010/11 è prevista una mega co-produzione di Donna del lago che coinvolgerà Parigi, Barcellona e sembra anche la Scala, dove Joyce canterà la parte di Elena


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dunque ovviamente Florez come Giacomo V, Barcellona come Malcolm e come Rodrigo c'è di mezzo Francesco Meli, ma non credo sia sicurissimo, perchè questo cantante mi sembra ancora che non sappia bene cosa fare con Rossini, nel senso che un paio di anni fa ai tempi del Torvaldo al ROF aveva dichiarato che non lo avrebbe + cantato, poi quest'anno è tornato a Pesaro, però cambiando il ruolo previsto, perchè doveva fare Pirro ma, giustamente, ha preferito il più comodo Erisso, dunque vedremo
ignoro invece regista e direttore
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda Ilaria » dom 02 nov 2008, 11:32

Credevo che per il mega-progetto della Donna del lago fosse contemplata anche una tappa al Covent Garden, ma forse faccio confusione con la Fille Dessay-Florez. In effetti anch'io avevo letto tempo fa che Meli avrebbe voluto lasciar perdere Rossini, ma poi di fatto a Pesaro debutta un ruolo baritenorile all'anno... Io continuo a non vederlo molto adatto come tenore rossiniano, quando gli si affidano parti da padre anziano ed autoritario ancor meno: nonostante gli apprezzabili sforzi per farlo risultare credibile si tratta pur sempre di un ragazzo di non ancora trent'anni!

Per quanto riguarda la bravissima DiDonato concordo in toto con Tucidide: pare anche a me un soprano più che un mezzo ed anch'io la vedrei come la più credibile colbraniana dei nostri tempi, per note e temperamento. Di Alcina dovrebbe uscire a breve l'incisione ufficiale diretta da Curtis per DG Archiv con il cast lievemente modificato rispetto alla performance milanese, ma con Joyce ben salda nella parte protagonistica :wink:
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda Bertarido » dom 02 nov 2008, 23:22

Come grande fan della Joice vi volevo segnalare che la nostra ha cantato anche un'eccellente Elisabetta in una produzione di Maria Stuarda a Ginevra del 2005 diretta da Pidò; devo dire che l'ascolto è soprendente per autorevolezza non solo tecnica ma anche attoriale tanto da oscurare la protagonista, Gabriele Fontana. Confesso che mi riesce ancora difficile immaginare la Di Donato nella parte principale, forse perchè in questi anni ha sempre privilegiato giocare una corda più eroica e tesa, a scapito di quella puramente elegiaca; devo dire che questo a volte può farla incorrere in certi travisamenti come, secondo me, è accaduto nel Romeo di Parigi che, a dire il vero, non mi ha entusiasmato; credo che sia andata un pò troppo sopra le righe specie nella "ultrice spada" al limite dell'urlo (peccato veramente che non abbia variato "alla Rossini"!). Per quanto riguarda l'Alcina, è vero che è annunciata ormai da più di un anno ma non compare nemmeno sul sito dell Deutsche tra le novità; confesso che, dopo aver sentito la nostra nelle recite di Viterbo, attendo con ansia la registrazione. Per concludere una domanda fuori tema: qualcuno ha sentito la nuova Sonnambula incisa dalla Bartoli? ho letto una recensione su Forum Opeta veramente pessima che certo non mi invoglia ad acquistare i CD.
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda MatMarazzi » mar 11 nov 2008, 12:39

Bertarido ha scritto:forse perchè in questi anni ha sempre privilegiato giocare una corda più eroica e tesa, a scapito di quella puramente elegiaca; devo dire che questo a volte può farla incorrere in certi travisamenti come, secondo me, è accaduto nel Romeo di Parigi che, a dire il vero, non mi ha entusiasmato; credo che sia andata un pò troppo sopra le righe specie nella "ultrice spada" al limite dell'urlo (peccato veramente che non abbia variato "alla Rossini"!). .


Personalmente la vedrò a Londra fra un mesetto e canterà proprio un concerto alla Wigmore Hall in cui si cimenterà con alcune arie di furore di Haendel. Sono curioroso, ma non so bene cosa aspettarmi anche in riferimento alle tue osservazioni.
Va detto che io, in queste pagine, non sono ostile anche a estremismi espressivi e tecnici come quelli della Kozena.
Vi saprò dire...

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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda Calaf » mar 11 nov 2008, 20:10

Bertarido ha scritto:Come grande fan della Joice vi volevo segnalare che la nostra ha cantato anche un'eccellente Elisabetta in una produzione di Maria Stuarda a Ginevra del 2005 diretta da Pidò; devo dire che l'ascolto è soprendente per autorevolezza non solo tecnica ma anche attoriale tanto da oscurare la protagonista, Gabriele Fontana. Confesso che mi riesce ancora difficile immaginare la Di Donato nella parte principale, forse perchè in questi anni ha sempre privilegiato giocare una corda più eroica e tesa, a scapito di quella puramente elegiaca; devo dire che questo a volte può farla incorrere in certi travisamenti come, secondo me, è accaduto nel Romeo di Parigi che, a dire il vero, non mi ha entusiasmato; credo che sia andata un pò troppo sopra le righe specie nella "ultrice spada" al limite dell'urlo (peccato veramente che non abbia variato "alla Rossini"!). Per quanto riguarda l'Alcina, è vero che è annunciata ormai da più di un anno ma non compare nemmeno sul sito dell Deutsche tra le novità; confesso che, dopo aver sentito la nostra nelle recite di Viterbo, attendo con ansia la registrazione. Per concludere una domanda fuori tema: qualcuno ha sentito la nuova Sonnambula incisa dalla Bartoli? ho letto una recensione su Forum Opeta veramente pessima che certo non mi invoglia ad acquistare i CD.


Per quanto riguarda la Maria Stuarda, che ho ascoltato solo per radio, quella della Di Donato è stata davvero un'eccellente prestazione, quanto alla Fontana si sarebbe fatta oscurare anche da ben più modesta Elisabetta. Anche da I Capuleti di Parigi, che ho visto dal vivo, ho riportato un'ottima impressione del mezzosoprano statunitense. É vero che mi aspettavo più un Romeo liricissimo e languoroso; invece i mezzi vocali erano talvolta spinti al limite delle proprie caratteristiche naturali, cosa che si traduceva in suoni un po' compressi e tendenti anche una leggera fissità; ma il dominio complessivo del ruolo e l'impegno espressivo erano assolutamente ammirevoli. La voce rispondeva magnificamente alle sollecitazioni dell'interprete e l'estensione c'èra tutta; la cantante si permetteva anzi puntature supplementari in alto, mentre i gravi, forse non naturalissimi, erano ben dominati ed efficaci. Il momento clou della serata si è avuto alla scena della tomba, con un "Deh tu bell'anima" tra i più puri che mi sia capitato di ascoltare ed un finale toccante.
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda Tucidide » lun 12 ott 2009, 23:03

In altra discussione si parlava dei ruoli Colbran, e fra gli altri anch'io avevo auspicato che la DiDonato si impossessasse di questi ruoli.
La signora ha inciso un recital Virgin intitolato proprio "Colbran, the Muse", con le principali scene ed arie di Rossini scritte appunto per la sua "musa".
A giudicare da questo estratto, mi pare che in disco sia assai interessante, e lasci intendere un deciso interesse della cantante per questi ruoli.

Ecco un assaggio da Armida.

Ecco il programma del disco:
1. Armida: D'amor Al Dolce Impero
2. La Donna Del Lago: Oh Mattutini Albori
3. La Donna Del Lago: Tanti Affetti In Tal Momento
4. La Donna Del Lago: Fra Il Padre, E Fra L'amante
5. Maometto II: Giusto Ciel, In Tal Periglio
6. Elisabetta, Regina D'Inghilterra: Quant'è Grato All'alma Mia
7. Semiramide: Serena I Vaghi Rai.... Bel Raggio Lusinghier
8. Semiramide: Bel Raggio Lusinghier
9. Otello: Ah! Dagli Affanni Oppressa
10. Otello: Nessun Maggior Dolore
11. Otello: O Come Infino Al Core
12. Otello: Assisa Appiè D'un Salice
13. Otello: Deh Calma, O Ciel, Nel Sonno
14. Armida: Se Al Mio Crudel Tormento
15. Armida: Dove Son Io!
16. Armida: È Ver....Gode Quest'Anima

Non so se sia già uscito in Italia: qualcuno ne sa qualcosa, o l'ha ascoltato?
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda Luca » mar 13 ott 2009, 12:41

Dall'ascolto propostoci dall'amico Tucidide, dico la mia che forse vi spiazzerà un poco con tutti questi elogi. A me la Di Donato pare elegante, fine, abbastanza abile nella coloratura (non fosforescente, però, e con discese in basso per me discutibili) ma anche una 'maga in miniatura'. Senza scomodare l'inarrivabile Callas di Firenze del '52 (già quella di 2 anni dopo è un tantino usurata, ma pur sempre sovrana), la stessa Caballé (che non è una cantante da me particolarmente adorata) e la Miriciou (in un'esecuzione olandese in forma di concerto diretta da Scimone risalente agli anni '90 e di cui ho il video) producevano ben altre faville, almeno in "D'amor al dolce impero".
In sostanza, un conto è l'interesse della Di Donato e un altro è la resa effettiva, soprattutto se si pensa che i raffronti si fanno....

Saluti, Luca.
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Handel o Rossini?

Messaggioda MatMarazzi » dom 22 nov 2009, 13:40

Spulciando fra i nostri archivi di "opere viste" si scoprono piccole gemme.
Ad esempio ho scoperto che quando nel 1996 andai per la prima volta a Spoleto per una Semele al Caio Melisso (diretta da Alessandrini... uno spettacolo fantastico di cui ricordo l'emozione) Iuno era appunto una giovanissima Joyce di Donato.
Si vede che l'amore tra lei, Handel e me era una cosa predestinata! :)
E infatti io trovo che il suo modo di approciare Handel sia il più sbalorditivo, rivelatorio, a tratti allucinante del nostro tempo.
La sua Alcina, la sua Dejanaire, per non parlare del suo ultimo cd "furore" mi comunicano un senso del ritmo quasi corporeo, una varietà di colori che si moltiplicano fra le infinite rifrazioni della dinamica, e soprattutto un giocare con questa musica, un ballarla..., un respirare con lei che... personalmente mi fanno pensare a questa "matta americana" come alla maggiore haendeliana da moltissimo tempo in qua.

Eppure ricordo che ebbi la ventura di ascoltare un concerto haendeliano al Barbican di Londra (concerto che io trovai grandioso) in compagnia di un caro amico nonché partecipante di questo forum (tanto per non fare nomi, Ric) :)
Il quale mi disse una cosa che mi sorprese: "Sì brava... ma perché si disperde in queste cose? Lei che come rossiniana e come Rosina pareva una con - finalmente - qualcosa di nuovo da dire?".

Vorrei che cercassimo di approfondire la cosa.
Io ho sentito la Di Donato dal vivo come Rosina a Pesaro. E sì mi era piaciuta... teneva testa a Florez! Altroché...
Ma l'evidenza schiacciante, stupefacente della sua Dejanira, dalle cinquecentomila espressioni... o le sublimi volute del suo "Scherza infida" che pare un sospiro disperso nel tempo, o la nostalgia provocatoria e a tratti infantile della sua Alcina... insomma io in Rosina non le ho sentite.
Che la Di Donato sia una gran rossiniana è fuor di dubbio (è attesissimo il suo debutto in un ruolo Colbran, Elena, il prossimo anno a Ginevra).
Ma è in Handel che secondo me possiamo ammirare la sua personale rivoluzione.

Che ne dite?
E sopratutto che ne dice Ric?

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Re: Handel o Rossini?

Messaggioda Tucidide » dom 22 nov 2009, 13:58

MatMarazzi ha scritto:Eppure ricordo che ebbi la ventura di ascoltare un concerto haendeliano al Barbican di Londra (concerto che io trovai grandioso)

... ma di cui non ci hai mai parlato! :evil: : Andry :
Ho ascoltato la registrazione di quel concerto, disponibile su OS, e anche a me ha fatto una grande impressione!
Il suo CD "Furore" è davvero notevole! Lo stavo riascoltando proprio in questi giorni, insieme al nuovo disco di Kaufmann (giusto per mescolare un po' i generi). :D

Dico la mia, anche se non l'ho mai sentita dal vivo in Handel. A me la sua Alcina è piaciuta molto, a tratti moltissimo, ma in un personaggio così grandioso e sfaccettato non ho trovato lo splendore vocale, l'etopea e la varietà ambigua di altre interpreti.

In compenso, non saprei trovare, adesso come adesso, una Rosina e una Cenerentola migliori di lei: oltre ad averla apprezzata dal vivo a Pesaro nel 2005, ho scaricato da OS il DVD del Barbiere di Siviglia del Met di un paio di anni fa, diretto dal mio concittadino Benini, e ho trovato in lei una verve, un aplomb stilistico, un senso di divertimento strepitosi.
Mi aspetto molto anch'io dal suo approccio ai ruoli Colbran: dal vivo le ho sentito cantare una bellissima Canzone del Salice.
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Re: Joyce DiDonato

Messaggioda pbagnoli » dom 07 feb 2010, 11:55

Triboulet ci ha dato le sue idee sul disco di Joyce DiDonato dedicato alla Colbran.
Leggete e commentate!
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
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