Angeles Gulin

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Angeles Gulin

Messaggioda krausforever » gio 11 set 2008, 12:00

Non è più in carriera perchè purtroppo è morta nel 2002. Comunque la conoscevo per qualche pezzo di Nabucco nel ruolo di Abigaille e mi ha colpito la strapotenza vocale, veramente degna di un confronto con un'altra grande scomparsa: Ghena Dimitrova. Un salutone
Giorgio
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Re: Angeles GULIN

Messaggioda pbagnoli » gio 11 set 2008, 14:08

Io ho una sua registrazione live di Londra di Andrea Chènier al fianco di Bergonzi.
Non è male, devo dire, ha un bel vocione ben emesso, ma in assoluto non mi sembra una cantante eccezionalmente memorabile.
Già che ne parli, magari uno di questi giorni me la riascolto
"Dopo morto, tornerò sulla terra come portiere di bordello e non farò entrare nessuno di voi!"
(Arturo Toscanini, ai musicisti della NBC Orchestra)
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Re: Angeles GULIN

Messaggioda pbagnoli » gio 11 set 2008, 15:13

bigandalu ha scritto: C'è di meglio. Molto di meglio. Ma io ho sempre privilegiato (nella storia dell'arte, e nella letteratura, e nella musica) l'humus, il tessuto connettivo (oops, scusa, entro nel tuo campo!) da cui emergono (e su cui si innescano) gli elementi geniali. Quindi, la Gulin per quel che era, come la Santunione o la Stapp. Ma erano interpreti che garantivano quell'onesto artigianato, che permettavo a molte stagioni di avvalersi di cantanti corretti, quasi mai interpreti indimenticabili

Una domanda: tu dici Lynne, ma la Strow-Piccolo non si chiamava Linda?... :D
Per il resto, hai sacrosantemente ragione. Non si può sempre puntare al cuore della Storia, molte volte dobbiamo accontentarci dell'umanità pura e semplice.

L'aspetto che però mi lascia sovente basito è leggere or quinci e or quindi gli alti lai di chi si strappa le vesti rimpiangendo questi cantanti e dicendo invariabilmente: "Avercene, oggi: gli faremmo fare di tutto".
Santa pace, non è vero!
Ce li abbiamo, quei cantanti: lo hai detto giustamente prima.
Non ci rivoluzionano la vita.
Io l'ho sentita la Norma della Cedolins: onesto professionismo di un'onesta cantante, che fa bene il suo lavoro, talvolta anche molto bene, ma che NON è una fuoriclasse.
Li ricordiamo bene quelli di un recente passato. Pensiamo - per stare al solo ambito italiano - a tenori come Garaventa, Cupido, Mauro, Cecchele, lo stesso Giacomini. Sicuramente ognuno di noi ha passato serate da mediamente belle a splendide in loro compagnia, ma nessuno di essi ha modificato di una virgola il percorso della Storia.
Onesto professionismo, certo: è su quello che ci costruisci le stagioni. Hai perfettamente ragione.
Però, ogni tanto, quella scintilla di follia che ti cambia la vita...
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Re: Angeles GULIN

Messaggioda Tucidide » gio 11 set 2008, 15:46

pbagnoli ha scritto:
bigandalu ha scritto: C'è di meglio. Molto di meglio. Ma io ho sempre privilegiato (nella storia dell'arte, e nella letteratura, e nella musica) l'humus, il tessuto connettivo (oops, scusa, entro nel tuo campo!) da cui emergono (e su cui si innescano) gli elementi geniali. Quindi, la Gulin per quel che era, come la Santunione o la Stapp. Ma erano interpreti che garantivano quell'onesto artigianato, che permettavo a molte stagioni di avvalersi di cantanti corretti, quasi mai interpreti indimenticabili

L'aspetto che però mi lascia sovente basito è leggere or quinci e or quindi gli alti lai di chi si strappa le vesti rimpiangendo questi cantanti e dicendo invariabilmente: "Avercene, oggi: gli faremmo fare di tutto".
Santa pace, non è vero!
Ce li abbiamo, quei cantanti: lo hai detto giustamente prima.
Non ci rivoluzionano la vita.
Io l'ho sentita la Norma della Cedolins: onesto professionismo di un'onesta cantante, che fa bene il suo lavoro, talvolta anche molto bene, ma che NON è una fuoriclasse.
Li ricordiamo bene quelli di un recente passato. Pensiamo - per stare al solo ambito italiano - a tenori come Garaventa, Cupido, Mauro, Cecchele, lo stesso Giacomini. Sicuramente ognuno di noi ha passato serate da mediamente belle a splendide in loro compagnia, ma nessuno di essi ha modificato di una virgola il percorso della Storia.
Onesto professionismo, certo: è su quello che ci costruisci le stagioni. Hai perfettamente ragione.
Però, ogni tanto, quella scintilla di follia che ti cambia la vita...

Vorrei aggiungere una cosa: a questo proposito, ho talvolta notato in molti melomani un atteggiamento particolare, che credo che sia forviante.
Da una parte, quando si parla di cantanti non di "prima fascia" del passato, si tende a dire: "a loro tempo nessuno se li filava, perché i grandi erano altri". Dall'altra parte, si dice anche: "adesso, soprani di medio livello come la Dessì o la Cedolins, sono idolatrate come dive."
Io credo che siano posizioni non corrette. Per prima cosa, non è vero che la Gulin, la Santunione, la Ligabue, l'Orlandi Malaspina, la Maragliano, la Malagrida, fossero snobbate a loro tempo. Il fatto che ADESSO non siano molto ricordate non significa che ALLORA non avessero successo, e anche tanto! Non inauguri la Scala a S. Ambrogio con Don Carlo (l'Orlandi Malaspina) diretta da Abbado, se non sei una cantante riconosciuta ed apprezzata.
Sull'altro fronte, non è vero nemmeno che la Cedolins e la Dessì siano attualmente idolatrate come la Callas! Diciamo che riscuotono un bel successo, applausi calorosi, ma come dice Mr. Jeremy - Bagnoli, non rivoluzionano la vita operistica.
Se vogliamo dire le cose come stanno, non dobbiamo leggere con tendenziosità i dati storici, attribuendo a cantanti del passato un fantomatico "scarso successo" solo per poter poi dire: "a quei tempi gente così si doveva accontentare delle briciole, adesso canterebbero solo loro!", e per rincarare la dose, riferire successoni divistici e planetari di cantanti attuali del presente, per poter poi dire, di converso: "adesso cantanti così fanno successo, a quel tempo avrebbero cantato a Bagnacavallo!"
Se guardiamo le cose con obiettività, credo che possiamo notare come diverse cose sembrano essere cambiate... ma non è poi così vero! :D
Il mondo dei melomani è talmente contorto che nemmeno Krafft-Ebing sarebbe riuscito a capirci qualcosa...
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Re: Angeles GULIN

Messaggioda Tucidide » gio 11 set 2008, 16:07

bigandalu ha scritto:Meno mi convince, a leggere le critiche, che certe divettucce nostrane siano considerate per quel che sono.
No.
C'è un eccesso di sovradosaggio ormonale in chi considera la 'Norma' della Cedolins una terza via, che so, tra Callas e SUtherland (e/o Caballè). Di chi elogia certe sue prove pucciniane come il non plus ultra della raffinatezza interpretativa. C'ero, alla 'Norma' bolognese della Dessì. E davvero c'era di che vergognarsi. E so bene come, querele da una parte, stretti legami più o meno amicali dall'altra, le recensioni siano state molto al di sotto dell'obiettività.

Capisco il tuo discorso, Sergio, e se stiamo ad ascoltare i discorsi da foyer o da blog, oppure leggiamo le recensioni, è vero che talvolta sentiamo elogi sproporzionati. Ma io mi riferisco all'eco di ciò che resta, al suo rimanere nella memoria collettiva di chi c'era e di chi ne ha sentito parlare. C'ero anch'io alla Norma bolognese della Dessì. :D Ho sentito gli applausi scroscianti e i discorsi turibolari nel loggione. Ma aspettiamo qualche mese, anche un paio di anni - non dico lustri o decenni. Se ancora se ne parlerà, allora qualcosa di autenticamente buono c'era. Se come prevedo, si sarà di MOLTO affievolita l'eco di questa presunta meraviglia, allora vuol dire che la Norma della Dessì è stata un'onesta prova, da cantante di medio livello, ma nulla di che. Come dice Iago: "aspetta l'opra del tempo". :D

Sul primo punto che dici, non credo che la discografia conti molto per la definizione del successo e dell'importanza storica di un cantante, e nemmeno per la conservazione della sua "memoria". La Gencer, la Kabaivanska, la Olivero sono cantanti di grande valore che hanno saputo lasciare ricordo imperituro anche senza dischi ufficiali o quasi.
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Re: Angeles GULIN

Messaggioda Orbazzano » gio 11 set 2008, 16:33

Conosco poco questa cantante, posseggo una sua Turandot dal Teatro de la Zarzuela di Madrid del 72 con la Freni e Domingo diretta da Oliviero De Fabritis. E' tanto che non ascolto questa Turandot sia perchè la registrazione è di scarsa qualità sia perchè il cast (non tutto :mrgreen: ) non mi entusiasma...ricordo infatti la Gulin come una voce molto potente ma un po' in difficoltà, almeno in questa registrazione, sul settore acuto a tratti addirittura un po' fisso. Però come dico è tanto che non la riascolto oggi quasi quasi me la risento e poi riferisco! :mrgreen:
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Re: Angeles GULIN

Messaggioda liebelei » mer 01 ott 2008, 13:49

Non ci pensavo piu' :D Ma me la ricordo bene. Ho letto dei paragoni con la Santunione e con la Orlandi Malaspina,che in quei tempi effettivamente "andavano",e che avevo dimenticato totalmente. Una (mi pare la Santunione? era pure una bella donna. Ma i ricordi sono molto sfumati.
Un donnone,con spalle da nuotatrice. Un fiume di voce, una buona pronuncia italiana (manco mi ricordo di dove era: peruviana,forse?).Vista in Nabucco,a Torino mi pare. Qualcosa non funzionava tra bassi e centri, e il settore acuto era alterno, con qualche segno di fissita',come giustamente notava qualcuno prima,e in piu' l'intonazione non era sempre impeccabile. Non so bene come vadano le cose ora nel ruolo di Abigaille.
Con la Urmana che ho sentito nell'ultimo Macbeth alla Scala la cambio subito, comunque. Ho sempre pensato che avrebbe potuto fare bene la Gioconda : ma non l'ho sentita mai.
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