Anna Netrebko

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Messaggioda stecca » lun 22 ott 2007, 16:37

Orca....ma ho letto che la Nebretko (nome tipo così) sarebbe una grande Traviata ???!!! E poi mi si fan le pulci a gente come Sutherland e Caballè ??? Nessuna polemica per carità.....de gustibus
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Sutherland

Messaggioda Luca » lun 22 ott 2007, 17:05

Attento Stecca: il video che Pietro ha recensito è veramente molto interessante, posso confermare perché ce l'ho. La Netrebko è davvero una grande cantante e non mi pare che bisogna per forza prendere come scusante per sottolineare eventuali limiti di altre Traviate siano Callas, Sutherland e Caballé. Il perfetto non si potrà dare, ma con obiettività bisogna ammettere che ci sono cantanti validi !
Mentre ti scrivo sto ascoltando il "D'amor al dolce impero" della Caballé. Qualcuno la esalta, ma io sono piuttosto renitente a tanti incensi che invece tributerei alla Callas. Però non si può dire che l'esecuzione della Senora si deve gettar via....

Saluti, Luca.
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Re: Dame Joan

Messaggioda PQYD » lun 22 ott 2007, 17:10

pbagnoli ha scritto:
PQYD ha scritto: Vado un attimo OT sulle recensioni in home page: quando non sono firmate, s'intendono firmate dal Direttore?

Sì, certo


Bene, allora si apra il 3d sulla Traviata :D

E qui d'inchiostro scorreran torrenti........ :lol:
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Anna Netrebko

Messaggioda Tucidide » dom 25 nov 2007, 13:22

Apro questa discussione su una delle attuali cantanti di "prima fascia", quelle che svolgono carriera in tutti i teatri del mondo, incidono per grandi case discografiche, riscuotono grandi successi e anche superiori cachet.
Anna Netrebko mi ha incuriosito fin dal suo Ruslan e Lyudmila della Philips. Voce di timbro interessante, la trovai un po' rigida e titubante nelle agilità ma dicreta fraseggiatrice.
Passano gli anni, e me la trovo Violetta a Salisburgo, Manon a Vienna, Elvira al Met ecc. ecc.
Devo dire che non voglio fare di tutta l'erba un fascio: alcune sue cose mi sono piaciute, come la Manon di Vienna (a mio parere negli ultimi dieci anni il personaggio di Manon è stato ben fortunato, rispetto ad altri: vi si sono succedute la Fleming, la Dessay e la Netrebko, tutte credibili e per certi versi apprezzabili.
Ma ritengo che Natrebko spesso non sia una cantante interessante: trovo il suo fraseggio sempre monocorde, il suono sempre rigido, allergico alle variazioni dinamiche, improntato sempre al forte per far risaltare lo squillo dell'ottava alta (mentre in basso la voce è tendenzialmente ingolatella, come si percepisce bene nel video delle Nozze di Figaro di recente uscito). Vorrei portare un esempio che avrete senza dubbio presente: "Je marche sur tous le chémins" dalla Manon di Vienna (che, ripeto, ritengo a tutt'oggi una delle sue migliori interpretazioni). A parte il fraseggio un po' piatto, il solfeggio non sempre calibrato, e alcune stonature, la Netrebko lancia i suoi si naturali in modo "freddo", senza alcuna sfumatura. Note ben emesse, sia chiaro, ma prive di emozione (senza voler essere partigiano, ma gli spettacolari diminuendo della Fleming saranno un po' manierati, ma danno un tocco di cipria irresistibile - e denotano una grande abilità nel controllo della dinamica).

Insomma, nel complesso direi che si tratti di una cantante largamente incompleta, che riscatta con una grande abilità scenica, una notevole bellezza fisica e una voce squillante e simpatica una deludente inerzia espressiva, e una limitatissima fantasia di interprete e manipolatrice di suoni. Difetti per me assai gravi.

Immagino che Pietro, Matteo e anche altri non la pensino come me, dopo aver letto la favorevole critica alla sua Traviata: sono quindi curioso di seguire questa discussione :) .

Saluti cari a tutti
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Messaggioda pbagnoli » dom 25 nov 2007, 16:15

Anna Netrebko non ha sicuramente la genialità che contraddistingue una Natalie Dessay.
E tuttavia è interprete sensibile, intelligente, nervosa, vocalmente molto dotata, ricca di glamour e di notevole sense of humour. E le sue prestazioni vocali sono affascinanti, pur mancando di quel guizzo di personalità in più che, probabilmente, le renderebbe indimenticabili.
Probabilmente non si può avere tutto, oppure questa è una qualità che arriverà nei prossimi anni.
Per adesso, questa è una delle interpreti più intriganti dei nostri tempi e tanto mi basta.
Anzi, di più: è l'interprete che meglio esprime i nostri tempi, grazie alle sue qualità
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Messaggioda stecca » dom 25 nov 2007, 19:10

In altre epoche anche assai recenti.....di una cantante così non ci si sarebbe curati o quasi, oggi è uno dei soprani più quotati, ma in altri tempi anche assai recenti i soprani che andavano per la maggiore si chiamavano Sutherland. Sills, Caballé, Scotto, Gencer, Freni et similia quindi tutto torna.....anche tra i tenori vale lo stesso, in epoche di BErgonzi, Pavarotti, Domingo. Kraus. Carreras etc. etc. uno come Florez non avrebbe conquistato l'incontestato podio....se volete parliamo anche dei mezzo-soprani (pensate all'epoca di Cossotto, Verrett. Bumbry, Obratsowa etc. etc.) o di baritoni (cappuccilli, Bruson) o di bassi (Ghiaurov. Raimondi).
Quindi convengo che citata cantante sia lo specchio dei nostri tempi nel bene e nel male....
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Messaggioda Tucidide » dom 25 nov 2007, 19:14

pbagnoli ha scritto:Anzi, di più: è l'interprete che meglio esprime i nostri tempi, grazie alle sue qualità

E' intreressante questa tua osservazione, che però, portata alle estreme conseguenze, porta ad una posizione che non condivido.
Se il nostro tempo esige cantanti in grado di accattivare il pubblico anche in virtù di qualità attoriali ed estetiche, posso essere d'accordo (il mercato discografico di adesso predilige nettamente il formato audio-video rispetto al solo audio, e non solo per questioni pratiche), ma questo non dovrebbe far passare in secondo piano la mancanza di un gioco dinamico interessante e di sfumature. Non parlo di forcelle, virtuosismi canori fini a sé stessi o al rispetto integrale per lo spartito (importante, certo, ma non sufficiente).
Quello che io trovo carente nella Netrebko è proprio questo.
In sostanza mi chiedo: quali possono essere ad oggi i ruoli che la Netrebko ha impersonati e legati alla sua personalità di interprete? Manon, forse... ma nemmeno del tutto. Gli altri ruoli che le ho sentito cantare mi hanno invece lasciato del tutto indifferente. Bohème, Puritani, Traviata, Lucia...
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Messaggioda Alberich » dom 25 nov 2007, 19:20

stecca ha scritto:In altre epoche anche assai recenti.....di una cantante così non ci si sarebbe curati o quasi, oggi è uno dei soprani più quotati, ma in altri tempi anche assai recenti i soprani che andavano per la maggiore si chiamavano Sutherland. Sills, Caballé, Scotto, Gencer, Freni et similia quindi tutto torna.....anche tra i tenori vale lo stesso, in epoche di BErgonzi, Pavarotti, Domingo. Kraus. Carreras etc. etc. uno come Florez non avrebbe conquistato l'incontestato podio....se volete parliamo anche dei mezzo-soprani (pensate all'epoca di Cossotto, Verrett. Bumbry, Obratsowa etc. etc.) o di baritoni (cappuccilli, Bruson) o di bassi (Ghiaurov. Raimondi).
Quindi convengo che citata cantante sia lo specchio dei nostri tempi nel bene e nel male....


Io sono notoriamente un necrofilo (operisticamente parlando), però non concordo affatto con questo modo di vedere le cose. Oggi ci sono cantanti interessantissimi e si fanno produzioni meravigliose. Mitizzare il pasato è facile, anche perchè del passato si sceglie quello che si vuole e si scarta quello che non piace, però è un gioco che non sempre ha senso.
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Messaggioda Tucidide » dom 25 nov 2007, 19:26

Alberich ha scritto:Io sono notoriamente un necrofilo (operisticamente parlando), però non concordo affatto con questo modo di vedere le cose. Oggi ci sono cantanti interessantissimi e si fanno produzioni meravigliose. Mitizzare il pasato è facile, anche perchè del passato si sceglie quello che si vuole e si scarta quello che non piace, però è un gioco che non sempre ha senso.

Sono d'accordissimo, Alberich: secondo me le personalità vocali e interpretative ci sono anche adesso, che piacciano o meno. Nel caso della bella Anna, credo che manchi il secondo aspetto (a mio avviso più importante del primo).
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Messaggioda pbagnoli » dom 25 nov 2007, 19:29

stecca ha scritto:In altre epoche anche assai recenti.....di una cantante così non ci si sarebbe curati o quasi, oggi è uno dei soprani più quotati, ma in altri tempi anche assai recenti i soprani che andavano per la maggiore si chiamavano Sutherland. Sills, Caballé, Scotto, Gencer, Freni et similia quindi tutto torna.....anche tra i tenori vale lo stesso, in epoche di BErgonzi, Pavarotti, Domingo. Kraus. Carreras etc. etc. uno come Florez non avrebbe conquistato l'incontestato podio....se volete parliamo anche dei mezzo-soprani (pensate all'epoca di Cossotto, Verrett. Bumbry, Obratsowa etc. etc.) o di baritoni (cappuccilli, Bruson) o di bassi (Ghiaurov. Raimondi).
Quindi convengo che citata cantante sia lo specchio dei nostri tempi nel bene e nel male....

Faccio un'eccezione alle mie abitudini e quoto interamente il tuo messaggio perché esprime il mio pensiero esattamente...al contrario!
Non è nemmeno a dire quanto io ritenga più interessante una Netrebko di molti dei cantanti che tu citi come esempio di totem.
Se dovessi citare un periodo di ben scarsi stimoli intellettuali per l'interpretazione operistica, citerei proprio quegli Anni Settanta in cui molti di essi erano attivi (con alcune eccezioni, si capisce: Sutherland o Gencer, per esempio).
Mi sembra che complessivamente il nostro periodo sia più ricco di stimoli e, pur non essendo un floreziano (come ognun ben sa), fatti salvi i repertori piuttosto diversi, se dovessi scegliere fra il tenore peruviano e Bergonzi penso che non avrei dubbio alcuno...
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Messaggioda Pruun » dom 25 nov 2007, 20:44

Senza alcuna polemica, ma mi puoi spiegare di che stimoli parli?
Son davvero curioso e, te lo ripeto, non vuole essere una domanda polemica...
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Messaggioda pbagnoli » dom 25 nov 2007, 21:38

Essenzialmente gli stimoli che ti portano a scoprire nuove forme espressive, per rinnovarti, per dire cose nuove o vecchie ma in modo nuovo
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Messaggioda stecca » dom 25 nov 2007, 21:58

Detto in sintesi: gli artisti da me citati cantavano bene ed avevano una voce interessante, quelli di oggi no ma danno...... "lo stimolo".....
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Messaggioda pbagnoli » dom 25 nov 2007, 22:25

stecca ha scritto:Detto in sintesi: gli artisti da me citati cantavano bene ed avevano una voce interessante, quelli di oggi no ma danno...... "lo stimolo".....
de gustibus

Detto - più correttamente - in sintesi: alcuni (non tanti) dei cantanti da te citati erano dei geni, molti degli altri erano invece mediocri interpreti della loro epoca.
Se devo dire, mi entusiasmo molto di più per quello che vedo e sento oggi.
Sai che ti dico, Stecca?
Fai tutte le ironie che vuoi e godi pure con Bergonzi, la Cossotto e Ruggero Raimondi.
Io mi tengo la Netrebko.
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Messaggioda teo.emme » dom 25 nov 2007, 22:28

Quindi per te Bergonzi e la Cossotto sarebbero "mediocri interpreti"?
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